Un commissario di polizia uccide l'amante che lo sta tradendo con uno studente contestatore, ma non si cura di nascondere le tracce del delitto. Espandi ▽
Un commissario di polizia uccide l'amante che lo sta tradendo con uno studente contestatore, ma non si cura di nascondere le tracce del delitto. Anzi, lascia molti indizi in modo che i suoi colleghi siano obbligati a risalire a lui. Uomo di potere, vuol vedere fino a che punto il potere protegge i suoi rappresentanti. Recensione ❯
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La storia di Ginia e, più in generale, della scoperta della vita da parte di un'adolescente. Espandi ▽
Torino, 1938. Venuta in città a lavorare assieme al fratello Severino, la giovane Ginia fa la sarta in un atelier di moda. Durante l’estate conosce la misteriosa Amelia, di poco più grande, che fa la modella per vari pittori della città. Attraverso Amelia, Ginia conoscerà tra gli altri i pittori Rodrigues e Guido, innamorandosi di quest’ultimo e chiedendosi come sarebbe se anche lei si lasciasse disegnare. È al terzo lungometraggio come regista - a cinque anni da Fiore gemello - che Laura Luchetti incontra il Cesare Pavese della novella “La bella estate”, trovando un felice matrimonio di temi tra quelli a lei cari e quelli da riscoprire nell’opera che il romanziere firmò originariamente nel 1940. Romanzo di formazione al femminile ambientato nella Torino dell’immediato pre-guerra, storia d’amore celata e di rapporto fiorente con il proprio corpo e il proprio desiderio, La bella estate inquadra con maturità il racconto della giovinezza inquieta, dandogli anche una veste formale elegante e dal sapore classico. Recensione ❯
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Sorrentino legge la figura di Andreotti con una cifra di grottesco, finendo per far coincidere reale e surreale. Drammatico, Italia2008. Durata 110 Minuti.
La storia d'Italia attraverso la vita e la carriera di un uomo: Giulio Andreotti. Espandi ▽
C'è un uomo che soffre di terribili emicranie e arriva anche a contornarsi il volto con l'agopuntura pur di lenire il dolore. È la prima immagine (grottesca) di Giulio Andreotti ne Il divo.
Siamo negli Anni Ottanta e quest'uomo freddo e distaccato, apparentemente privo di qualsiasi reazione emotiva, è a capo di una potente corrente della Democrazia Cristiana ed è pronto per l'ennesima presidenza del Consiglio. L'uccisione di Aldo Moro pesa però su di lui come un macigno impossibile da rimuovere. Passerà attraverso morti misteriose (Pecorelli, Calvi, Sindona, Ambrosoli) in cui lo si riterrà a vario titolo coinvolto, supererà senza esserne scalfito Tangentopoli per finire sotto processo per collusione con la mafia. Processo dal quale verrà assolto. Recensione ❯
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Un trionfo di puro cinema d'intrattenimento, il primo vero superhero movie italiano. Azione, Italia2015. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Claudio Santamaria nei panni di un piccolo delinquente che diventa invulnerabile al dolore e decide di usare questo potere per la sua carriera di criminale. Espandi ▽
Enzo Ceccotti non è nessuno, vive a Tor Bella Monaca e sbarca il lunario con piccoli furti sperando di non essere preso. Un giorno, proprio mentre scappa dalla polizia, si tuffa nel Tevere per nascondersi e cade per errore in un barile di materiale radioattivo. Ne uscirà completamente ricoperto di non si sa cosa, barcollante e mezzo morto. In compenso il giorno dopo però si risveglia dotato di forza e resistenza sovraumane. Mentre Enzo scopre cosa gli è successo e cerca di usare i poteri per fare soldi, a Roma c'è una vera lotta per il comando, alcuni clan provenienti da fuori stanno terrorizzando la città con attentati bombaroli e un piccolo pesce intenzionato a farsi strada minaccia la vicina di casa di Enzo, figlia di un suo amico morto da poco. La ragazza ora si è aggrappata a lui ed è così fissata con la serie animata Jeeg Robot da pensare che esista davvero. Tutto sta per esplodere, tutti hanno bisogno di un eroe. Recensione ❯
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Un atto d'amore verso gli attori e il ricordo autobiografico di un tempo intenso e libero. Drammatico, Francia, Italia2022. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fine anni Ottanta. Le storie di Stella, Victor, Adèle ed Etienne. Espandi ▽
