Titolo originale | Joker: Folie a Deux |
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 138 minuti |
Regia di | Todd Phillips |
Attori | Joaquin Phoenix, Lady GaGa, Brendan Gleeson, Catherine Keener, Zazie Beetz Harry Lawtey, Jacob Lofland, Gattlin Griffith, Bill Smitrovich, Slaine, Mike Houston, Troy Metcalf, G.L. McQueary, Jimmy Smagula, Brian Donahue, Troy Fromin, Ken Leung, Steve Coogan, Mac Brandt, Leigh Gill, John Lacy, Sharon Washington, Jimmy Walker Jr., Robert Loftus, Carson Higgins, Geoffrey Gould, Holden Goodman, Ellen Yuen. |
Uscita | mercoledì 2 ottobre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,29 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 ottobre 2024
Arthur Fleck è in carcere e deve affrontare il processo. L'incontro con Lee stravolgerà la sua prospettiva. Il film ha ottenuto 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office Joker - Folie À Deux ha incassato 7,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Arthur Fleck è in carcere per aver commesso cinque omicidi (in realtà sei, ma di uno la polizia non è al corrente), fra cui quello più clamoroso in diretta tv nazionale, ed è in attesa del processo che deciderà della sua pena: la sua avvocatessa vuole chiedere per lui l'attenuante dell'infermità mentale che riconosca la personalità doppia Arthur/Joker, il viceprocuratore distrettuale Harvey Dent invece vuole la sua testa, invocando la pena di morte. I suoi carcerieri (e aguzzini) lo deridono e lo umiliano, ma uno di loro gli permette (a titolo di scherno) di entrare in un coro di internati di cui fa parte Lee, la giovane donna di cui Arthur si innamora all'istante, intravvedendo in lei la sua prima opportunità di essere realmente visto e accolto: ma Lee è innamorata di lui o del Joker?
Era difficile bissare il successo planetario del primo Joker e Todd Phillips sceglie la strada più intelligente.
Cioè costruirne un sequel con tutti i frammenti della cultura pop (anche a rischio banalità) che decretano il consenso in questa epoca scellerata e improntata alla performance di sé e allo scimmiottamento della realtà, e trasformando in instant tv movie (o in instant cult movie, come Joker appunto) qualunque accadimento. Complice anche la presenza, nei panni di Lee/Harley Queen, di Stefani Joanne Angelina Germanotta, anche lei dotata di alter ego musicale iconico come Lady Gaga, Phillips ha l'intuizione più azzeccata rispetto alla sua scelta di campo, ovvero quella di costruire un non-musical in cui Lee si esprime principalmente attraverso la retorica delle parole delle canzoni (spesso di Broadway) più celebrate, mentre Arthur finirà per chiederle (come molti di noi vorrebbero fare quando gli attori in un musical si esprimono solo cantando) di piantarla. Joker: Folie a Deux individua l'aspetto sinistro dei musical che inneggiano all'entertainment a tutti i costi incitando a sorridere e ad essere felici, con quel tono forzato che impone l'happy ending e che fa pendant con la risata incongrua del Joker, il nomignolo Happy affibbiatogli crudelmente dalla madre e la componente amaramente ridicola della vita. Anche tutto il pop della realtà viene "messo in scena": Anonymous, la pandemia, George Floyd, l'assalto a Capitol Hill, Qualcuno volò sul nido del cuculo, la "coppia felice" alla Sonny e Cher. C'è tutto il carrozzone (The Band Wagon è il film con Fred Astaire che si vede in Joker: Folie a Deux) e tutta la musica che "usiamo per sentirci interi", qui invece frammentata in assaggi di saggezza popolare come commento satirico di un'esistenza incomprensibile e della possibilità che esista il vero amore.
