Due grandi passioni diventate professione, talvolta mescolate insieme. Quando parliamo di Tecla Insolia, infatti, non possiamo limitarci a definirla attrice perché è con il canto che si è fatta conoscere al pubblico e, sempre attraverso il canto, ha cominciato ad addentrarsi nel mondo della recitazione.
I primi passi nel mondo della musica
Classe 2004, Tecla Insolia, nonostante la nascita a Varese, ha origini siciliane da parte di entrambi i genitori e cresce a Piombino (in provincia di Livorno). Ed è proprio in Toscana che muove i primi passi nel mondo artistico: ad appena cinque anni comincia la propria formazione musicale presso la Woodstock Academy, seguita dall'insegnante Gianni Nepi. Questo la porta, a soli dieci anni, a iniziare a partecipare alle attività dell'associazione artistica fondata da Gianna Martorella.
Dal punto di vista musicale partecipa a vari eventi tra cui il Festival di Castrocaro nel coro "Baby Voice" diretto da Sabrina Ceccarelli e a programmi televisivi come Pequeños gigantes, in cui, nel 2016, si classifica terza.
Col passare degli anni Tecla Insolia affina la sua tecnica vocale e canora e nel 2019 comincia a imporsi vincendo la competizione canora Sanremo Young e acquisendo in questo modo il diritto di partecipare al Festival di Sanremo 2020 nella categoria Nuove Proposte dove si classifica seconda con il brano 8 marzo vincendo anche il Premio Lucio Dalla e il Premio Enzo Jannacci.
Il debutto sullo schermo
Per osservare Tecla Insolia nei panni di qualcun altro e quindi dedita alla professione di attrice, fatta eccezione per una piccola parte nella serie L'allieva del 2018, bisogna aspettare l'anno dopo la sua partecipazione a Sanremo. È, infatti, il 2020 l'anno del debutto ufficiale davanti la macchina da presa nella serie televisiva Vite in fuga di Luca Ribuoli.
Nel 2021 comincia, però, a spiccare il volo e lo fa grazie al ruolo di protagonista nel film per la televisione La bambina che non voleva cantare. L'opera, diretta da Costanza Quatriglio, racconta la vita della celebre cantante italiana Nada, dall'infanzia fino al debutto al Festival di Sanremo, ed è proprio Tecla Insolia a vestire i panni dell'artista, mettendo subito in pratica le doti attoriali e quelle canore. Un'interpretazione che le vale il plauso della critica.
Nello stesso anno prende parte anche al film per il cinema Addio al nubilato di Francesco Apolloni e al film tv diretto da Matteo Oleotto, Tutta colpa della fata Morgana nel quale interpreta Maria. Il film si colloca all'interno del ciclo Purché finisca bene, composto da film che ripercorrono, con i toni della commedia all'italiana, le difficoltà dell'Italia del terzo millennio.
L'anno successivo è la protagonista di una serie televisiva di RaiPlay, creata da Luca Padrini e Simona Nobile e diretta da Duccio Chiarini, 5 minuti prima. La serie è una teen dramedy incentrata sulle prime esperienze sessuali di alcuni adolescenti e la Insolia interpreta Nina, sedicenne impacciata con l'altro sesso.
Il 2024 come anno d'oro
Protagonista indiscussa nel 2024 Tecla Insolia prende parte a diversi progetti, tra cinema e televisione. Sul piccolo schermo è al fianco di Ambra Angiolini nella serie Sempre al tuo fianco, ispirata al lavoro della Protezione Civile. Al cinema presta il volto a Giulia nel film di Francesco Costabile Familia con protagonista un incredibile Francesco Gheghi, premiato a Venezia nella categoria miglior attore della sezione Orizzonti. Nella storia, tratta dall'autobiografia di Luigi Celeste che nel 2008 uccise il padre, la Insolia è la giovane fidanzata del protagonista.
Nello stesso anno è anche la protagonista di una miniserie televisiva che, però, nonostante sia un prodotto per la televisione, viene presentata in anteprima al Festival di Cannes e poi viene distribuita al cinema in due parti. A dirigerla ne L'arte della gioia è Valeria Golino che la sceglie per il ruolo di Modesta che il pubblico osserva e accompagna dall'infanzia fino all'età adulta.
Il successo e l'affermazione come giovane talento attoriale per Tecla Insolia continua anche dopo questi grandi titoli. Si può citare, per esempio, L'albero di Sara Petraglia, presentato alla Festa del Cinema di Roma, ma ancora Primavera di Damiano Michieletto e Dieci giorni di Elisa Amoruso.
Parallelamente continua anche la sua passione per la musica e per il mestiere di cantante, tra nuovi brani e collaborazioni.