Campo di battaglia

Film 2024 | Drammatico, +13 104 min.

Regia di Gianni Amelio. Un film Da vedere 2024 con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2024, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 5 settembre 2024 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,16 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Campo di battaglia tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento giovedì 5 settembre 2024

Gianni Amelio gira un film ambientato in Friuli-Venezia Giulia, durante la Grande Guerra. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 3 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Campo di battaglia ha incassato 1,3 milioni di euro .

Consigliato sì!
3,16/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,13
PUBBLICO 3,35
CONSIGLIATO SÌ
Amelio diluisce la tensione narrativa e riduce l'azione. Rimane la potenza del messaggio.
Recensione di Paola Casella
sabato 31 agosto 2024
Recensione di Paola Casella
sabato 31 agosto 2024

Stefano e Giulio sono amici da sempre, si sono laureati insieme in medicina, ma hanno diverse concezioni della professione, se applicate ad una situazione di guerra. Quella in cui si trovano coinvolti entrambi come ufficiali medici è il primo conflitto mondiale, e mentre Stefano ha come obiettivo quello di rimandare al fronte tutti i feriti al primo accenno di guarigione - soprattutto i "miserabili simulatori" che si sono procurati da soli il modo di evitare il combattimento - Giulio arriva a contagiare, mutilare e privare (magari temporaneamente) della vista o dell'udito quei soldati che vorrebbero solo tornare a casa. Fra i due ufficiali c'è Anna, ex compagna di università che non ha potuto laurearsi con la lode solo perché non potevano dare il massimo dei voti ad una donna, e dunque ha "preferito" diventare infermiera. Nonostante l'affetto per Stefano e Giulio, Anna si troverà a scegliere quale delle loro visioni della medicina e del mondo seguire, soprattutto quando l'epidemia di febbre spagnola arriverà a colpire l'esercito e il Paese.

Campo di battaglia, liberamente ispirato al romanzo "La sfida" di Carlo Patriarca, mette a confronto due morali.

Quella di Stefano che "non festeggia i perdenti" e disprezza i "vigliacchi" intenti a togliere posti letto e assistenza ai "valorosi" lasciando "gli altri a morire per loro", così che "a fare l'Italia rimarranno solo i furbi"; e quella di Giulio, che voleva fare il biologo ricercatore e finisce per essere soprannominato dai pazienti "La mano santa", perché "strappa i feriti ad una guerra ingiusta" e si rifiuta di "obbedire alle circostanze". In mezzo Anna ascolta entrambi, ritenendo "la guerra un dovere e combattere necessario", ma esercitando una pietas istintiva verso quei soldati poveri e giovanissimi che si esprimono solo in dialetto e si sono ritrovati in mezzo ad un conflitto che non sembra riguardarli.

Gianni Amelio e Alberto Taraglio costruiscono una sceneggiatura minimalista all'interno di una regia (sempre di Amelio) sontuosa coadiuvata dalla bella fotografia di Luan Amelio Ujkaj, ma in qualche modo diluiscono lungo la durata del film la tensione narrativa e la potenza di un messaggio che contempla le ragioni di tutti, e che non può non riportare alla memoria, nella seconda parte, la recente pandemia.

Nessuno di questi due medici agisce per il proprio tornaconto, entrambi rivelano una genuina nobiltà d'animo che però segue percorsi opposti, ed entrambi agiscono in prima persona, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni. Di qui un conflitto non manicheo che restituisce complessità alla storia, al contrario dell'appiattimento mediatico avvenuto durante il Covid.

Questo però crea una sorta di catenaccio che riduce l'azione al minimo, e il conflitto fra i due amici non esplode mai, limitandosi (si fa per dire) a seguire percorsi paralleli. Anche la figura di Anna resta a metà del guado, il che è coerente con il suo personaggio, ma non consente un adeguato sviluppo drammaturgico.

Tuttavia Campo di battaglia è una profonda riflessione su come il contesto di guerra estremizzi i caratteri e stritoli le coscienze, costringendole ad una disumanità per la quale non sarebbero naturalmente portati, e verso la quale non dovrebbero essere spinti.

