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Ultimo aggiornamento martedì 26 febbraio 2019
I Queen e il loro frontman Freddie Mercury: la loro unicità di stile, la scalata sulle vette della musica mondiale fino all'iconico concerto Live Aid 1985, una delle più grandi performance della storia. Il film ha ottenuto 5 candidature e vinto 4 Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, 6 candidature e vinto 2 BAFTA, 3 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a Producers Guild, In Italia al Box Office Bohemian Rhapsody ha incassato 29,1 milioni di euro .
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giovedì 12 settembre 2024 ore 23,30 su TV8
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Da qualche parte nelle suburb londinesi, Freddie Mercury è ancora Farrokh Bulsara e vive con i genitori in attesa che il suo destino diventi eccezionale. Perché Farrokh lo sa che è fatto per la gloria. Contrastato dal padre, che lo vorrebbe allineato alla tradizione e alle origini parsi, vive soprattutto per la musica che scrive nelle pause lavorative. Dopo aver convinto Brian May (chitarrista) e Roger Taylor (batterista) a ingaggiarlo con la sua verve e la sua capacità vocale, l'avventura comincia. Insieme a John Deacon (bassista) diventano i Queen e infilano la gloria malgrado (e per) le intemperanze e le erranze del loro leader: l'ultimo dio del rock and roll.
Per il cinema le rockstar presentano un vantaggio: raramente muoiono nel loro letto, piuttosto di overdose, suicidi o annegati. Da qui l'affermarsi di un genere che è rimasto ormai senza fiato.
Un genere che segue uno schema obbligato: l'infanzia modesta, il trauma fondante, l'ascensione con prezzo annesso da pagare quasi sempre con una tossicodipendenza, la caduta, la redenzione a cui segue qualche volta la malattia e la morte. Insomma visto uno, visti tutti. Ma a questo giro di basso 'immortale' era lecito aspettarsi di più. Invece in Bohemian Rhapsody, proprio come in Ray o in Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line, l'originalità non è in gioco. Quello che conta è la ricostruzione pedissequa e la performance emulativa degli attori.
Dal premio assegnato a Jamie Foxx poi (Ray), il biopic è diventato un 'apriti sesamo' per gli Oscar. La somiglianza somatica e il mimetismo dei gesti cruciali. Lo sa bene Rami Malek assoldato per una missione praticamente impossibile: reincarnare l'assoluto, quel mostro di carisma e virtuosità che era Freddie Mercury. Pianista, chitarrista, compositore, tenore lirico, designer, atleta, artista capace di tutti i record (di vendita), praticamente uomo-orchestra in grado di creare e di crearsi. Un demiurgo che in scena non temeva rivali, che mordeva la vita, aveva la follia dei grandi e volava alto, lontano.
Le buone intenzioni e l'impegno pur rigoroso e lodevole dell'attore americano si schiantano rovinosamente contro il mito e una protesi dentale ingombrante che lo precede di una spanna ovunque vada. Non c'è rifugio in cui Malek possa fuggire o ripiegare. Con buona pace di Hollywood e di Baudrillard, l'aura di Freddie Mercury non conosce declino e schianta il suo simulacro.
In soccorso dell'interprete arriva solo il playback che ha richiesto un lungo lavoro di sincronizzazione del labiale e a occhi chiusi fa sognare. È sempre difficile mettere in scena la trasformazione di un musicista in icona, è un'impresa che riesce meglio a un giornalista che a un regista hollywoodiano. La pressione di dovere piacere a tutti lo conduce sovente a una semplificazione del discorso. Un livellamento biografico raramente felice. Eppure era tutto (già) lì.
Quando si nasce a Zanzibar, si cresce a Bombay, si trasloca a Londra, si ha un'estensione vocale di quattro ottave e mani magiche, ci si chiama Farrokh Bulsara, discendente di un funzionario (indiano) britannico negli anni Quaranta, si è già per definizione un personaggio da romanzo, una sorte di moderno nipote di Kipling.
Il film, fortemente voluto e sorvegliato a vista dai membri restanti dei Queen, soprattutto da Brian May che ha certificato l'operazione, non arriva mai a trascendere i passaggi stabiliti del biopic tagliato per gli Oscar. Senza contesto, Freddie Mercury, secondo Bryan Singer e Anthony McCarten (La teoria del tutto), che ha firmato lo script, è una rockstar nel senso più stereotipato del termine, le sue feste sono decadenti, i suoi eccessi leggendari.
