Titolo originale | Speak No Evil |
Anno | 2024 |
Genere | Horror, Drammatico, Thriller, |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | James Watkins |
Attori | James McAvoy, Mackenzie Davis, Aisling Franciosi, Alix West Lefler, Dan Hough Scoot McNairy, Kris Hitchen, Motaz Malhees. |
Uscita | mercoledì 11 settembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,03 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 settembre 2024
Una famiglia invitata a trascorrere un fine settimana in un'idilliaca casa di campagna, passa da una vacanza da sogno a un incubo psicologico. In Italia al Box Office Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 486 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Una famiglia americana, dopo aver stretto amicizia con una inglese durante un viaggio in Italia, viene invitata a passare un weekend nella loro tenuta di campagna. Quella che all'inizio sembra una vacanza da sogno, però, si trasforma presto in un incubo.
Instant remake, prodotto dalla celebre Blumhouse, dell'omonimo film danese scritto e diretto da Christian Tafdrup, Speak No Evil è un potente thriller psicologico venato di commedia nera che si trasforma in un horror senza vie d'uscita.
Se si vogliono capire le differenze (soprattutto nel terzo atto) tra la sceneggiatura originale dei fratelli danesi Christian e Mads Tafdrup, autori dell'originale Speak No Evil di appena due anni fa, e quella del britannico James Watkins che ha trasportato nel suo Paese la storia dell'incontro/scontro di due famiglie, una americana e una inglese (mentre nell'originale erano danesi e olandesi), va naturalmente visto il primo dal momento che il film funziona perfettamente anche dopo la visione di questo "instant remake" della casa di produzione di Jason Blum. Curiosamente vale anche il percorso inverso.
Si parte sempre dall'Italia e si inizia sempre in medias res con Paddy, esuberante maschio alpha d'una famiglia inglese composta da moglie e figlioletto, che interagisce subito in maniera una po' irruenta e irrituale con il suo 'antagonista' Ben della posata famiglia Dalton con moglie e figlioletta, statunitensi immigrati nel Regno Unito. Il preambolo della comune vacanza nella campagna toscana (dove non mancherà un joke che richiama il film originale con una frecciatina a due turisti danesi) inizia a mostrarci le grosse differenze delle due famiglie giocando sui toni della commedia. Quella inglese sembra di sanissima e robusta costituzione anche se la regia di James Watkins (autore non a caso di Eden Lake che racconta sempre di un 'tranquillo' weekend di paura di una coppia in vacanza) si diverte a instillare il dubbio e a lasciare sassolini drammaturgici, mentre quella americana si capisce bene che è in crisi. La disgregazione di una e la cementificazione dell'altra sono ovviamente alla base del film che, in questo senso, segue strade già percorse.
Ma pur capendo quasi da subito che qui nessuno è quello che sembra, lo script originale aiuta il lungo processo di sviluppo delle diverse psicologie che lavora su ritmi di narrazione lenti ma inesorabili. La caratterizzazione delle due famiglie è condotta con suggestione anche se stereotipata grazie al cast perfettamente in parte sia sul versante americano, con Mackenzie Davis e Scoot McNairy nei panni della moglie e del marito dei Dalton insieme alla figlia undicenne Agnes (Alix West Lefler), che in quello inglese con James McAvoy e Aisling Franciosi nei ruoli di Paddy e della moglie Ciara insieme al misterioso figlio muto Ant (Dan Hough). I due personaggi più giovani si prendono qui uno spazio importante che nell'originale danese non avevano.
Naturalmente la caratterizzazione di Ben Dalton, maschio timido e pavido, e quella di Paddy, leader e forte, è molto semplificata ma funziona soprattutto per quanto riguarda la fascinazione perversa dell'uno, gregario, verso l'altro. In questo senso l'interpretazione survoltata di James McAvoy, che sembra contenere tutti i personaggi di Split insieme, è sempre sull'orlo del gigionismo (attenzione ai movimenti delle sopracciglia!). Ma la satira sociale, tema su cui si fonda anche la sceneggiatura originale, ha bisogno di contrapposizioni forti e di scambi di luoghi comuni culturali con la famiglia americana di buone maniere e snob mentre quella inglese è molto più aperta e disinibita.
Il film cambia e si fa molto più nero quando, nella seconda parte (per non parlare della terza...), si sposta dalla solare Italia, tutta Vespa e pasta, alla più cupa contea di Devon, in Cornovaglia, dove la famiglia inglese ospita quella americana che da Londra si muove ovviamente in maniera ecofriendly in Tesla. La fattoria della famiglia inglese, di cui non conosciamo il cognome, è invece al limite tra il trasandato e il malridotto. L'atmosfera è familiare ma il senso di instabile inquietudine che quei luoghi sprigionano richiama direttamente quello di uno dei capolavori di Sam Peckinpah, Cane di paglia, con la fondamentale differenza che il male non arriva da fuori.
Una famiglia americana, dopo aver stretto amicizia con una famiglia inglese durante un viaggio, viene invitata a passare un weekend nella loro tenuta di campagna. Quella che all'inizio sembra una vacanza da sogno, però, si trasforma presto in un incubo.