Sei d'accordo con Paola Casella?
L'autolesionismo dei soldati durante il primo conflitto mondiale come specchio della follia di ogni guerra.
Overview di Simone Granata
giovedì 1 agosto 2024

Due anni dopo Il signore delle formiche (2022), Gianni Amelio torna in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e di nuovo con un film che scava in un capitolo buio della storia italiana. Campo di battaglia è ambientato in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale, e vede protagonisti due ufficiali medici che lavorano nello stesso ospedale militare dove sono testimoni del fenomeno dell'autolesionismo praticato dai soldati per essere riformati o almeno portati via dalle trincee. Nel frattempo, al dramma bellico sta per aggiungersi la grande epidemia di febbre spagnola.

Il film di Amelio atteso a Venezia racconta l'orrore della guerra di un secolo fa per guardare anche all'oggi. Protagonisti due dei migliori attori della loro generazione: Alessandro Borghi e Gabriel Montesi.

Alla Mostra del Cinema di Venezia del 1959 veniva presentato uno dei capolavori della commedia all'italiana, La grande guerra di Mario Monicelli - premiato con il Leone d'oro ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini. Per la prima volta, la guerra del '15-'18 veniva raccontata al grande pubblico in Italia senza il velo della retorica gloriosa e patriottica, sventolato a lungo dalla propaganda nazionalista, in particolare durante il fascismo, ma anche in seguito. Il conflitto che era stato tramandato nei decenni successivi come sforzo eroico e momento fondativo della nazione, veniva smitizzato da Monicelli attraverso la storia di due soldati lavativi - straordinariamente interpretati da Vittorio Gassman e Alberto Sordi - costretti al fronte e impegnati solo a tentare di farla franca, piccole pedine protagoniste di una tragedia farsesca, inserita nel realismo della ricostruzione storica.

Sessantacinque anni dopo, il nuovo film di Gianni Amelio (in anteprima a Venezia e già da settembre nelle sale italiane) si sofferma con approccio puramente drammatico su un aspetto ancora poco noto di quella guerra, e che ne rivela tutto il dolore e l'assurdità (come di tutte le guerre): spesso, i soldati mandati a morire nelle trincee si ferivano volontariamente pur di scampare a quell'orrore e nella speranza di tornare a casa, invalidi ma vivi. All'aumentare degli episodi di questo genere, gli alti comandi inasprirono i controlli, punendo in maniera via via sempre più crudele e sommaria i simulatori e le auto-mutilazioni. Migliaia di uomini furono condannati a morte o all'ergastolo.

Nel film di Amelio, il dottor Stefano Zorzi (Alessandro Borghi) agisce dunque come ispettore nella Clinica delle Esenzioni, sorvegliando i militari feriti ed esaminando la natura delle lesioni, assieme all'altro medico nonché amico d'infanzia Giulio Farradi (Gabriel Montesi). I due hanno però una visione diversa della guerra e di quella strategia disperata messa in atto dai soldati, e saranno inoltre divisi dai rapporti sentimentali con l'infermiera Anna (Federica Rossellini). A complicare ulteriormente le cose ci sarà la terribile pandemia influenzale del 1918-19 detta Spagnola - perché inizialmente solo nella neutrale Spagna i giornali potevano parlarne, a differenza degli altri Paesi in guerra - la cui diffusione verrà favorita dal massiccio spostamento di truppe nel mondo e dalle pessime condizioni igieniche di trincee e accampamenti.

Quella di Amelio - già Leone d'oro a Venezia per Così ridevano (1998) e Leone d'argento per Lamerica (1994) - si preannuncia un'opera intensa, una lente d'ingrandimento sulla guerra di un secolo fa per guardare anche all'oggi, ai conflitti che ancora devastano il nostro presente, dall'Ucraina al Medio Oriente. Perché, citando il regista, "la guerra è una malattia da sradicare, ma dalle radici inafferrabili."