Parigi, 1986. È il momento delle audizioni per entrare nella prestigiosa scuola di recitazione del Théâtre des Amandiers, il cui direttore artistico era il carismatico Patrice Chéreau. Fra i pochi fortunati ammessi ci sono la bella Stella, concupita dal tenebroso e tormentato Etienne come dall'entusiasta Victor, Adèle la rossa e Frank che è già sposato e in attesa di un figlio, una ragazza incinta, un'altra gay, un cantante: tutti intorno ai vent'anni, tutti posseduti dal sacro fuoco della recitazione. È l'epoca dell'amore libero, ma lo spettro dell'Aids comincia già a farsi strada, e sarà destinato a porre fine alla gioiosa promiscuità cui i ragazzi sono abituati; così come le droghe facili taglieranno le gambe a chi fatica a gestire il proprio equilibrio interiore. Qualcuno ce la farà, nel teatro e nella vita, qualcun altro soccomberà alle pressioni di un mondo esterno in cambiamento. Recensione ❯
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Vaudeville sociologico, commedia amicale che si fa viaggio di personaggi in cerca d'amore. Commedia, Italia2015. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il film si ispira a "Le prénom", pièce teatrale di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, trionfo teatrale a Parigi nella stagione 2010. Espandi ▽
Paolo Pontecorvo, agente immobiliare con la battuta pronta e il vizio della beffa, e Simona, aspirante scrittrice di periferia col vizio della gaffe, aspettano un bambino. In occasione di una cena, che raccoglie intorno al tavolo i futuri zii e la futura zia, Paolo comunica con enfasi e convinzione il nome scelto per il nascituro. La famiglia, composta da professori universitari, insegnanti e musicisti allineati a sinistra, non reagisce bene davanti a quel nome, un nome 'inquadrato' a destra e dentro un passato drammatico per la nazione. Dibattito e scambio di idee degenerano presto in una messa in discussione di valori, scelte e persone, che non mancano di offendere e ferire tutti, nessuno escluso. Ma qualche volta l'amore può fare miracoli e rimettere ordine nel caos degli affetti. Recensione ❯
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Un rapporto madre-figlia in tutta la sua amorevole conflittualità, capace di sfidare anche la morte. Biografico, Drammatico - Italia2020. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Elisa Girotto aveva quarant'anni quando la sua vita è stata stroncata dalla malattia. Prima di morire, però, Elisa ha trovato un modo di restare accanto a sua figlia. Espandi ▽
Elisa, incinta, fa un'ecografia: è una bambina, e sta bene. A non stare bene è invece Elisa, che scopre di avere un tumore. La donna decide allora di pensare al futuro della figlia, arrivando a preparare per lei 18 regali, uno per ogni compleanno, fino alla maggior età. Ispirandosi alla vera storia di Elisa Girotto, Amato fa del suo meglio per evitare le trappole del pietismo e della lacrima gratuita, cercando strade meno convenzionali. E sceglie di imprimere alla sua storia il tono disincantato dell'adolescente che ne è protagonista, e Benedetta Porcaroli entra bene in quell'atteggiamento strafottente, come pure credibile risulta Vittoria Puccini. Ci sono sottolineature eccessive, come la musica spalmata ovunque, ma 18 regali fa la scelta coraggiosa di raccontare un rapporto madre-figlia in tutta la sua amorevole conflittualità. Recensione ❯
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Un'opera leggera ma mai superficiale che affronta con il sorriso il tema della gravidanza in giovane età. Commedia, Italia2016. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due diciottenni attraversano i nove mesi di una gravidanza tra emozioni e speranze, senza mai perdere la purezza del loro sguardo. Espandi ▽
La storia di Ferro e Cate, due ragazzi come tanti, ai giorni nostri. Una gravidanza inattesa e il mondo che inizia ad andare contromano: la famiglia (quella accogliente e 'normale' del ribelle Ferro, quella sgangherata e fuori dagli schemi della più assennata Cate), la scuola (i fatidici esami di maturità), gli amici (che sì, li capiscono, ma devono partire per il viaggio organizzato dopo gli esami), il lavoro (che non c'è). Tra tentennamenti e salti nel buio, prese di responsabilità e bagni di incoscienza, i due protagonisti attraverseranno i nove mesi più emozionanti e complicati della loro vita, cercando di non perdere la loro purezza e quello sguardo poetico che li rende così speciali. Recensione ❯
