Titolo originale | The Shawshank Redemption |
Anno | 1994 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 139 minuti |
Regia di | Frank Darabont |
Attori | Tim Robbins, Morgan Freeman, Bob Gunton, William Sadler, Clancy Brown Gil Bellows, James Whitmore, Mark Rolston, Jeffrey DeMunn, Larry Brandenburg, Neil Giuntoli, Brian Libby, David Proval, Joseph Ragno, Jude Ciccolella. |
Uscita | lunedì 8 maggio 2023 |
Tag | Da vedere 1994 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,08 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 settembre 2023
Andy viene condannato nel 1947 a due ergastoli per aver assassinato sua moglie e l'amante. Il film ha ottenuto 7 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office Le ali della libertà ha incassato 1,8 milioni di euro .
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lunedì 2 ottobre 2023 ore 18,30 su SKYCINEMA2
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Andy Dufresne, trentacinquenne vicepresidente di una banca, nel 1947 viene condannato a due ergastoli per aver ucciso la moglie e il suo amante. Si tratta di un processo in cui ci sono solo indizi che però appaiono come schiaccianti. La prigione a cui viene inviato è quella di Shawshank in cui il regime imposto dal direttore Norton è molto rigido anche se poi possono agire per lungo tempo indisturbati alcuni maniaci. Dufresne diventa amico di Ellis, un afroamericano in grado di far arrivare dall'esterno prodotti altrimenti non disponibili. In Andy cresce, nel corso degli anni, il desiderio della fuga.
Un film alla cui base c'è il racconto "Rita Hayworth" di Stephen King pubblicato nel 1982 e, all'epoca, con tematiche differenti dalle opere a cui lo scrittore aveva abituato i suoi estimatori.
In questa occasione però King centra un nuovo obiettivo ma ci vorranno dodici anni perché qualcuno porti sul grande schermo il racconto, offrendogli una durata inusuale per un testo di 144 pagine. La scelta è quella di utilizzare la voce narrante affidandola a Morgan Freeman per raccontare la vicenda che vede al centro un presunto colpevole di duplice omicidio. È questo carattere di 'presunzione' che fa sì, viene da pensare, che Tim Robbins abbia accettato il ruolo del protagonista.
Impegnato sin da giovanissimo sul versante progressista (cantava ancora ragazzino una canzone di protesta con la band del padre) l'attore deve aver trovato interessante nello script il versante di denuncia del sistema carcerario in cui la detenzione non è finalizzata al recupero della persona favorendone piuttosto l'abbrutimento. A questo si aggiunge il tema di una giustizia che commina pene pesantissime al termine di un processo soltanto indiziario.
Frank Darabont porta nei cinema una sceneggiatura scritta da lui stesso che finisce con il mostrare due volti. Quello meno convincente è dato da alcuni elementi della narrazione che risultano o troppo esplicativi o legati a stereotipi del genere carcerario. Dove invece il film risulta efficace è nella descrizione del carattere di Andy che mantiene una propria integrità nonostante tutto avendo nel cuore quel desiderio di redemption che si trova nel titolo originale.
C'è poi una notevole attenzione per la descrizione del passare del tempo costruita grazie ad elementi eterogenei ma sempre efficaci. Darabont, che in seguito si sarebbe ancora misurato con opere di King (Il miglio verde e The Mist, trova i suoi due assi vincenti nell'affidare i ruoli principali a Robbins e Freeman i quali sanno come risultare credibili in una vicenda in cui gli anni si susseguono. Robbins in particolare sa offrire al suo Andy anche la giusta dose di desiderio di vendetta che trova nelle sue competenze finanziarie un'arma più affilata di un pugnale.
All'epoca il film non riuscì, nonostante le numerose nomination all'Oscar, a conseguire un esito soddisfacente al box office. Le messe in onda televisive e l'inserimento nella classifica dell'AFI (American Film Institute) tra i 100 film più importanti realizzati negli Usa hanno provveduto a risarcirlo.