Joker : Folie a Deux sa che vogliamo che gli "amici" (social) "possano vederci ora" e invidiare la nostra vita perfetta (così come la raccontiamo), che il nostro sorriso possa "far sorridere tutto il mondo con noi" (lasciandoci però il ruolo di protagonisti assoluti), giacché il diritto alla propria autorappresentazione, sia essa legale che performativa, è sancito persino dal tribunale. Ma dall'altra parte c'è lo strazio di chi non sa (e non vorrebbe) adeguarsi alla continua narrazione di sé, e sa che solo quando diventa un pagliaccio raccoglie consensi e approvazione. Come nel primo Joker, Joaquin Phoenix carica sulle sue spalle tutto il racconto, si lascia attraversare dal ruolo del protagonista nella sua doppia valenza, e fin dalle prime scene incarna tutto il dolore del mondo, riuscendo a surclassare Lady Gaga, efficace nell'incarnare le sfumature e le contraddizioni del suo personaggio ma non altrettanto poliedrica. Phillips mescola tutti i generi, il musical ma anche il prison movie o quell'animazione che anticipa nel prologo l'importanza dell'ombra, dark side che finisce per appropriarsi della vita di una star, ma anche ombra desolata del cane (di cui si preannuncia nelle prime scene il funerale) di una persona amata che rischia di lasciarci da soli, per una (ennesima) volta nella nostra vita. Persino la sua avvocatessa vuole che Arthur si divida in due, non capendo che in quest'epoca a salvare la pelle è il personaggio, non la persona. Ma lui è senza ombrello, si lascia piovere addosso come tutte le creature che non pensano di meritare copertura, e tuttavia resta intero nonostante i continui abusi, mentre il resto del mondo indossa una maschera (anche quella del Joker) per nascondere al mondo (e a sé) la propria identità. Phoenix è straziante dall'inizio alla fine, anche quando ride, anche quando balla (meravigliosamente) il tip tap perché "It's show time!" Forse chi ha amato il primo Joker non sarà contento di questo rovesciamento della prospettiva, e godrà infinitamente (come meritano) per le scene in cui Phoenix entra nella sua icona, muovendosi nel modo disarticolato e irrisorio che ha reso celebre il suo personaggio. Phillips invece ne smonta pezzo per pezzo l'imitabilità, fa in modo che il "There is no Joker" di Arthur ribalti il "I'm Iron Man" di Tony Stark, e ci lascia con un "That's All Folks" che allo stesso tempo celebra e mette in ridicolo la major stessa che produce il suo film.
Il sequel di Joker, film capolavoro di Todd Phillips interpretato magicamente da Joaquin Phoenix, era complicato. Arthur Fleck è in carcere in attesa di processo, ha un atteggiamento dimesso, la sua timidezza ed educazione contraddistinguono il suo soggiorno e le relazioni con gli altri detenuti e con i secondini. Questi ultimi, anzi, lo deridono, lo maltrattano e lui non reagisce almeno fino [...] Vai alla recensione »
Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai risvolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più [...] Vai alla recensione »
Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai rivolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più [...] Vai alla recensione »
Le premesse e le aspettative riguardo a Joker - Folie a Deux onestamente erano un po' preoccupanti dato che il primo film del 2019, si rivelò uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, affermandosi perfettamente funzionale in tutti gli aspetti (regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, ecc.) e perciò risultava un po' difficile arrivare ai suoi livelli.
Joker: Folie à Deux è senz’altro un film più coraggioso, interessante e simpatico del suo predecessore, tutto pulitino e misurato nonostante l’aria da ribelle; ciononostante si fa prendere dalle manie di protagonismo e dalla logorrea comunicativa, finendo per incasinarsi e perdersi dietro ai vari codici senza riuscire a padroneggiarne davvero nessuno.
Arthur Fleck, il comico fallito divenuto il famoso criminale di Gotham City, noto come Joker è diventato sia un individuo pericoloso per la società ma anche una sorta di idolo per alcuni, come per la paziente dell' istituto di igiene mentale/ penitenziario chiamata Harley Quinn, ed infatti, tra di loro nascerà una relazione sentimentale, poiché per la prima volta, il [...] Vai alla recensione »
Nonostante l'incredibile interpretazione di Joaquin Phoenix, che ancora una volta dimostra la sua straordinaria capacità di immergersi nel ruolo del protagonista tormentato, Joker 2 non riesce a raggiungere le aspettative poste dal suo predecessore. La performance di Phoenix è indubbiamente il punto forte del film, riuscendo a mantenere vivo l'interesse del pubblico in un'opera che altrimenti risulterebbe [...] Vai alla recensione »
È necessario subito far capire che questo film non ha nulla a che vedere col precedente: qui c’è una ricerca introspettiva e il ritmo è molto più lento. Basti pensare che è stato girato quasi tutto all’interno, con un Arthur Fleck sempre avvilito e demoralizzato. Chi se lo aspettava nelle sue pose plastiche e nei suoi balli sfrenati, purtroppo resterà [...] Vai alla recensione »
