Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA, Germania, Gran Bretagna |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Tom Tykwer |
Attori | Clive Owen, Naomi Watts, Armin Mueller-Stahl, Ulrich Thomsen, James Rebhorn Jack McGee, Brían F. O'Byrne, Remy Auberjonois, Patrick Baladi, Victor Slezak, Luca Calvani, Luca Barbareschi, Michel Voletti, Jay Villiers, Fabrice Scott, Haluk Bilginer, Alessandro Fabrizi, Felix Solis, Nilaja Sun, Matt Patresi. |
Uscita | venerdì 20 marzo 2009 |
Distribuzione | Sony Pictures Italia |
MYmonetro | 2,63 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 15 settembre 2011
L'agente dell'Interpol Louis Salinger, insieme al Vice Procuratore Distrettuale Eleanor Whitman, cerca di smascherare un influente banchiere, coinvolto nel traffico illegale di armi gestito da una delle più grandi organizzazioni criminali del mondo. In Italia al Box Office The International ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 1,1 milioni di euro e 434 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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L'agente dell'Interpol Louis Salinger, con la collaborazione di Eleanor Withman è impegnato in una missione che sembra davvero impossibile: far emergere le prove del coinvolgimento di una grande banca in imprese delinquenziali e terroristiche che si sviluppano in ogni area del pianeta. Partiti da Berlino (dove un collega di Louis ha perso la vita) i due seguono le piste di denaro sporco e giungono a Milano dove assistono all'omicidio, nel corso di un comizio, di un rampante leader della nuova destra. A ogni passo avanti che compie l'inchiesta, le vite dei due protagonisti sono sempre più a rischio.
Tra i doveri del critico c'è quello di raccontare il meno possibile di un thriller per non rovinare la sorpresa allo spettatore. Quando però si tratta di un film di azione e suspense in cui si lavora sulla fantapolitica (molto politica e, purtroppo, poco fantastica) bisogna segnalare alcuni elementi. Innanzitutto che nel film, scelto come apertura della Berlinale in un anno in cui non ci sono praticamente film italiani perché definiti 'culinari' dal direttore, l'Italia non fa certo una bella figura. Carabinieri inefficienti quando non corrotti, BR prese a pretesto di azioni delittuose organizzate da tutt'altri soggetti, famiglie di nuovi politici non precisamente operanti nella legalità. Insomma un bel quadretto del Belpaese visto da fuori.
Detto ciò va dato atto a Tykwer di avere messo il dito (pur con tutti gli artifici del genere e distruggendo il Museo Guggenheim di New York in una scena tanto spettacolare quanto irrealistica) in una delle più purulente piaghe della nostra era: l'attività delle banche. La sceneggiatura era in lavorazione da anni e quindi ogni riferimento all'attuale crisi è puramente fortuito ma non tutto è invenzione. Negli Anni Settanta la Bank of Credit and Commercial International con base a Karachi risultò essere una centrale di sostegno e finanziamento di una vastissima rete di traffici illegali ivi compreso il sostegno ad attività terroristiche. Sono trascorsi più di trent'anni.
Tutto risolto e solo banche virtuose? A giudicare da quanto ci circonda si direbbe di no. Quindi godetevi la finzione ma, una volta usciti, tornate a leggere i giornali e a stare all'erta.