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Un film sulla guerra, sull'estremismo religioso, su due donne che hanno fatto scelte diametralmente opposte, sull'oppressione che le donne vivono in molte parti del mondo. Espandi ▽
Dopo Border, girato anch’esso nella Siria del conflitto, e dopo il pugno nello stomaco (e l’ottimo successo di pubblico e di critica) Sulla mia pelle che raccontava il caso Cucchi, Alessio Cremonini torna a parlare di attualità (e soprusi) con il suo caratteristico stile documentario, rigoroso e fortemente concentrato, refrattario a qualunque edulcorazione della verità. Al centro della storia questa volta ci sono due personaggi femminili forti, e le due interpreti – Jasmine Trinca nel ruolo di Sara, l’italo-iraniana Isabella Nefar in quello di Nur – si tengono testa a vicenda, e tengono testa allo sguardo dello spettatore. Il punto di contatto con Sulla mia pelle sta nel cercare il punto di rottura dell’animo umano in condizioni degradanti della propria dignità. Ciò che resta è un approccio radicale ad una vicenda contemporanea e un’esposizione di due scelte di vita diametralmente opposte, che sono anche due modi antitetici di concepire il femminile. Recensione ❯
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Un road movie svagato e insieme riflessivo, che flirta con l'abisso e scandisce la frattura col passato. Drammatico, Italia2020. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia insolita si imbarca in un viaggio attraverso l'Europa. Espandi ▽
Allegra soffre di attacchi di panico, Benno è un alcolista. Vicini di casa sconosciuti l'uno all'altra, si incontrano in una 'notte tempestosa' ed è subito battaglia. Lei vive da sola, lui beve da solo. Lei non controlla più la sua paura del mondo, lui non controlla più la sua dipendenza dall'alcool, Diversamente abili alla vita, Allegro e Benno si imbarcano in un viaggio alla ricerca di "posti perduti". In fondo al viaggio troveranno un 'porto' e forse la voglia di vivere. Recensione ❯
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Una commedia sfacciatamente popolare con una misura di leggerezza ed efficaci tempi comici. Commedia, Italia2022. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo ricco e avido nel tentativo di recuperare del denaro necessario si troverà nel bel mezzo di un sorprendente viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro. Espandi ▽
Il principe di Roma sembra un incrocio fra il Canto di Natale dickensiano, cui è dichiaratamente ispirato, e Il marchese del Grillo monicelliano, da cui “ruba” il protagonista reso immortale da Alberto Sordi, e certamente ricalca da entrambi lo stile e la morale, aggiungendo qua e là una spruzzata di Luigi Magni e un’evocazione di Fantasmi a Roma. Edoardo Falcone ha un innato senso del ritmo di commedia, dunque al netto di tutte le ispirazioni precedenti, che lo rendono palesemente derivativo, il suo film ha una misura di leggerezza e di divertimento che gli ingrazieranno il pubblico popolare. Non c’è pretesa di originalità in questa storia, né di accuratezza storica o filologica, ma ci sono una bonomia e una capacità di gestire gli attori dando loro lo spazio comico necessario senza lasciarli tracimare (specialmente Giallini). Recensione ❯
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Un film introspettivo alla scoperta di Leonardo. Perché da scoprire in Leonardo c'è sempre qualcosa. Biografico, Italia2019. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio nella storia di Leonardo da Vinci. Espandi ▽
Pensatore, letterato, scienziato, urbanista, artista. Jesus Garces Lambert racconta Leonardo Da Vinci come un uomo fuori dal suo tempo a causa dell'eterno conflitto tra la sua mente in costante ricerca e le richieste dei committenti. Oggi, a 500 anni dalla morte, Io, Leonardo sottolinea scoperte, ossessioni e personalità di questo personaggio straordinario, focalizzandosi in particolare sul Da Vinci pittore.
