Anno | 2024 |
Genere | Azione, Avventura, Drammatico, |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Lee Isaac Chung |
Attori | Daisy Edgar-Jones, Glen Powell, Anthony Ramos, Brandon Perea, Maura Tierney Harry Hadden-Paton, Sasha Lane, Kiernan Shipka, Katy M. O'Brian, David Corenswet, Daryl McCormack, Stephen Oyoung, Nik Dodani, Tunde Adebimpe, David Born, Paul Scheer, Laura Poe, Alex Kingi, James Paxton, Julie Oliver-Touchstone, Austin Brooks, Darryl Cox, Douglas Seok, Chris Zurcher, Jennifer Rader. |
Uscita | mercoledì 17 luglio 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,93 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 25 luglio 2024
L'epico disaster movie ritorna al cinema in una nuova versione per la regia di Lee Isaac Chung. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Twisters ha incassato 1,5 milioni di euro .
Passaggio in TV
lunedì 21 aprile 2025 ore 17,40 su SKYCINEMA1
CONSIGLIATO SÌ
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Kate Cooper da ragazza ha cercato con un gruppo di amici di trovare una formula chimica che imbrigliasse la devastante forza dei tornado. Le cose non sono andate bene ed ora svolge il suo lavoro di meteorologa dietro le rassicuranti mura di un edificio newyorchese. Quando, dal recente passato, giunge un amico per cercare di convincerla a tornare in azione sul campo si lascia tentare. Incontrerà sul suo cammino Tyler Owens che, con i suoi accoliti, va a caccia di tornado per esibire le proprie gesta su Youtube.
Ci sono film che vanno visti non tanto per ciò che raccontano ma per come lo fanno.
Ci si sono messi in tre (Warner, Universal e Amblin) per realizzare questo che non si può propriamente definire un remake del film di Jan De Bont del 1966 con Helen Hunt e Bill Paxton. Perché sono passati quasi trent'anni e nel frattempo nell'ambito del cinema di genere catastrofico abbiamo visto passare (magari solo sui canali televisivi) numerosi tentativi di ripetizione. Qui siamo piuttosto dinanzi a un test sul passaggio dalla potenza all'atto di nuove tecnologie non disponibili all'epoca e ora non economicamente sostenibili se non da major in coalizione.
A un certo punto Tyler, convinto di fare colpo sulla newyorchese, la porta a un rodeo. Finirà con lo scoprire che, essendo di origini country, c'era già stata. Lee Isaac Chung in quella scena ci dice di essere consapevole che una storia simile gli spettatori adulti l'hanno già vista e che quindi o si parla alle nuove generazioni oppure si rischia di non avere audience. Non a caso proprio la scena del rodeo si conclude con un fenomeno meteorologico devastante che si rivela essere una delle tappe di un percorso che fa sì che Twisters più che a un film finisca con l'assomigliare ad un test.
Per ammiccare a un pubblico forse cinefilo o forse, più semplicemente, fortunato perché nell'infanzia si è sentito raccontare fiabe invece di trovarsi tra le mani un tablet con un videogioco, si allude a Il mago di Oz attraverso la citazione dei suoi protagonisti. Ma ciò che al completamento dell'operazione finisce per contare davvero è la messa alla prova del livello a cui oggi si può arrivare nel campo degli effetti speciali.
Allo spettatore non va tolta la, chiamiamola così, sorpresa. Ma si provi a contare quanti sono i tornado proposti e si osservi a mente fredda come siano collocati su una scala di complessità di devastazione. Se già quello in apertura poteva lasciare l'impressione di aver raggiunto il top in realtà non si trattava altro che dell'antipasto di un menu in cui le portate debbono essere quelle canoniche per far sì che il cliente sia soddisfatto.
Come legare tutto ciò? Con un inizio che sembra chiudere un percorso per poi dare vita ad una rivalità di cui si possono prevedere gli sviluppi. Se all'epoca alla base della sceneggiatura c'era uno che se ne intendeva (Michael Crichton) oggi è sufficiente citarlo come colui che è stato all'origine della narrazione che, di fatto, è poco importante. Ciò che conta è l'escalation.
