Ray

Film 2004 | Biografico +13 152 min.

Anno2004
GenereBiografico
ProduzioneUSA
Durata152 minuti
Regia diTaylor Hackford
AttoriJamie Foxx, Regina King, Kerry Washington, Curtis Armstrong, Patrick Bauchau Warwick Davis, Aunjanue Ellis, Kurt Fuller, Clifton Powell, Harry Lennix, Bokeem Woodbine, Sharon Warren, C.J. Sanders, Richard Schiff, Larenz Tate, Terrence Howard, David Krumholtz, Wendell Pierce.
Uscitavenerdì 21 gennaio 2005
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,61 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Taylor Hackford. Un film con Jamie Foxx, Regina King, Kerry Washington, Curtis Armstrong, Patrick Bauchau. Cast completo Genere Biografico - USA, 2004, durata 152 minuti. Uscita cinema venerdì 21 gennaio 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,61 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 1 marzo 2011

La vita di uno dei più grandi artisti della musica black. Ray Charles. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office Ray ha incassato 1,7 milioni di euro .

Ray è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,61/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,21
CONSIGLIATO NÌ
Regia canonica e ritmo lento in un film interpretato egregiamente ma forse solo per appassionati di Ray Charles.
Recensione di Mattia Nicoletti
Recensione di Mattia Nicoletti

This kid can do it. He is the One (Questo ragazzo ce la può fare. E' lui l'uomo giusto.).
Le parole di Ray Charles a Hackford, il regista di Ray, quando The genius ascoltò suonare Jamie Foxx al piano agli albori del progetto, sono la migliore sintesi di cosa rappresenti il film biografico su uno degli artisti che hanno inventato la black music. E non solo.
Ray si apre sui colori forti del profondo sud statunitense, durante l'infanzia del giovane musicista. La vita per i coloured, così come venivano chiamati negli anni'40 gli afroamericani, non è facile. L'unica via di scampo per fuggire dalla povertà è trasferirsi in città in cerca di fortuna. Non certo favorito dalla sorte per una malattia infantile che lo conduce alla città, il giovane Ray va all'avventura, sull'onda del Gospel e del Country. Gli anni passano e il successo inizia a crescere. Prima una piccola casa discografica, dove sono nati i primi pezzi, What I'd say, I got a woman, poi l'ABC, major che porta Ray Charles nelle case di tutti. Questa è la storia che conosciamo, ma Ray, da biopic movie quale è, racconta, soprattutto, i lati oscuri dell'uomo Ray Charles. La schiavitù della droga e le relazioni controverse con le sue donne, cause di numerosi problemi fra cui un allontanamento per diverso tempo dalla scena musicale.
Di sicuro interesse per gli appassionati, Ray, corre il rischio di non essere compreso e accettato dai più, per affrontare temi prevalentemente legati alla cultura e a un periodo storico di un paese, che per tradizione è ancora lontano dal nostro. Il ritmo è lento, sincopato, e lo stile registico è canonico, descrittivo, se si eccettua per la fotografia, accurata e perfetta nei dettagli. Taylor Hackford lascia parlare il personaggio.
E' l'interpretazione di Jamie Foxx, a fare la differenza e a valere il prezzo del biglietto. Foxx, scelto per questo ruolo in seguito alla performance in Ogni maledetta domenica, suona il piano, come Ray, dall'età di 3 anni e da adolescente dirigeva un coro gospel. Nonostante non conoscesse nel dettaglio la musica del genio, l'attore, che rischia di vincere l'Oscar (grazie anche all'ottima performance in Collateral), ha frequentato scuole di braille, partecipato a sessioni di registrazioni soul e blues, e ha vissuto per dodici ore al giorno con gli occhi bendati, per capire realmente cosa significasse essere un non vedente. Non volevo solamente imitarlo, volevo catturare l'essenza del suo spirito, del suo modo di essere, ha dichiarato Foxx.
E' lui il mattatore, ed è impressionante come un film di due ore e mezza, possa reggersi sulle spalle di una persona sola. One man band. One man soul.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 22 gennaio 2014
Emmanouel Δεπα

