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Un giovane beffato da un affarista crea un suo alter ego vendicatore: Paperboy. Espandi ▽
Due giovani - Giona e Ade - hanno messo a punto un nuovo e rivoluzionario software chiamato Prophecy. Lo propongono al famoso Manfredi ma l’affare non va a buon. Sei mesi dopo, Giona scopre che Manfredi sta facendo un sacco di soldi con il loro software di cui si è illecitamente appropriato. Con l’aiuto di Ade, Giona assume l’identità del fantomatico Paperboy, che sul web si propone di ristabilire la giustizia. Tratto dall’omonimo manga di Tetsuya Tsutsui, il film racconta con toni da action comedy una vicenda caratterizzata da un certo schematismo di fondo in ruoli e personaggi, ma ravvivata di frequente da un brio espositivo che le dona vivacità e leggerezza. La descrizione dell’improbabile e scalcinato gruppo di vendicatori è abbastanza colorita e, se la figura quasi super eroistica, come immagine almeno, di Paperboy rimane poco utilizzata e un po’ generica, il ruolo dei ribelli all’interno di un’ottica di vendetta e giustizia è nel complesso efficace e coinvolgente. La confezione è curata e apprezzabile. Positiva anche la prova del cast. Recensione ❯
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Un grande film biografico di forte impatto. Con una colonna sonora straordinaria. Drammatico, USA1984. Durata 158 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nella Vienna gaia e libertina del '700 il giovane Wolfgang Amadeus Mozart (Hulce), sboccato, gaudente e volgare, incanta con l'originalità e la grandezza della sua musica la corte illuminata di Giuseppe II. Espandi ▽
1823. L'ormai anziano compositore Antonio Salieri tenta il suicidio autoaccusandosi della morte di Mozart avvenuta il 5 dicembre 1791. Tradotto nel locale ospedale psichiatrico riceve la visita di un sacerdote che intende confessarlo. A lui racconterà la lunga vicenda di amore-odio che ha legato tutta la sua vita a quella di Amadeus.
Un grande film biografico che mette a confronto due personalità del mondo della musica classica distanti anni luce l'una dall'altra in quanto a genialità ma inestricabilmente vicine.
Un film in cui il soundtrack è ovviamente straordinario ma di forte impatto è anche la costruzione narrativa. Perché ciò che di fatto muove Salieri è la consapevolezza della propria mediocrità dinanzi alla genialità assoluta (estremamente significativa la scena in cui scopre che Mozart scrive le partiture senza operare la benché minima correzione) sulla cui base muove una violenta accusa a Dio desiderando la fine del rivale. Recensione ❯
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Un attore condizionato da una neurofibromatosi che gli segna il volto vuole provare un trattamento sperimentale per cambiare aspetto. Espandi ▽
Edward vive a New York con l’ambizione di fare l’attore, ma il suo aspetto fisico è pesantemente condizionato dalla neurofibromatosi che gli segna il volto. L’uomo si invaghisce della norvegese Ingrid. I due sembrano avviare un rapporto autentico, ma Edward sente di non avere speranze con lei. A meno che non accetti di provare un nuovo trattamento medico che sembra potergli donare un aspetto “normale”.
Brillante satira dei temi della rappresentazione nel mondo dello spettacolo, oltre che viscerale e grottesca esplorazione di identità e gelosia, il terzo film di Aaron Schimberg sfoggia un tono decisamente originale, mescolando il sapore autentico della commedia newyorchese vecchia scuola con delle riflessioni ardite sulla mise en abyme di personaggi che si specchiano l’uno nell’altro alla ricerca di sé.
Certamente si ride, non solo per i pregevoli dialoghi tra i protagonisti ma per la cura appassionata verso i tanti ruoli minori che tratteggiano un bozzetto di vivace e bizzarra vita newyorchese. Ma la profondità più oscure dell’opera non va sottovalutata. Recensione ❯
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Vito Genovese e Frank Costello, una coppia di italoamericani che gestiscono due distinte famiglie criminali a metà del XX secolo. Espandi ▽
Siamo alla metà del secolo, di cose ne sono già avvenute - il secondo conflitto mondiale, la Guerra Fredda, il maccartismo -, altre stanno per arrivare - l'omicidio Kennedy, il Vietnam, i diritti civili -, ma Frank Costello e Vito Genovese sono sempre lì. Immigrati italiani tutti e due, boss mafiosi tutti e due, il primo è accorto, diplomatico, freddo, il secondo avventato, incontenibile, iracondo. Costello e Genovese sono cresciuti insieme nei quartieri poveri di New York e insieme hanno compiuto la scalata al potere criminale, ma quando Vito è dovuto scappare in Italia per sfuggire ad un'accusa di omicidio, il comando della famiglia Luciano è passato nelle mani di Frank. Otto anni dopo, Genovese torna in America e rivuole indietro da Costello quello che è suo.