La la land sulle note di un fragile equilibrio sopra la follia. Joker 2 o meglio follia a due di Todd Philips è in fondo un musical sul distico ineluttabile di amore e odio, vanità e gioco perverso al dolore, sanita' mentale e tutto cio che si differenzia da essa, non necessariamente pazzia. Ritorna Joaquin Phoenix ad indossare la maschera del cattivo di Batman, rinchiuso dentro il [...] Vai alla recensione »
JOKER: FOLIE A DEUX. Sicuramente uno dei film del 2024 più divisivi, particolari e discussi. Premetto che io sono allergico ai musical per la loro natura canterina e coreografica che spesso e volentieri mi interrompono la narrazione senza un motivo che non sia fine a sé stesso. A meno che non siano The Blues Brothers o Billy Elliot. Cosa ancora più grave è che il film in questione ha 15-16 di canzoni, [...] Vai alla recensione »
È proprio vero quanto alcuni hanno notato da subito: Joker Folie à Deux è una sorta di processo che Phillips celebra al suo primo film. Esteticamente riuscito, commercialmente un trionfo, ma molto criticato per il messaggio che conteneva. Anche se in fondo, trattandosi di un cinecomic, doveva comunque rispettare rigidi canoni narrativi, prima di tutto il fatto che Arthur Fleck, [...] Vai alla recensione »
Non è facile identificare un film come "Joker: Folie a deux", poiché definirlo semplicemente un sequel suonerebbe riduttivo. Potrebbe essere un musical, incorniciato com'è fra due sontuosi frammenti di "That's life" di Frank Sinatra ed attraversato dalle performance canore e fisiche di Joaquin Phoenix e Lady Gaga.
Seguito del primo joker ,capolavoro, questo film è completamente fuori luogo,distante anni luce dal primo.Un musical amoroso stancante e deprimente,che trascorre nell'attesa di un colpo di scena che non ci sarà mai,una caduta verso la tristezza e la sconfitta umana di un personaggio ridicolizzato e schiavizzato in un modo così fastidioso da rischiare la censura.
Cerco un cervello di una persona che non abbia mai visto Joker 2 ma solo il 1°, in modo che mi rimanga nella memoria solo il primo film. Al risveglio dell'intervento qualcuno mi dovrà consegnare un biglietto con si scritto: "NON GUARDARE MAI JOKER 2!" Io vi ho avvertito.
L'interpretazione maiuscola di Joaquin Phoenix è l'unico elemento che si salva (oltre ai primi tre minuti - che rasentano la genialità - fino ai titoli di testa). La potenza, il magnetismo, quell'estetica cupa ammaliante, l'originalissima intelaiatura noir del primo film? Non pervenuti. In compenso - si fa per dire - lo schermo restituisce una (sotto)specie di "La [...] Vai alla recensione »
Come sfruttare il "brand" Joker per fare l'ennesimo boom al botteghino.. Ecco il senso di questa produzione, priva di emozioni, dannatamente noiosa e rivisitata in chiave musical di broadway! Si, avete letto bene.. Joker trasformato in "musical".. Pessima scelta.
Il peggior sequel di sempre, sarà che l'aspettativa era alta ma non mi aspettavo uno scempio del genere... per l'80% del film si canta e si balla. Trama totalmente piatta, priva di accadimenti, ogni volta che sembra stia per succedere qualcosa.....parte il musical e non succede niente.
Accidenti che delusione! Forse mi aspettavo fuochi d’artificio in eccesso ma questo film mi è sembrato lento, stanco, avvitato su sè stesso e quasi autocompiaciuto della sua pochezza!Niente a che vedere con il primo.A 20 minuti dalla fine ero già vestito, in piedi dietro ultima fila per scappare velocemente .Potendo scegliere spendete meglio questi 10 euro e andate a vederne un altro.
Film lento, fuori trama, completamente fuori aspettative. Anni luce dal precedessore. Altamente sconsigliato.
nessun rispetto per la pazienza del pubblico in questo davvero pessimo film
Joker: Folie à Deux è il sequel di Joker. Benché entrambi siano stati realizzati da Todd Phillips, stiamo parlando di due film completamente opposti. Joker è un vero capolavoro, mentre il sequel è uno dei film più brutti, insensati e noiosi che abbia mai visto al cinema. In questi 150 minuti, il regista riesce a distruggere tutto ciò che di buono era [...] Vai alla recensione »
Appassionata del primo film per l'intelligenza, la magnifica recitazione, la storia e la denuncia sociale, questo film si dimostra davvero un insulto per gli spettatori che per due ore subiscono un musical non ricercato con un finale noiosissimo. Nessuna storia , nessuna recitazione particolare (tranne che del protagonista che da solo però non può creare un bel film con le sue sole [...] Vai alla recensione »
Se volete vedere un Joker bello vedetevi il primo, se invece volete vedere un High School Musical sopra i 14 anni allora Joker Follie a Deux fa al caso vostro
Senza aggiungere troppo pensopossa bastare dire che è un film brutto, noioso e con delle canzoni che ad un certo punto non ce la si fa più ad ascoltare tanto sono buttate in mezzo alla rinfusa. Lady Gaga ne esce male. Lui sempre stepitoso. Ma il film è semplicemente brutto.
