Cattiverie a domicilio

Film 2023 | Commedia, Drammatico, 100 min.

Regia di Thea Sharrock. Un film Da vedere 2023 con Olivia Colman, Jessie Buckley, Anjana Vasan, Timothy Spall, Malachi Kirby. Cast completo Titolo originale: Wicked Little Letters. Genere Commedia, Drammatico, 2023, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 18 aprile 2024 distribuito da Bim Distribuzione, Lucky Red. Oggi tra i film al cinema in 249 sale cinematografiche - MYmonetro 3,54 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 16 aprile 2024

Quando la gente di Littlehampton inizia a ricevere lettere scandalose e oscene, il sospetto cade immediatamente sulla focosa Rose, che potrebbe perdere la custodia della figlia. Cattiverie a domicilio è 9° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 54.863,00 e registrato 8.508 presenze.

Consigliato sì!
3,54/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 2,81
PUBBLICO 3,80
CONSIGLIATO SÌ
Una commedia imperdibile, pungente e scorretta con performance attoriali memorabili.
Recensione di Claudia Catalli
lunedì 15 aprile 2024
Recensione di Claudia Catalli
lunedì 15 aprile 2024

Nel 1922 a Littlehampton la routine di una piccola cittadina viene sconvolta da una serie di lettere anonime oscene e cariche di insulti, indirizzate a Edith Swan. È una donna devota, cristiana, la sua fama di rettitudine e impeccabilità morale la precede. Tutto il contrario della sua vicina di casa Rose Gooding, immigrata irlandese vivace, ribelle e anticonformista. Sarà lei la prima sospettata, e subito arrestata, come autrice delle anonime missive. Sarà vero? A fare luce sulla vicenda, una giovane poliziotta poco rispettata, che insieme alle donne di quartiere si impegnerà a scoprire la verità.

Fare commedia in modo arguto, sottile, raffinato, è arte sempre più rara. Appartiene di sicuro alla penna di Johnny Sweet e alla maestria registica di Thea Sharrock, che firmano un'opera deliziosa, scorretta e imperdibile.

Al centro c'è un mistero da risolvere: lettere oscene piene di insulte dal mittente sconosciuto. Siamo nel primo ventennio del Novecento, le donne non sono ben viste in società, e Sharrock ne sottolinea con amara ironia a più riprese la realtà ingiustamente subalterna. A partire dalla protagonista Edith Swan, che vive nella pia devozione cristiana ed è del tutto sottomessa ai voleri e alle isterie del padre/patriarca.

Due personaggi drammatici, resi più interessanti che mai non solo dall'abile scrittura, ma anche dalle titaniche performance degli attori Timothy Spall e Olivia Colman. Quest'ultima offre l'ennesima prova d'attrice maiuscola, riuscendo perfettamente a calarsi nei panni di una donna repressa, che trova una via di sfogo nell'amicizia inattesa con la vicina Rose Gooding. Rose è un personaggio-chiave, rappresenta la forza vitale che viene da fuori, un'immigrata irlandese con tanto di figlia al seguito, sboccata, anticonformista, ribelle, pronta a scoccare freccette sulla testa degli uomini, non certo a farsi comandare da loro.

Anche Jessie Buckley sfoggia una memorabile abilità recitativa, è perfetta nel dare corpo e grinta alla vera "outsider" della storia, una donna moderna, imperfetta, ritenuta "sbagliata" da tutti, eppure profondamente autentica. Il suo modo di vivere decisamente agli antipodi dell'apparente rettitudine di Edith insospettisce, tuttavia, il padre di quest'ultima, che la ritiene colpevole delle anonime sconce missive che gli arrivano in casa. Il sospetto diventa automaticamente accusa ed Edith viene incarcerata.

Qui la commedia si mischia prima con la "detection", poi con il "legal movie" quando Rose dovrà affrontare il processo. Scene drammatiche si alternano a continui spunti di leggerezza, cesellati di ironia pungente e scorretta. Nel mirino della sceneggiatura c'è soprattutto l'ottusità e l'arroganza degli uomini del tempo, determinati a considerare le donne "di serie b", mortificandone aspirazioni e talenti.