Bohemian Rhapsody evoca tutto questo in maniera obliqua, concentrandosi su una star sola e infelice. Il 'cattivo' con cui condivide la sua (breve) vita è scritto con sottigliezza pachidermica e nutrito di cliché omosessuali fino alla nausea, prima che Freddie rinsavisca e riprenda il cammino dritto, sollecitato da un personaggio ovviamente eterosessuale. Bohemian Rhapsody poteva e doveva essere una grande opera rock. Ma degli impeti criptici nascosti dietro "Galileo", "Bismillah", "Scaramouche", "Figaro" o della vertigine lirica di "Bohemian Rhapsody", il film non conserva che il titolo, nessun eccesso, nessuna luccicanza.
Una vignetta dopo l'altra illustra la vita di Freddie Mercury senza sorprese, gesti anarchici, energia creatrice. Il volto dionisiaco dell'artista resta confinato nell'agiografia, disinnescato dietro baffi posticci, denti finti e un travestimento di troppo. Come Superman e Wolverine prima di lui, Freddie è un supereroe che desidera appartenere a un 'gruppo'. Nel percorso del protagonista si trova la tematica ricorrente del cinema di Singer che qui 'suona' didattico, inerte, placato.
Nella volontà di non disturbare nessuno, Bohemian Rhapsody contraddice il suo proposito, tradisce il suo soggetto, perde il treno e offende i fan, rimpiazzando con le immagini e un concerto copia-carbone (Live Aid) la vita originale che voleva onorare. I Queen hanno voluto preservare a tutti i costi l'immagine del loro leader rendendo alla fine un pessimo servizio a uno dei più grandi divi pop gay degli anni Ottanta, morto una mattina di novembre a quarantacinque anni, al termine di un'agonia segreta, lasciando dietro di sé cumuli di ricordi, brividi e note che fanno ancora vibrare le tavole di Wembley, Hyde Park o del Rainbow Theatre, componendo il best of della nostra memoria.
BOHEMIAN RHAPSODY disponibile in DVD o BluRay |
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Film a dir poco emozionante, girato e montato come meglio non si può chiedere ad un film musicale, buone recitazioni, tanto spazio alle canzoni ed alle origini di queste. Dico solo che mai avevo sentito applausi, a cui mi sono unito, a fine proiezione di un film. Probabilmente si può discutere sul fatto di non aver affrontato per niente gli ultimi anni di vita di Freddie oppure del fatto [...] Vai alla recensione »
Giungere a conoscenza, grazie a Bohemian Rhapsody, di quanti intenditori dei Queen si celassero da anni in territorio italiano, lo ammetto, è stata un’esperienza catartica: ho scoperto quantità enormi di infinite specie di “queenologi” che non credevo neanche esistessero. Si va dalla fan infoiata che proclama competenze e titoli accumulate a partire dalla tenera età [...] Vai alla recensione »
Decidere di andare al cinema per guardare un film che parla di musica provoca sempre spunti di riflessione: sarà il racconto fedele ai fatti accaduti? Saranno gli attori all’altezza ? Quanta licenza poetica si sarà presa la produzione ? Ancor di più se si parla di un film sui Queen, un film che parla di Freddie Mercury, tra i più grandi frontman mai esistiti, [...] Vai alla recensione »
Esattamente 27 anni dopo la dipartita dell’icona Freddie Mercury è finalmente arrivato sul grande schermo il tanto agognato e meritato tributo. Perchè tutto questo tempo? Racchiudiamo in due frasi le considerazioni personali: attendere un cinema iper conformista e magistralmente tecnologico/scenografico e trovare un produttore (meglio se 2) che potesse rappresentare e testimoniare [...] Vai alla recensione »
Un film atteso da tantissimi anni, pensato, ripensato, lavorato e ricomposto numerose volte con l’obiettivo di portare sul grande schermo la vita professionale e privata dei Queen e del suo frontman. Il lavoro di questa pellicola ricorda la costruzione affannosa e magistrale della hit Bohemian Rhapsody, che dà volutamente il titolo al film, quasi a volerne sottolineare la difficoltà [...] Vai alla recensione »