Non mi raccontate di significati profondi, di grande recitazione, di fotografia perfetta, di uso di vecchi musical o di altre sciocchezze. Sarà tutto vero, ma il film è una noia pazzesca, incoerente con il personaggio costruito nel primo film e con l'idea stessa di partenza. Il Joker che vive a Gotmam non è un personaggio che si è inventato il regista, ma un personaggio che impersona uno dei nemici [...] Vai alla recensione »
ormai da anni i film con Joaquin Phoenix sono diventati una sorta di triste circo dove mostrare il fenomeno da baraccone, uno zoo dove andare a vedere il mostro che recita, non c'è mai alcuna vera scenegggiatura di supporto, il risultato sono sempre due ore di film pesanti da digerire, anche perchè esteticamente non è neppure tanto gradevole
uscendo dal cinema mi sono chiesto come la produzione abbia potuto pensare di realizzare un film che non solo è noioso, soprattutto nei continui fraseggi musicali che interrompono la narrazione e la sviluscono, ma riduce il possente personaggio di Joker 1 in un tragico buffone malmenato e illuso.Eppure Joaquin Phoenix fa bene la sua parte e la fotografia è all'altezza del primo film, ma l'aver ridotto [...] Vai alla recensione »
Nella mente di qualsiasi persona che conosca un minimo la figura di Joker in senso stretto, ci si aspetta che il protagonista riesca a liberarsi dalla morsa della giustizia ordinaria anche fisicamente e non solo mentalmente come il film rappresenta, per realizzare il fine della sua esistenza: creare disordine e terrore nella città. La trama a tratti dà l'impressione di poter evolversi in questa direzione [...] Vai alla recensione »
Al netto di decine di incongruenze e svariati espedienti di sceneggiatura deboli e davvero sciocchi, il sequel di "Joker" partiva con un idea narrativa mica male: Harley Quinn fan del primo film, del personaggio e non della persona, osanna e insegue il protagonista fino a quando non scopre che lui è solo Arthur Fleck. Da qui il parallelismo con il pubblico fidelizzato del primo capitolo, che rimarrà [...] Vai alla recensione »
il film è iniziato anche abbastanza bene, comunque preludeva che ci sarebbe stata una storia d'amore intensa. Invece sono arrivata a metà film che già volevo andarmene: troppo musical, troppo poco "Joker". Dov'è l'assassino spietato che ci hanno fatto vedere nei fumetti? Dov'è il protagonista di "The killing joke"? Sicuramente non è il tipico Joker, lo abbiamo capito dal primo film: un uomo disadattato [...] Vai alla recensione »
Un musical melodrammatico o un romantico sentimentale o entrambe le cose che non aggiunge nulla dal punto di vista dei contenuti al Joker del 2019 diretto dallo stesso Todd Phillips. Ghiotta l’occasione, tuttavia, per far fare un po’ di soldi al produttore, ovvero, tra gli altri, allo stesso indefesso regista, visto il successo, peraltro ampiamente meritato, del primo film e mettere in mostra le indubbie [...] Vai alla recensione »
Difficile dire perchè qualcuno abbia pensato che il cattivo di Batman dovesse essere piùttosto che chiunque, il joker, come può capitare però per chiunque così sembra sia stato nella storia fumettisitica, surreale però altrettanto è cercare di sovvertire quel canovaccio, piùttosto che cercare con più facilità e pluralismo attribuire [...] Vai alla recensione »
In questo seguito di Joker sembra che il regista avesse la necessità impellente di girare un musical. Avrebbe fatto bene ad andare su wiki e capire chi fosse il personaggio su cui stava girando questo film.Invece sembra come se Dovesse assolutamente prendere un film qualunque esso fosse e farne un musical, ed è capitato purtroppo a joker 2, per cui l'effetto che ne deriva è [...] Vai alla recensione »
“Joker, folie a deux”. Arthur Flek/Joker è in carcere e deve affrontare il processo per gli omicidi commessi. Stanco e ormai poco propenso alla sua natura comica fallimentare incontra “Lee”, ragazza internata per problemi psichici. Da lì la sua emotività riceve un nuovo slancio vitale. Rispetto al primo “Joker” , grande successo di pubblico [...] Vai alla recensione »
Parlando del film devo dire che sicuramente é più noioso del primo. Non succede praticamente nulla. Zero azione. Per non parlare del fatto di aggiungere le parti musical che sinceramente rompono alquanto e non aggiungono nulla. Ma credo che per Todd Philips il punto fosse un altro, ovvero far capire al mondo come le persone possano sfruttare e distruggere allo stesso modo una persona debole.
