Titolo originale | Texas Killing Fields |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Ami Canaan Mann |
Attori | Sam Worthington, Jeffrey Dean Morgan, Jessica Chastain, Chloë Grace Moretz, Jason Clarke Annabeth Gish, Sheryl Lee, Stephen Graham, Donna DuPlantier, James Landry Hébert, Sean Michael Cunningham, Coryn Elizabeth Cunningham, Marcus Lyle Brown, J.D. Evermore, Griff Furst. |
Uscita | venerdì 15 giugno 2012 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,57 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 luglio 2014
Mike Souder e il suo partner Heigh alle prese con un serial killer che getta i corpi delle sue vittime in un'area paludosa. In Italia al Box Office Le paludi della morte - Texas Killing Fields ha incassato 105 mila euro .
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sabato 19 ottobre 2024 ore 12,10 su RAIMOVIE
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CONSIGLIATO NÌ
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Texas City. Mike e Brian sono due agenti della omicidi, alle prese con un serial killer che abbandona i corpi straziati delle sue vittime, alcune delle quali giovanissime, in un'area paludosa e maledetta: i cosidetti "killing fields". Nonostante la scena del crimine sia fuori dalla loro giurisdizione, e Mike inizialmente cerchi di convincere il collega a lasciar perdere, l'agente Brian si sente in dovere di indagare su quei terribili delitti e fermare l'assassino. Quando sparisce Anne, la ragazzina del posto che Brian ha preso sotto la sua protezione quasi fosse una figlia, inizia una lotta contro il tempo e un viaggio anche metaforico nelle oscure e fangose paludi della società americana.
Dopo il successo di critica di Morning, la figlia di Michael Mann riprende l'idea del viaggio esistenziale ma la inscrive senza sbavature nel quadro di un genere tra i più esigenti e regolati quale è il poliziesco. La regia è solida e robusta, per quanto lontana dal riscrivere in qualsiasi modo i contorni della specie d'appartenenza. La scrittura è più ordinaria, non solo negli snodi narrativi ma soprattutto nei dialoghi. Il film funziona al meglio, allora, dove non servono troppe parole, come nella costruzione dell'incontro/confronto tra i due protagonisti, che la figura femminile affidata a Jessica Chastain per una volta contribuisce ad unire anziché a dividere. Inquieti ed eccitabili, costretti ad un costante faccia a faccia con la possibilità della morte, i due detectives sono nel posto giusto con le facce giuste: quelle di Worthington e Dean Morgan, credibili come concentrati di tensioni esasperate -tensione morale, tensione religiosa messa alla prova, tensione nervosa-, più di quanto lo sia la brava Chastain quando mena il pugno.
Nonostante questo genere di racconto sia tra i più classici e mappati (e la mappa è anche un oggetto importante del film, con le sue foto di vite scomparse nel nulla), l'autrice non si appoggia a schemi di regia troppo standardizzati e sa farci entrare nel territorio d'indagine attraverso prospettive tese e sottili. Apprezziamo, dunque, l'approccio delicato al racconto di fatti brutali e lo preferiamo là dove non si compiace di far avvertire la macchina da presa, come fa invece in testa al film e in coda (con uno specchietto retrovisore che urla "papà!"), forse ancora troppo preoccupata di dover dimostrare qualcosa a qualcuno.
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Niente di straordinario, ma un buon film medio che sa prendere una storia apparentemente convenzionale e la sa raccontare con la giusta tensione, bella atmosfera, ottima recitazione. Insomma, il buon cinema americano, quello che ci manca così tanto da quando Hollywood è finita nell'inferno dei blockbuster fumettari inguardabili e soporiferi.
Le paludi della morte (Texas Killing Fields) è un film del 2011 con la regia di Ami Canaan Mann al suo primo impegno di direzione, la regista è la figlia del regista Michael Mann (L'ultimo dei Mohicani, Insider) che è anche uno dei produttori. Il film che ho visto recentemente in TV ebbe un flop commerciale anche se a mio avviso è un film discreto .