Il film, purtroppo, è andato oltre ogni mia aspettativa e in negativo s’intende. Premetto che sono un cultore della musica dei Queen e di Mercury in primis dal lontano 1984. Ero un ragazzino e Radio Ga Ga, legò le mie mani, il mio sentire ed il mio giovane cuore, per sempre, alle gesta delle 4 regine. Il film, non solo non è stato in grado [...] Vai alla recensione »
BOHEMIAN RAPSODY... Esperimento molto rischioso da realizzare visto la band e la il personaggio di cui si andava a raccontare la vita. Partendo dalla nascita dei Queen si arriva fino al memorabile Live Aid a Wembley, passando per gli anni in cui la musica detta i tempi tra il successo della band e gli eccessi di Freddy. Infatti, con la stessa velocità e grandezza con cui aumenta la popolarit&ag [...] Vai alla recensione »
Non sono un appassionato dei Queen, preferisco un altro genere di musica. Ma come tutti i cinquantenni so quanto siano trascinanti le loro canzoni e conosco il carisma di Freddy Mercury. Con questo spirito entro nella sala di un cinema grande, tanti pop corn, finalmente una sala piena e un pubblico quanto mai eterogeneo. Giovani, giovanissimi, e, incredibile, non sono nemmeno di quelli più avanzati [...] Vai alla recensione »
L'ennesima opportunità sprecata,per poter raccontare nel modo più degno possibile una band storica.Invece il messaggio che traspare,è superficialtà a tutti i livelli. In primis la storia,sin da subito troppo fallace,per niente credibile,anche per lo spettatore che conosce poco o nulla la vita privata di Mercury.Focalizzare il tutto sul ripudio delle sue origini e soprattutto [...] Vai alla recensione »
Atteso con grande trepidazione dai fan dei Queen di tutto il mondo e preceduto da una pubblicità enorme da parte dei mass media, Bohemian Rhapsody ha spaccato in due la critica: elogiato da alcuni come un film meravigliosamente emozionante e nostalgico, nonché tecnicamente impeccabile, e stroncato da altri, che lo hanno definito come un film piatto, frettoloso nella sceneggiatura, superficiale [...] Vai alla recensione »
Il film non si discosta molto da quelli riguardanti la vita delle star della musica che lo hanno preceduto, ovvero: si propongono di fare una biografia esaustiva e possibilmente non banale della vita di un gruppo musicale, o di un solista ed inevitabilmente affondano in una narrazione antologica, per la verità in questo anche sbagliata, in alcuni casi, di fatti ormai arci noti, in una invenzione [...] Vai alla recensione »
Premesso che ho amato i Queen fin da bambino, la mia recensione riguarda esclusivamente l'opera cinematografica, cercando di non lasciare che l'amore per Freddie, per i Queen e per la loro musica ne influenzi il giudizio. Nonostante Freddie Mercury sia magistralmente interpretato da Rami Malek (già apprezzato in Mr. Robot), con un'interpretazione da Oscar, senza dubbio, nonostante [...] Vai alla recensione »
Chi è in cerca delle prove della grandezza dei Queen, e di quel formidabile frontman che è stato Freddie Mercury, resti a casa, metta su un qualunque disco della band Inglese, e si perda tra le note. Se nessuno avesse mai dedicato una poesia alla Luna, questa non sarebbe per ciò meno bella."Bohemian Rapsody" è altro. È un volo tra note, parole, stati d'animo che si intrecciano e si annodano, per poi [...] Vai alla recensione »
BOHEMIAN RHAPSODY (USA/UK, 2018) diretto da BRYAN SINGER. Interpretato da RAMI MALEK, LUCY BOYNTON, GWILYM LEE, BEN HARDY, JOSEPH MAZZELLO, AIDAN GILLEN, ALLEN LEECH, TOM HOLLANDER, AARON MCCUSKER, MIKE MYERS ● La storia dei primi quindici anni della leggendaria rock band inglese, dal 1970 (anno in cui Farrokh Bolsara, alias Freddie Mercury, entrò come voce solista negli Smile, affiancando [...] Vai alla recensione »
Un po'stretto tra"memorial"e"poltically correct", questo"Bohemian Rhapsody"(David FLetchet, ma in origine Bryan Singer, Anthony Mc Carten e Bryan Singer autori di soggetto e il solo Mc Carten per lo screenplay, 2018). Storia del gruppo dei"QUeen", ma in specie di Freddie Mercury, invero Faruk Bulsara, di oridini parsi e di religione zoroastriana(la sua famiglia), [...] Vai alla recensione »
