L'albero

Film 2024 | Drammatico, 92 min.

Regia di Sara Petraglia. Un film Da vedere 2024 con Tecla Insolia, Carlotta Gamba, Cristina Pellegrino, Carlo Geltrude, Beatrice Modica. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2024, durata 92 minuti. Uscita cinema giovedì 20 marzo 2025 distribuito da Fandango. - MYmonetro 3,29 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 20 marzo 2025

Un ritratto dei ventenni di oggi, alla ricerca di utopie e speranze che non gli sono state concesse, della loro voglia di vivere e amare e della loro grande infelicità. In Italia al Box Office L'albero ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 20,2 mila euro e 10,6 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,29/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,08
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera prima schietta che convince per la naturalezza nel raccontare due ragazze in cerca di se stesse.
Recensione di Pedro Armocida
giovedì 20 marzo 2025
Recensione di Pedro Armocida
giovedì 20 marzo 2025

Bianca ha 23 anni, dovrebbe frequentare l'università, ma non ci va mai. Ha poche ossessioni: il tempo che passa, la droga e Angelica. Da quando vivono insieme, tutto corre più veloce. Anche la loro amicizia, tra amore e dipendenza. Bianca ha un quaderno su cui scrive appunti per i suoi libri, ma vorrebbe annotarci altro: che perdiamo tutto continuamente e che alla fine, forse - tra le strade notturne di Roma e l'albero che si intravede, muto, dalla finestra di casa - niente andrà perduto.

L'opera prima di Sara Petraglia convince per la sua naturalezza nel raccontare due ragazze poco più che ventenni in cerca di se stesse.

Uno dei pregi maggiori dell'opera prima di Sara Petraglia - sì, la figlia dello sceneggiatore Sandro e non se ne parli più - è la schiettezza, sic et simpliciter. Perché è un pregio? Perché raccontare con semplice naturalezza, senza approcci moralistici, senza giudicare, due donne di vent'anni o poco più, Bianca e Angelica, è qualcosa di inedito e, in certa misura, di scandaloso. Raccontare cioè l'inedia quasi assoluta di due personaggi (anche se Bianca sta scrivendo tre romanzi contemporaneamente - su amore, amicizia e cocaina - il paradosso è che probabilmente non ne scriverà nessuno) che si trascinano, da una parte, in un luogo ben preciso, il quartiere Pigneto di Roma con, sullo sfondo in uno scorcio pasoliniano del Mandrione, sempre quell'albero - un pino - irraggiungibile, così vicino ma così lontano, e, dall'altra, in un tempo piccolo, mossi solo dalla ricerca e dal consumo delle droghe, ma senza nessuna 'euphoria', è qualcosa che rompe con qualsiasi confortevole narrazione recente. In più, per una volta il film dà un senso alle due parole un po' vuote - sguardo femminile - perché, oltre che a quello della regista (e della montatrice Desideria Rayner, dell'autrice della fotografia Sabrina Varani...), è chiaro che appartenga anche alle due protagoniste nel cui orizzonte di eventi l'elemento maschile è pressoché assente così come quello degli adulti vissuti solo come dei bancomat.

In questo senso c'è un film, uscito da poco, Diciannove di Giovanni Tortorici, che è un po' l'esatto contraltare de L'albero. Tutt'e due poi hanno in comune uno straordinario lavoro sulla geografia dei luoghi in cui si svolgono, in una sorta di topografia dei sentimenti e delle situazioni che sa molto di nouvelle vague.

Certo la riuscita del film, che si muove su corde che è un attimo pizzicare male, è dovuta alla naturalezza della sceneggiatura ma, soprattutto, all'adesione totale ai personaggi delle due interpreti, Tecla Insolia, sempre più sorprendente (qui come una specie di sosia della cantante Ariete che nelle sue canzoni scrive «hai 18 anni e non sai dove aggrapparti. Non sai con chi parlare, non sai di cosa farti») e Carlotta Gamba in un ruolo fantasmatico. Perché tutto sembra muoversi e partire da Bianca che, non a caso, ha un quaderno in cui appunta qualsiasi dettaglio per i suoi fantomatici libri. Che sia questo un omaggio al bellissimo libro del 1978 "Ore perse. Vivere a sedici anni" che Caterina Saviane pubblicò a 18 anni prima di morire per overdose pochi anni dopo? Siamo di fronte insomma all'identificazione di due donne che, alla fine, sembrano essere una sola (l'autrice stessa?).

Geografia e cocaina. Sono questi i due spazi in cui si perdono Bianca e Angelica («noi perse senza un perché», sempre Ariete anche se la regista sembra avere altri punti di riferimento musicali riesumando il Sergio Endrigo di "Lontano dagli occhi" e, soprattutto, i Diaframma di "Io ho te") e proprio il racconto dell'assunzione naturale della droga rimanda cinematograficamente a quello presente in Amore tossico di Claudio Caligari (mentre non c'è alcun legame con un film, sempre con due protagoniste in giro per la Capitale, come Avere vent'anni di Fernando Di Leo che si apre con il celebre incipit: «Avevo vent'anni... Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita»).
In questo senso c'è una libertà e un coraggio, anche a livello produttivo (basta autocensure!), che sorprende, perché la (bianca) cocaina, con il suo apparecchiamento, è quasi un elemento neutro, già dato, è così e basta, senza costrutti sociologici (il film ne è completamente privo anche rispetto all'alta borghesia di provenienza di Bianca, alla loro omosessualità, alla loro generazione...), è inizio e fine di un vagabondare che porta le due ragazze, o il loro specchio, anche a Napoli in uno splendido detour leopardiano proprio come lo è profondamente Bianca che si domanda, definitiva: «Perché siamo tutti tristi?».