Quasi tutto quello che viene mostrato è davvero successo, perché quasi tutta così è la società americana. Recensione ❯
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La diciassettenne Johanna si innamora della sua insegnante di francese e scrive tutto ciò che prova. Espandi ▽
Johanne è una diciassettenne che frequenta le scuole superiori. Quando arriva un’insegnante che da subito si presenta come un’artista avverte per lei un sentimento mai provato prima. Finirà con l’avvertire la necessità di parlarne non con una coetanea ma con la nonna scrittrice. Ci sono registi che sanno imprimere alle loro opere un concentrato ad alto tasso di introspezione e sanno come evidenziarlo. È quanto conferma di saper fare Haugerud permettendoci di entrare nell’intimità del sentire di una diciassettenne che si trova per la prima volta a scoprire una vasta gamma di turbamenti che coincidono con un innamoramento quasi a prima vista. Avvertiamo tutta la consistenza ma anche la fragilità di un sorgere e svilupparsi di un sentimento che coinvolge in toto l’adolescente. È quindi un peccato che nell’ultima parte si assista ad una moltiplicazione di finali. Questo comunque non arriva ad inficiare un’analisi del percorso amoroso che resta valida per tutte le età ma sa anche leggere gli elementi precipui di un’infatuazione adolescenziale. Recensione ❯
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Un film comico con venature horror. Perkins preme l'acceleratore sul grottesco. Horror, USA2025. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'adattamento di un celebre racconto di Stephen King. Prodotto da James Wan. Espandi ▽
In soffitta c'è una scimmietta giocattolo un po' misteriosa. Apparteneva al papà dei gemelli Hal e Bill che, da bambini, la ritrovano e ne azionano il meccanismo ruotando la chiave nella schiena. È l'inizio di una serie di morti orribili che distrugge la loro famiglia. Passano 25 anni e il giocattolo maledetto riappare. Ecco una nuova scia di sangue che costringe i due fratelli, ormai separati, a fare i conti con il loro oscuro passato.
Il regista del cult Longlegs, Osgood Perkins, stavolta preme l'acceleratore sul lato grottesco del curioso racconto di Stephen King realizzando quasi un film comico con venature horror.
Molta dell'attenzione del regista, che è anche sceneggiatore, si sofferma nella messa in scena delle morti trattate a mo' di gag, quasi slapstick, cosa che, bisogna dirlo, genera più ilarità rispetto alle battute un po' spente e volutamente demenziali che costellano il film. In effetti la ricerca degli strumenti che provocano la morte, con il loro lato gore, riesce a essere molto inventiva appagando le aspettative dello spettatore che cerca proprio in questi elementi l'originalità di questo genere di film. Recensione ❯
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Un sapiente Guillaume Canet in un gioco cinematografico riuscito. Che sarebbe piaciuto anche a Simenon. Drammatico, Thriller - Francia2024. Durata 100 Minuti.
Tratto dal romanzo "La morte di Belle" di Georges Simenon, amatissimo scrittore belga e celebre giallista tradotto in 47 lingue con 550 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Espandi ▽
Pierre e sua moglie Cléa conducono un'esistenza tranquilla in una piccola città di provincia. Lui è un insegnante, mentre lei gestisce un negozio di ottica. La coppia ospita Belle, la figlia di un'amica. La loro vita viene completamente stravolta quando la ragazza viene trovata morta nella loro casa. Poiché Pierre era l'unico presente nell'abitazione al momento della tragedia, diventa l'unico sospettato. Subisce interrogatori umilianti dalla polizia, l'ostracismo dei colleghi e l'ostilità dei residenti della cittadina, dove tutti sanno tutto. Perché la domanda sulla bocca di tutti è la stessa: chi ha ucciso belle? Recensione ❯
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Una versione ibrida e grottesca della fiaba dei Grimm. Che desidera accontentare tutti e finisce per non accontentare nessuno. Avventura, Drammatico, Family - USA, Germania2025. Durata 109 Minuti.
Adattamento live action del film d'animazione Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani. Espandi ▽
La storia è nota: Biancaneve viene perseguitata dalla regina cattiva, sua matrigna, che la vuole morta perché lo "specchio delle sue brame" le ha detto che è Biancaneve, e non più lei, la più bella del reame. La ragazza si rifugia presso la casetta nella foresta dei sette nani ma la regina Grimilde, autotrasformata in strega, la convince ad addentare una mela avvelenata: solo un bacio d'amore potrà salvare Biancaneve dalla morte.