Sequel stand-alone del film “Twister” (1996). Lo schema della sceneggiatura di Mark L. Smith non si differenzia molto dalla pellicola diretta da Jan De Bont, conservandone lo spirito originario e rimanendo funzionale alla dimensione più spettacolare aggiornata ai nostri tempi e a tematiche ambientaliste. All’interno di questo blockbuster estivo infatti si possono ritrovare [...] Vai alla recensione »
Dopo quasi 30 anni ritorna il remake di Jan de Bont.Arrivando in un estate così calda..almeno qua in Luglio,questa ondata di tornado..rinfresca anche se vista al cinema.Questo remake di L.I.Chung almeno nei disastri ti incolla alla poltrona.La Jones nuova eroina,Glen Powell fa il belloccio di turno,sorriso smagliante ma recitazione discreta.La trama e' abbastanza identica al primo film del [...] Vai alla recensione »
Twisters non vi travolgerà, ma a farlo ci pensano le sue due star che giustificano da sole l’esistenza del remake del blockbuster del 1996. Effettivamente Twisters si limita a seguire molto svogliatamente le regole del legacy remake tentando a tutti costi di trovare quella scintilla che ha reso il primo Twister un inaspettato gioiellino.
La distribuzione di questo film vede dietro a sé la Warner Bros, la Universal e la Amblin Entertainment. 3 grosse case di distribuzione statunitensi che hanno creduto nel progetto. Correva l'anno 1996 quando uscì il primo capitolo, Twister. Dopo 28 anni il progetto diventa concreto e il fim arriva sul grande schermo. Sequel non legato al predecessore, Twisters si dimostra più [...] Vai alla recensione »
trama: lei e' una giovane e brillante scienziata che col fidanzato e degli amici studia attraverso sostanze chimiche come fermare i tornado. Pero' fa troppo la splendida e durante un tornado il fidanzato e gli amici vengono risucchiati. Cosi' cambia lavoro e si infila in un ufficio per avere la certezza del posto fisso e lo stipendio ed abbandona il passato.
"Twisters" deve affrontare grandi sfide, ma sto parlando solo del thriller sui tornado del 1996 "Twister", diretto da Jan Devon, che ha incassato 242 milioni di dollari negli Stati Uniti. Non lo sto sottolineando. Quasi 30 anni dopo, questo sequel autonomo sarà inevitabilmente paragonato al film originale, e anche ai numerosi filmati di veri tornado ora [...] Vai alla recensione »
Quando un sequel è praticamente uguale all'originale, mi lascia sempre un po' interdetto, e mi pone la classica domanda "ma ce n'era davvero bisogno?". A mio avviso la risposta è no. Il film appare disarticolato, senza quel climax che fa impennare la tensione, e questa prevedibilità riduce di moltissimo l'efficacia della storia.
Le tempesta perfetta, specialmente al cinema, non perde mai il suo fascino. I disaster movie d'estate spesso funzionano. Abbassano la temperatura, e puntano sullo spettacolo ad r altissimo budget, anche se, a causa dei cambiamenti climatici, ormai sono sempre più vicini alla realtà. Era il 1996, e l'incubo del tornado diventava protagonista con Twister.