"The International"(Tom Tykwer, sceneggiatura di Eric Singer, 2009)narra di un agente"super"dell'Interpol che, insieme a una procuratrice distrettuale, indaga su vari epsodi di corruzione bancaria e in particoalre su uno, che si svolge in diversi luoghi dello scenario finanziaio internazionale, dove le ricerche affannose, che sembrano condurre a una soluzione, pervengono a quella [...] Vai alla recensione »
"THe International"(2009, Tom Twiker)è un film di spionaggio e d'azione(dove a un certo punto l'azione raggiunge una sorta di zenith), ma al tempo stesso anche un film che documenta l'orrore indotto dal capitalismo neoliberrsta e dalla finanziarizzazione selvaggia da esso indotta. Personalmente non credo al film politico di per sè e in absoluto, a quei film che vogliono [...] Vai alla recensione »
Gli agenti dell'Interpool Sallinger(Clive Owen) e Whitman(Naomi Watts) devono riuscire a smascherare il coinvolgimento di alcune banche mondiali in commerci di armi e in piani terroristici. Ma tra Berlino, Milano e New York la situazione sembra più complicata del previsto. Attualità mista all'action/thriller non propriamente hollywoodiano. E' questo il genere di film diretto da Tom Tykwer e con due [...] Vai alla recensione »
La stessa zuppa. Cambia la confezione che si arricchisce di colori più sgargianti, gli ingredienti sono lievemente differenti e magari invece delle carote ci sono le fave, perfino il nome compie una metamorfosi e viene tirata in ballo la lingua anglosassone, ma purtroppo stringi stringi il risultato non cambia. Così dopo averlo consumato tutto in un sol boccone, questo The international risulta essere [...] Vai alla recensione »
Il film e' molto interessante, girato in piu' parti del mondo, la storia avvincente un po' troppo lunga nella conclusione che avrei preferito piu' snella. Vorrei far notare come, secondo me, la fotografia dei vari luoghi visitati dal film risenta dei luoghi stessi, forse per dare un senso fotografico alle varie citta'. La parte italiana alle volte rasenta la fiction digitale, mentre la parte tedesca [...] Vai alla recensione »
Il film è crudo, a volte violento e con una buona dose di azione......e poi le banche, uno schifo totale!!! Da vedere...
BEN REALIZZATO..OTTIME INQUADRATURE LE SCENE SONO BEN CADENZATE, BEN PENSATE, CRONOMETRATE PER OTTENERE IL GIUSTO GRADO DI AZIONE E SUSPENCE SENZA MAI ANNOIARE LO SPETTATORE. L'INTERPRETAZIONE E' BUONA, UNO DEI MIGLIORI FILM DEL DECENNIO SU UN ARGOMENTO COSI' DELICATO MA CHE IL REGISTA LO TRATTA CON ESTREMA TRASPARENZA E CRUDA REALTA'..RIESCE A RISULTARE ORIGINALE COSTRUENDO UNA BELLA TRAMA NON INSERENDO [...] Vai alla recensione »
Un buon film asciutto spettacolare il giusto con buoni interpreti.
Parodia della realtà... Peccato perchè nn farà dei grandi incassi, speriamo che almeno venga scaricato e possa essere visto da più persone possibili.
Trama abbastanza consueta per un film di spionaggio, tutto nella media, anche troppo. Il film non appassiona e lo spettatore non viene coinvolto. Voto 5,5.
Un po' di attualità, e un pò di realtà finalmente...ottimo thriller!
Una trama inutilmente ingarbugliata, per un film piatto senza grosse emozioni ed eccessivamente lungo. Sono cose già viste e riviste. La sceneggiature manca di fantasia e il film risulta lento a tratti soporifero.
Qualche bella scena d'azione e niente altro. La storia è debole, l'andamento zigazagante, manca la presa. Recitazione sufficiente.
Un film d'azione lento ed un thriller macchinoso, che piu che col fiato lascia con lo sbadiglio sospeso...
Carino, per distrarsi un paio d'ore. Ma il cinema è un'altra cosa.
La bontà del film non si discute, ma la scena della sparatoria al Guggenheim era proprio necessaria? Un bell'interccio rovinato da troppo splatter.
Film thriller azione interpretato da attori gia' noti ma poco attivi nella loro interpretazione.La trama, anche se convincente non prende l'attenzione del pubblico essendo di poco interesse collettivo.Nel complesso un film comunque piu' che discreto.Voto 6+
film che non offre spunti interessanti dall'inizio alla fine; ogno cosa nel film non convince a pieno per un lungometraggio che alla fine risulta noioso e inutile
inizia bene, il film c'è tutto, azione, intrigo, suspence, poi svanisce, finale scadente..
Un financial-thriller che vaga e svaria per mezza Europa, coinvolgendo banche, istituzioni, terrorismo e organi di Polizia vari. Rimane piuttosto pesante e confusionario. Credevo meglio.