Un thriller classico d'atmosfera,lontano da quelle che sono al giorno d'oggi le aspettative dei patiti del genere: poco sangue,niente adrenalina al cardiopalma, tempi lenti(tipici del tocco Mann padre). Eppure o, proprio per questo, il film funziona bene e coinvolge grazie all'ottima interpretazione dei tre protagonisti, la completezza dei due personaggi maschili diametralmente opposti, ma soprattutto [...] Vai alla recensione »
Il film girato e ambientato in Texas è un thriller/poliziesco che vede per protagonisti due agenti di polizia che indagano su di una serie di omicidi brutali che vedono sempre come vittime delle donne o ragazze e come luogo del delitto le paludi, rinominate appunto "paludi della morte". Gli attori che completano il cast sono più che buoni, ma è la trama qui a latitare..infatti [...] Vai alla recensione »
Liberamente, molto liberamente ispirato ad una storia vera, racconta di numerose ragazze disadattate in una piccola cittadina del Texas. La storia è coinvolgente, dura e violenta anche se le immagini non sono particolarmente cruente. Un po' scombinato il racconto dei rapporti tra i vari detective, tanti spunti, ma mai approfonditi, così come gli altri personaggi e la piccola, bravissima, [...] Vai alla recensione »
La città di Texas City viene improvvisamente sconvolta da una serie di brutali omicidi perpetrati da un serial killer. Due detective indagheranno sul caso coadiuvati dall'ex moglie di uno di loro. Ispirato a fatti realmente accaduti. Senza dubbio ci troviamo davanti ad un buon thriller con una bella storia e dei validi interpreti. Be4ne anche la caratterizzazione dei personaggi con un detective [...] Vai alla recensione »
Avventurarsi nel difficile, oltretutto sfruttatissimo, territorio del poliziesco con caccia al serial killer, soprattutto se si è la figlia di Michael Mann, è sicuramente una scelta ardua, ma Ami Canaan Mann ci prova ugualmente, scegliendo come location le paludose terre del Texas, e ci si dedica con metodo e dedizione, ma rischia talvolta di impantanarsi un po'.
Al secondo film la figlia di Michael Mann(che figura tra i produttori) adatta una sceneggiatura dell'ex agente Donald F Ferrarone basata su una serie di omicidi rimasta perlopiù irrisolta.Un ritratto della periferia rurale squallido e degradato(ma multietnico)dove al punto di vista dei detective si affianca quello della futura vittima(fin troppo annunciata data la sua condizione familiare [...] Vai alla recensione »
Thriller con un buon cast, in cui spicca, nella parte del protagonista, Jeffrey Dean Morgan, ispirato molto alla lontana ad una storia vera messa in scena in modo piuttosto dispersivo e confusionario da una regista di pochi film, Ami Canaan Mann, di cui nessuno memorabile. Il plot, tratto da un libro di Donald Ferrarone, che ha anche scritto la sceneggiatura del film, collima con i fatti [...] Vai alla recensione »
Micheal Mann produce, Ami Canaan Mann, sua figlia, dirige ma ne ha di strada ancora da fare per avvicinare l'illustre genitore. Si tratta di un thriller teso, estremamente lento e pensato, cupo e disturbante con venature horror, a tratti noioso che si impantana in quelle paludi spettrali dove, si scoprirà sono sparite centinaia di donne indifese.
Tratto da eventi realmente accaduti, due detective indagano sulla morte di una ragazza ritrovata nelle tristementi famose "Killing Fields", le misteriose e spettrali paludi della morte nel Texas in cui numerosi sono i cadaveri di donne brutalmente uccise nell'arco degli anni. I due agenti dai caratteri totalmente opposti, si ritroveranno a seguire due piste diverse che alla fine porteranno [...] Vai alla recensione »
Amo il delta, amo i film lenti, da "Cookie's fortune" a questo "Texas killing fields" passando per "In the electric mist". Di questi ultimi segnalo due brani delle colonne sonore nei titoli di coda: "La terre tremblante" (autore Marco Beltrami, interpretata da Courtney Granger) e "Kiss your eyes" del giovanissimo gruppo The Americans. Atmosfere insuperabili, provare per credere.