Andy viene condannato nel 1947 a due ergastoli per aver assassinato sua moglie e l'amante. La condanna la deve scontare nella prigione di Stato "Shawshank" e lui, impacciato bancario, ha poco da spartire con gli altri ospiti. Fa però amicizia con Red, che deve passare come lui tutta la vita in prigione, e insieme trascorrono vent'anni. Nel frattempo Andy riesce a diventare il curatore di una ben fornita biblioteca a disposizione di tutti i detenuti. Riesce a fuggire. Tranne qualche compiacimento di ripresa è all'altezza di precedenti film carcerari come L'uomo di Alcatraz con Lancaster o Fuga da Alcatraz con Eastwood. È tratto da un piccolo racconto del re dell'horror, Stephen King. Una storia per lui piuttosto inusuale. Grandi interpretazioni, specialmente Morgan Freeman candidato all'Oscar. Il regista è lo sceneggiatore del Frankenstein con De Niro.
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Le ali della libertà rimarrà per chi vi scrive il film più bello della sua vita. Peccato solo che malgrado le nomination non gli abbiano riconosciuto il vero valore che merita. Credo che questo capolavoro assoluto avrebbe meritato almeno 5 statuette, ai due attori Freeman e Robbins, al regista (che non dimentichiamo è lo stesso de Il miglio verde, altro capolavoro), al miglior [...] Vai alla recensione »
Le Ali della libertà è quello che senza tema di essere smentiti si può e si deve giudicare come un film meraviglioso e poetico; un film che in poche parole arriva direttamente al cuore. Il film (tratto da un racconto di S. King) narra la vicenda di un impiegato di banca che viene accusato dell'omicidio della moglie e del suo amante e viene per questo condannato a due ergastoli da scontare nella famigerata [...] Vai alla recensione »
"Che cosa volete sapere: se mi dispiace per quello che ho fatto? Non passa un solo giorno senza che io provi rimorso. Non perché sono chiuso qui dentro o perché pensate che dovrei. Mi guardo indietro e mi vedo come ero allora: un giovane, stupido ragazzo che ha commesso un crimine terribile. Vorrei parlare con lui, farlo ragionare, spiegargli come stanno le cose.
Da un racconto del re dell'horror Stephen King “Rita Hayworth and the Shawshank Redemption”, è nato uno dei capolavori più belli è sottovalutati della storia del cinema, solo adesso vi è stata una parziale rivalutazione in quanto è diventato da pochi mesi il primo nella classifica Internet Movie Database, con una media del 9,2, scalzando una pietra miliare come il Padrino, in testa ormai da alcuni [...] Vai alla recensione »
Da un racconto del re dell'horror Stephen King “Rita Hayworth and the Shawshank Redemption”, è nato uno dei capolavori più belli è sottovalutati della storia del cinema, solo adesso vi è stata una parziale rivalutazione in quanto è diventato da pochi mesi il primo nella classifica Internet Movie Database, con una media del 9,2, scalzando una pietra miliare come il Padrino, in testa ormai da alcuni [...] Vai alla recensione »
Scritto da Darabont sulla base di un racconto di Stephen King contenuto nell'antologia Stagioni diverse, Le ali della libertà (o meglio The Shawshank Redemption) è un film carcerario perfettamente bilanciato, che riesce a coniugare le convenzioni del genere con le novità (il fatto che il protagonista sia una vittima, ad esempio), presentando personaggi di sicura presa (oltre [...] Vai alla recensione »
Tutto inizia quando Andy Dufresne (Tim Robbins) viene condannato a due ergastoli per l'omicidio della moglie e del suo amante. La pena viene scontata a Shawshank, prigione statale in cui avvengono fatti terribili. Per Andy comincia una nuova vita in cui non solo dovrà trovare ragioni e obiettivi per combattere la depressione, ma anche difendersi dalle umiliazioni e torture che turbano la sua permanenza. [...] Vai alla recensione »
Accusato di omicidio, un vice direttore di una banca viene condannato a due ergastoli e rinchiuso nella prigione di shon shen. Qui subisce soprusi e angherie, fino a quando, grazie alla sua conoscenza nel settore delle imposte e in campo tributario, entra a far parte dei privilegi concessi dal comandante delle guardie e dal direttore del carcere, persone losche e senza scrupoli.