I tricolori sventolano, la folla applaude, il cecchino spara. E il leader di "Futuro Italia" (sic!) cade morto in pieno comizio. Nel panico i carabinieri corrono in cima al palazzo milanese, beccano il colpevole, anzi lo uccidono. Poi il capitano lascia a terra dei bossoli per completare la montatura. Così la colpa ricade sulle Brigate Rosse (ri-!); mentre a uccidere il leader di quel partito dall'aria [...] Vai alla recensione »
Che il titolo non inganni. In The International non ci sono lavoratori di tutto il mondo uniti in qualche sciopero, anzi. L'internazionale del regista tedesco Tom Tykwer è quella degli affari sporchi, delle banche armate che maneggiano denaro, mitragliette e potere politico. L'imbronciato agente Interpol Salinger, un Clive Owen con perenne barbetta di due giorni, si trova invischiato nelle malefatte [...] Vai alla recensione »
A movie devoted to the villainy of banks should be an easy sell these days, and “The International,” a sleek travelogue thriller directed by Tom Tykwer, at least flirts with timeliness, winking at an angry and anxious public mood. That multinational weapons manufacturers can be portrayed as more decent, civic-minded and principled than global financiers surely says something about the state of the [...] Vai alla recensione »
The International," short for the fictional International Bank of Business and Credit, may be the first movie named after a financial institution since 1934's "House of Rothschild." That such a film should come out now is simultaneously fortunate and unfortunate. With banks and banking on everyone's mind, it could be a great thing to have a film in which just such an institution is portrayed as malevolenc [...] Vai alla recensione »
"L'Enquête (The International)" : thriller bancaire sans provision Pouvait-on rêver sujet plus brûlant ? Une multinationale de la finance luxembourgeoise, sous des dehors très honorables, se révèle une organisation tentaculaire et mafieuse, impliquée dans le trafic d'armes et le financement du terrorisme. Face à elle, deux personnages très déterminés : un ex-flic américain teigneux recasé à Interpol [...] Vai alla recensione »
Eccole qua, le immancabili polemiche sul cinema italiano. L'Italia non ha film in competizione al festival di Berlino. Non ne ha neppure nella sezione Panorama, nel Forum, nella Berlinale Special. Niente di niente, nemmeno un cortometraggio, a parte Ermanno Olmi che porta il documentario Terra Madre posizionato nella neonata sezione Cinema culinario.
Consider this a warning to Nazis, dictators, religious fanatics and global terrorists. You just got downsized. There's a new breed of varmint ready to blast it out at the Obama Corral, if that's what it takes to hold tight to their stock options and megabonuses. Yup, I'm talking bankers. That's real evil, baby. Gone are the days when banks were content to simply foreclose on an old lady's mortgage. [...] Vai alla recensione »
The International è una produzione tedesca con attori anglo-americani, dove Clive Owen e Naomi Watts, agenti dell'Interpol, indagano su una banca e il traffico d'armi. Il personaggio di «Umberto Calvini» (Umberto come Ortolani, Calvini come piccolo Calvi) allude a Berlusconi: l'interpreta Luca Barbareschi, giusto il tempo di venir ucciso a Milano. Il film deriva dallo scandalo (reale) della pakistana [...] Vai alla recensione »
Che cos'è la rapina di una banca rispetto alla fondazione di una banca?» scrive Bertolt Brecht. Alla luce della crisi economica attuale rimane difficile dargli torto, tuttavia in The International il regista tedesco Tom Tykwer va oltre perché il capo della IBBC, sui cui indagano gli agenti Clive Owen e Naomi Watts, è addirittura pronto a far ammazzare chiunque osi ostacolarlo.
Protagonista di due thriller in uscita (The International, in Italia, e Duplicity, negli Usa) l'attore affronta un crac internazionale, ma se la spassa anche con la sua collega preferita. Il vero dubbio dell'uomo che non fu 007, ma sogna di diventare l'ispettore Marlowe, è un altro. Cosa conta di più nella sua vita: il calcio o le corse dei cavalli? Per contratto, Clive Owen ha l'obbligo di salvare [...] Vai alla recensione »
Il kolossal tedesco e americano che inaugurò la Berlinale 2009, Internazionale, è un thriller politico filo occidentale e di produzione multinazionale (Reality Media) che racconta non l'eroica saga di Mourinho o di Marx, ma la caccia grossa a una banca multinazionale, dagli abili maneggi valutari, con sede in Lussemburgo, che è implicata nel terrorismo mondiale, e che è nostalgico dei sapori, degli [...] Vai alla recensione »
Servito come "apertura" a Berlino, un preteso film di denuncia che è, in realtà, un thriller paranoico senza contenuti ideologici. I "cattivi" sono, sì, le banche d' affari che speculano sul disordine mondiale; ma Tykwer si disinteressa della verosimiglianza, per confezionare scene d' azione spettacolari (nel museo Guggenheim di New York) o situazioni a suspense (nella moschea di Souleymane a Istanbul). [...] Vai alla recensione »