Questa riedizione Disney live action della celebre favola dei fratelli Grimm è una versione ibrida con non pochi elementi grotteschi - in primis i sette nani in CGI - che fanno rimpiangere la morbidezza e la raffinatezza dell'animazione originale (interamente disegnata a mano). Alcune scelte, invece di limitarsi ad aggiornare la favola alla contemporaneità, in qualche modo la snaturano, togliendole quella potenza iconica che l'ha resa immortale. Biancaneve rimane a metà del guado, senza osare una vera rilettura ironica della fiaba originale, che voleva la protagonista "colf dei sette nani" e in passiva attesa di un principe azzurro che le svolti (letteralmente) l'esistenza, e allo stesso tempo rivelandosi poco rispettosa della forza originaria della favola nera dei Grimm. Recensione ❯
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Le vicissitudini della squadra di calcio di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, tra atleti locali e stranieri in un racconto di formazione sportivo. Espandi ▽
Milano. Etienne Morville è un calciatore francese tra i più forti al mondo ma ha un pessimo carattere. In campo si nota più per le risse che le giocate con i suoi numeri ‘alla Houdini’, fuori dal campo invece si mette spesso nei guai. Dopo essere diventato bersaglio social dopo aver offeso una tiktoker e accusato di ‘body shaming’, viene messo fuori squadra. La sua popolarità è ai minimi termini e il suo agente non sa più che fare. Da Palmi, un comune in provincia di Reggio Calabria, arriva intanto una folle proposta. Don Vincenzo, un geniale agricoltore in pensione, organizza una raccolta fondi per ingaggiarlo e risollevare così le sorti della squadra locale, l’U.S. Palmese, cercando di coinvolgere i 18.000 abitanti. Morville così arriva sul posto per rilanciare la sua immagine e fa i conti con una realtà completamente diversa rispetto a quella a cui è abituato.
I fratelli Manetti, in US Palmese mantengono quell’illusione fantasy che contraddistingue gran parte dei loro film, con insistite deformazioni visive nelle scene sportive che contrastano con un clima da commedia italiana anni ’50. Non è un film di testa, ma soprattutto di cuore.
Ottima performance del cast, tra cui va menzionata la rivelazione Giulia Maenza nel ruolo di Concetta, la figlia di Don Vincenzo. Recensione ❯
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La coraggiosa opera seconda di Stefano Sardo che decide di portare sul grande
schermo una storia ambientata durante la pandemia. Drammatico, Italia2024. Durata 103 Minuti.
Un originale noir sentimentale, ricco di sorprese e sconvolgenti rivelazioni, in cui i ruoli di vittima e carnefice si ribaltano, dando vita a insoliti cambi di prospettiva. Espandi ▽
Quando inizia il lockdown a Roma, Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia del liceo, si ritrova a viverlo da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, vive praticamente in ospedale per fronteggiare l'emergenza. Mentre il mondo si ferma, la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga). Quando il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa, Luca è travolto da una passione incontrollata che sconvolgerà la sua vita con conseguenze inaspettate. Durante il lockdown al protagonista del film accade qualcosa di travolgente con l'apparizione di Amanda che scatenerà una passione più pericolosa della stessa pandemia.
È in qualche modo coraggiosa l'opera seconda di Stefano Sardo che decide di portare sul grande schermo una storia ambientata durante la pandemia nei confronti della quale, secondo studi recenti, è stato avviato un processo di rimozione nel discorso pubblico da una larga maggioranza di persone che, anche come meccanismo di difesa, non ne vuole più sentire parlare. Recensione ❯
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Un film dichiaratamente da grande pubblico, divertente e attento alle nuove (iper)sensibilità maschili e femminili. Commedia, Italia2025. Durata 97 Minuti.
La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? Espandi ▽
Piero, insegnante di Storia e Filosofia recentemente divorziato e con una figlia piccola, intenzionato a rimettersi in gioco con le donne ma ancora scottato dalle delusioni del passato. Lara, la giovane donna single reduce dalla relazione infelice con un uomo sposato che vorrebbe un partner affidabile che l'aspetti sotto casa, e invece tende a cadere nella trappola di amori senza futuro. Lara e Piero si incontrano per il loro primo appuntamento, si piacciono ma non osano confessarlo. Riusciranno a zittire quel chiacchiericcio incessante e a trovare la strada verso una relazione finalmente appagante?
