Nessun posto al mondo

Film 2023 | Documentario, +13 83 min.

Anno2023
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata83 minuti
Al cinema1 sala cinematografica
Regia diVanina Lappa
Uscitamartedì 7 maggio 2024
DistribuzioneLa Sarraz Pictures
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Regia di Vanina Lappa. Un film Genere Documentario, - Italia, 2023, durata 83 minuti. Uscita cinema martedì 7 maggio 2024 distribuito da La Sarraz Pictures. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento lunedì 6 maggio 2024

La storia di un pastore esasperato dalla burocrazia a causa della quale non riesce a fare quello che ha sempre fatto.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un film che contempla la notte e racconta con cura la vita di un uomo refrattario ai media pervasivi.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 23 aprile 2024
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 23 aprile 2024

Antonio è un pastore del Cilento che trova una reale comprensione solo dagli animali. Le leggi e la burocrazia sembrano agire di concerto contro di lui. Un regolamento comunale di recente emissione gli impone una tassa per portare le sue bestie al pascolo sulla montagna del Cervati che da sempre è stata dedicata a questa funzione. Il terreno di cui è proprietario non può usufruire dell'allacciamento dell'acqua impedendogli quindi l'allevamento delle sue amate capre. Ma Antonio non cede.

Vanina Lappa mette il suo sguardo in favore di un uomo che non si arrende dinanzi alla scomparsa delle tradizioni che avvicinano alla Natura.

Nel 2019 l'Unesco ha dichiarato la pratica della transumanza patrimonio universale affermando: "I pastori transumanti hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico e dei cambiamenti climatici, in quanto si tratta di uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti".

È ad uno di loro che la camera di Vanina Lappa si accosta spesso offrendoci primissimi piani di un volto di un uomo segnato dagli anni e, sempre più spesso, dall'assurdità di disposizioni legislative che si frappongono tra lui e gli animali a cui ha dedicato la sua vita. Antonio preferisce le capre alle mucche. Vorrebbe averne tantissime e loro lo ricambiano standogli intorno quasi fossero dei cani. I quali sentono a loro volta ciò che gli esseri umani (o almeno molti di essi) non percepiscono più. Comprendono cioè che quest'uomo nutre dei sentimenti genuini nei confronti della Natura di cui avverte la funzione primaria.

È un film che nasce contemplando la notte Nessun posto al mondo e periodicamente ci riconduce ad osservare degli spazi che ci ricordano come la telecamera, se messa nelle mani giuste, possa restituire anche allo spettatore più inurbato quel senso panico che potrebbe avere smarrito. Ci mette anche di fronte a tradizioni ancestrali collettive, come la festa a cui assistiamo mentre si svolge nel bosco o la competizione che vede all'opera abili mietitori che ancora usano strumenti manuali che sono distanti anni luce da mietitrebbiatrici e affini.

Veniamo così invitati a riflettere sul fatto che c'è ancora uno spazio per un respiro che possa e sappia manifestarsi come altro rispetto alle chiacchiere da bar (che pure ci vengono mostrate). Tenendosi a distanza di sicurezza da quei documentari naturalistici che sanno di artefatto, Lappa (che sa anche come mettersi quasi accanto ad animali che liberamente si accostano all'uomo, ci mostra un mondo che ancora resiste, nonostante un accerchiamento che si fa sempre più stringente.

Ci sono due momenti in cui questa presenza diventa evidente. In una scena, mentre una signora sul divano segue uno show televisivo, gli uomini, compreso il protagonista, guardano su un telefono cellulare le riprese della monta da parte di un maiale. Nell'altra è Antonio da solo nella sua abitazione che dorme mentre in tv passa un documentario su un crimine. Lui è come se fosse refrattario dinanzi a media pervasivi che lo allontanino da quel posto al mondo che sente come profondamente suo. Nonostante tutto.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 9 maggio 2024
Dario Boldini
Sentieri Selvaggi

È tutto un gran vociare lassù sul Cervati, tra i rumori degli animali al pascolo, l'abbaiare dei cani, il fruscio del vento tra le foglie e lo scoppiettare dei fuochi d'artificio che illuminano a giorno il paesaggio avvolto dalle tenebre. A farsi largo è però anche il suono della voce dei pastori, lo stretto dialetto del Cilento che bruscamente si insinua tra gli "accenti" della montagna, andando a [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 3 maggio 2024
 

Regia di Vanina Lappa. Da martedì 7 maggio al cinema. Guarda il trailer »

SHOWTIME
    Oggi distribuito in 1 sala cinematografica
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