Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Margherita Vicario |
Attori | Galatéa Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Mariavittoria Dallasta Sara Mafodda, Natalino Balasso, Paolo Rossi, Stefano Roberto Belisari, Anita Kravos, Vincenzo Crea, Jasmin Mattei, Gioele Pagura. |
Uscita | giovedì 11 aprile 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 aprile 2024
Argomenti: Cantanti e pop star alla regia
Il film racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, inventa una musica ribelle, leggera e moderna. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Gloria! ha incassato 633 mila euro .
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martedì 25 marzo 2025 ore 8,05 su SKYCINEMA2
CONSIGLIATO SÌ
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All'alba del 1800, l'istituto religioso Sant'ignazio deve prepararsi a un evento storico: dal conclave veneziano emerge il nuovo Papa Pio VII, che per l'occasione visiterà tutte le chiese del Veneto e a Sant'ignazio presenzierà a un concerto organizzato per lui. A capo del coro composto da ragazze orfane cresciute nell'istituto c'è Perlina, il quale però è in crisi d'ispirazione e scarica la frustrazione sulle povere musiciste, oltre che sulla cameriera Teresa, una ragazza che non parla ma possiede un grande talento musicale. Con il concerto che si avvicina a grandi passi, saranno le giovani a prendere in mano il destino dell'istituto per proporre una musica decisamente poco classica.
È un fulmine a ciel sereno questo esordio di Margherita Vicario, giovane attrice e cantante oltre che figlia d'arte.
Cinema e musica fanno evidentemente parte del suo DNA, ma lascia comunque stupiti il livello del suo primo film, un travolgente "feel-good movie" dalla carica sovversiva che remixa il basso e l'alto, e il classico e il contemporaneo.
Dietro i codici di un racconto consapevolmente popolare, che strizza l'occhio a un pubblico ampio, c'è l'intento di gettare luce su intere generazioni di donne che in quell'epoca venivano educate come musiciste di alto livello ma senza possibilità di affermarsi o di trovare un'espressione artistica propria. Talenti sacrificati al patriarcato e ai rigidi ranghi dell'organizzazione cattolica, e che la regista omaggia inventando un gruppo di ribelli che uniscono i loro strumenti per creare delle melodie "pop" in grado di scardinare le catene.
Fin dalla prima sequenza, in cui la protagonista Teresa immagina una sinfonia ritmata fatta dei gesti quotidiani tra le pulizie in cortile, è evidente il brio scanzonato e ammiccante che anima il film, sempre sul punto di esplodere in un canto liberatorio e completamente anacronistico. Ma per cavalcare questa tensione ci vuole del coraggio autentico, lo stesso che serve alle cinque protagoniste per aprirsi l'una alle altre, in una serie di nottate al lume di candela attorno al prototipo di un nuovo, bellissimo pianoforte.
Film fresco che cavalca l'onda di tempi che cambiano, come quella rivoluzione francese di cui si mormora a mensa e che pare porterà finalmente un po' di liberté per tutte. Da questo punto di vista è apprezzabile il modo in cui si consuma la tanto attesa visita del papa, la cui autorità finisce per essere messa alla berlina pure lei. D'altra parte non può essere un caso, quando tutte le parti maschili principali sono affidate a comici d'altri tempi come Elio, Natalino Balasso e Paolo Rossi (quest'ultimo una scelta non banale in un ruolo corposo che ne beneficia molto).
L'italo-francese Galatea Bellugi (in rampa di lancio dopo La Passion de Dodin Bouffant e l'ottimo Chien de la casse) guida poi il gruppo delle protagoniste con luminosa determinazione, facendosi tutt'uno con la musica (con pezzi di Vicario stessa) e con il vivace sound design che coinvolge lo spettatore in un inno al potere collettivo della musica popolare.
“Prendere il cielo con le mani in aria, con i piedi a terra e le mani in aria!” Margherita Vicario – Aria! Nell’aia di un istituto religioso, sotto lo sguardo severo delle suore, serve e domestiche svolgono i lavori quotidiani. Tra oche e galline che razzolano nel cortile, lavano i panni, li stendono, preparano il pranzo, qualcuna ricama.
