Anno | 2023 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Scott Weintrob |
Attori | Olga Kurylenko, Oliver Trevena, Alice Astons, Harvey Keitel, Talia Asseraf Andrea Garofalo, Romano Reggiani, Malich Cissé, Diego Guerra, Paul Sampson, Lucia Zotti. |
Uscita | giovedì 1 agosto 2024 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento domenica 4 agosto 2024
Un thriller ricco di suspense, dove il passato ritorna a tormentare e la redenzione sembra impossibile. In Italia al Box Office Paradox Effect ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 31,5 mila euro e 19,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Bari. Karina è un'ex-tossicodipendente che cerca di rifarsi una vita. Lavora molte ore al giorno e il suo desiderio principale è quello di recuperare il rapporto con la figlia Lucy e non vede l'ora di rivederla. Qualche ora prima dell'arrivo della ragazzina all'aeroporto però qualcosa va storto; assiste infatti all'omicidio di una persona e vede in faccia l'uomo che l'ha ucciso. Lui la segue, la cattura e la costringe ad aiutarlo se non vuole essere fatta fuori. Karina è disperata perché non vuole mancare l'appuntamento con la figlia. Poi scopre che il killer si chiama Covek ed è in realtà un agente dell'Interpol che è tenuto sotto scacco da un boss della malavita locale che gli ha rapito il figlio. La missione dell'uomo è diventata ancora più difficile da quando non è più in grado di portargli la valigetta piena di droga che sarebbe servita per pareggiare i conti. Così per entrambi, in una notte che non sembra finire mai, sarà una lunga corsa contro il tempo.
La voce di uno speaker radiofonico. Le inquadrature delle strade delle auto dall'alto. Bari è una città deserta. La voce del narratore, una delle poche anime sveglie, fa da sfondo in questo action dove i due protagonisti cercano, per motivi diversi, di sopravvivere. Sullo sfondo, le didascalie con l'ora che rendono ancora più serrata e difficile la loro missione.
Paradox Effect punta principalmente sull'unità di tempo per costruire il ritmo e la tensione di un film che, dopo un inizio interessante soprattutto nella sequenza della farmacia, si perde ben presto per strada soprattutto quando rivela l'identità e le ragioni dell'agente dell'Interpol. Le zone dark del film diretto da Scott Weintrob non vengono adeguatamente messe a fuoco e il potenziale di Bari come sfondo da neo-noir resta soltanto sulla carta.
Dopo la citazione iniziale di Nietzsche, Paradox Effect appare spesso ridondante nel modo in cui vuole mostrare i diversi volti del Male, a cominciare proprio dalla caratterizzazione forzata di Harvey Keitel che sembra quasi uno spettro che potrebbe arrivare dal cinema di Abel Ferrara e Martin Scorsese, possibili ma anche pallidi punti di riferimento di un film che punta più sull'azione e sui dialoghi che raccontano troppo dei personaggi piuttosto che sulle atmosfere. Così anche il personaggio di Karina, interpretata da Olga Kurylenko quasi costruita sul modello action-sentimentale del suo ruolo di Camille Montes di Quantum of Solace, finisce per essere monodimensionale, privato di quelle zone di ambiguità che lo avrebbero reso forse più imprevedibile, più sfaccettato.
In Paradox Effect ci sono troppe voci, quelle che ostruiscono spesso la narrazione e lo rendono spento. La camminata lenta, di Keitel con i due ostaggi è forse l'inquadratura che rivela l'identità di un film che si è voluto confrontare con i generi in modo schematico e poco ispirato. "A volte nella vita si vince ma molto spesso si perde". Una frase che ritorna, un altro segno da cinema noir che è uno dei tanti, troppi proiettili sparati nel vuoto.
Karina è una ex tossicodipendente che sta cercando di rifarsi una vita dopo un periodo di sofferenze. Proprio quando è in attesa di poter riabbracciare la figlia, che la sta raggiungendo a Bari dall'America, diviene però testimone di un omicidio e sarà costretta a seguire l'assassino nella più lunga notte della sua vita, che contrapporrà i due agli interessi di un mafioso senza scrupoli.
Divi (para)hollywoodiani medio-piccoli e vecchi leoni in quasi-pensione, appannati ma ancora "vendibili". Ambientazione italiana a favore di film commission con allure internazionale. Genere con costante effetto déjà vu (altrove e meglio). Confezione da tv movie. Eccole qui, ridotte all'osso, le regole d'oro della serie B griffata Iervolino-Bacardi, da piattaforma più che da sala.