Film carcerari,da Alcatraz in poi ne hanno fatti a bizzeffe,alcuni meno, altri più riusciti,il filone è prolifico,tuttavia qui siamo di fronte ad un capolavoro assoluto,che si stacca e si alza sopra tutti gli altri.Non è un caso, che è tratto da un racconto di S.King.La storia carica di suggestioni,atmosfere cupe, inquietanti,con personaggi sqallidi,duri,venali ,meschini [...] Vai alla recensione »
Bellissimo Film sulla vita carceraria e l'amicizia. Fa riflettere molto , in particolare sullo stato d'animo del prioginiero che ,ora dopo ora,giorno o dopo giorno , è costretto quotidianamente a ripetere sempre le stesse azioni , a vedere sempre le stesse cose, fino a quando privato della speranza e della dignità, finisce quasi per sentirsi protetto dalle mura che lo circondano [...] Vai alla recensione »
Il 14 ottobre 1994 il film “ Le ali della libertà" usciva nelle sale USA, per il quale Tim Robbins e Morgan Freeman offrirono grandi interpretazioni. Specialmente Robbins meritava l'Oscar (altra sua eccezionale interpretazione, per la quale ottenne la nomination, Mystic River-2003- diretto da Clint Eastwood) Frank Darabont, con una storia tratta da un racconto di Stephen [...] Vai alla recensione »
Andy, bancario affermato e uomo di cultura, viene condannato a due ergastoli per aver ucciso moglie e amante. Una volta giunto nel carcere, si fa subito notare per la sua aria distinta e di chi ha la puzza sotto al naso. Non stringe particolarmente amicizia con gli altri detenuti se non con Red (Morgan Freeman) il quale implicitamente gli è complice per il suo progetto: evadere dal carcere. [...] Vai alla recensione »
Un grande classico della storia del cinema contemporaneo, “Le Ali della Libertà” è stato inserito all’interno di numerose classifiche che riportano i migliori film della storia. Non vinse nessun premio Oscar quell’anno solo perché fu oscurato da “Forrest Gump” ,ricoperto invece da una pioggia di premi.
"Alcuni uccelli non sono fatti per la gabbia, sono nati liberi e liberi devono essere; e quando volano via ti si riempie il cuore di gioia perché sai che nessuno avrebbe dovuto rinchiuderli, anche se il posto in cui vivi diventa all'improvviso grigio e vuoto senza di loro." Queste le parole pronunciate da Red, interpretato dall'eccezionale Morgan Freeman, nel momento [...] Vai alla recensione »
uno dei film piu belli che ho visto..( e ne ho visti di film) molto significativo.....il fatto che abbia un finae scontato nn è affatto una brutta cosa..perche è qst che il film vuole trasmettere---la SPERANZA...belo davvero... Ps: bravissimo Morgan Freeman ( come al solito)...ma anche Tim Robbins da molti sottovalutato in qst film.
F. Darabont per il proprio esordio come regista sceglie il racconto Rita Hayworth and the Shawshank Redemption di Stephen King. Il risultato è ottimo. Lo straordinario e glaciale Tim Robbins interpreta Andy Dufresne, direttore di banca accusato e condannato all'ergastolo per l'uccisione della moglie e del suo amante. Inviato a Shawshank, strige amicizia con Red (Morgan Freeman) [...] Vai alla recensione »
uno dei più bei film del genere carcerario che hollywood ci abbia mai lasciato: una storia starordianaria che ci insegna a non arrendenderci neanche quando abbiamo perso il coraggio e la forza di continuare a sperare: un film starordinari che ti lascia qualcosa dentro, anche se l'ahia visto per l'ennesima volta continuerà ad emozionardi come la prima!!!! la liberta è un [...] Vai alla recensione »
A mio parere il Film più bello di tutti i tempi, "Le ali della libertà" è un insegnamento che dovrebbe accompagnarci per tutta la vita, poiché ci fa capire il vero significato delle espressioni: "essere liberi" e "sperare". Profondi sentimenti espressi in 2 ore e 15 minuti di capolavoro cinematografico, con la collaborazione dei Maestri Morgan Freeman e Tim Robbin, nato dalla mente d Stephen King, [...] Vai alla recensione »
Descrivere questo film,dare degli agggettivi..sarebbe tutto estremamente riduttivo per un qualcosa di talmente incredibile che merita di essere giudicato solo dalle emozioni che lascia.. uno dei film più belli della storia..se non il più bello..sicuramente un capolavoro.. non è un film..è IL FILM..
