Titolo originale | Skyscraper |
Anno | 2018 |
Genere | Azione, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Rawson Marshall Thurber |
Attori | Dwayne Johnson, Neve Campbell, Pablo Schreiber, Chin Han, Roland Møller Byron Mann, Elfina Luk, Kayden Magnuson, Hannah Quinlivan, Kevin Rankin, Noah Taylor, McKenna Roberts, Darryl Quon. |
Uscita | giovedì 19 luglio 2018 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,36 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 24 luglio 2018
Sul grattacielo più alto del mondo scoppia un incendio. Molte vite sono in pericolo. In Italia al Box Office Skyscraper ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 1,7 milioni di euro e 620 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Will Sawyer, veterano di guerra e agente dell'FBI, perde una gamba in un'operazione per liberare gli ostaggi. Dieci anni dopo ha una moglie e due figli che contano su di lui e vivono con lui ai piani alti di un grattacielo avveniristico costruito nel cielo di Hong Kong da un miliardario cinese megalomane. Nominato responsabile della sicurezza della struttura, il grattacielo più alto e più sicuro del mondo prende improvvisamente fuoco. Dell'incendio viene accusato a torto Will. Ma lui non ci sta. Considerato fuggitivo dalla polizia cinese, non gli resta che trovare i veri colpevoli, riabilitare la propria reputazione e salvare la sua famiglia intrappolata all'interno e al di sopra del livello del fuoco.
Sospeso tra film d'azione e film catastrofico, Skyscraper riposa sul carisma della sua stella e frequenta senza imbarazzo tutti i cliché dei generi prendendosi davvero molto sul serio.
Rawson Marshall Thurber assolda di nuovo Dwayne Johnson (Una spia e mezzo) per recuperare il piacere un po' vintage di un eroe senza poteri sovrumani che non ha altro da offrire se non lo spettacolo del suo corpo in action. All'architettura infernale del grattacielo del titolo, il regista oppone la muscolatura sostenibile di The Rock, 120 chili di muscoli pronti a tendersi al servizio di questa o quella causa. A questo giro di giostra è la famiglia dell'eroe l'obiettivo da raggiungere e salvare sollevando pesi, saltando in corsa da una gru e lanciandosi a pieno cielo sospendendo l'incredulità dello spettatore.
Appeso al 96° piano e usando la sua gamba artificiale come arresto per le porte, il nostro abbatterà (letteralmente) i cattivi in un film che assomiglia a Trappola di cristallo ma che non arriva nemmeno al primo piano dei suoi modelli (L'inferno di cristallo). Se le stazioni di Bruce Willis contavano sulla messa in scena virtuosa e la filmografia virile di John McTiernan, Johnson è accompagnato nella scalata da Rawson Marshall Thurber il cui solo fatto d'armi è una commedia demenziale (Palle al balzo).
Con la sua storia di un eroe usa e getta nelle grinfie di un gruppo di terroristi che prendono il controllo di un edificio impressionante, Skyscraper gioca sulla verticalità di un building-mondo che si allunga nel cielo e ha come controcampo ai suoi piedi una folla di gente esaltata dalle acrobazie di un impiegato fuori norma.
Magnificare la Cina ultramoderna e il corpo di Dwayne Johnson, gigante affabile che protegge Chicago da un attacco di mostri giganti (Rampage - Furia animale) o impedisce il collasso di un grattacielo in fiamme a Hong Kong coi soli bicipiti, sono le ragioni di un film familiarista che incontra le convenzioni del catastrofico e assume l'estetica dell'animazione. Abituato a battere l'apocalisse a braccio di ferro, per Dwayne Johnson neutralizzare terroristi e dominare incendi sono pure formalità dentro un film politicamente corretto e con qualche bell'effetto di prospettiva.
Corpo eroico con ambizioni da orsacchiotto, l'attore è incapace di usare la fisicità come motore della rappresentazione. Film dopo film, cataclisma dopo cataclisma, incarna le rovine del cinema d'azione americano, accontentandosi di gesticolare su sfondi verdi montati in alternanza con piani di folle plaudenti e di pubblico anestetizzato che sembra aver scordato che ogni apparizione di Schwarzenegger sullo schermo era un prodigio. Un corpo che non si contentò di rinviare a vecchie mitologie (Conan il barbaro), inventandone una nuova rivolta al futuro (Terminator).