Un film geniale che ripercorre in maniera esaustiva circa i primi quarant'anni di vita di un artista stratosferico come Ray Charles. Ovviamente per raccontare la sua vita non si poteva non partire dalle sue umili origini e dalle difficolta da cui si è dovuto tirar via. A partire dalla cecità prematura ed alla mancanza di denaro in famiglia (già per questo il cantante merita [...] Vai alla recensione »

sabato 27 agosto 2022
eugen

"Ray"/Taylor Hackford, anche autore del soeggetto con James L. White, autore della sceneggiatura, 2004)viene propostoblico al pub poco dopo la morte del grande pianista-cantante-compositore(Ma una copia in braille a Charles era stata inviata e , pur se con qualche critica limitata ad aclune sequenze, l'artista aveva accettato il film nel suo complesso) , e'il primo biopic su Ray Charles, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 gennaio 2014
cinemamoremio

Questo film mi ha fatto scoprire l'Uomo Ray, fino ad ora per me soltanto una macchina produttrice di bella musica. Non conoscevo affatto la vita dell'Artista e credo che questa ricostruzione sia abbastanza fedele, anche se sarà quasi sicuramente un po' romanzata, come avviene spesso nei film biografici. L'interprete è così somigliante tanto da poter permettere al [...] Vai alla recensione »

sabato 30 agosto 2014
unicobezzi

Che cerchiate un "Pezzo di Storia della Musica", oppure un "Pezzo di Storia dell'America", la rivincita sul razzismo di un "negro", o quella di un cieco sulla vita, una delle prime realtà del business musicale, un racconto sulla dipendenza da droga o una "favola" del '900...beh, tutto questo è RAY!!!

giovedì 9 novembre 2023
eugen

"Ray"(Taylor Hack¿ford, 2004)nel quale  la rematica biogrfica(infanzia didifiicle, con una madre poverissima, schiava senza esserlo ufficialmente, in uno di quel stati de Sud degli States nei quali il razzismo era dominante, negli anni 1930  pi'che mai..., poi la difficolta'ad affemrarsi perch'e¿cieco se non proprio dalla nascita da poco dopo, , dunque [...] Vai alla recensione »

sabato 27 agosto 2022
eugen

"Ray"/Taylor Hackford, anche autore del soeggetto con James L. White, autore della sceneggiatura, 2004)viene propostoblico al pub poco dopo la morte del grande pianista-cantante-compositore(Ma una copia in braille a Charles era stata inviata e , pur se con qualche critica limitata ad aclune sequenze, l'artista aveva accettato il film nel suo complesso) , e'il primo biopic su Ray Charles, [...] Vai alla recensione »

sabato 14 dicembre 2013
ShiningEyes

E' vero che "Ray" può risultare canonico come biopic ed è vero anche che c'è un forte romanzesco a circordarlo. Ma è vero anche che, il canonico non sempre dispiace o è un difetto. Per me, "Ray" non poteva essere girato meglio: Hackford riesce a portarci nel cuore dell'America anni 50/60, con il jazz che impazzava nelle radio e i neri [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 novembre 2012
Alex41

Questo film mi è piaciuto molto. Certo ha degli alti e bassi, ma tuttavia è passabile. Non ho digerito molto il montaggio, a tratti troppo frenetico, ad altri alterna momenti lenti a momenti veloci, ma tuttavia la storia è comprensibile e interessante: la vita di Ray Charles, i suoi problemi con la droga, la moglie, la sua musica, i suoi sentimenti, tutto questo in 150 minuti in [...] Vai alla recensione »

martedì 20 luglio 2010
moroma

COME FILM HO MOLTO DA RIDIRE MA JAIME FOX BRAVISSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

Frasi
Pensa in centesimi e avrai centesimi…
Una frase di Ahmet Ertegun (Curtis Armstrong)
dal film Ray - a cura di silvio
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Le biografie musicali sono roba delicata. Possono dare luogo a capolavori ("Bird" di Clint Eastwood), a pezzi di trovarobato ("De-Lovely"), a film politicamente ed esteticamente corretti. Ricade nel terzo caso Ray: "biopic" ufficiale che Taylor Hackford dirige da gentiluomo, accreditando la mitologia di "The Genius"; però senza dimenticare, nel sottofondo, il contesto civile e politico in cui l'irresistibil [...] Vai alla recensione »