Lungometraggio d’esordio per lo pseudo-sconosciuto Frank Darabont, la pellicola scorre senza la minima imperfezione dal primo all’ultimo minuto, tenendo lo spettatore incollato allo schermo. La capacità narrativa del regista, aiutato dal copione già di per sé molto accurato (il film è infatti la trasposizione di un racconto di Stephen King) si manifesta con l’em [...] Vai alla recensione »
Ho iniziato a guardalo per sbaglio una domenica pomeriggio! Anche perchè, fin da subito, ho capito che non era il mio genere di film. Invece un pò alla volta ha iniziato a coinvolgermi e intrigarmi! Ora che l'ho visto, devo dire che è UNO DEI FILM PIù BELLI CHE ABBIA MAI VISTO!!!STUPENDO!!!!!!!!!!E il finale ti lasci a bocca aperta!!!!!Chi se lo sarebbe aspettato!!!Bello bello e basta !!!!!!!!!! Vai alla recensione »
Uno dei migliori film di sempre, anzi di più, un insegnamento di vita, da far vedere ai bambini mentre questi imparano a leggere e scrivere.
SHAWSHANK, ADDIO!!! di Matilde Perriera e Martina Amico - Andy ha ucciso la moglie e l’amante di lei?La legge dice di sì e,condannato con due ergastoli a Shawshank,subisce ogni angheria,persino dalle "sorelle".Il suo io,però,sa che,prima o poi,spiccherà il volo;la coscienza di sé,la cultura,la sensibilità,l’abilità professionale,le competenze di geologia,la forza di volontà encomiabile lo salveranno [...] Vai alla recensione »
Visto e rivisto un film sulla libertà.
Davvero difficile trovare le parole per descrivere un capolavoro del genere. Rimane la tristezza, vedendolo per la prima volta nel 2012, del sapere con certezza che di film del genere, con una recitazione e uno spessore ideologico e narrativo così, non ce ne saranno più... anche se il film insegna che la speranza è una cosa buona...
"Le ali della libertà" racconta la storia di un uomo imprigionato per l'omicidio della moglie e del suo amante. In prigione cercherà di riscattarsi mettendo al servizio di tutti le sue conoscenza economiche. Si tratta di un film intenso e dallo splendido finale, nonostante il tono un po' buonista in certi passaggi. Tim Robbins è un protagonista poco espressivo ma adeguatamente convincente, mentre [...] Vai alla recensione »
Un film emozionante pieno di messaggi per nulla irreali.Il re e'Darabont con una regia ECCELSA...Robbins..Freeman da OSCAR!...toccante la scena quando mette la musica via megafono e da per un momento illusioni di LIBERTA'DI detenuti nel cortile...peccato non abbia preso L'OSCAR...lo MERITAVA appieno.E'UN FILM da vedere!!anche culturalmente.
non c'è molto da dire quando si ci ritrova davanti a storie cosi belle,film che non puoi scordare che cambiano la percezione,la visione del mondo
Premetto che il mio è un giudizio personale, ma questo CAPOLAVORO, merita solo elogi! Peccato che a suo tempo, quando usci, non abbia ricevuto il valore IMMENSO che merita. E', il film più completo, sotto i punti di vista, dove i valori della vita vengono a galla. Scena dopo scena, ti incolla allo schermo, ogni passaggio, ogni frase ha un profondo significato.