Tutti i film da € 1 al mese

Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 2 ottobre 2024
Mauridal

  Tutt’altro che la commedia ‘La grande Guerra di Comencini’ , questo film vuole rappresentare un aspetto della prima Guerra , una tragedia italiana nel conflitto con L Austria.Il regista Amelio ha voluto ricostruire un particolare della vicenda umana che ha coinvolto uomini soldato,  mandati al macello in trincea e anche medici e infermieri che cercano di salvare [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 settembre 2024
laurab

Una mano che si protende e chiede aiuto, chiede di essere salvata e dice “ascoltami, sono ancora viva”. In una lingua che a tratti sembra incomprensibile ma che racconta di mille vite diverse che si ritrovano a servire una patria e un ideale percepito dai più come un ingannevole obbligo. E così, nella totale assurdità della guerra e in una variegata umanità, [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 settembre 2024
vittorio stano

La guerra è una malattia da sradicare, ma dalle radici inafferrabili, ha affermato il regista Gianni Amelio commentando la sua ultima, intensa opera cinematografica "Campo di battaglia". Il dolore, le atrocità della guerra, la morte, dalle braci del  '900 ci portano inesorabilmente alle guerre di oggi: all'Ucraina, alla martoriata Palestina, dove a tutt'oggi [...] Vai alla recensione »

domenica 8 settembre 2024
enzo70

Il senso del film, del dolore, dell’atrocità della guerra, della morte è tutta nella prima ripresa, lunghissima, in cui un soldato cerca tra una catasta di cadaveri qualche superstite e, intanto, prende dai vestiti ciò che gli può servire per sopravvivere. E poi la speranza, una mano che esce dal mucchio, un uomo che forse vivrà.

sabato 7 settembre 2024
cardclau

Nel film Campo di battaglia Gianni Amelio riflette sulla capacità di resistenza, di sopravvivenza, e di ricerca di una via di fuga, dell’essere umano di fronte a due terribili “pestilenze “ in rapida successione, la Prima Guerra Mondiale del 1914-1918 (la seconda guerra “industriale”, dopo la Guerra Civile Americana), e l’epidemia di spagnola del 1918-1919. [...] Vai alla recensione »

domenica 29 dicembre 2024
Eugenio

Stefano e Giulio, amici d'infanzia, entrambi a lavoro nello stesso ospedale; è l'ultimo anno della grande guerra e ogni giorno soldati feriti, mutilati, ammalati giungono dal fronte. Tra questi, molti di loro "impostori, che cercano di sfuggire alla fatalità della guerra autoinfliggendosi ferite, poveri giovanissimi uomini divenuti carne da macello.

venerdì 20 settembre 2024
Luigi

Ho visto il film ieri sera, gran bel film che mostra un lato sempre tragico della guerra, ma diverso.Bravi gli attori, ma quello che mi è piaciuto più di tutti è il soldato napoletano, un interpretazione magnifica del "pazzo" le scene seduto sul camion, sotto il letto, per terra, sono da brivido mentre quella nell'osteria mostra tutta la sua presenza scenica.

lunedì 30 settembre 2024
amoilcinema

Recensione campo di battagliaSono andato al cinema con grandi aspettative, Amelio è un regista che mi piace molto e la partecipazione i all’81° Biennale del Cinema di Venezia era un ottimo biglietto da visita. Ne sono uscito profondamente deluso per diversi motivi.Iniziamo dal problema forse più grande, che riguarda la scrittura e fa perdere consistenza all’intero film.

lunedì 30 settembre 2024
amoilcinema

  Sono andato al cinema con grandi aspettative, Amelio è un regista che mi piace molto e la partecipazione all'81° Biennale del Cinema di Venezia era un ottimo biglietto da visita. Ne sono uscito profondamente deluso per diversi motivi. Iniziamo dal problema forse più grande, che riguarda la scrittura e fa perdere consistenza all’intero film.

