Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 120 minuti |
Al cinema | 224 sale cinematografiche |
Regia di | Francesco Costabile |
Attori | Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese, Francesco De Lucia Stefano Valentini, Tecla Insolia, Enrico Borello. |
Uscita | mercoledì 2 ottobre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,21 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 settembre 2024
Una storia di violenza domestica, tratta dal romanzo "Non sarà sempre così" di Luigi Celeste. Familia è 10° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 12.992,00 e registrato 2.019 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Licia è una donna che si divide tra lavoro e figli. Suo marito Franco Celeste è appena uscito di prigione, ha provato ad allontanarlo per via dei suoi atteggiamenti violenti senza successo. Nella sua vita ripiomba più volte, malgrado i tentativi di denunce e allontanamenti vari, e questo funesta la sua serenità e quella dei suoi due figli. In particolare Luigi, che sta prendendo una brutta piega: rincasa tardi la sera, frequenta neofascisti, è sempre di cattivo umore. Intanto la violenza in casa non accenna a diminuire.
È un film volutamente disturbante, l'opera seconda di Francesco Costabile. Un melò violento e claustrofobico con l'anima di un cupo thriller che getta lo spettatore in un'atmosfera carica di tensione, facendolo diventare membro esterno della famiglia che racconta.
Una famiglia altamente disfunzionale, dominata da un padre e marito violento e imprevedibile. Lo interpreta il sempre ottimo Francesco Di Leva, mentre la moglie, madre e vittima di violenza è la talentuosa Barbara Ronchi, per l'ennesima volta convincente. I figli non sono da meno, specie Luigi, interpretato superlativamente da Francesco Gheghi, fidanzato nel film con la brava Tecla Insolia. Insomma, gli attori sono il punto di forza del film, catturano il cuore dello spettatore con le loro performance viscerali catapultando nella tensione insostenibile di quelle mura domestiche, dove basta un niente per far esplodere la miccia della violenza più cieca.
Tratto dall'autobiografia "Non sarà sempre così" di Luigi Celeste (Piemme), è un film che ripercorre dolorosamente tutte le tappe di chi vive un incubo del genere: i figli bambini che si tappano le orecchie a vicenda ("Quando ci sono i rumori dobbiamo aspettare"), la cancellazione dello stato di famiglia, la denuncia, lo strappo emotivo quando tolgono i figli alla madre (la scena più straziante), la destabilizzazione di un'adolescenza vissuta con rabbia, l'incapacità di respingere il padre dei propri figli anche se è violento e la rassegnazione a prendersi le botte per tutti. In parallelo scorre sullo schermo l'adolescenza di Luigi e la sua adesione a un gruppo di estrema destra, la violenza che si eredita, come il carcere, e poi uno spiraglio di luce con una storia d'amore. Ma rischia di restare solo uno spiraglio: non a tutti è concesso il privilegio della serenità, specie se in casa ci sono continui episodi di sopraffazione e offese, tra botte e strangolamenti mostrati in primo piano.
Un film che in alcuni momenti ricorda L'amore folle di Gilles Lellouche e che si rivela in grado di sconquassare il cuore e far entrare il pubblico dritto dentro quel tunnel da cui non sembra esserci via d'uscita. La sceneggiatura cede in alcuni punti, specie nel tratteggiare le donne come solo vittime o angeli con la mania di salvare/perdonare e gli uomini machi a confronto, concludendo poi che l'unica soluzione quando le istituzioni latitano è la giustizia privata, presentata persino come atto di liberazione.
Ma davvero ci si libera dalla violenza solo attraverso la violenza, perpetrando modelli di mascolinità tossica pur di spezzare la catena di un incubo? Tratto come si è detto da una storia vera, il film ha il merito di mostrare con intelligenza tutta la complessità del denunciare e di tutte le sue sofferte conseguenze.