Succede anche alla poliziotta Gladys Moss (un'eccellente, anche qui, Anjana Vasan dallo sguardo più che espressivo), che ha nel sangue il dna del detective e si mette a indagare sul caso, per quanto il suo superiore glielo abbia vietato. In quanto donna non solo non può fare indagini, ma non può neanche avere figli o sposarsi.

L'ironia con cui Sharrock porta sullo schermo tutta questa narrazione è feroce e politicamente scorretta, ma soprattutto colpisce tutte e tutti indiscriminatamente: anche le manie delle donne vengono messe alla berlina, dall'irascibilità di Rose al bigottismo di Edith, passando per le loro - indimenticabili - vicine di quartiere, tra cui c'è chi che senza mangiare uova non sa stare. A tutto questo si aggiunge l'umorismo marcato, e amaro al tempo stesso, con cui si affronta in maniera narrativamente ammirevole il fenomeno contemporaneo degli "haters", attraverso questa storia "più che vera" (avvertono i titoli di testa).

L'insulto anonimo selvaggio nasce - come il film non cessa di mostrare - dalla repressione, dalla violenza psicologica domestica, dalla reclusione. E anche un po' dall'invidia verso chi ha la volontà e la possibilità di vivere una vita libera, lontana dalle imposizioni.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 21 aprile 2024
Ruger357MgM

Commedia quasi noir, di tipico stampo british e di straordinario impatto attoriale. Le protagoniste, una più brava dell'altra , conferiscono tono e verve ad una sceneggiatura spumeggiante, basata in larga parte sul turpiloquio preso a pretesto per dare ancora più gas alla storia. In un paesino del Sussex arrivano , ad una famiglia bigotta e timorata di Dio, missive anonime contenenti [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 aprile 2024
Fra18

Finalmente una commedia diversa, coraggiosa, intelligente. Da morire dal ridere ma anche di sostanza, con attori strepitosi. Olivia Colman da sola vale il prezzo del biglietto. STELLARE.

domenica 21 aprile 2024
francesca meneghetti

Il film racconta una storia vera accaduta nel Sussex cent’anni fa. A Edith Swann, zittella bachettona, che vive con gli anziani genitori, giungono delle lettere piene di insulti osceni e subito viene additata come colpevole Rose, la vicina di casa, giovane, allegra, esuberante, sessualmente e verbalmente, di origine irlandese, che convive con un nero.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 21 aprile 2024
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Olivia Colman e Jessie Buckley duettano in una divertente, graffiante e acuta commedia sulla faticosa strada per l'emancipazione femminile, dando vita a un'accoppiata di personaggi dai tratti memorabili. Due vicine di case di Littlehampton - sulla costa meridionale dell'Inghilterra - nel 1922. Dapprima amiche, poi su barricate opposte, divise da una denuncia per diffamazione.

sabato 20 aprile 2024
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Un sonnacchioso villaggio inglese degli anni Venti, Littlehampton, viene turbato da una serie di lettere anonime diffamatorie e scurrili. Sono indirizzate un po' a tutti gli abitanti, ma in particolare colpiscono l'attempata signorina Edith Swan, tutta casa e chiesa. I sospetti convergono subito sulla sua vicina di casa, la giovane Rose, (forse) vedova di guerra con figlioletta a carico; del resto, [...] Vai alla recensione »

sabato 20 aprile 2024
Emanuele Marazzini
La Gazzetta di Parma

Littlehampton, tranquilla città sulla Manica, 1922: a casa della famiglia Swan, molto conservatrice, iniziano a giungere lettere volgari ed ingiuriose nei confronti della pudica Edith (Olivia Colman), la figlia nubile della coppia. I sospetti fanno presto a concentrarsi sulla donna - irlandese - più bizzarra del quartiere, Rose Gooding (una spettacolare Jessie Buckley), che non lesina sul turpiloquio, [...] Vai alla recensione »

sabato 20 aprile 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

La coppia a noi sta antipatica tanto basta per non sdilinquirci in complimenti. Una da giovane e l'altra da donna matura, erano la madre snaturata protagonista di "La figlia oscura", dal romanzo di Elena Ferrante (o chiunque si nasconda dietro lo pseudonimo). Detta madre snaturata aveva deciso per lo studio, complice una cotta per il professore di lettere classiche.