Bohemian Rhapsody é un film che vuole essere a tutti i costi impattante e potente sotto tutti i punti di vista, e in alcuni momenti lo é veramente, anche grazie ad un Rami Malek strepitoso. Il vero problema é il ritmo davvero discontinuo della pellicola, c'é una netta differenza tra la parte iniziale e centrale del film, con la prima che risulta eccessivamente frettolosa [...] Vai alla recensione »
Questo film racconta la storia di Farrokh (un ragazzo, un uomo, un essere umano, una persona) che segue la sua forte spinta ad Essere, Esprimersi e Realizzarsi ben lontano dai canoni di tradizione familiare e culturale di appartenenza. Anche se il conseguimento del successo e della popolarità nella prima parte del film rappresentano la meta positiva raggiunta dal protagonista, nella seconda parte [...] Vai alla recensione »
successo planetario meritatissimo : non e' piaciuto ai nostri critici ?poco importa : piace a milioni di spettatori che applaudono a fine proiezione in un trionfo di emozioni . Lo scopo di un film e' coinvolgere , emozionare commuovere :il film raggiunge perfettamente questi obbiettivi : Ci consegna un Freddy Mercury sensazionale nella interpretazione straordinaria di un [...] Vai alla recensione »
Il film “Bohemian Rhapsody” è indubbiamente un progetto ambizioso, forse così tanto da perdere di vista l’obbiettivo che intende perseguire. Che poi… Qual è il vero obbiettivo di questo film? È il racconto biografico del superbo Freddie? È un omaggio alla musica e al genio dei Queen? È un film “musicale”? Vuole raccontarci la genesi e l’evoluzione della band?Delle due ore e tredici minuti di film, [...] Vai alla recensione »
Ingiustificate le critiche a questo film, che ritengo il più bello del 2018. Forse non riesco a scindere il valore del film, dalla maestosità della musica dei Queen e per questo livéllo verso l'alto il mio giudizio. Ad ogni modo, le sensazioni, le lacrime ed il piacere fisico che mi ha provocato, significano che il film è veramente emozionante.
Bohemian Rapsody...ovvero tutto quello che NON CAPIRETE dei Queen. Senza date, nessuno che capisca da dove salta fuori John Deacon (il bassista), canzoni che saltano fuori come per magia, una trama che vorrebbe parlare ma non parla. Si va di fretta, è evidente come si voleva chiudere nelle 2 ore il film, finendo per far saltare fuori una trama molto povera, sia che si parli di Mercury, sia che [...] Vai alla recensione »
Ho rivisto il film una seconda volta a breve distanza dalla prima, per un'occasione, ma ne è valsa la pena, perchè ho capito (intuito?) il meccanismo del film che adesca lo spettatore. La prima volta ci sono andato con un pregiudizio non del tutto positivo, influenzato dalla critica che non lo esaltava a differenza del giudizio esaltante del pubblico.
La ricostruzione dell'esistenza di Freddy Mercury (in particolare soffermandosi sulla sua inarrestabile ascesa artistica) permette di sondare le mille sfaccettature dell'essere uomini. E c'è il rischio di strizzare l'occhio al pubblico ben oltre il consentito, avvalendosi in modo spregiudicato dell'attacco di qualche pezzo musicale arcinoto per mascherare l'incedere magari [...] Vai alla recensione »
Ho visto ieri Bohemian Rhapsody film diretto da Bryan Singer, anche se il regista è stato licenziato a due settimane dalla fine della lavorazione ed il lavoro è stato portato a termine da Dexter Fletcher,nonostante ció la pellicola rimane diretta dal regista statunitense. il Film non è stato acclamato dalla critica, tanto da parlare di buchi di sceneggiatura, forse dovuti al cambio del regista, mentre [...] Vai alla recensione »
Produrre un Biopic su una leggenda non è mai facile. Occorre trovare il giusto equilibrio tra la coerenza con la realtà, le aspettative di chi l'ha amata e il gusto commerciale del pubblico. Affinché arrivi a quante più persone possibile e non faccia piangere la casa di produzione in termini di incassi. Bohemian Rhapsody c'è riuscito? Poco, pendendo soprattutto dalla parte dell'ultimo fattore.