Tra lo sciopero del 2023 che ha decimato le uscite di quest'anno e, a monopolizzare l'attenzione del pubblico, il cliffhanger elettorale che diventa ogni giorno più imprevedibile (senza contare le Olimpiadi), l'estate cinematografica americana non offre nulla di remotamente vicino a quel fenomeno culturale e di box office che è stato Barbenheimer. In un panorama in cui il calo delle vendite dei biglietti [...] Vai alla recensione »
Record di tornado. Chasing the tornado. Domatori di tornado. Negli Stati Uniti odierni l'ipocrisia sfida anche le istanze climatiche, giacché si tratta sempre - e comunque - di una tensione (filosofica) al superomismo. Dal basso dell'Oklahoma profondo, dove la devastazione dei fenomeni atmosferici più estremi non disinnesca la priorità del singolo e della comunità alla resilienza quale spirito originale, [...] Vai alla recensione »
Un tornado via l'altro in Oklahoma. Molto più numerosi rispetto a 30 anni fa ("Twister't di De Bont). È il global warming, bellezza, ma il film sulla faccenda scivola via e va bene così. Tornado in serie e un bel pot di tipi più o meno giovani più o meno svalvolati che, appena se ne forma uno, gli corrono incontro: per studiarlo - e magari tentare di indebolirlo: la tecnica messa a punto dalla geniale [...] Vai alla recensione »
Balzo da un piccolo e sentimentale film come "Minari" - prodotto da Brad Pitt con la sua "Plan B Entertainment", premio della giuria al Sundance, vincitore di un Golden Globe - al blockbuster catastrofico hollywoodiano. C'è riuscito, in pochi anni, il regista Lee Isaac Chung. Anche l'attrice british Daisy Edgar-Jones viene dalla miniserie "Normal People", di culto come il romanzo di Sally Rooney da [...] Vai alla recensione »
E' un evento traumatico a far da prologo. Allora adolescente, Kate Cooper cercò di sperimentare un suo progetto per domare la forza di un tornado, aiutata da alcuni amici; tre di loro persero la vita. Dall'Oklahoma si è in seguito tra- sferita a New York per lavorare come meteorologa, prudentemente dietro una scrivania; finché Javi, l'altro sopravvissuto, ora a capo di un team di professionisti, la [...] Vai alla recensione »
Twisters, il ritorno del disaster movie passa attraverso un sequel standalone del film di Jan De Bont del 1996. Dal 17 luglio nei cinema italiani con Warner Bros. dopo l'anteprima al Taormina Film Fest. Kate (Daisy Edgar-Jones) è una giovane studiosa di uragani con il sogno di realizzare un mezzo tecnologico in grado di domarli. Il suo sogno si trasforma presto in incubo dopo che un test da lei [...] Vai alla recensione »
Il bello di Twister, il film di Jan de Bont del 1996, non erano gli effetti digitali usati per creare tornado molto realistici, ma il fatto che fossero al servizio di una classica commedia romantica. Non era un epico film d'azione, era un remake ad alto budget della Signora del venerdì di Howard Hawks con i tornado in più. Il bello di Twisters di Lee Isaac Chung è che segue una formula simile.
Pare essersi cristallizzato il tempo, come l'acqua nei chicchi di grandine che piovono generosi sui protagonisti della pellicola, quasi si trattasse di un fermo immagine. Potenza del block-buster hollywoodiano, che ci riporta indietro di quasi trent'anni, riproponendo e rielaborando se stesso. In quel grande frullatore meta-cinematografico e citazionista di generi e storie - un Twister appunto - che [...] Vai alla recensione »
Riuscirà una cacciatrice di uragani alla guida della sua squadra a domare i tornado che devastano l'Oklahoma, facendo lo slalom tra sciacalli e spudorati profittatori... Vedere per «credere». Niente a che fare con i film catastrofisti, si ammicca ai social tanto cari all'attualità. Americanata divertente nella sua drammaticità. La paura degli elementi è solleticata più di altri sensi.
Apriamo subito con la considerazione di quanto questo Twisters sia molto vicino al modo di fare cinema di Steven Spielberg e della Amblin (sua casa di produzione), coinvolta qui insieme alla Warner Bros. e alla Universal; nello spirito, probabilmente, lo è anche più del suo predecessore, Twister (1996) di Jan De Bont, sempre co-prodotto dalla Amblin, e verso il quale il nuovo lavoro del regista Lee [...] Vai alla recensione »
Al netto delle risonanze sociologiche e culturali, se il disaster film ha segnato gli anni Novanta fu soprattutto per la possibilità di sperimentare effetti speciali mai visti prima, mettere in scena, insomma, le paure delle persone comuni e, di rimbalzo, ribadire il mito dell'eroismo sia sul piano dell'avventura che su quello dell'ingegno. Tant'è che di Twister ricordiamo in primis la straordinarietà [...] Vai alla recensione »
Twister di Jan de Bont è stato uno degli esempi più eclatanti di quella serie di blockbuster visivamente imponenti che hanno riempito le sale durante i nineties. Non era un caso che fosse prodotto da Steven Spielberg e fosse a pieno titolo un film che il regista avrebbe diretto volentieri di persona. Del resto, era un periodo in cui il cinema si poneva continuamente l'ambizione di sfruttare l'inarrestabile [...] Vai alla recensione »