mercoledì 25 settembre 2024
enrico

Una vera noia. Non aggiunge nulla a ciò che della guerra già si sa. Melenso, retorico, psicologia elementare. Gli attori pricipali uno strazio: la Rossellini ha sempre la stessa espressione. Pare di sentire il regista che le dice: sii triste, sii pensierosa, sii perplessa, sii arrabbiata... niente, una statua di marmo. Non portateci le scolaresche, capiranno che gli adulti mentono quando [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 settembre 2024
ROSMERSHOLM

Film di nobili intenzioni e notevole sforzo produttivo, appesantito da una sceneggiatura scolastica che enuncia continuamente i temi del conflitto  senza che questi si sviluppino veramente. La recitazione poi, nonostante  sia affidata  ai migliori attori italiani, soffre una direzione superficiale: troppo monocorde Montesi così come  Borghi, che sembra muoversi al rallentatore [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 settembre 2024
Gianni ZONTA

Al termine del film mi sono alzato sostanzialmente deluso... Un film troppo breve, dal quale mi aspettavo più intensità e più azione. Con i miei amici ci siamo detti : "tutto qui ?" Con il passare delle ore scopri in realtà che è un film che ti segna sempre più profondamente, un film che solleva quesiti ed emozioni molto profonde e invoglia alla riflession [...] Vai alla recensione »

domenica 29 settembre 2024
corebo

Un film storico che ti catapulta in una situazione vissuta dai nostri nonni e bisnonni, ben rappresentata la prima guerra mondiale, poco sentita da ragazzi di un Italia ancora in gran parte analfabeta, combattuta fra due fonti i cosiddetti Patrioti e i socialisti che avanzavano come classe politica. Bravi gli attori nessuno escluso in particolare i ragazzi feriti e/o gravemente malati.

giovedì 12 settembre 2024
athos

La lentezza della guerra penetra fino alle ossa questo film, dove due medici lontani dal fronte hanno la guerra addosso. Il primo è uniforme al dettato nazionale, deve rimettere in sesto in qualunque modo i feriti per ricacciarli al fronte. Il secondo, un Alessandro Borghi che ha dovuto limitare la sua esuberanza, cerca in tutti i modi di trattenere questi ragazzi che parlano tutti i dialetti [...] Vai alla recensione »

sabato 7 settembre 2024
Giggetto

Un film che mostra gli orrori della prima guerra mondiale, che si accompagna a capolavori come Orizzonti di glora e Uomini contro (Francesco Rosi). Le scene dell'Ospedale sono dei capolavori, anche per la recitazione degli attori principali e delle comparse. Si vede come la tragedia della prima guerra mondiale portò a contatto tra loro giovanissimi provenienti da tutte le parti d'Italia che a mala [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 13 settembre 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Solo la prima sequenza (bellissima) sul campo di battaglia della Grande Guerra, 1918. II tappeto di cadaveri, una mano chiede aiuto. Quindi Amelio sposta la cinepresa in un ospedale militare. Due medici, già compagni di corso. Uno (Montesi), appena i feriti stanno un po' meglio li rimanda al fronte. L'altro (Borghi) si inventa modi per farli tornare a casa.

domenica 8 settembre 2024
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

La macchina da presa avanza lenta su cumuli di cadaveri riversi nel fango. D'improvviso, una mano esce dall'orrore e si alza verso il cielo La vita contro la morte, potrebbe intitolarsi così, Campo di battaglia (Italia, 2024, 104'). Per vita non si intende un principio generale, astratto. Sono i vivi, è il loro concreto non morire il cuore narrativo e morale del film che Gianni Amelio e il cosceneggiatore [...] Vai alla recensione »

sabato 7 settembre 2024
Valerio Caprara
Il Mattino

Dalla Mostra di Venezia sbarca quasi in diretta nelle sale cittadine "Campo di battaglia" di Gianni Amelio, cineasta fervido e talentuoso ma non sempre all'altezza del consolidato favore della critica. Stavolta il film, sceneggiato con Alberto Taraglio sulla base del romanzo La sfida di Carlo Patriarca, rievoca il carnaio della Prima guerra mondiale correndo il rischio di confrontarsi con una lista [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2024
Maurizio Porro
Il Corriere della Sera