La proiezione del film si è appena conclusa, ho finalmente visto la pellicola che aspettavo da anni e dentro ho un mix di emozioni contrastanti. Esaltazione per il finale che da vero Fan non può non emozionarti, rammarico per ciò che è stato raccontato ( o meglio storpiato ) e vuoto perché quando escono i titoli di coda, ti rendi conto che questo viaggio nel mondo [...] Vai alla recensione »
A dispetto delle critiche negative, il film è un tributo adeguato al mito di Freddy Mercury e alla band. Quando ci si trova dinanzi a un artista così poliedrico e irripetibile il rischio di trasformarlo in caricatura di se stesso è forte,ma Malik ha saputo dare giustizia dell’artista e dell’uomo, con misura e rispetto.
Che salva questo film e'la musica reale dei QUEEN.Io 65enne ricordo benissimo il momento d'oro di questa band.Qui il racconto e'basato di piu'su Freddy Mercury(Rami Malek),origini pakistane,con il padre che mi avrebbe voluto la strada della musica.Invece Freddy come solista dalla voce straordinaria e' stato il pilastro dei "queen".
Chiederei ragione di quella protesi spropositata, di quelle mossette che ricordano Jerry Lewis, dell'affettazione, degli sguardi ammiccanti ed eccessivi. Sarebbe Freddy Mercury, questo? Il film si fa guardare, ma complessivamente il risultato è davvero mediocre. Bravi gli attori che interpretano gli altri musicisti della band e in particolare Brian May, convincenti, calati nella parte, sempre [...] Vai alla recensione »
Farrokh Bulsara è un giovane studente di origini parsi trapiantato a Londra dall'età di 18 anni. Figlio di onesti (e religiosi) lavoratori, eredita da loro il senso del dovere che lo spinge a svolgere i lavori più umili, come il facchino all'aereoporto di Heathrow. Spesso deriso per le sue radici, erroneamente confuse per pachistane, Farrokh sa di possedere il fuoco sacro [...] Vai alla recensione »
Il regista Bryan Singer con questo film omaggia la memoria del grande artista Freddy Mercury, indimenticabile voce solista del gruppo dei Queen. Ottima l'interpretazione dell'attore protagonista Rami Malek nel ruolo del compianto musicista, in quanto riesce a calarsi perfettamente in un personaggio così carismatico e così ricco di diverse sfaccettature.
Una produzione che ha riscontrato non poche difficoltà, principalmente dovute dal rapporto tumultuoso tra il regista (Bryan Singer) e l'attore protagonista (Rami Malek), ha dato vita ad un biopic affatto esente da difetti ma che in un modo o nell'altro si fa apprezzare. Uno dei problemi più importanti è probabilmente quello legato all'aspetto prettamente narrativo, [...] Vai alla recensione »
Film spettacolare, sono una fan dei queen da anni ormai e posso dire che è stupendo. Sinceramente non capisco quelli che dicono “non mi è piaciuto, troppi errori. etc..”, ragazzi questo è un FILM non un DOCUMENTARIO quindi mi sembra ovvio che ci siano delle imperfezioni qua e la.. Se volete guardarvi la biografia di Freddie Mercury andateve su youtube o compratevi il libro.
“Bohemian Rhapsody” , evocando un grosso successo musicale del gruppo dei Queen, è il titolo del film biopic su questo famoso complesso rock, capitanato dal grande ed istrionico cantante Freddy Mercury. Pertanto il film è, ovviamente, tutto incentrato sulla figura di questo talento della musica rock, dagli esordi sino, all’apice della propria carriera, al concerto [...] Vai alla recensione »
Ho affrontato la visione di Bohemian Rapsody con molta prudenza, senza nutrire alcuna aspettativa, ma onestamente l'ho trovato un buon film. Il suo limite è che si regge su due soli pilastri: il comparto musicale eccellente (com'era prevedibile) e l'immenso carisma di Freddie Mercury rievocato, solo in parte, dall'interpretazione appassionata, ma altalenante, di Malek. Vai alla recensione »
Sinceramente molto delusa. Il film è costruito veramente male e finisce per essere dispersivo e superficilale. Non è un film né sulla Band né sull'Uomo. Gli scivoloni storiografici non possono sicuramente essere giustificati da esigenze di copione. Il taglio registico è quello di un documentario low budget della bbc.