FolleMente inventa uno scenario in cui, da spettatori, assistiamo sia all'incontro fra Piero e Lara che alla battaglia che si svolge nelle loro menti, dato che le varie personalità battibeccano senza sosta, ognuna intenta a portare il discorso (e le decisioni che ne conseguono) dalla propria parte.
Alcuni dettagli sono cinematograficamente ben riusciti (anche se reminiscenti di Inside Out), come la ricerca affannosa delle parole che ci vengono a mancare al momento giusto attraverso i cassetti della nostra memoria. L'energia cinetica fra gli attori funziona, così come funziona il copione scritto a cinque mani. Recensione ❯
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Il primo film di animazione sulla famiglia ideata e portata in scena in carne ed ossa sui social da Giuseppe Ninno, in arte Mandrake. Espandi ▽
Giuseppe vive in una famiglia caotica: sua madre, Maria, è sempre nervosa e controlla tutto, mentre
suo padre è affettuoso ma legato al divano. Giuseppe desidera più libertà, ma scopre che presto avrà
un compito di inglese decisivo. Intanto, Maria viene scelta per testare il super robot Bamby. Una
sera, durante un litigio, uno zoccolo lanciato viene colpito da un fulmine e scambia i loro corpi!
Maria riuscirà a superare il compito? E Giuseppe dimostrerà il Bamby? Tra equivoci e risate,
l'amore risolverà tutto! Recensione ❯
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La storia di Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de Il manifesto Giuliana Sgrena. Espandi ▽
4 febbraio 2005. Nicola Calipari, alto dirigente del SISMI, sta partendo per una vacanza con la moglie e i due figli, quando viene richiamato a Roma perché la giornalista de Il Manifesto Giuliana Sgrena è stata rapita a Baghdad, al suo ritorno da una visita ad un campo profughi, da quello che si scoprirà essere un commando sunnita. Per 28 giorni Calipari, soprannominato "il Nibbio", dovrà fare la spola fra l'Iraq presidiato dall'esercito statunitense e la dirigenza dei Servizi Segreti nel tentativo di ottenere la liberazione di Sgrena.
Il ricordo dell'uccisione del giornalista Enzo Baldoni, avvenuta sempre in Iraq l'anno precedente, è ancora fresco e doloroso, e Calipari farà di tutto per assicurarsi che quella storia non si ripeta, cercando di trattare il rientro di Sgrena senza commettere errori e unendo le forze con il direttore di Il Manifesto, il compagno di Sgrena e alcune alte cariche istituzionali. Ma il destino, e l'incompetenza di certi uomini, non saranno altrettanto attenti e rispettosi nei suoi confronti.
Un racconto solido che si segue con facilità, anche se con amarezza, ben sostenuto dalle interpretazioni di Claudio Santamaria nei panni del Nibbio e di Sonia Bergamasco in quelli sgomenti di Giuliana Sgrena. La figura di Calipari emerge come un baluardo di buon senso e intelligenza diplomatica, un uomo la cui parola, credibilità e coerenza sono state moneta preziosa nel corso di rapporti delicati e trattative spinose. Recensione ❯
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Tra la Bibbia e "Moby Dick", Aronofsky sceglie l'eccesso per raccontare il suo uomo alla deriva. Drammatico, USA2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'opera teatrale di Samuel D. Hunter, la storia di un professore d'inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente per cercare un'ultima possibilità di riscatto. Espandi ▽
Charlie è un uomo obeso di una cinquantina d'anni. Sentendo la morte avvicinarsi Charlie decide di spendere il tempo che gli resta per riconciliarsi con Ela figlia llie, la quale non gli ha mai perdonato la sua scelta… Tra la Bibbia e "Moby Dick", attraverso il lavoro del commediografo Hunter (che firma la sceneggiatura), in The Whale Aronofsky riprende il tema per lui abituale della deriva fisica come tramite dell'ascensione e della redenzione spirituale. In questo nuovo film, interamente ambientato (a parte una breve sequenza onirica) nell'appartamento ingombro d'oggetti e di cibo del protagonista tutto ruota attorno al corpo fuori scala di Charlie, qui interpretato da Brendan Frazer: ingombrante, osceno, "disgustoso", come si sente dire più volte nel film. Le due ore di The Whale raccontano la sua ultima settimana di passione, il suo tentativo di compiere finalmente del bene. E lo fanno in maniera concitata, iper-dialogata, eccessiva a livello di recitazione e più scontata a livello di messinscena. Recensione ❯
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