Titolo originale | Fly me To the Moon |
Anno | 2024 |
Genere | Commedia, Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 132 minuti |
Al cinema | 74 sale cinematografiche |
Regia di | Greg Berlanti |
Attori | Scarlett Johansson, Channing Tatum, Woody Harrelson, Jim Rash, Ray Romano Peter Jacobson, Joe Chrest, Colin Woodell, Christian Clemenson, Greg Kriek, Bill Barrett, Alex Veadov, Tim Ware, Anna Garcia, Jessie Mueller, Noah Robbins, Todd Allen Durkin, Donald Elise Watkins, Art Newkirk, Nick Dillenburg, Marc Demeter, Kelsi Macaluso, Lauren Revard, Jeremy Carr, Trevor Morgan, Ellen Marguerite Cullivan, Njema Williams, Austin Lee Nichols, Katie Layman, Daryn Kahn, James Dormuth, Giovanni Greco, Stephen Branson, Elaitheia Quinn, Sophia Marie, Colin Jost, Stephanie Kurtzuba, Rowan Bousaid, Trey McGriff. |
Uscita | giovedì 11 luglio 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,14 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 luglio 2024
Scritto da Rose Gilroy e basato sulla storia di Bill Kirstein e Keenan Flynn, un film sull'allunnaggio e la manipolazione politica. Fly me To the Moon - Le due facce della luna è 10° in classifica al Box Office. giovedì 25 luglio ha incassato € 3.960,00 e registrato 564 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Cole Davis è il direttore del programma di lancio dell'atteso viaggio sulla luna dell'Apollo 11. Kelly Jones è una spregiudicata esperta di marketing che viene assunta per promuovere l'impresa spaziale il più possibile, per fomentare il popolo americano a seguire con passione la missione e gli sponsor a investirvi. Nel mezzo c'è la politica del governo Nixon, determinata a mostrare al mondo - con ogni mezzo a disposizione, oltre l'etica - che l'America approderà sulla luna ben prima della Russia.
Un film-caleidoscopio, con dentro commedia, love story, dramma, metacinema e una spruzzata di thriller politico.
È tutto questo Fly me to the moon, creatura ibrida o complessa a seconda dei punti di vista, diretta da Greg Berlanti. Nelle duplici vesti di produttrice e protagonista spicca Scarlett Johansson, che nella prima parte del film conosciamo come Kelly Jones, venditrice spregiudicata, bugiarda e persuasiva dalle multiple identità, imbattibile nel suo lavoro. Un personaggio a metà tra Leonardo Di Caprio in Prova a prendermi e Jennifer Lawrence in Joy. Il suo carisma e la sua furbizia vengono notate dai vertici della politica americana, tanto da venir avvicinata da un uomo del presidente (Woody Harrelson, nell'ennesima performance memorabile della sua carriera). Le fa la proposta delle proposte: lavorare per promuovere la missione sulla luna, trasformando in star gli astronauti e facendoli entrare nel cuore della gente. Dal momento in cui Kelly entra alla NASA e incontra Cole Davis, astronauta mancato a capo del programma di lancio, tutto cambia.
La commedia sofisticata cede gradatamente il passo a una commedia romantica che si prende il suo tempo per partire, e parallelamente si aprono altre due strade narrative: il dramma della commemorazione della missione fallita Apollo 10, trauma da cui Davis stenta a riprendersi, e la costruzione a tavolino, o meglio in studio, del finto allunaggio. Una finzione voluta dai vertici della politica per rendere credibile l'incredibile e trasmettere al mondo, e all'elettorato americano, il prodigio della missione riuscita in diretta, anche qualora fosse nella realtà fallita.
Un film enormemente ambizioso, che traccia tante, forse troppe, piste narrative con una regia non particolarmente efficace, che tuttavia riesce nell'intento di intrattenere, incuriosire, divertire, commuovere e far riflettere sulle manipolazioni multiple di una politica spregiudicata, decisa a calpestare ogni etica pur di mostrare al mondo intero la sua volontà di grandezza.
Channing Tatum è credibile per quanto eccessivamente ingessato, Scarlett Johansson risulta perfettamente aderente al suo ruolo, tanto che è impossibile non affezionarsi al suo personaggio e agli incredibili escamotage pubblicitari inventati per "vendere" il sogno del viaggio sulla luna agli americani. Un'antieroina furbissima e scorretta, che solo nella seconda metà del film svela la sua vulnerabilità e il suo lato umano, utili in scrittura a non appiattirla su una silhouette solo caricaturale.