Non avevo ancora visto questo film. Mamma mia, che bello! Robbins mitico, Freeman al meglio. Il cinema che amo: bella storia, grandi attori, ottima regia. Unica sbavatura, la galleria di Robbins, scavata in 20 anni, E MAI SCOPERTA, nascosta sotto un poster..... Vabbè.... Ah! E da non dimenticare assolutamente Bob Gunton!!! In questo film, uno dei peggiori cattivi della storia del cinema!!! [...] Vai alla recensione »
Le differenze dal racconto originale giovano al film che tuttavia frena l'impatto emotivo nonostante la drammatica vicenda, la regia asseconda una sceneggiatura introversa che concede poco all'emozione dando sfogo alla speranza che è poi il lieto fine un pò amaro che hai desiderato durante tutta la visione del film. Freeman in questa occasione mi è sembrato meno incisivo [...] Vai alla recensione »
Un film ambientato in un carcere nel secondo dopoguerra,potrebbe sembrare un pò strano,ma in questo caso non lo è. Nel suddetto film sono descritti vari sentimenti che vanno dalla cattiveria(unita alla violenza),alla compassione,illustrando un po'le reali condizioni,secondo me indignitose,di una prigione.Ed è proprio da questo "disegno",che il film si sviluppa:il carcere,infatti,era degrato e ridotto [...] Vai alla recensione »
La mia unica stella è assolutamente provocante. Il film è fatto bene, girato bene, con buone interpretazioni. Tuttavia cade costantemente nel buonismo e nella banalità.
Un film che tocca il cuore: mai volgare, nè gratuitamente violento, nè infarcito delle classiche americanate Un film che parla unicamente di sentimenti, buoni o cattivi che siano; che ci fa assistere al nascere dei più svariati stati d'animo e alla trasformazione interiore dovuta al trascorrere del tempo e alle varie prese di coscienza.
Senza dubbio un ottimo ed immenso film,ma leggermente sopravalutato...secondo me l'oscar hanno fatto bene a darlo a forrest gump..comunque bello
un film piacevole, ben strutturato e interpretato. chiuso da un fiabesco lieto fine (scontato) che accontenta tutti.
un gran bel film molto commovente con grandi interpreti e scene veramente toccanti,i dialoghi sono geniali che fa capire come è importante seguire i propri sogni,peccato l' assenza di oscar.....unica pecca: e terribilmente lento,ma comunque un capolavoro...
Un personaggio da tenere d'occhio il trentacinquenne Frank Darabont, hollywoodiano di origine ungherese, che dopo aver sceneggiato film come La Mosca 2 e Nightmare, è passato alla serie A firmando il copione di Frankenstein di Mary Shelley e questa sua opera prima, Le ali della libertà. Dove il neoregista adatta con finezza il bel romanzo breve Rita Hayworth and Shawshank Redemption di Stephen King [...] Vai alla recensione »
Ritorna sul grande schermo "Le ali della libertà", esordio alla regia dello sceneggiatore Frank Darabont da un racconto di Stephen King: "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", è nel volume "Stagioni diverse". Nel 1947, Andy (Tim Robbins) viene rinchiuso nella prigione di Shawshank, condannato a due ergastoli per gli omicidi di moglie e amante.
Le ali della libertà è un film amatissimo. Dalla sua comparsa nelle sale quasi trent'anni fa, tra il 1994 e il 1995, ha acquisito fin da subito un enorme apprezzamento popolare, che si è robustamente consolidato almeno nella generazione di spettatori coeva alla sua realizzazione e ricezione. Tanto per misurare tale popolarità con un dato se vogliamo un po' superficiale ma immediato, è il film che a [...] Vai alla recensione »
Le ali della libertà appartiene a quel decennio in cui il cinema americano è ancora in parte palpabile, organico, come i fogli di carta che Andy Dufresne (Tim Robbins) usa per scrivere le sue lettere. Un periodo in cui si mettono in scena grandi storie corali che abbracciano una nazione in uno spazio di tempo definito ma in fondo universale. Si attinge a piene mani, come sempre, dalla letteratura: [...] Vai alla recensione »