Fotomodella e attrice italiana, Benedetta Porcaroli emerge prima televisivamente e poi cinematograficamente con drammatici e intensi ruoli.
Alcuni se la ricordano vestita di nero, mentre fugge boccheggiante e terrorizzata nel film Tutte le mie notti, offrendo una notevole impronta di veridicità al suo personaggio. In molti invece come Chiara Altieri, la baby squillo dei Parioli che fece scoppiare i casi romani della prostituzione minorile, dell'abuso su minori e della violenza sessuale del 2013; uno scandalo dal quale venne creata la serie italiana di Netflix Baby. Più leggeri, il ruolo catodico e comico di Federica nella miniserie Tutto può succedere o quello più dolceamaro in Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese. Sulla stessa linea, si aggiungono anche le commedie Sconnessi di Christian Marazziti, nel quale è la figlia della tata ucraina interpretata da Antonia Liskova, Quanto basta di Francesco Falaschi e Una vita spericolata di Marco Ponti.
Immancabilmente però ritorna al dramma con la trasposizione del romanzo di Edoardo Albinati "La scuola cattolica", liberamente ispirato ai delitti del Circeo, il quartiere residenziale romano che ospitava una nota scuola privata cattolica maschile per i rampolli dell'alta borghesia e che, nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975, fu teatro di uno dei più ciechi ed efferati episodi di violenza omicida della storia del nostro paese. In un cast che vede la presenza di Gianluca Guidi, Giulio Tropea, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, c'è anche e soprattutto lei, che interpreta una delle vittime trascinate dall'irrefrenabile brama di sopraffazione maschile degli ex studenti di quella scuola: Donatella Colasanti, l'unica sopravvissuta al massacro.
"Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia", ammette la stessa attrice, dichiarando inoltre quanto sia stato emotivamente forte elaborare l'inaudito accaduto sia come persona che come attrice.
Ma si ha come l'impressione che Benedetta Porcaroli abbia sempre il timore di restituire ai suoi personaggi le caratteristiche che si portano dentro, di non raccontarli con il dovuto rispetto o la giusta attenzione, anche lì dove il personaggio non è reale. E forse, sono proprio questo tipo di dubbi a dare luogo a performance trascinanti, travolgenti, ma anche piene di responsabilità umane, di intimità, talvolta di durezza.
Esordi
Nata a Roma nel 1998, esordisce nel piccolo schermo con la serie tv di Rai 1 Tutto può succedere, dove interpreta Federica Ferraro, figlia di Pietro Sermonti e Camilla Filippi con la passione per il volontariato. L'esordio cinematografico è invece nel 2016, quando entra nel cast del film di successo Perfetti sconosciuti.
Candidata ai David
Ma la sua popolarità scatta nel momento in cui viene diretta dalla triade Andrea De Sica, Anna Negri e Letizia Lamartire come una delle protagoniste della miniserie Baby. Un'occasione che lancia la sua carriera verso progetti filmici ambiziosi, come il dramma fantastico 18 regali di Francesco Amato, dove sarà la figlia ribelle di Vittoria Puccini ed Edoardo Leo che, viaggiando indietro nel tempo o forse semplicemente in una dimensione onirico-psicanalitica, avrà l'occasione di conoscere la defunta madre, ottenendo per questo ruolo una candidatura come miglior attrice non protagonista al David di Donatello 2020 (vincerà però Matilda De Angelis per L'incredibile storia dell'Isola delle Rose). Tra le sue interpretazioni più recenti troviamo poi La scuola cattolica di Stefano Mordini e 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi e Il colibrì di Francesca Archibugi.