JOKER: FOLIE À DEUX... Ho volutamente aspettato una settimana dalla visione in sala prima di dare un giudizio al sequel di quello che considero uno dei più grandi capolavori degli ultimi 20 anni. Proprio per il peso che si portava sulle spalle, volevo essere più obbiettivo possibile e di non farmi condizionare troppo dall'impatto emotivo a caldo. Purtroppo il tempo non ha migliorato la mia valutazione. [...] Vai alla recensione »
Déception à deux, delusione a due. Ero riimasto favorevolmente impressionato da Joker, ma conoscendo i cineasti temevo che questo seguito, Folie a dex, si avvitasse nella paranoia senza costrutto. Sfortunatamente ciò che ho visto è stato esattamente questo. Un buco nero di disperazione, e questo buco nero ha un nome, Harley Quinn.
Sulle qualità del film non mi dilungo: regia, attori, colonna sonora, tutto superlativo. Ma c'è un aspetto che salvo errore non è stato mai - o non ancora - evidenziato. Sono forse l'unico a essermi posto la seguente domanda: se Arthur Fleck è Joker, e se Arthur Fleck muore alla fine del secondo film, dove è andato a finire il "vero" Joker [...] Vai alla recensione »
Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui [...] Vai alla recensione »
Secondo meIl film si ripete, come se fossero più inizi e più fini, ma il contenuto è sempre lo stesso.Interpretazione di Lady Gaga, per me molto interessante e intensa.Bella la fotografia.
Non è terribile come dichiarato da molti, ma ceramente non riuscito a causa di un montaggio senza quella creatività che sarebbe stata necessaria per un film ibrido come questo. E ci sono anche 10 minuti di troppo... Tornare in moviola.
Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui [...] Vai alla recensione »
non era certo facile realizzare un sequel di un film capolavoro come Joker. l'idea di farlo in versione musical non è per nulla stupida o scontata.Qualche canzone di troppo sicuramente, ma nel complesso un buon film, ben realizzato e con l'ennesima performance magistrale di Joaquin Phoenix.
I sequel, si sa, partono già svantaggi, in quanto l'attesa è tanta così come i confronti con il primo capitolo. Figurarsi se si tratta di un grande successo come Joker, del 2019. Forse perché, anche per questo, Todd Philips ha deciso di rivoluzionare il capitolo 2, introducendo un personaggio molto stimato e dal grande seguito come Lady Gaga, e trasformando la pellicola in un musical.
La strada intrapresa da Todds è difficile, realmente, ma dio la benedica, perchè è cinema per nulla scontato... capace di reinventarsi e cercare strade non banali e in perfetta coerenza portata all'estremo con il primo film, fino a decostruirlo e parlare di identità, di amore, innamoramento, illusione e fine e inizio, in modo per nulla compiacente il pubblico, ma facendo [...] Vai alla recensione »
la critica negativa non ha pazienza per un film con un messaggio così terribile, senza speranza. non c'è niente che dia conforto, che porti a un sentimento anche solo lontanamente positivo in questo sequel. io invece ho apprezzato il coraggio di uscire dal fumettone, riunciando - per esempio - a riprendere collegamenti con bruce wayne, al tentativo di riprendere qualsiasi narrativa [...] Vai alla recensione »
Film bellissimo, profondo, con un messaggio che vi lasciera spiazzati! Attori bravissimi , l'interpretazione di Lady Gaga è eccellente. Si distacca dal primo ma in modo positivo, per analizzare la psicologia degli attori e andare a fondo del personaggio di Arthur. Consigliatissimo! Andatelo a vedere
L’immagine e il suo doppio. L’ultimo spettacolo di Arthur Fleck/Joker sembrava essersi concluso durante lo show in tv nel film del 2019 quando aveva ucciso il presentatore televisivo Murray Franklin, interpretato da Robert De Niro da cui Joaquin Phoenix aveva ripreso le tracce di follia del suo personaggio di Rupert Pupkin in Re per una notte. Sono accomunati entrambi dalla ricerca della notorietà, attratti e ingannati dalle luci della ribalta. In più il cinema di Todd Phillips eredita da Martin Scorsese anche la trasformazione fisica del suo protagonista (proprio come Jake La Motta in Toro scatenato), che all’inizio del film è smagrito, debilitato, quasi irriconoscibile, di cui si vedono le ossa del corpo e sembra quasi incapace di muoversi autonomamente quando le guardie gli fanno la barba.