A me e' piaciuto, catturando la mia attenzione dall'inizio alla fine. Poteva essere piu' approfondito e quindi migliore, come han scritto altri, mancano approfondimenti sul rapporto presente e passato dei protagonisti e c'e' un po' di confusione tra chi ha ucciso chi. Ma per il resto resta sicuramente valido. SPOILER Trama per chi non ha capito: i 2 tizi che scappano in macchina, [...] Vai alla recensione »
non sono daccordo con chi a definito questo buon thriller lento e noioso, i colpi di scena non sono molti ed è vero, ma il ritmo è buono e tiene lo spettatore in attesa di scoprire la verita', anche se gia a meta' film si puo' capire chi potrebbe essere l'assassino, fino alla fine rimane comunque il dubbio. film che consiglio la visione perchè non è assolutamente [...] Vai alla recensione »
Inquieta pensare che questo film attinga da fatti realmente accaduti. Mi e' piaciuto e lo consiglio anche se a volte la trama e' un po' lenta. Molto bravo Sam Worthington.
trama confusa o per meglio dire poco chiara,sceneggiatura frammentaria all'eccesso,insomma astruso il tutto,il biondo che fine ha fatto e la chastain? mah,sarà stata forse una serata nella quale non avevo voglia di arrovellarmi il cervello ma francamente si poteva spiegare meglio la storia (vera?)
Sarà un caso, ma , se prima ho fatto riferimento a "Twin Peaks", va detto che l'inizio di questo film, come quello del bellissimo "Mistic River", ha qualcosa di lynchiano: quel cupo che trapela dalla musica e dalle immagini, quelle paludi come metafora del malessere di una comunità. Già, una comunità.
La sceneggiatura del film mette in gioco troppi elementi senza focalizzare quello giusto, le situazioni poliziesche sembrano stereotipate e recitate senza la necessaria personalità, nel corso della storia si intuisce il tentativo di puntare i sospetti su Mike ma il pubblico non ci casca, un film che non carica mai la tensione e che emoziona poco finale compreso. Saluti.
ma chi si è inventato un titolo così frusto ? Fa pensare a un B-horror degli anni '60, che proprio non è. Come uccidere un film nella culla.
Iniziamo dalle note positive, la fotografia è ottima ,si vede la mano del babbo, anche la colonna sonora ricorda e crea le atmosfere tipiche alla Mann.La location è ottima, le paludi sono veramente inquietanti. Punto e basta, non vedo altra cosa positiva in questo film. E' un film telefonato, dove dopo 10 minuti si capisce già chi ha commesso i crimini.
perchè le atrmosfere che aleggiano sono assolutamente azzeccate, infatti fin dalle prime battute l'ansia e il macabro sono sicuramente nel tema dell'argomento Killer seriale. Due investigatori infatti dovranno scovare l'assassino di giovani donne uccise e seminate per tutta la palude detta " della morte". Così come veniva anticamente soprannominata, il perchè [...] Vai alla recensione »
L'essere ispirato ad una storia vera rende sicuramente questo film più interessante, ma lascia anche tante perplessità sulla struttura e alcune scene. Un po' Twin Peaks di Lynch e un po'Mystic river di Eastwood, il film non riesce totalmente a decollare e a dare emozioni forti. Troppe azioni da film americano, troppe sparatorie strane e poco intreccio.
Chi abbia la mia età (Ormai trentanove!) ricorderà, probabilmente, quest'attrice come la Laura Palmer di "Twin Peaks". Dopo, che a me risulti, qualche apparizione ( "Vampires" del '98, per esempio) e nient'altro. Però. Però.....Abbiamo notato come, oggi, quest'attrice sia impegnata in certo inema indipendente a stelle e stri [...] Vai alla recensione »
Il film non mi è piaciuto per nulla, film molto lento roba da addormentarsi specie se la poltrona è comoda, neanche gli attori mi sono piaciuti.
lo andrò a vedere per il vecchio Sam di Avatar
Protettivo come tutti i padri, Michael Mann ha accompagnato oggi al Lido la figlia Ami in competizione con Texas Killing Fields, suo secondo film da regista. Anche l’altra figlia, Aran, è coinvolta nel progetto: muove i primi passi come scenografa e produttrice, ma a differenza della sorella ha preferito restare nell’ombra. Il film di Ami è stato accolto benevolmente in sala ma senza entusiasmi, e l’incontro con la stampa ha l’aria di un routinario colloquio genitori-studenti.