Si sa molto poco di Skyscraper ma circola insistentemente un'immagine iconica. Un poster che ritrae The Rock, al secolo Dwayne Johnson, alle prese con il salto in lungo più incredibile di sempre. Nel vuoto, staccando a partire da un pontile, per mulinare nell'aria e arrivare all'appartamento di un grattacielo in fiamme. Johnson ci ha abituato a prodezze spettacolari di ogni genere negli ultimi anni e Skyscraper sembra voler mettere il punto esclamativo su tutto quanto visto fin qui. Il genere è chiaramente catastrofico e i modelli sono inevitabilmente Inferno di cristallo del 1974 e Trappola di cristallo del 1988. Il primo per la presenza di un grattacielo avveniristico appena costruito, che si trasforma in una trappola mortale; il secondo per la presenza di un eroe pronto a tutto per salvare vite umane: ieri lo sbruffone con un cuore di Bruce Willis, oggi il culturista e padre di famiglia interpretato da Dwayne Johnson.
Il passato del protagonista, Will Ford, ricorda quello del John McClane di Willis: ex agente FBI, quindi militare in Iraq, dove perde una gamba - dal ginocchio in giù - a causa di un'esplosione.
Il perfetto responsabile di un team, l'uomo che calcola tutto pur di mettere in sicurezza la situazione. Will Ford non può che divenire il perfetto uomo della security, in particolare dei palazzi più evidenti e vulnerabili, i grattacieli: per questo si rivolge a lui il personaggio interpretato da Chin Han, che ha fatto costruire a Hong Kong il palazzo più alto. 3500 piedi per 230 piani di altezza: un mostro di cemento, vetro e acciaio in cui Ford vive con la propria famiglia. Al 98.mo piano, mentre l'incendio si svilupperà al 96.mo, obbligando Ford a ricorrere a ogni risorsa pur di salvare i suoi cari.
Anche se non sono chiari movente e dinamica del fatto, risulta già chiaro dal trailer che Ford sarà accusato di essere colui che ha appiccato l'incendio, complicando ulteriormente le cose. La corsa contro il tempo per salvare moglie e figli diviene anche una fuga dalla giustizia che intende mettere le mani su Ford. A vestire i panni della signora Ford ritroviamo un volto amato degli anni Novanta, la Neve Campbell perennemente perseguitata da un assassino durante i quattro episodi di Scream. Il villain è invece Chin Han, attore di Singapore bilingue e quindi spesso utilizzato in coproduzioni tra Usa e Cina. Han figurava infatti tanto nella sequenza hongkonghese de Il cavaliere oscuro che in Ghost in the Shell.
Le immagini di un grattacielo in fiamme, destinato a crollare su se stesso, non possono che ricordare l'11 settembre 2001 e quella tragica successione di eventi impossibile da dimenticare. Una ferita americana tuttora aperta, che fa leva su un patriottismo che vede in Dwayne Johnson un volto ormai ricorrente dell'american way of life. Ma la popolarità dell'attore in Estremo Oriente e l'ambientazione nella skyline di Hong Kong puntano anche al mercato cinese.
La regia è affidata a Rawson Thurber, in genere avvezzo a tutt'altra atmosfera. Noto soprattutto per commedie demenziali come Palle al balzo o Come ti spaccio la famiglia, Thurber ha confezionato uno script in cui sembra esserci poco o nessuno spazio per l'ironia. Una sceneggiatura e un soggetto originali, che fanno di Skyscraper la produzione a più alto budget dell'anno tra quelle che non sono adattamenti.
SKYSCRAPER disponibile in DVD o BluRay |
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Al di là degli effetti speciali di luce e di quanti vi è legato(prospettive, alternanze luce-buio etc.), che il progresso della telematica ha reso più facili,, ma certamente anche più effiicacemente realizzabili in forma particolarmente"visttosa"(e il cinema è soprattutto, anche se non solo ciò), questo"Skyscraper"(2018, scritto e [...] Vai alla recensione »
La star mondiale Dwayne Johnson guida il cast di Skyscraper nei panni di Will Sawyer, un ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell'FBI e veterano americano di guerra, che ora valuta la sicurezza dei grattacieli. Durante un lavoro in Cina trova il più alto e sicuro edificio del mondo improvvisamente in fiamme e viene incolpato per questo.