Era il 2006 quando lessi on-line le prime notizie sulla possibile lavorazione di una bio-pic riguardante i Queen e Freddie Mercury, all'epoca, la bellezza di 12 anni fa, si vociferava del coinvolgimento di Johnny Depp nei panni del carismatico cantante/pianista; passati quattro anni da Depp si passò a Sasha Baron Coehn, poi a Ben Whishaw e addirittura (orrore!) a Daniel Radcliffe.
Grottesco e a tratti ridicolo tentativo fallito di costruire un bioptic impossibile. Il povero Freddie, ad uso e consumo di un pubblico facilmente entusiasmabile, puritano e bacchettone come quello americano, fa una gran brutta fine, diventando un balbettante "bisessuale" dall'orientamento sessuale vago. L'icona gay diventa un romantico eterosessuale tenace depositario di un ricordo [...] Vai alla recensione »
Qualcuno può dirmi se posso tranquillamente portare i miei figli di 10 e 11 anni a vederlo? Amano canzoni queen ma non vorrei scene di sesso, volgari ecc ecc Grazie
Il film banalizza e non racconta come si conviene il talento particolare e dannato di un mito della musica. La "luccicanza" viene completamente oscurata.
Che si poggia solo sul mito di Freddy,nonostante l impegno dell interprete,con una protesi lunga ua spanna,non emoziona,non entusiasma,tanta noia,vinciore di Oscar immeritati, brilla solo nei venti minuti di montaggio origiale della perfomance dei Queen nel live Aid..almeno potevano scegliere un interprete più adatto,definito il sosia di Mrcury, coè Sacha Baron Cohen,forse [...] Vai alla recensione »
Singer fa il suo lavoro senza troppi fronzoli "sottomesso" da voltà altrui. La trama è qualcosa di piatto e per nulla originale con i classici punti di svolta visti e rivisti:"Essere nessuno, difficoltà di sfondare, successo, crisi e rivalsa". Il problema è che la sua storia è stata esageratamente filtrata per farlo sorbire a chiunque.
Ho visto solo da poco il film e forse con tutto quello che si è detto e scritto mi ero fatto delle aspettative forse impossibili. Sono un appassionato di musica e conosco bene l'avventura descritta nel film, peraltro con una regia e sceneggiatura perfette. Però non posso negare di essermi annoiato tanto.L'attore protagoniscta non riesce secondo me a cogliere l'essenza di [...] Vai alla recensione »
Appare giusta, in fondo, la decisione dell'Academy di riservare i premi per Bohemian Rhapsody principalmente all'aspetto sonoro e alla mimetica (ed empatica) interpretazione di Rami Malek. Il film, infatti, riduce i suoi meriti specificamente cinematografici al finale ellittico, che tronca la parabola umana e artistica di Mercury con il Live Aid dell'85, evitando la retorica di un [...] Vai alla recensione »
3 stelle, ma solo grazie alla musica dei Queen che vale 5 stelle e fa media con 1 stella che vale il film al netto del sonoro. La storia di Mercury e dei Queen poteva essere rappresentata meglio. Sono uscito dal cinema deluso dal film, ma un po' rinfrancato per aver ascoltato i pezzi dei Queen.
Brian May in un'intervista ha detto che Rami Malek ha abitato Freddy...Bah...penso abbia fatto tutto sommato un lavoro discreto (certo non da nominato ai Globes né tanto meno come mi immagino sarà agli Oscar). Nulla nulla nulla del carisma di Freddy. Non so come Freddy fosse nel privato e quindi non posso fare un confronto...ma sicuramente le riprese del concerto a Wembley e il logico [...] Vai alla recensione »
No, non si può scegliere un attore così distante dall'originale. Perché scritturarne uno che non ha nulla, nè nella fisicità, nè nei tratti, tantomeno nelle doti vocali, che si avvicini lontanamente all'originale? Probabilmente comandano logiche di tipo commerciale che un amante di Freddy non può comprendere nè accettare.