No, non credo che sulle zolle di terra arsa dalla Prima Guerra Mondiale, torneranno i prati, come sperava il caro Ermanno Olmi nel suo ultimo, bellissimo film girato vicino alla casa di Asiago. Almeno a giudicare dal molto vibrante e originale film di guerra senza guerra di Gianni Amelio Campo di battaglia, proiettato a Venezia ed ora nelle sale. A parte l'inizio stravolgente con un mucchio di cadaveri [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2024
Maria Lucia Tangorra
Cineclandestino

«Molte cose non potrò esprimerle con l'intensità che vorrei, perché il dolore prostra, vuota, abbrutisce, distrugge, come dell'acido solforico versato sull'anima» scriveva Carlo Emilio Gadda nel "Giornale di guerra e di prigionia". Lo scrittore di "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" partì volontario arruolandosi nel Regio esercito, dove fu inquadrato come sottotenente della seconda sezione [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2024
Emanuela Martini
Film TV

Una macchina a mano che accarezza come un carrello, che ti mostra cose terribili senza edulcorarle nel nome dell'epica, ma che ha anche pietà delle ferite, le sofferenze, le debolezze, gli errori e gli orrori che ti sta mostrando: un giro intorno a un cumulo di cadaveri in mezzo ai quali si fa strada, all'improvviso, una mano spalancata che implora aiuto; un ospedale militare vicino alla linea del [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2024
Massimo Causo
Duels.it

La guerra è altrove, fuori campo. A essere precisi, Gianni Amelio la circoscrive nella carrellata circolare dell'incipit attorno all'orrida catasta di cadaveri ammucchiati al fronte: un circolo di morte, da cui emerge una mano ancora viva, che contiene tutto l'assurdo orrore dei combattimenti di cui vedremo solo le conseguenze sui corpi feriti che giungono all'ospedale.

domenica 1 settembre 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

L'Italia scende in campo, un "Campo di battaglia", ma la prima partita per il Leone è purtroppo persa. Gianni Amelio punta alla tragedia umana della guerra, ma al tempo stesso peggiorata da un'altra minaccia, più subdola e invisibile: la terribile pandemia influenzale, chiamata Spagnola, che fece assai più morti a letto (si parla di parecchi milioni) che in trincea.

domenica 1 settembre 2024
Alessandra Levantesi
La Stampa

Dopo tante storie giocate sul privato, ecco arrivare film che riportano in primo piano la Storia nella sua espressione più distruttiva e incontrollabile. Al pari di Uomini contro di Francesco Rosi e Torneranno a fiorire i prati di Ermanno Olmi, il Campo di battaglia di Gianni Amelio è quello della I Guerra, ma non nelle trincee, bensì in un ospedale militare del Friuli dove l'ufficiale medico Gabriel [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2024
Raffaele Meale
Quinlan

Ci sono due riprese in piano sequenza nella prima parte di Campo di battaglia che sembrano voler definire meglio di ogni altra speculazione retorica il senso intimo di quello che è il diciannovesimo film diretto da Gianni Amelio per l'uscita cinematografica. Nella prima dei soldati si muovono in uno spazio astratto, che è per l'appunto il campo di battaglia ma è anche un non-luogo dominato dalla morte, [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2024
Oscar Cosulich
Ciak

Tra i titoli italiani in Concorso alla 81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia il nuovo film di Gianni Amelio, Campo di Battaglia racconta una storia di uomini ambientata nell'ultimo anno della Prima Guerra Mondiale, alla vigilia della prima grande pandemia moderna, quella della 'Spagnola'. Un film - interpretato da Alessandro Borghi, Gabriel Montesi e Federica Rosellini - che sarà [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2024
Alvise Mainardi
NonSoloCinema