In origine erano The Texas Killing Fields, da noi sono diventati Le paludi della morte, titoli comunque suggestivi per raccontare di un postaccio in cui nessuno vuole metter piede perché si sa che il luogo è malsano. Non tanto per opera della natura, quanto per mano dell'uomo. Lì sembrano finire morte e fatte a pezzi le vittime di un serial killer. E allora bisogna spostarsi dalle parti degli investigatori [...] Vai alla recensione »
Sulla mappa di Texas City non li troverete: i Texas Killing Fields del titolo originale alludono a un’ampia foresta acquitrinosa nel circondario della città, ai confini con la Louisiana, dove (di qui l’appellativo) dal ‘69 ad oggi sono stati rinvenuti una cinquantina di cadaveri orrendamente mutilati, in massima parte donne vittime di abusi sessuali.
Sulla mappa di Texas City non li troverete: i Texas Killing Fields del titolo originale alludono a un’ampia foresta acquitrinosa nel circondario della città, ai confini con la Louisiana, dove (di qui l’appellativo) dal ‘69 ad oggi sono stati rinvenuti una cinquantina di cadaveri orrendamente mutilati, in massima parte donne vittime di abusi sessuali.
In una Texas City squallida e perennemente sferzata dalla pioggia, due poliziotti indagano sulla sparizione di una donna. Mike è autoctono e, sul Texas, la pensa come Ulisse Grant («Se fossi padrone del Texas e dell’inferno, abiterei all’inferno e affitterei il Texas»). L’altro, Brian, viene da New York, è pervaso di religiosità e prega davanti ai cadaveri.
Un serial killer dissemina cadaveri femminili mutilati nelle desolate paludi dei «killing fields» (è il titolo originale: Texas Killing Fields). Due detective indagano. Uno (Sam Worthington, già in Avatar) è giovane, texano, separato, in teoria ligio alle regole; l’altro (Jeffrey Dean Morgan), è un maturo newyorkese sposato e osservante (con battibecchi sul Papa che non sentiremo mai in un film italiano). [...] Vai alla recensione »
Un serial killer abbandona i resti delle sue giovani vittime nell’area paludosa dei Killing Fields. Due agenti della omicidi si prendono a cuore il caso, pur non essendo nella loro giurisdizione, soprattutto dopoche a sparire è una ragazzina che uno di loro protegge come una figlia. La salveranno? Diretto, inmodorobusto, dalla figlia di Michael Mann, il film, ispirato a cronaca vera, non ricama in [...] Vai alla recensione »
Ami Canaan Mann, è una delle quattro figlie di Micheal Mann, regista, sceneggiatore e produttore americano, autore di film rimasti nell’immaginario collettivo, da The Heat a Collateral (viaggio notturno in una Los Angeles lunare e assassina, thriller saggistico sulla fine della civiltà, bellissimo). Da piccola, Ami seguiva le cavallette nel ranch di famiglia nell’Indiana, poi a quattordici anni, forse [...] Vai alla recensione »
Le paludi della morte è un classico poliziesco ispirato da una serie di delitti irrisolti, avvenuti in una zona vicino a Houston. Ai fan dei polizieschi molte cose suoneranno familiari. Il poliziotto buono è un newyorchese trapiantato in Texas, va ai funerali delle vittime e ha in ufficio una mappa di tutte le donne scomparse nell’area di Houston, anche al di fuori della sua giurisdizione.
La palude nasconde i cadaveri e rallenta i passi dei detective, che perlustrandola hanno un bel po’ di tempo per discutere del bene e del male. Mentre i personaggi riflettono sulle cose del mondo, sulle durezze del mestiere, sui pochi indizi a disposizione, lo spettatore si interroga sulle figlie di papà e sul fatto che il talento non si eredita. Anii Canaan Mann ha per genitore Michael Mann e non [...] Vai alla recensione »
Amor di papà. Tanto profondo da accecarlo davanti alle velleità registiche della figliola prediletta. Perché Ami Canaan Mann avrà pur ereditato le migliori virtù dal padre Michael ad eccezione del talento dietro la mdp. E poco conta che già da teenager calcasse i set del supremo genitore: nessuno — presumibilmente — l’ha obbligata ad emularne le gesta, persino nel cine-genere.