venerdì 19 aprile 2024
Alissa Wilkinson
The New York Times

L'austera zitella Edith (Olivia Colman) e la sua chiassosa vicina Rose (Jessie Buckley) entrano in conflitto su una serie di misteriose lettere, piene di oscenità, che cominciano a circolare nel villaggio britannico di Littlehampton, nel 1920. Ispirato a una storia vera, il film volge alla farsa e dietro un mistero leggero nasconde un'innegabile verità: quanto erano fastidiosi gli uomini di Littlehampton [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 aprile 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

La storia è vera, come si dice. Un po' assurda, ma vera. E cosa c'è di più vero dell'assurdo? A Littlehampton, anni '20, una serie di lettere oscene e anonime segna la svolta drammatica (ma è una commedia) di un lungo conflitto tra vicini: la repressa bigottissima Edith (Olivia Colman, al tasso giusto di ottusità) e la madre single (oh scandalo!) Rose (Jessie Buckley, interprete di energia inesauribile). [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 aprile 2024
Valerio Caprara
Il Mattino

Chi può cerchi di ricordare "Il corvo", feroce ritratto della piccola borghesia francese girato da Clouzot durante l'occupazione tedesca: ancorché inferiore per vis polemica e inquietanti atmosfere, "Cattiverie a domicilio" è basato su una storia simile ambientata in Inghilterra tra il 1920 e il 1923 e più incline a servirsi dei toni da commedia. Quando a Littlehampton nel West Sussex cominciano a [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 aprile 2024
Alberto Crespi
La Repubblica

C'era una volta un film intitolato Il corvo (Henri-Georges Clouzot, 1943): un film bellissimo e maledetto, girato nella Francia occupata dai nazisti, che raccontava di una comunità di provincia moralmente dilaniata da una valanga di lettere anonime. Clouzot si era ispirato al famoso "affaire" di Tulle, cittadina dell'Aquitania: le lettere la invasero fra il 1917 e il 1922, subito dopo la Grande Guerra. [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 aprile 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Lettere da una sconosciuta. Le tinte da giallo alla Agatha Christie si contaminano con il classico respiro della commedia britannica in Cattiverie a domicilio, in cui è già evidente dall'inizio una dichiarata impostazione teatrale nell'uso degli spazi: l'appartamento delle due protagoniste che è uno accanto all'altro, il pub, la centrale della polizia, l'aula in cui si svolge il processo.

mercoledì 17 aprile 2024
Massimo Lastrucci
Ciak

Perfidia in salsa dolceamara. Anno 1922, nella poco ridente Littlehampton, appena ripresasi dai postumi della Grande Guerra, uno scandalo infiamma la sussiegosa e modesta cittadina. Chi si diverte a tormentare la bigotta, non più giovanissima e virtuosa Edith Swan, con lettere di rara volgarità e virulenza (il più dicibile degli insulti la definisce "grande stronza fetente")? Per lei, per i genitori [...] Vai alla recensione »

martedì 16 aprile 2024
Ilaria Feole
Film TV

Olivia Colman e Jessie Buckley sono state la stessa persona, la stessa madre degenere e donna discutibile, in La figlia oscura: due volti della stessa problematizzazione di un femminile spigoloso sullo schermo. Ora si ritrovano l'una contro l'altra in questa commedia che molto ha a che vedere con la percezione e la reputazione delle brave donne, e che si ispira a un fatto reale: il piccolo scandalo, [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 aprile 2024
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

Edith e Rose. Puritana, conservatrice, irreprensibile inglese l'una; sfrontata, strafottente, anticonvenzionale irlandese l'altra. La Bibbia mandata a memoria, la casa di famiglia rassettata in silenzio per la zitella; le risse al pub, un matrimonio alle spalle, un compagno e una figlia senza padre, invece, per l'immigrata. Dopo la Grande Guerra sono diventate vicine di casa nella soporosa Littlehampton. [...] Vai alla recensione »

NEWS
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martedì 16 aprile 2024
 

Su MYmovies i primi minuti di un'opera pungente basata su una bizzarra storia vera. Dal 18 aprile al cinema. Guarda l'inizio del film »

TRAILER
mercoledì 3 aprile 2024
 

Una storia di riscatto al femminile ambientata negli anni 20, satira pungente contro il perbenismo del tempo. Dal 18 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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