Familia è un film perfettamente riuscito. Crudo, tragico e inquietante, spiega in modo non didascalico le dinamiche perverse delle violenze domestiche, senza semplificare il messaggio per renderlo veicolabile. Un film unico nel suo genere, almeno, io non riesco ad associarlo a nessun film che ho visto fin'ora. Non coinvolge, ma travolge letteralmente.
Gira e rigira accanto a tanti film stranieri decantati oltre misura troviamo una pellicola italiana che ha tutto per essere interessante: ritmo, psicologia, suspense. Ottima l'interpretazione del cast in generale e molto bravo il regista a raccontarci questa storia vera.
Bel film, con un ottimo cast, anche se la storia e' conosciuta, la suspence non manca.Consigliato assolutamente da vedere
Film realizzato benissimo, purtroppo, bravissimi gli attori tutti. Da far vedere a scuola, alle famiglie, alle forze dell'ordine ad avvocati, magistrati e giudici 🤬😡 Le Donne e i figli vanno protette prima che sia troppo tardi!!!
Dramma sulla violenza domestica, le ferite fisiche e dell'anima, il destino tragico. "Familia" di Francesco Costabile - tratto dall'autobiografia di Luigi Celeste (Non sarà sempre così) - racconta la storia vera di un padre violento (Francesco Di Leva), di una moglie (Barbara Ronchi) che paga a caro prezzo la denuncia della sua brutalità e di due figli che, da piccoli, si tappavano le orecchie per [...] Vai alla recensione »
La vera storia di Luigi Celeste, che I'ha scritta in un libro ("Non sarà sempre così", edito da Piemme) ed è riuscito a rifarsi una vita. Storia dura: violenze in famiglia, tema caro al regista, si veda il precedente "Una femmina". Li c'entravano la mafia e uno sgarro da punire, qui c'è un uomo violento, avanzo di galera. Pesta la moglie. Costabile non ha paura delle tinte forti ed è un gran pregio. [...] Vai alla recensione »
Se un regista come il cosentino Francesco Costabile si pone costantemente con l'orecchio sul selciato ad ascoltare il ritmo del mondo che lo circonda, può anche capitargli di presentare alla Mostra di Venezia un film basato sulla vera storia di un parricidio nel giorno in cui le cronache sono funestate dalla strage di Paderno Dugnano: l'agghiacciante vicenda del diciassettenne di buona famiglia che [...] Vai alla recensione »
Francesco Costabile, sin dalla sua opera prima, Una femmina, ha avuto ben presente l'imperativo di portare allo scoperto un'idea precisa di cinema, e di cui anche Familia con rigore beneficia, anzi ne costituisce il rafforzamento in termini etici e pedagogici; a patto però che si colga bene l'essenziale distanza che intercorre tra il mostrare e il mostrato, l'oggetto della rappresentazione e l'approccio [...] Vai alla recensione »
Un verdetto capitale. Senza esagerare, è quello che alla fine di questo primo weekend di programmazione Familia consegnerà del nostro cinema mediano, anziché medio, tra manifesta e/o conclamata autorialità e spiccata indicazione commerciale, per lo più alla voce commedia. Perché non è che si possa vivere di "sguardo femminile", ravvisato e testé idolatrato allorché per la prima volta due registe, [...] Vai alla recensione »
Due pezzi di carta segnano i momenti culminanti. La moglie e i due figli chiedono la cancellazione del marito e padre dallo stato di famiglia. Nella lettera a papà, il ragazzino scrive "non picchiare la mamma". E' una storia tragica davvero, non il pupazzetto smarrito elevato a trauma da psicoanalisi (abbiamo rubato la frase a Sidney Lumet, la usava per sbeffeggiare certe trame: "Da piccolo gli hanno [...] Vai alla recensione »
Luigi Celeste è un ragazzo di vent'anni che vive nella periferia milanese insieme alla madre Licia e al fratello Alessandro; da un po' di tempo è inserito in un gruppo di neo fascisti impegnati a organiz zare guerriglie urbane. Per strada Luigi cerca quello spi rito di appartenenza a una fa miglia che gli è stato lette ralmente sottratto dal padre Franco, che ha reso l'infanzia sua e del fratello infernali [...] Vai alla recensione »
In superficie Familia sembra un classico dramma di violenza domestica: la natura ciclica dell'abuso, l'esperienza di una madre vittima e la complessità di come tutto questo è vissuto dai bambini. Gli elementi ci sono tutti, ma Francesco Costabile, con uno stile sottile, inietta elementi terrificanti che spingono il film oltre il dramma. Alessandro (Marco Cicalese) e il fratello minore Gigi (Francesco [...] Vai alla recensione »
Tratto da una storia vera e tragica di violenza domestica, Familia, solida opera seconda di Francesco Costabile, affronta il dato di cronaca lavorando, però, in maniera molto cinematografica. La rappresentazione degli abusi di un padre (Francesco Di Leva) sulla moglie (Barbara Ronchi), con i figli che ci vanno di mezzo, è molto asciutta, rendendola, paradossalmente, ancora più drammatica.
