Anno | 2023 |
Genere | Horror, |
Produzione | Argentina, USA |
Durata | 99 minuti |
Al cinema | 33 sale cinematografiche |
Regia di | Demián Rugna |
Attori | Ezequiel Rodríguez, Silvina Sabater, Luis Ziembrowski, Marcelo Michinaux Emilio Vodanovich, Jorge Prado, Berta Muñiz. |
Uscita | giovedì 18 luglio 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Blue Swan Entertainment |
MYmonetro | 3,27 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 luglio 2024
Quando la religione è finita e la lotta contro il Male è lasciata a specialisti senza una fede particolare. In Italia al Box Office When Evil Lurks ha incassato 30,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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I fratelli Pedro e Jimmy sentono nella notte degli spari provenire dal bosco vicino alla loro fattoria. All'alba trovano il cadavere devastato di uno sconosciuto. Le carte che aveva con lui li spingono in direzione di una fattoria vicina dove una donna ammette che il morto era un "pulitore" e lo aspettava da tempo perché facesse ciò che va fatto riguardo a Uriel, il suo figlio maggiore che è "posseduto". Il brusco vicino Ruiz decide di prendere in mano la situazione e, nonostante vi siano delle ferree regole da rispettare con i posseduti se si vuole evitare che il male si sparga, preleva Uriel con l'aiuto di Pedro e Jimmy con l'intenzione di abbandonarlo a centinaia di chilometri di distanza dalle loro fattorie. Ma durante il viaggio, i tre perdono il corpo e all'arrivo non lo trovano più. Giudicando d'averlo comunque perso a sufficiente distanza, tornano alle loro vite pensando d'aver risolto il problema. Ma si sbagliano. Ruiz trova una strana capra vicino al suo recinto e, nonostante la moglie incinta lo implori di non farlo, le spara. La moglie allora lo abbatte con un'ascia che poi rivolge ripetutamente verso di sé. Ed è solo l'inizio.
Ambientato nella campagna argentina in una realtà molto realistica eppure allo stesso tempo irreale e distopica, quando la religione è finita e la lotta contro il Male è lasciata a specialisti senza una fede particolare, il film rappresenta uno sguardo in gran parte nuovo e originale su uno dei temi più usati nel cinema horror, quello della possessione diabolica.
Ci sono delle regole per evitare, forse, che il Male si propaghi, ma gli uomini, lasciati in sostanza da soli contro il demonio, si confondono, commettono errori e si perdono. I protagonisti di questa vicenda sono persone normali, pieni di difetti e ricchi di buona volontà, che si trovano di fronte a qualcosa di terribile e di sfuggente.
L'argentino Demián Rugna si era fatto notare qualche anno fa con un horror di notevole qualità e originalità, Terrorizzati, che consiglio a chiunque di non perdere. Con questo film non raggiunge forse le stesse vette, ma si conferma un autore da seguire, capace di trovare spunti nuovi affrontando materie narrative apparentemente consunte. Colpi di scena a ripetizione e anche colpi bassi caratterizzano soprattutto la prima metà del film, che sorprende e inquieta attraverso svolte improvvise e concitate che creano un'atmosfera macabra e apocalittica di grande efficacia drammatica.
E Rugna riesce a raggiungere il risultato senza indulgere in effettacci, ma usando in modo parsimonioso ed efficace i momenti di improvvisa violenza, generando sorpresa e sconcerto. Nella seconda metà, il film si piega forse un po' troppo alle esigenze puramente narrative, perdendosi talvolta in spiegazioni ridondanti, ma trovando ancora grande forza evocativa in immagini che restano indimenticabili, come quelle della scuola immersa nel buio della notte con i bambini ai loro banchi, forse impauriti, forse conniventi con il Male. Rugna non rispetta alcuna ortodossia delle formule dell'horror e non si preoccupa di mantenersi nei limiti dell'accettabile e del presentabile, privilegiando la potenza drammatica della rappresentazione del Male incarnato negli esseri umani.
Raffigura così una realtà in cui il Male è pervasivo e il Bene, semplicemente, non esiste più: una metafora evidente di una realtà che ci dovrebbe essere familiare, una di quelle metafore che l'horror, quando sfrutta in pieno la sua potenza suggestiva, come in questo caso, riesce a evocare con forza ed espressività, rendendo appieno il disagio e la disperazione nell'ambito di una spietata riflessione sulla natura umana.
Tra immagini spettrali e continui rivolgimenti della vicenda, Ezequiel Rodriguez guida con passione e forza un cast pienamente applicato, dando del protagonista - un uomo tutt'altro che impeccabile, ma fortemente motivato a salvare i suoi cari - un ritratto a tutto tondo. Molto efficace anche la prova di Silvina Sabatar, nei panni di una sorta di Van Helsing senza fede, ma, forse, con le conoscenze necessarie.
C'è indubbiamente da rallegrarsi per l'uscita in sala, pur tardiva, di un horror come When Evil Lurks. Ciò in primis perché questa produzione argentino-statunitense, diretta dall'esperto Demián Rugna (nome familiare agli appassionati dell'horror underground latinoamericano) ha assunto nell'ultimo anno un'aura di culto tale da rendere giusto - e forse doveroso - mostrarlo, nel buio di una sala cinematografic [...] Vai alla recensione »
Qualche sparo dalla foresta, effettuati con un revolver e non con un fucile, e un piano sequenza di circa tre minuti in cui i fratelli Pedro e Jaime Yazurlo discutono in casa su come agire. Inizia così, senza alcun rimando diretto all'orrore, Cuando acecha la maldad, quinto lungometraggio per il quarantaquattrenne argentino Demián Rugna conosciuto però a livello internazionale con il titolo inglese [...] Vai alla recensione »
L'etica del Male è il Male. Si propaga di personaggio in personaggio come un virus. Una maledizione che contagia famiglie, animali, paesaggi, città. E quindi la prima intuizione di questo horror, che non ha paura di "fare" l'horror e quindi di lavorare tanto sulla mostruosità "diretta" dello splatter quanto sulla ridefinizione dei topoi del genere, è quella di scardinare la claustrofobia tipica del [...] Vai alla recensione »
Il male, nel momento in cui emerge alla luce, non può essere recepito soggettivamente né può provocare effetti o dolori sul singolo individuo: perché è endemico, privo di confini e vincoli. E in quanto tale avvolge nel suo richiamo mortifero tutti coloro che appartengono alla comunità in cui ha preso, diabolicamente, piede. Ed ecco allora che in When Evil Lurks, la perdizione (psichica, valoriale e [...] Vai alla recensione »
Il primo elemento è quello che manca: la città, gli agglomerati metropolitani che non sono nella mappa dell'horror argentino, più indirizzato alla terra, alle distese in cui è ancora possibile trovare i demoni dal Male, come già in Los que vuelven/The Returned, di Laura Casabé o Almamula di Juan Sébastian Torales. Nonostante questo, però, When Evil Lurks non è il classico racconto folk o di contrapposizione [...] Vai alla recensione »