Dopo aver narrato un altro mito dell'arte con Dentro Caravaggio il regista avvia un film introspettivo, una sorta di "lettera a Leonardo”, basata principalmente su un'estetica idealizzata di Da Vinci. Tra scene davvero auliche, i momenti buoni emergono quando le immagini si concentrano su opere e disegni. La parte documentativa rimane interessante, perché da scoprire in Leonardo c'è sempre qualcosa. Recensione ❯
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Indeciso tra sale e cloro, tra mélo e thriller, A Bigger Splash naufraga nella sua piscina, capovolgendo l'ambiguità impalpabile in esercizio ridondante. Thriller, Italia, Francia2015. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un thriller ispirato al film La piscina, diretto nel 1969 da Jacques Deray. Espandi ▽
Una rockstar in convalescenza e il suo compagno consumano le loro giornate a bordo piscina o lungo le cale di Pantelleria. Marianne ha subito un intervento alle corde vocali, Paul è sopravvissuto al suicidio. Eccitati dal sale e accarezzati dal vento, Marianne e Paul ricevono la visita di Harry, ex iperbolico e logorroico che si accompagna a Penelope, figlia ventenne emersa dal passato. L'equilibrio e la 'riabilitazione' della coppia sono interrotti dall'uomo, deciso a riprendersi Marianne. Penelope intanto è attratta da Paul e dalle sue cicatrici che dicono fisicamente della sua inquietudine. Lo scirocco, vento anormalmente caldo, si alza sulle emozioni trattenute e i desideri puniti, riscaldando l'aria e il clima. Recensione ❯
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Un film orizzontale che riflette sullo smarrimento di ogni senso di verticalità. Drammatico, Italia2017. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sull'Italia del nostro tempo che racconta il rapporto conflittuale tra padre e figlio adolescente. Espandi ▽
Giorgio Selva, celebre giornalista televisivo, 'condivide' un figlio con la ex moglie, architetto che non lo perdona e non perdona gli skyline che rubano spazio al cielo. Tito, diciassettenne dinoccolato, ciondola tra casa e scuola dribblando l'azione incalzante del padre e avanzando in bicicletta sulle fasce della vita. Porta e rete sono ancora lontane ma Tito riceve giorno per giorno palle da giocare e rilanciare a una banda scriteriata di amici. Recensione ❯
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Nicole Kidman nei panni della controversa Grace Kelly, prima diva cinematografica poi principessa di Monaco. Espandi ▽
La magia del set, i complimenti della troupe, l'ultimo ciak. È il 1956, Grace Kelly lascia l'America e lo studio dove ha finito di girare "High Society" per entrare davvero nell'alta società e in un altro mondo, sposando il principe Ranieri e ritirandosi a Monaco. Sei anni dopo, la favola deve fare i conti con la realtà di un matrimonio messo in crisi dagli impegni del principe, che allontanano sempre più i due coniugi, oltre che con la crisi del Principato stesso, minacciato di annessione dalla Francia di De Gaulle, in cerca di soldi rapidi per far fronte alle spese in Algeria. In questo del icato frangente, arriva, intrigante e sorniona come chi la porge, la proposta di Hitchcock di riportare Grace a Hollywood e farne la protagonista di "Marnie". Nella terra che è simbolo di libertà, la principessa venuta da Filadelfia è costretta suo malgrado a scegliere, tra il richiamo dell'arte e della passione, da una parte, e quello della famiglia e della politica, dall'altra. Recensione ❯
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