C'è un albero che si vede dalla finestra, là in fondo, sopra la ferrovia. E appeso al muro c'è il ritratto di
un giovane poeta antico, Giacomo Leopardi, quello del tramonto della luna, degli amori tristi, della
giovinezza che fugge di corsa. Bianca ha poco più di vent'anni, dovrebbe frequentare l'università, ha
lasciato la casa dei genitori ed è andata a vivere nella casa dalla quale si vede l'albero, insieme ad
Angelica, coetanea, amica e amata. Bianca scrive in un quadernetto, va in cerca di cocaina in dei locali
rossi e blu, passa il tempo con gli altri amici a chiedersi come mai sono sempre tutti così tristi. L'esordio
alla regia e alla sceneggiatura di Sara Petraglia (figlia di Sandro) è un ritratto esemplare dei ventenni di
oggi, alla ricerca di utopie e speranze che non gli sono state concesse, della loro voglia di vivere e amare
e della loro grande infelicità.