Da Milano a Roma. Dagli skinhead di Lorenteggio ai "fasci" borgatari. Familia di Francesco Costabile, liberamente tratto da Non sarà sempre così di Luigi Celeste, adatta una storiaccia da cronaca nera del Nord in un vibrante dramma in romanesco e un pizzico di napoletano. Nella capitale vive Luigi (Francesco Gheghi) ventenne di estrema destra magnetico tra i camerati ma in passato deboluccio tra le [...] Vai alla recensione »
L'anatomia delle violenze immutabili della famiglia nucleare italiana prosegue ostinata nel nuovo film di Francesco Costabile. Dopo Una femmina, che aveva suscitato apprezzamenti per la sua violenza espressionista spudoratamente massimalista, Costabile rivela quella che sembra configurarsi come un'ossessione poetica. Adattamento dell'autobiografia di Luigi Celeste, che nel 2008 uccise il padre per [...] Vai alla recensione »
Luigi Celeste nel 2008 ha ucciso il padre che da anni picchiava la madre. Oggi è un uomo libero e sugli anni della galera ha scritto un libro con Sara Loffredi, Non sarà sempre così - La mia storia di rinascita e riscatto dietro le sbarre. Familia racconta la sua storia, la sua condanna in vita prima che in carcere, e lo fa a partire dall'inizio, quando da piccoli Luigi e il fratello Alessandro ascoltano [...] Vai alla recensione »
Dopo l'esordio con Una femmina Francesco Costabile allarga lo sguardo e abbandona gli astratti scenari calabresi per piantare i piedi dentro la solidità asfissiante di una metropoli non dominabile come Roma. Il suo Familia,nella Sezione Orizzonti di Venezia81, è tratto da un fatto di cronaca di cui si occuparono varie testate giornalistiche e che finì per diventare una delle tante storie maledette [...] Vai alla recensione »
Un thriller formato famiglia solido, ben girato, recitato e musicato, più lontano dall'infamia che dalla lode. Una medietà con licenza di acuto, aspirazionale senza complessi né infingimenti, una poetica vigile e uno stile senziente, eppure a rischio di sottovalutazione, complice qualche primo piano, qualche parentesi esemplificativa e qualche lirismo di troppo che dischiudono il baratro della fiction: [...] Vai alla recensione »
I ricordi dell'infanzia, positivi o negativi che siano, segnano in maniera indelebile l'esistenza di una persona. Tanto più se questi ricordi rientrano nella sfera più intima e familiare, magari casalinga, come quando di notte camminando in corridoi bui si ascoltano rumori di nascosto dietro porte chiuse. E allora il ricordo si mescola al sogno, facendosi sempre più confuso, diluito, i contorni svaniscono [...] Vai alla recensione »