Il film Gloria di Margherita Vicario ci racconta una storia sul ruolo femminile nella Venezia all’inizio dell’800, scombussolata prima dai francesi di Napoleone, poi dagli austriaci, dove un gruppo di giovani donne, dell’orfanotrofio di Sant’Ignazio, talentuose esecutrici musicali, procedono nel diventare brillanti compositrici.
Margherita Vicario ci racconta di una straordinaria compositrice, capace di creare opere mai udite. E a chi si affida per la scrittura di simile musiche? A Margherita Vicario, c'est facile... La premessa è imbarazzante ma ancor più il suo non-sviluppo. L'idea narrativa è così sottile da consumarsi tutta nelle prime due scene.
Negli anni '30 una bambina di 7 anni non riusciva a star seduta a scuola, inquieta si alzava continuamente e si distraeva, volava coi pensieri e non seguiva le lezioni. Scoprirono i genitori chiamati a scuola e gli insegnanti che, lasciata sola in una stanza, lei si alzò, cominciò a muoversi su e giù ascoltando una musica immaginaria coi suoi piedi e col suo cuore.
L'esordio alla regia di Margherita Vicario è uno spartito traboccante di energia pura, un mondo che trova la sua espressione nei suoni e nella sua creatività, nella forza incendiaria e incandescente della musica. Siamo in un istituto femminile , nei pressi di Venezia all'alba del 1800, un gruppo di ragazze perlopiù orfane ,vengono istruite a suonare dei componimenti [...] Vai alla recensione »
Ho trovatoGloria! che vorrebbe renderci edotti sulle donne musiciste negli orfanatrofi italiani tra Quattro e Seicento (tra cui le collaboratrici di Antonio Vivaldi) un film noioso, manicheo e ingrato. Noioso, perché l’ora e 45 minuti che occupa scorrono a fatica tra trama e dialoghi esigui. Dominano le smorfie, i pettegolezzi e i gorgheggi di educande che in un collegio veneziano dell’O [...] Vai alla recensione »
Una caz.zata micidiale. Inconcepibile - ma forse nemmeno troppo, vista la assoluta political correctness del filmino - che lo si possa definire un capolavoro. Banale, scontato fin dalle prime scene, grondante di un anacronismo che pretende di essere intenzionale e ricercato e invece è solo stupido, figlio di ignoranza e approssimazione oltre che della frenesia di pagare l'obbligatoria marchetta [...] Vai alla recensione »
... che non ha nulla di storicamente credibile, che riesce comunque abbastanza godibile per la bellissima fotografia.
«Pour un coup d’essais, c’est un coup de maitre!» Sarà la rinascita del cinema italiano? Finalmente un film con alti contenuti fotografici, molto bene diretto e con una storia accattivante e degli attori che fano vivere la storia. Paolo Rossi è incredibile nel suo ruolo di prete musicista regista decaduto e in male di ispirazione. La fotografia e i piani sono semplicemente fantastici.
In un collegio femminile nella Venezia d'inizio Ottocento vive un gruppo di educande per lo più orfane, cresciute insieme come sorelle fin dalla tenera età, e facenti parte dell'orchestra dell'istituto, diretta dal crudele Padre Perlina che impone loro di eseguire componimenti tradizionali in previsione dell'imminente visita di Papa Pio VII, soffocando qualsiasi forma di creatività.
Per molti versi Gloria! non è un'opera prima, ma un film d'esordio collaudato comunque da dinamiche transmediali che rendono l'attività di cantautrice di Margherita Vicario contigua e in tutti i sensi consona a quella di promettente sceneggiatrice e cineasta, oltre che di attrice. In questo senso la presenza significativa nel cast di Veronica Lucchesi, cantante iconica de La Rappresentante di Lista, [...] Vai alla recensione »
Veneto, inizio Ottocento. Papa Pio VII visiterà l'istituto religioso che ospita ragazze senza famiglia L'orrido Maestro Perlina (ottimo Paolo Rossi) si è impegnato a compone un pezzo per l'evento. Ma è a corto di ispirazione. Ispirate sono invece alcune orchestrali. Trovano un pianoforte su cui immaginano una musica che non si è mai sentita, una musica ribelle che parla delle loro sofferenze e dei [...] Vai alla recensione »
Gloria! è l'entusiasmante film di esordio alla regia della giovane cantautrice e attrice Margherita Vicario, presentato in concorso ufficiale al 74. Festival Internazionale del Cinema di Berlino e al cinema dall'11 aprile con 01 Distribution. Musica, storia, immaginazione e una femminilità coesa e gioiosa sono gli ingredienti di un racconto che affascina.