SPEAK NO EVIL - NON PARLARE CON GLI SCONOSCIUTI disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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€16,99 | – |
Watkins firma uno dei migliori (se non il meglio riuscito) instant remake degli ultimi anni: non sbava, non edulcora e allo stesso modo per pura par condicio, nemmeno eccede in virtuosismi e innovazioni di genere. La versione yankee di "Speak no Evil" è un prodotto conclusivo che quantomeno a livello narrativo si impegna a far quadrare i conti, esimendosi da critiche varie sulla (s)comparsa di personaggi [...] Vai alla recensione »
il film segue troppo fedelmente i cliche di genere risultando davvero noioso e prevedibile, cast e produzione sprecate
Molto più bello dell'originale e con un finale completamente diverso. La prima metà é pressoché uguale all'originale. Dalla seconda metà in poi cambia tutto. L'originale ha un finale decisamente crudo e inoltre é noioso. Questo scorre bene e a tratti fa sorridere anche. Consigliato
McAvoy disegna un personaggio elettrico, grande affabulatore che però nasconde istinti violenti. Il film si dipana raccondando l'incontro di due coppi con un figlio a testa, della visita di una coppia in crisi all'altra e del progressivo mutamento della coppia ospitante. Piccoli indizi ben gestiti dal regista sino all'horror finale che appesantisce la pellicola.
Arriva nelle nostre sale «Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti», per tre quarti l'instant remake dell'omonimo film danese che in Italia è disponibile solo su Prime e per un quarto "Cane di paglia" di Sam Peckinpah. James Watkins è riuscito a prendere gli elementi di contrasto culturale presenti nell'opera originale, trasformando il freddo finale nordico in un violento e roboante tutti contro [...] Vai alla recensione »
Prestate attenzione: la forbice dei remake, ovvero il tempo che separa gli originali dalle loro copie, è sempre più stretta. Pensavate che con The Strangers fossimo giunti al punto di non ritorno? Pensavate sbagliato. Gli anni che distanziano il danese Speak No Evil da questa rimasticatura, targata Blumhouse e firmata dal regista britannico di Eden Lake, sono appena due.
Stiamo attraversando quello che, probabilmente, è il periodo peggiore che Hollywood abbia mai affrontato. Tra scioperi, scandali e crisi dello streaming (perfino i cinecomic non in- cassano più come una volta), gli Studios sono in completa con- fusione; di conseguenza, tutto ciò che è nuovo e che contiene un minimo di rischio viene automaticamente accantonato.
Prologo in Italia. Coppia americana residente a Londra con figlia 12enne e coppia inglese con figlio che non si capisce quel che dice («È nato con la lingua piccola») e casa in campagna stringono amicizia. «Perché non venite a trovarci nella quiete, nel verde?». Meglio sarebbe stato declinare l'invito. II remake targato Blumhouse di un horror danese non pareggia la ferocia del prototipo e tuttavia [...] Vai alla recensione »
Universal Pictures International Italy distribuisce nelle sale italiane dall' 11 settembre l'inquietante thriller-horror Speak no , diretto da James Watkins (Bastille Day - Il colpo del secolo, Eden Lake e The Woman in Black) e con protagonista il vincitore del premio BAFTA James McAvoy, alla sua terza collaborazione dopo Split (2016) e Glass (2019) con la casa di produzione Blumhouse che produce il [...] Vai alla recensione »
Mascolinità tossica. Oscure cose che avvengono in una bella fattoria nella campagna inglese. Il nuovo thriller psicologico diretto da James Watkins con James McAvoy in gran forma parte lentamente ma ritmo e suspense crescono nella seconda parte. Ben (Scott McNairy) e Louise (Mackenzie Davis) sono una coppia con figlia dodicenne Agnes (Alix West Lefler) che si trasferisce a Londra per un lavoro prestigios [...] Vai alla recensione »
Quello di Speak No Evil, cult thriller/horror di produzione danese datato 2022, è di fatto quasi un instant remake, visto il tempo decisamente breve (comunque sufficiente per dargli la sua aura di culto) intercorso dall'uscita dell'originale. Una circostanza che rendeva decisamente non agevole il compito per James Watkins, regista già segnalatosi per il duro Eden Lake (2008) e per l'apprezzabile horror [...] Vai alla recensione »
Nel 2022 un piccolo film danese, Speak No Evil di Christian Tafdrup (titolo originale Gaesterne: ospiti) si è rivelato un fenomeno non per l'incasso ma per la forza del passaparola: cattivo, estremo, provocatorio. Ci sono due coppie, una danese e l'altra olandese, che si incontrano in vacanza e si invitano l'una nella casa dell'altra, precipitando gradualmente in un incubo a vicolo cieco.
Questa recensione è stata scritta nello stesso giorno dell'anteprima stampa in Italia, il 15 luglio 2024. Due giorni prima, una pallottola ha lacerato una parte dell'orecchio dell'ex presidente Donald Trump. I social sono invasi dalla foto di Trump con il pugno alzato che sembra esser uscita da Civil War di Alex Garland. Lo sgomento serpeggia nell'opinione pubblica.
Verrebbe quasi la voglia di abbandonare, per una volta, la classica recensione e invece scrivere un saggio su cosa significhi, al giorno d'oggi, realizzare un remake spostando l'asse dalla piccola produzione indipendente al mainstream da botteghino. Sotto tale chiave di lettura lo Speak No Evil di James Watkins potrebbe addirittura risultare visione illuminante.