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 11 aprile 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Bisogna tener d'occhio Tecla Insolia, giovane attrice di talento che a passo svelto s'incammina verso una carriera luminosa. Classe 2004 e doti recitative in pieno ribollire, ne «L'albero» esprime un lato mite e tormentato, castigata negli indumenti larghi della studentessa Bianca che ne fanno dimenticare la procacità dimostrata come protagonista de «L'arte della gioia», epopea Sky di Valeria Golino, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 marzo 2025
Pietro Diomede
ItaliaOggi

Non so quanto ci sia di autobiografico nell'opera d'esordio di Sara Petraglia, ma riesce a raccontare il dolore e la tristezza della protagonista con una tale intensità da farci portar dietro tutto il malessere raccontato anche dopo la visione, canticchiando «Io ho te» dei Diaframma che chiude questo film di difficile interpretazione. In cui si racconta il viaggio alla ricerca di sé stessa di Bianca, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 marzo 2025
Giuseppe Gariazzo
Duels.it

C'è un cinema italiano realizzato da registe che in questi anni sta offrendo opere che sono dei gioielli da tenere stretti e divulgare, da cercare spesso ai margini della grande distribuzione, che fanno bene agli occhi e al cuore, fatto da esordienti di immenso talento che si immergono nelle inquietudini e nell'in-stabile quotidianità di personaggi femminili in cerca di un loro posto nel mondo, interpretati [...] Vai alla recensione »

sabato 22 marzo 2025
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Ci auto-invitiamo, se non imbuchiamo, al film, perché dice Sara Petraglia nelle note di regia sono questi suoi cinematografici "mondi in cui gli uomini non esistono, così come non esistono gli adulti". Ontologicamente provati, ci accostiamo a L'albero nella canterina certezza che per farlo ci voglia il seme, e dunque Sandro, sceneggiatore di lungo corso e larghi onori, per lo più spartiti con Stefano [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 marzo 2025
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Due ventenni, la fatica di crescere, un vuoto esistenziale riempito con la cocaina. L'esordio di Sara Petraglia è l'autoritratto di una generazione Due dei migliori esordi italiani di profondamente, felicemente au -Italia, 92' tobiografici. E fissano sullo schermo con precisione uno snodo decisivo della prima giovinezza. Non sarà un caso ma per ora limitiamoci a constatarlo.

giovedì 20 marzo 2025
Giovanni Spagnoletti
Close-up

Una certa (nuova) tendenza del cinema italiano? Forse no ed è probabilmente prematuro parlarne o evidenziarla, ma, da qualche tempo a queste parte, mi sembra di notare, pur con la mia ormai cortissima memoria, che si stiano moltiplicando dei film dove sono narrati dei giovanissimi e i loro non semplici destini, oggi nella nostra società solcata da tanti, troppi e diversi problemi (anche se, poi, non [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 marzo 2025
Marina Visentin
Cult Week

Bianca (Tecla Insolia), protagonista di L'albero di Sara Petraglia, ha 20 anni e due grandi amori: Angelica (Carlotta Gamba) e la cocaina. Due attrazioni ugualmente pericolose, due derive che potrebbero portare ovunque, anche all'autodistruzione. Sono andate a vivere insieme, Bianca e Angelica, ma la loro relazione sembra ben presto assumere i contorni sfumati ma inquietanti di un rapporto tossico, [...] Vai alla recensione »

martedì 18 marzo 2025
Flavio De Bernardinis
Film TV

Roma, quartiere del Pigneto. Bianca, 23 anni, sogna di scrivere un romanzo, aggrappandosi disperatamente alla coetanea Angelica, che dai sogni però è immune. La cocaina impasta entrambe di amicizia e sensualità. Fino a che bisogna smettere, e allontanarsi l'una dall'altra. Pena la vita. Opera prima di Sara Petraglia, un romanzo di formazione con gli eventi trattenuti fuori campo, tenendo dentro, invece, [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 ottobre 2024
Vittorio Renzi
Quinlan

Partiamo dalla metafora, dal messaggio, così ce ne liberiamo subito e veniamo alle cose importanti. Cosa rappresenta l'albero? Quest'albero che Bianca e Angelica vedono dalla finestra del loro appartamento al Pigneto. Dov'è? Si chiedono le ragazze. Perché potrebbe sorgere oltre il loro quartiere, forse a Casilina vecchia. Più avanti, nel film, Bianca dirà che è l'unica cosa di Roma che le manca, perché [...] Vai alla recensione »

martedì 22 ottobre 2024
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Per fare un albero ci vuole il seme, per fare L'albero pure, alla voce Petraglia. La figlia dello sceneggiatore Sandro, Sara, esordisce alla regia cercando non l'inedito, ma l'inaudito, nell'autobiografismo più o meno mascherato e nel cocaine-of-age, più che coming. Almeno sull'edito esibisce chiaro coraggio: cosa c'è oggi di più (luogo)comune di Pigneto, Napoli, coca e omosessualità? Dritto per dritto, [...] Vai alla recensione »

martedì 22 ottobre 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Sono passati più di 40 anni tra i due film, ma L'albero può essere uno dei figli di Amore tossico. Tra Ostia e Centocelle del film di Claudio Caligari e il Pigneto e Casilina Vecchia dell'opera prima di Sara Petraglia, c'è prima di tutto un'attenzione alla geografia dei luoghi. Ovvio, sono anche presenti prima di tutto i tempi, le esigenze e l'inquietudine dei film giovanili sui ventenni.

NEWS
TRAILER
mercoledì 19 febbraio 2025
 

Regia di Sara Petraglia. Un film con Carlotta Gamba, Tecla Insolia, Cristina Pellegrino, Carlo Geltrude, Beatrice Modica. Da giovedì 20 marzo al cinema. Guarda il trailer »

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