Teresa, mentre sta lavorando in cortile, ascolta i rumori dell'aia, delle sue compagne impegnate nelle rispettive opere - ramazzare, per esempio -, e dei suoni che vengono dalle aule dell'istituto Sant'Ignazio, sperso chissà dove nelle vicinanze della laguna veneta e ospitante un nugolo di orfane che hanno per precettore musicale un prete riottoso e vanaglorioso, don Perlina (strepitosa l'interpretazione [...] Vai alla recensione »
È il film giusto al momento giusto quello di Margherita Vicario? Sì, anche. Ma «Gloria!» è molto di più. Innanzitutto è un esordio alla regia vibrante, ribelle, travolgente. E poi è un'opera che respira, vive, è fatta di musica (la colonna sonora è curata dalla stessa Vicario insieme a Dade), quella che Teresa (Galatea Bellugi), la sguattera di un orfanotrofio veneziano di inizio '800, ha il dono [...] Vai alla recensione »
Nell'anno 1800 l'istituto religioso di Sant'Ignazio, in Veneto, ospita educande ed orfane, sfoggiando un'orchestra e un coro interni di assoluta qualità per l'accompagnamento delle messe. Maestro del coro è Don Perlina, in agitazione totale per l'imminente visita di Pio VII, appena eletto dal collegio cardinalizio, riunito eccezionalmente in conclave a Venezia.
Negli ultimi mesi diversi sono stati gli esordi di giovani registi italiani, che hanno tracciato percorsi personali già evidenti e poco allineati a uno stile convenzionale. Molti di questi, tra quelli più interessanti, sono stati puntualmente dimenticati dalla pigrizia, diciamo così, dei giurati per le nomination dei prossimi David, che hanno preferito debutti alla regia di attori più o meno famosi, [...] Vai alla recensione »
Teresa (Galatéa Bellugi) è una Film giovane musicista prodigio che conduce un'esistenza da Cenerentola (è soprannomi nata "la muta") in un istituto cattolico dove ragazze orfane o emarginate ricevono un'istruzione musicale. L'istituto riceve in regalo un pianoforte che apre un mondo sconosciuto a Teresa e ad altre ospiti. L'opera prima della cantautrice/regista Margherita Vicario emoziona quando la [...] Vai alla recensione »
«Gloria! è dedicato a tutte le compositrici che, come fiori messi a seccare, sono rimaste nascoste tra le pagine della Storia». Si chiude con questa didascalia l'esordio dietro la macchina da presa di Margherita Vicario, musicista e cantautrice, presentato in concorso al Festival di Berlino e dall'11 aprile in sala. «Gloria!» è un inno alla musica e, soprattutto, a quelle donne che l'hanno composta [...] Vai alla recensione »
Teresa, giovane orfana dal talento visionario, muta ma dotata di un orecchio attento, lavora come sguattera in un istituto femminile nella Venezia di fine Settecento. Quando il Maestro di Cappella viene incaricato di comporre la musica per un concerto in onore di Papa Pio VII, la ragazza, insieme ad altre coetanee dell'istituto, decide di sfidare il soffocante patriarcato inventando una melodia ribelle, [...] Vai alla recensione »
La protagonista di "Gloria!" (il punto esclamativo è d'obbligo e ha un senso), l'opera prima scritta e diretta Margherita Vicario, passata in concorso all'ultima Berlinale, in questo caso non è solo la musica, assoluta, piena, quasi tangibile, ma chi soprattutto la suona. È una musica salvifica, composta oltremodo da spartiti, rumori, parole, voci, versi, ritmi di gesti, quotidianità, personaggi.