Siamo proprio in estate!Questo "Skyscraper"..grattacielo in italiano,e'un film per i cinema all'aperto in America..ma da noi in Italia e'una moda che nessuna osa affrontare,peccato!Fatta questa premessa da cinefilo.Il film e'tutto sul personaggio di Dwayne Johnson e la sua famiglia.Lui ex agente FBI ferito da un esplosione,perso una gamba,e con tanto di protesi,fa il responsabile [...] Vai alla recensione »
allora tutti i film di dwanye jhonson sono stupendi e se dite che questa fa cagare vi impicco uno ad uno capito!? cmq lo consiglio tantissimo
Non è pessimo. Ma non è certo un bel film. Di solito sono un fan di Dwayne Johnson perché fa quel genere di film che non devi usare il cervello. E spesso questo aiuta, fa rilassare e passare un'oretta e mezza di "scarico". Il problema principale qui è che è tutto prevedibile in modo sconcertante. Più procedi e più sai esattamente quello [...] Vai alla recensione »
..meno interessante del solito. Se vi piace il genere, è guardabile.
Mai visto un film più inutile e con scene davvero stupide. Uno spettacolo desolante da evitare
Un ex agente dell’FBI, addetto alla sicurezza degli edifici, si ritrova coinvolto in un operazione terroristica all’interno di un gigantesco grattacielo cinese. La star mondiale Dwayne Johnson affronta fiamme e gravità per salvare se stesso e la sua famiglia, tra i numerosi piani di un modernissimo palazzo hi tech; ancora una volta muscoli e determinazione sospingono il forzuto [...] Vai alla recensione »
Un nuovo grattacielo si erge su Hong Kong: è il The Pearl, un concentrato di tecnologia dall'anima "green" costruito per stupire e mostrare tutta la potenza del suo visionario costruttore. A seguito dell'attacco alla torre da parte di un gruppo di terroristi dovrà essere l'ex-militare Will Sawyer (interpretato da Dwayne Johnson) a provare a proteggere la costruzione, anche se non tanto in veste di addetto alla sicurezza della compagnia edilizia quanto, e soprattutto, al fine di recuperare i suoi familiari, rimasti drammaticamente imprigionati nell'edificio invaso dal fuoco.
A muoversi in quell'inferno di cristallo e metallo è un "The Rock" (nome da wrestler dell'attore protagonista) che atterra e suscita, affanna e consola, provando ad imporsi nell'immaginario quale nuovo Schwarzenegger del cinema americano.
Sul corpo di questo attore viene scritta la storia, fatta sviluppare di ferita in ferita fino all'atteso trionfo finale. In una lotta che si dipana sia contro un non ben determinato pericolo terrorista quanto contro le leggi della fisica è infatti l'inumana capacità di resistenza dell'eroe il filo conduttore della produzione. Ai suoi piedi, attorno alla base del grattacielo, sta una folla emozionata incapace di allontanarsi dal luogo dell'impresa ed è con questa che lo spettatore è chiamato ad impersonarsi.
Il pubblico è rappresentato da quella massa di gente adorante più che da qualche personaggio, tutti irreali e lontani: non possono d'altronde che essere distanti dallo spettatore medio sia il magnate che vede piegarsi su se stessa la sua faraonica costruzione sia i terroristi che difendono il loro giro di estorsione. Non può essere però più vicino a chi guarda nemmeno l'eroe invincibile che procede solitario per raggiungere i suoi obiettivi. Non vi sono infatti in questa produzione ideali patriottici, non generali spinte di giustizia che possano stringere un legame tra lo spettatore ed i protagonisti sullo schermo.
È forse possibile far interagire con una questione privata, sganciata da un èpos che possa darle sostanza, i sentimenti di un pubblico che non si riduca ad essere il mero passante che si trova a guardare un evento che si svolge attorno a lui? Oppure dobbiamo considerare l'identificazione tra lo spettatore ed il "metapubblico" ai piedi della torre il pendant necessario all'attesa spoliticizzazione del genere action, lasciando quindi qualche salto nel vuoto o calcio ben piazzato (e del nastro di alluminio, chiaro) a riempire lo schermo?
Scarlett Johansson ha rinunciato alla parte del bandito anni 70 Dante "Tex" Gill, nato Lois Jean, per le proteste della comunità transgender ("Rub and Tug il titolo, dovrebbe dirigere il film Rupert Sanders dopo aver recepito l'intimidatorio messaggio). A portare il ragionamento fino in fondo, se solo un vero transgender può essere sullo schermo un credibile transgender, solo un vero bandito più essere [...] Vai alla recensione »
In una delle tante scene di Skyscraper in cui sta per succedere qualcosa di ridicolo, Dwayne The Rock Johnson dice a un bimbo preoccupato: "Per essere coraggiosi bisogna avere un po' paura". Il bambino si tranquillizza, ma non perché The Rock l'abbia convinto o perché quello che ha detto abbia un minimo di senso. Solo perché è la classica stupida frase da film e nei film con The Rock i buoni non muoiono. [...] Vai alla recensione »