Non ci sono più le luci noir della città di Joker. L’ambientazione all’interno dell’istituto di correzione di Arkham in questo sequel, dove il protagonista e il personaggio di Harley Quinn sono ormai figure autonome, quasi svincolate dall’universo DC Comics, è claustrofobica, in linea con la tradizione del migliore filone carcerario in cui non sembra esserci nessuna redenzione per Fleck. Ma neanche nessun futuro. La sua vita, rispetto per esempio a Robert Stroud (Burt Lancaster) in L’uomo di Alcatraz o Andy Dufresne (Tim Robbins) in Le ali della libertà, non prosegue e si riattiva all’interno del penitenziario. Fleck è una specie di ‘Dead Man Walking’. Come i supereroi Marvel, perde potere senza la sua maschera. Le guardie cercano una sua esibizione, un loro spettacolo al limite della derisione, proprio come il presentatore Franklin nel primo film, quando vogliono farsi raccontare una barzelletta. Stacco.
Prima parte in carcere, la seconda in tribunale dove Arthur Fleck deve rispondere di cinque omicidi, sei in verità, mammina non morì di malattia. E però il set principale è la mente di Arthur - Joker, lì si consuma la love story in musical con Lady Gaga. Grande idea buttata via. Ché nelle sequenze musicali, il film invece di incendiarsi si spegne, l'inconscio del protagonista è angusto, Todd Phillips [...] Vai alla recensione »
Folie à Deux apre con una sequenza di animazione ispirata ai corti dei Looney Tunes, nella quale intravediamo una locandina che omaggia il De Niro di Re per una Notte (il capolavoro di Scorsese a cui il precedente Joker era fortemente debitore), per poi piombare nel cupo carcere dove Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) è rinchiuso, a seguito degli avvenimenti del primo capitolo.
Quando "Joker" (2019) venne presentato al festival di Venezia, nessuno riusciva a credere che la DC e la Warner Bros avessero concesso a Todd Phillips tale libertà creativa. Si annullava infatti la struttura classica del cinecomic e si percorreva, con successo, la strada del dramma psicologico. L'enorme scommessa venne vinta: il pubblico (tutto) si dimostrò entusiasta e il film si portò a casa il Leone [...] Vai alla recensione »
Non senza aspettative Joker torna di nuovo al cinema, dopo essere ripassato proprio a Venezia, e ancora in Concorso, dove nel 2019 vinse a sorpresa il Leone d'oro: una seconda puntata, che convinta di non poter replicare temi e situazioni di quella precedente, ha scelto di abbandonare quasi totalmente le tematiche forti, familiari e politico-sociali che avevano caratterizzato il percorso di un semplice [...] Vai alla recensione »
Non bastava un miliardo di incassi? Il Leone d'oro a Venezia? L'Oscar per Joaquin Phoenix? La promozione dei supereroi (e dei loro arcinemici, il Joker nasce come nemico di Batman) nella serie A del cinema, loro che provenivano dai fumetti, negli anni 30 del Novecento? Una scalinata diventata attrazione turistica? Non bastava a Todd Phillips, regista della saga "Una notte da leoni" - replicata fino [...] Vai alla recensione »
Follia a due, non più a senso unico. Il personaggio di Joker è pronto a fare il grande passo (indietro o in avanti...si capirà), ma intanto trova l'amore (insperato) nel sequel del film, uscito nel 2019, e che a Venezia vinse il Leone d'Oro di miglior film, portando mesi dopo Joaquin Phoenix ad alzare la statuetta dell'Oscar. Cinque anni dopo, "Joker: Folie à Deux", diretto ancora Todd Phillips, ne [...] Vai alla recensione »
A due anni dall'omicidio in diretta tv del presentatore Murray Franklin, Arthur Fleck è rinchiuso nell'Arkham asylum di Gotham city, in attesa dell'udienza che determinerà se è capace d'intendere e di volere e quindi se può affrontare un processo. Il suo avvocato cerca di dimostrare che non è stato Arthur ha commettere il crimine ma un'altra personalità che si fa chiamare Joker.