Menzione speciale infine per il villain interpretato da Woody Harrelson, che riesce nell'impresa non scontata di far piacere al pubblico un personaggio sulla carta assolutamente detestabile.
Solitamente le commedie sono quelle che meno recupero al cinema. Poi ovvio, se hanno una particolarità nel contenuto o nella forma abbastanza accattivante allora mi ci fiondo. E con FLY ME TO THE MOON - LE DUE FACCE DELLA LUNA l’ho trovata in ambedue le parti, forse più nel contenuto.A fine anni ’60 la NASA si appresta con i preparativi dell’Apollo 11 per l’allunaggio.
spunto interessante ma svolto in maniera troppo ritrita, complessivamente banale e noioso, si salva Woody Harrelson
"missione fallita Apollo 10"?!?Fu Apollo 1 (UNO!) che bruciò sulla rampa di lancio.Apollo 10 portò con successo gli astronauti fino a 15 km dalla superficie lunare e fu la prova generale per l'allunaggio di Apollo 11.
Fine anni Sessanta, l'America sta perdendo la corsa allo spazio con i sovietici, serve fare l'impresa, andare sulla Luna. A capo del progetto Apollo II c'è Channing Tatum a cui mancano il genio del marketing Scarlett Johansson, ché gli americani han perso interesse nelle gesta degli astronauti. E se l'impresa che non può fallire fallisse? Ecco il piano B.
L'idea, per una commedia romantica, era brillante. Mettere insieme un maschio che se ne sta sulle sue è un ingegnere della Nasa a una femmina che comunica, per carattere e per mestiere fa le pubbliche relazioni. Per questo viene assunta: gli americani temono che i russi stiano per batterli nella corsa allo spazio, quindi decidono di accelerare. C'è un problema: l'opinione pubblica non è più tanto appassiona [...] Vai alla recensione »
È il 1969: la Nasa è impegnata assiduamente nella missione Apollo 11; tuttavia, la corsa allo spazio sta perdendo il favore dell'opinione pubblica e di molti membri del Congresso. In "Fly Me to the Moon" s'immagina che un agente della Cia corra ai ripari assoldando l'esperta di marketing Kelly Jones. Benché entri subito in rotta di collisione con il responsabile del progetto Cole Davis, la disinvolta [...] Vai alla recensione »
In questi ultimi anni è andato rinnovandosi l'interesse per i voli spaziali, che ha visto da un lato il coinvolgimento nel settore di aziende private, dall'altro la preparazione di un nuovo allunaggio da parte della NASA. I test sono già cominciati, ma per poter vedere degli astronauti posare di nuovo il piede sul nostro asteroide bisognerà aspettare, se tutto va bene, il 2026.
Kelly Jones ( Scarlett Johansson) è tanto spericolata quanto geniale nel marketing e potrebbe vendere qualsiasi cosa, anche la Luna. Questo gli viene chiesto: rilanciare l'immagine della Nasa dopo i fallimenti degli anni precedenti, primo fra tutti quello dell'Apollo I, con la morte dell'intero equipaggio. Per vendere il nostro satellite però Kelly ha bisogno di mano libera nell'agire e finisce per [...] Vai alla recensione »
Scarlett Johansson (che qui interpreta la protagonista Kelly Jones) e Greg Berlanti - noto principalmente come produttore e sceneggiatore di serie tv DC Comics di successo quali Supergirl e The Flash - riescono a dar vita a un lavoro interessante come Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, con la Johansson alla produzione e Berlanti alla regia.
In Fly Me to the Moon, stipati in poco più di due ore, ci sono almeno tre film. Il primo, fin dal prologo, è di quelli alla Air - La storia del grande salto, tra il capitalism porn e il product movie, che raccontano storie più o meno vere di successi americani, qui l'allunaggio del 1969 reso possibile soprattutto dal marketing che restituì fascino e glamour alla NASA e al progetto Apollo ormai parecchio [...] Vai alla recensione »
La scommessa era intrigante: unire la controversa storia del primo allunaggio alla screwball comedy. L'Apollo 11 a George Cukor. Senza dimenticare un po' di salsa cospirazionista alla Ken Follett. Missione che ha trovato l'adesione convinta di Scarlett Johansson, nella doppia veste di interprete e produttrice e le coperture finanziare di Apple, che ha messo sul piatto 100 milioni di dollari.