Sul finire della Grande Guerra, Stefano e Giulio - rispettivamente Gabriel Montesi e Alessandro Borghi - lavorano nello stesso ospedale militare, dove si contano in egual misura feriti in azione e autolesionisti desiderosi di scappare dall'orrore bellico. Stefano, ossessionato dalla codardia altrui perché incapace di ammettere la propria e con la bocca piena di bei discorsi sul valore e sul dovere [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2024
Marina Pavido
Asbury Movies

Tema, purtroppo, più attuale e scottante che mai, la guerra è una delle grandi protagoniste all'interno dei lungometraggi di questa 81aMostra d'Arte Cinematografica di Venezia. Basti pensare, citando uno dei titoli più validi in merito, a Why War, ultima fatica di Amos Gitai. Poteva, dunque, in luce di ciò, l'Italia (e, nello specifico, Rai Cinema) mancare di dire la propria in merito? Assolutamente [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2024
Francesco Alò
Il Messaggero

Purtroppo delude il grande Gianni Amelio, penultimo Leone d'Oro italiano con Così ridevano (1998). Campo di battaglia mostra lo scontro tra medici nella Grande Guerra: chi i feriti li vuole rispedire a casa e chi di nuovo al fronte. Recitazione legnosa di Montesi (il fanatico guerrafondaio) e Borghi (nella foto, detto "La mano santa" perché inventa infortuni per riformare i soldati).

domenica 1 settembre 2024
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Gianni Amelio dedica Campo di Battaglia all'insensatezza della guerra, alla caducità del genere umano e alla sua inutile sofferenza. Un trittico laico osserva con un certo distacco gli eventi, il tragico scenario della prima guerra mondiale arrivata alla fine, tre protagonisti segnati dalla loro provenienza di classe che hanno il potere di intervenire pesantemente sul destino degli altri come lo farebbero [...] Vai alla recensione »

sabato 31 agosto 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

C'è un'istintiva, sicuramente forzata e deviata corrispondenza tra l'ultimo, straordinario, Ermanno Olmi, Torneranno i prati, e il nuovo film di Gianni Amelio, Campo di battaglia. Non è tanto per l'ambientazione (la fine della Prima Guerra Mondiale) e l'origine letteraria (il racconto La paura di Federico De Roberto nel primo caso e La sfida di Carlo Patriarca nel secondo).

sabato 31 agosto 2024
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

"Qui non muore nessuno". È una frase che in Campo di battaglia di Gianni Amelio viene ripetuta due volte. È il manifesto programmatico di un film che dichiara apertamente di volersi distaccare dalla realtà, per accarezzare l'utopia che tutti desideriamo. Esistono guerre in cui non muore nessuno? Esistono conflitti in cui sono più i salvati dei sommersi? La risposta la conosciamo tutti.

sabato 31 agosto 2024
Massimo Lastrucci
Cineforum

Una sinuosa carrellata all'indietro, in uno scuro inframmezzato dai rimbombi dei cannoni, precede un soldato mentre tasta decine di corpi accatastati in trincea. Ogni tanto recupera qualcosa dalle loro tasche, magari un pezzo di pane fradicio che addenta famelico: improvvisamente tra i cadaveri un braccio balza fuori, non tutti i morti sono morti. È la prima scena, di straordinario impatto che anticipa [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 30 agosto 2024
 

Gianni Amelio gira un film ambientato in Friuli-Venezia Giulia, durante la Grande Guerra. Vai all'articolo »

MOSTRA DI VENEZIA
sabato 31 agosto 2024
Paola Casella

Amelio diluisce la tensione narrativa e riduce l’azione in un film che fa riflettere anche sulla conteporaneità. In concorso e da giovedì 5 settembre al cinema. Vai all'articolo »

OVERVIEW
giovedì 1 agosto 2024
Simone Granata

La follia dei conflitti del passato per riflettere sul presente. In Concorso a Venezia 81 e dal 5 settembre in sala. Vai all'articolo »

TRAILER
lunedì 2 settembre 2024
 

In Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, un'opera con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi e Federica Rosellini. Dal 5 settembre al cinema. Guarda il trailer »

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Riserva TDM | Accedi | Registrati