Peccato. In assenza di una sceneggiatura solida e incisiva, il sequel "Joker: Folie à deux" non riesce ad andare al di là di una sorta di laboriosa postilla del prototipo pluripremiato. La trama inizia due anni dopo gli eventi messi in scena nel film precedente, con Arthur (Phoenix, ridotto pelle e ossa) che langue nel manicomio criminale in attesa del processo per gli omicidi commessi sotto l'identità [...] Vai alla recensione »
Tra i lungometraggi maggiormente attesi in concorso a questa 81a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia v'è indubbiamente Joker: Folie à Deux, ultima fatica del regista Todd Philips, che nel 2019 aveva piacevolmente sorpreso pubblico e critica al Lido (e non solo) con il suo Joker, il quale per l'occasione si era aggiudicato addirittura l'ambito Leone d'Oro (a scapito del povero Joaquin Phoenix, [...] Vai alla recensione »
Il comico fallito Arthur Fleck, alias Joker, è in attesa di giudizio nella prigione di Arkham dove s'innamora di Lee Quinzel. Il destino di questo intrigo e la sentenza li si scoprirà tra una canzone e l'altra. Il dramma vira verso il musical con Lady Gaga che prevale nel canto e Phoenix nella recitazione. Folie à deux, appunto. Un grande spettacolo, non un grandissimo film.
«Tu puoi fare tutto quello che vuoi, tu sei Joker!» canta Gaga. Fobia medievale e poi shakespeariana, l'allarme e la paura del pazzo, uno di noi che prende in carico la percentuale di eccentricità e distruttività represse dei "normali". Il clown malvagio della letteratura ottocentesca diventato Joker nei fumetti anni '40, e poi supercriminale psicopatico di Batman, nei due film di Todd Phillips è invece [...] Vai alla recensione »
Lo aspettavamo ma non così sballato. È arrivato Joker: Folie à Deux di Todd Phillips. Torniamo nella Gotham City del 1983. L'originale era ambientato nel 1981. Dopo due anni si processa quel caso umano di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), clown che non faceva ridere, si truccava male da solo come una brutta copia dei Kiss, bullizzato fin dalla culla e forse era pure fratello "bastardo" di un certo Batman. [...] Vai alla recensione »
Non è un sequel. È un altro film. "Joker: folie à deux" è spiazzante come lo è stato, in modo diverso, il primo capitolo. E Todd Phillips non è un regista banale. Avrebbe potuto cavalcare il successo del 2019 (Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia) così vicino (eppure così lontano) dalla cultura pop dei cine-comic. Invece, sceglie di ridare le carte al tavolo di gioco e pesca un Joker completamente [...] Vai alla recensione »
Sono passati alcuni anni da quando Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) ha clamorosamente ucciso in diretta il conduttore televisivo Murray Franklin. Rinchiuso nel penitenziario di Arkham, in attesa che venga o meno accertata la sua instabilità mentale, soffre di una depressione che aumenta fino a renderlo apatico. Non lo interessano più le angherie delle guardie capeggiate dal crudele Jackie (Brendan Gleeson), [...] Vai alla recensione »
Si comincia con un cartoon firmato Sylvain Chomet: Me and My Shadow, cioè il celebre brano registrato, tra gli altri, da Frank Sinatra e Sammy Davis Jr. «Come la carta da parati si attacca al muro/Come la riva si aggrappa al mare/Come non ti libererai mai della tua ombra/Non ti libererai mai di me». È chiaro. Joker: Folie à deux è un'ombra, un prolungamento, un'immagine ulteriore del primo capitolo. [...] Vai alla recensione »
Non deve meravigliare che il prologo cartoonesco con cui si apre Joker: Folie à deux di Todd Phillips (in concorso a Venezia81) metta in scena i fatti accaduti nell'epilogo del primo film, quando Arthur Fleck porta a compimento il suo piano tragico al Murray Franklyn Show. Nel cartoon targato Warner, la lotta tra il clown e la propria ombra ricalca quella vissuta dal Peter Pan disneyano: come il fanciullo [...] Vai alla recensione »
Per capire un film bisogna inserirlo nel suo contesto produttivo. Questo secondo Joker è in teoria ancora un cinecomix, un film da pop culture, per le masse. In questo ambito, è radicalissimo. Si apre con un Looney Tunes degenere (firmato Sylvain Chomet!): Io e la mia ombra, a ribadire il conflitto identitario del protagonista (Folie à deux? Sicuri?).