Margherita Vicario viene da una famiglia di cineasti (suo nonno era il Marco Vicario di Sette uomini d'oro) ma è, diciamo come "primo lavoro", una musicista. Gloria!, il suo esordio nella regia, è un film sulla musica: il titolo non indica il nome di una persona, ma un genere di canto sacro; e la regista stessa, assieme a Davide Pavanello, firma la colonna sonora.
Orfane in un istituto veneziano nel 1800, le protagoniste di Gloria! sono abituate a vedersi portar via tutto: la libertà, il futuro, i figli (soprattutto se nati dalla violenza esercitata dal signorotto locale), l'amore (soprattutto se si infatuano di giovani le cui "buone famiglie" mai acconsentiranno all'unione con una ragazza di così indegne origini).
In Gloria! di buone intenzioni ce ne sono tante, di idee una (l'irruzione della musica pop in un collegio femminile di Venezia nell'anno 1800) e di cinema poco. Per cinema, scusando la pedanteria, in questo caso s'intende la capacità di scegliere un luogo, di definirlo in quanto spazio e tempo di una narrazione, e nel corso del racconto dargli una sempre maggiore profondità, complessità e credibilità. [...] Vai alla recensione »
Il secondo - in ordine di presentazione - film in concorso alla 74° Berlinale 2024 è firmato dalla felice mano della giovane esordiente Margherita Vicario (nata a Roma nel 1988), figlia e nipote di una grande famiglia di celebri artisti attivi in vari ambiti dello spettacolo. È una commedia fantasiosa, anticonformista e misuratamente dissacrante, che esalta la bellezza e la potenza della musica, di [...] Vai alla recensione »
Berlinale ultimi giorni. Nella città tedesca sempre più primaverile - tanto da sorprendere persino i suoi abitanti - il festival sta per arrivare al finale con l'annuncio degli Orsi d'oro sabato sera. Ieri intanto i primi bilanci celebravano il risultato ottenuto finora in termini di biglietti venduti senza dimenticare - come sottolineato dai due direttori, Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek, «la [...] Vai alla recensione »
La rivoluzione sui tasti di un pianoforte, tra le righe del pentagramma, nella penombra di un collegio femminile veneziano. La datazione è fine '700, si parla di Napoleone alle porte e di una imminente visita del Papa che mette tutti in fermento. Il setting di Gloria! è questo, storicizzato eppure pronto a essere scavalcato nella fantasia che libera i pensieri e le menti sul filo di una musica che [...] Vai alla recensione »
Non stupisce che l'attrice, musicista e regista Margherita Vicario abbia fatto della musica - la sua più grande passione - la grande protagonista di Gloria!, il suo lungometraggio d'esordio dietro la macchina da presa, presentato in anteprima mondiale in concorso alla 74° edizione del Festival di Berlino. Già, perché, di fatto, è (quasi) sempre buona prassi parlare di qualcosa su cui si è ferratissimi [...] Vai alla recensione »
Il suono delle parole. Alla fine è tutta questione di ritmo. Un dettaglio. Stacco. Un rumore. Stacco. Sembra scritto come uno spartito musicale Gloria!, che s'interrompe e ricomincia, proprio come il componimento che il Maestro Perlina, interpretato da uno straniato Paolo Rossi, non riesce mai a finire. È dedicato a tutte le compositrici nascoste nelle pagine della storia l'esordio nel lungometraggio [...] Vai alla recensione »
Già dal titolo si inizia a cantare. E non è un caso. L'esordiente Margherita Vicario viene dal pop. Il suo brano più famoso è forse Mandela del 2019. A un certo punto recita: "Mi fermo un momento, guardo il cielo sul tempio. E mi immagino un viaggio. Ti vedo contento, sorrido e riparto". Da questi versi potrebbe essere nato Gloria!. È un film che invita a una profonda spiritualità (il cielo sul tempio), [...] Vai alla recensione »