Si poteva fare un film migliore sui Queen? Si decisamente Si. Purtroppo questo film paga lo scotto di una gelosia mai sopita dall'inizio alla fine di quanto la sedicente famiglia Queen (almeno per quanto riguarda Taylor e soprattutto May) hanno covato per decenni. Freddie, viene tradito dai suoi stessi compagni che ce lo restituiscono decisamente corretto, come il Freddie/Malek dice nel [...] Vai alla recensione »
Ad uno sguardo più attento la struttura narrativa di questo film rivela inquietanti somiglianze con quella di quei film degli anni sessanta interpretati da Al Bano e Gianni Morandi, dei cosiddetti cioè "musicarelli". Il punto di partenza di queste storie è un giovane dotato di mezzi vocali immensi e mai espressi (Al Bano, Freddy Mercury) che proviene da una famiglia povera.
Addio luoghi comuni. Finalmente. Farrokh Bulsara, per gli amici Freddie Mercury, era un bravo ragazzo. E, vivaddio, il biopic dedicato alla sua vita non è il ritratto della solita star della musica, squartata da alcol e droga. Perennemente più di là che di qua. Certo la storia di the voice versione rock fa rima con quella dei Queen, gruppo affatto chiacchierato se non per la bisessualità del suo leader [...] Vai alla recensione »
L'effetto vintage c'entra relativamente con questa cine-biografia celebrativa dei Queen, anzi di Freddy Mercury superstar. Nelle mani di un regista come Bryan Singer, tutto si trasforma in un'apologia del diverso, che implicitamente è un supereroe. Quindi sul palcoscenico una superstar del rock. L'autore di Superman Returns e X-Men riesce in un impresa tanto semplice quanto mirabile: liberare Bohemian [...] Vai alla recensione »
Bohemian rhapsody è un film sfacciato, rumoroso e mascherato quanto poteva esserlo Freddie Mercury al suo apice. Un altro film avrebbe provato a vedere cosa c'è dietro la maschera - o almeno a giocare con quest'idea- ma quello di Bryan Singer no. Prende invece la leggenda e la cavalca spericolatamente, fino a ricreare quello che è stato uno dei concerti rock più famosi della storia, quello dei Queen [...] Vai alla recensione »
Era nato come biografia autorizzata - del defunto Freddie Mercury, voluta dai Queen anche per riposizionarsi un po' sul mercato, e chiarire chi aveva lasciato chi, al momento della carriera da solista. Al copione avevano messo Peter Morgan, impeccabile sceneggiatore di "The Crown" in tv, mentre al cinema vanta "L'ultimo re di Scozia" e "Frost/Nixon" (compensano il tonfo di "Hereafter", il film sullo [...] Vai alla recensione »
"Mama, just killed a man/ Put a gun against his head/ Pulled my trigger, now he's dead/ Mama, life had just begun/ But now I've gone and thrown it all away": è questo il punto in cui la voce potente di Freddie Mercury erompe con veemenza, dopo il fraseggio introduttivo, in quella che è unanimemente considerata la canzone emblema di una delle rock band leggendarie del Ventesimo secolo.
Al teaser i fan insorsero: ma il Freddie Mercury omosessuale dov'è? E il Freddie Mercury malato di Aids? Il film completo, invero, non cambia le domande in tavola. E' Bohemian Rhapsody, per cui Rami Malek smette la felpa con cappuccio dell'hacker di Mr. Robot e indossa i pantaloni attillati, le borchie e gli orpelli della "lead voice" dei Queen. Se ne parlava da almeno dieci anni, con una teoria di [...] Vai alla recensione »
Poteva essere una bohemian tragedy e invece la rapsodica, nel senso di episodica, vita di Freddie Mercury leader dei Queen è una hit spensierata che guardi, balli e poi ti dimentichi ma con piacevole soddisfazione. Rischiava di essere un flop annunciato perché i realizzatori sono stati incerti nel tono fino all'ultimo, senza una star dopo l'abbandono di Sacha Baron Cohen e con un regista prestigioso [...] Vai alla recensione »
Ancora prima dell'uscita «Bohemian rhapsody» ha fatto il pieno mediatico mondiale per alcuni incidenti di percorso, tra cui quello increscioso del licenziamento in corso d'opera del regista Bryan Singer (poi revocato nonostante il terzo del film girato nel frattempo da Dexter Fletcher) causato da una gragnuola d'accuse postume di molestie sessuali. Inoltre, certo, il biopic della rock star nonché icona [...] Vai alla recensione »