Arthur Fleck è rinchiuso nel manicomio criminale di Arkham. Niente più sorrisi da Joker, sebbene le guardie carcerarie, per una celia che somiglia a un'ossessione, non facciano altro che chiedergli una barzelletta, forse per esorcizzare, se non per cancellare, la sua lontana pericolosità. Fleck ha forse abdicato al suo ruolo: sempre più emaciato, sempre più ossuto, non pensa ai crimini che ha commesso, [...] Vai alla recensione »
Impresa ardua quella di assumere a protagonista di un film uno psicotico criminale, ma nel 2019 con Joker Todd Phillips aveva fatto centro, avvalendosi di una stratosferica incarnazione di Joaquin Phoenix e declinando la storia d'origine del celebre nemico di Batman in un'intensa, doppia chiave di horror e di tragedia. In Joker: folie a deux, dove Arthur Fleck rinchiuso nel carcere correzionale di [...] Vai alla recensione »
Quasi costretto a cavalcare l'inatteso trionfo di Joker, Todd Phillips abbandona i placidi lidi scorsesiani e si avventura in un sequel rischiosissimo, armato della suggestiva idea della sterzata musical e della presenza della trasformista Lady Gaga - che, sì, è un'ottima quanto depotenziata Harley Quinn. Se Joaquin Phoenix è già perfettamente calato nel classico ruolo di una vita e la tascabile Germanotta [...] Vai alla recensione »
Lui: «Ho ucciso cinque persone, una in diretta tv». Lei: «Ho dato fuoco al palazzo dei miei». Infatti scatta la scintilla. Joker: Folie à Deux (foto) presenta 15 esilaranti scene musical con Temptations, Bee Gees, Anthony Newley, Burt Bacharach e Tony Bennet tra i big reinterpretati. Si canta l'amore a Gotham City tra Arthur (Joaquin Phoenix) e Harleen (Lady Gaga).
La Mostra ha dato i numeri, un successo netto (+ 11% sui biglietti venduti; +25% di abbonamenti; +2% di accrediti) già prima del finale, sabato prossimo, che le giornate di sold out dentro e fuori le sale sul Lido immerso in un calore umido mai visto avevano già anticipato. Probabilmente quella di ieri avrà provocato un'ulteriore impennata: sul tappeto rosso preso d'assalto sin dalla notte prima per [...] Vai alla recensione »
Per creare una leggenda bisogna avere il coraggio di distruggere il mito e farlo rinascere dalle sue ceneri. Joker al Lido aveva vinto il Leone d'oro nel 2019, rivelandosi l'altra faccia di un immaginario a cui si era ormai fin troppo debitori. Il suo sguardo era a Scorsese, Lumet e solo di riflesso ai cinecomics. Il vero colpo di scena arriva però in un sequel fuori da ogni categoria, in cui l'unico [...] Vai alla recensione »
La folie à deux è un disturbo psicotico condiviso, identificato nel 1877 dagli psichiatri francesi Ernest-Charles Lasègue e Jean-Pierre Falret, in cui una sindrome psicotica è trasmessa da un individuo all'altro. Una sindrome diagnosticata di solito in individui socialmente isolati e con scarse interazioni con altre persone, come il protagonista di Joker: Folie à Deux, il primo cine-comic - che è anche [...] Vai alla recensione »
Dopo gli eventi di Joker, Arthur Fleck è rinchiuso ad Arkham in attesa del processo. Un giorno conosce un'altra paziente/detenuta, Harleen "Lee" Quinzel, che gli rivela di essere una grande ammiratrice delle sue gesta e del suo "vero io", Joker. Tra i due inizia una "follia a due", una relazione sentimentale in equilibrio tra realtà e fantasia, fatta di numeri musicali intrisi di amore e violenza. Vai alla recensione »
È il sequel di Joker ma in realtà è un altro film. Proprio come Una notte di leoni 2 rispetto al primo e il terzo col secondo. La rottura della continuità attraversa parte della filmografia di Todd Phillips. Ci possono essere gli stessi personaggi, lo stesso impianto narrativo, ma poi i suoi sequel prendono spesso un'altra direzione. Dopo l'enorme succeso di Joker - Leone d'oro alla Mostra di Venezia [...] Vai alla recensione »