Enrico Sisti
La Repubblica

Il nodo Ray Charles si è sciolto dopo 15 anni di lavoro. «Era diventata quasi un’ossessione» spiega il regista di Ray, Taylor Hackford, quello di Ufficiale & Gentiluomo. Il suo racconto cinematografico del «Genius» finalmente sta in piedi: «Ma quante amarezze, dubbi, difficoltà. All’inizio Ray non voleva concederci i diritti. Avevamo troppe storie da collegare fra di loro e senza Ray al nostro fianco [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Era cieco, era nero, era eroinomane. Ed era musica pura. Dedicargli un film poteva sembrare un’impresa ad alto rischio. Agiografia o fallimento, non si scappa, fare arte con l’arte non funziona quasi mai. Invece al versatile ma non eccelso Taylor Hackford è riuscita la quadratura del cerchio. Con le inevitabili concessioni al genere, il suo Ray suo e di uno sbalorditivo Jamie Foxx ha il passo, il respiro, [...] Vai alla recensione »

Leonardo Jattarelli
Il Messaggero

Ray Charles diventa un film, tre mesi dopo la sua morte. Il grande cantante e pianista, uno dei maestri della black music, era già stato un libro (di discreto successo), un’autobiografia scritta anni fa con il contributo di un giornalista. Ora, complice probabilmente l’emozione della sua drammatica fine, consumato dalla malattia fino a perdere il suo bene più prezioso, la voce, e complice il successo [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Le ricorrenti cine-biografie hollywoodiane patiscono spesso l'handicap della magniloquenza e della banale imitazione fisiognomica. «Ray» ha invece il coraggio di assumere tutti i rischi del genere riuscendo a volgerli a suo favore: Taylor Hackford («Ufficiale e gentiluomo», «L'avvocato del diavolo», «Rapimento e riscatto») non cerca di dettagliare mezzo secolo di storia né di sottoporre le emozioni [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Cantante, pianista, organista, virtuoso di sax alto, voce eccitante e struggente più che commovente, sperimentatore capace di mettere insieme soul, gospel, jazz, country, sacro e profano, Ray Charles, afroamericano, cieco dalle perenni lenti nere, è morto il dieci giugno 2004 a 73 anni: meno di un anno fa, e già la cinebiografia «Ray» di Taylor Hackford è pronta, è nei cinema.

Silvia Bizio
La Repubblica

Torna di nuovo in scena il ritiro di Ray Charles? La popolarità del grande cantante americano, scomparso l’anno scorso il 10 giugno, non smette di brillare, tanto che da questa settimana il suo disco postumo di duetti è balzato in testa alla classifica italiana, scalzando un big come Vasco Rossi. Il regista Taylor Hackford sognava da anni di fare un film sulla vita dei leggendario cantante, pianista [...] Vai alla recensione »

Flaviano De Luca
Il Manifesto

Come può un bambino nero, nato nel sud razzista e perdipiù non vedente, diventare uno dei musicisti americani più famosi del novecento? E' un classico da american dream, una storia di successo e sacrifici, la scommessa esaltante di Ray, commedia biografica di Taylor Hackford, sulla vita dell'autore di Mary Ann e What'd I Say, un divo assoluto che ha saputo usare gli stilemi blues, rock, gospel e country [...] Vai alla recensione »

Emanuela Martini
Film TV

«Una tipica storia americana»: così il regista e sceneggiatore Taylor Hackford ha definito il proprio film. Ed effettivamente Ray, nel suo tratteggiare le umili origini e la rapida ascesa al successo di Ray Charles, la sua tendenza all’autodistruzione e la sua capacità di vincere i propri fantasmi, la sua solidità di origine contadina e il suo gusto del vagabondaggio (anche sentimentale), i suoi crolli [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Ray Charles, il gran musicista americano, è morto da meno di un anno (il 10 giugno 2004, a 79 anni) e già esce Ray di Taylor Hackford, il film della sua vita al quale lui stesso aveva collaborato dal 1987, che era stato impossibile realizzare a causa delta totale mancanza d’interesse di Hollywood, che risulta alta fine copro-dotto dal figlio del musicista, Ray Charles Robinson jr.

winner
miglior attore
Premio Oscar
2005
winner
miglior suono
Premio Oscar
2005
winner
miglior attore in un film brillante
Golden Globes
2005
winner
miglior attore
SAG Awards
2005
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