Anno | 2024 |
Genere | Horror, Fantascienza, Thriller, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Fede Alvarez |
Attori | Cailee Spaeny, Isabela Moner, Archie Renaux, David Jonsson (II), Aileen Wu Spike Fearn, Rosie Ede, Ian Holm, Daniel Betts. |
Uscita | mercoledì 14 agosto 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,04 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 29 agosto 2024
Tornano ancora una volta gli xenomorfi, la Weyland-Yutani Corporation e un equipaggio in larga parte destinato al massacro. In Italia al Box Office Alien - Romulus ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 2,9 milioni di euro e 1,2 milioni di euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
Rain e il suo androide Andy, che lei cerca di far passare per il proprio fratello, cercano di lasciare la grigia e mefitica colonia mineraria dove vivono per andare su un pianeta in cui si vede il sole. Ma la Weyland-Yutani li incastra con una contraffazione del loro contatto e così non hanno altra scelta che accettare la proposta dell'amico Tyler: rubare alcuni moduli criogenici da una stazione di ricerca spaziale della Weyland-Yutani, per affrontare in proprio il viaggio verso un altro pianeta. La stazione divisa in due sezioni, Romulus e Remus, è abbandonata e prossima a distruggersi nello schianto con un anello planetario, ma ospita i resti di un androide e soprattutto le tracce delle inquietanti creature che hanno massacrato l'equipaggio.
Torna alle origini la saga di Alien per il suo primo film targato Disney. Fede Álvarez ci mette la visceralità basilare da B-Movie, ma l'omaggio ai capitoli precedenti della saga ne deraglia la purezza.
Alien: Romulus è infatti soprattutto un medley dei film precedenti e Álvarez, che pur trova diverse buone idee di sceneggiatura e messa in scena, finisce per adagiarsi troppo nel ruolo di una cover band. I richiami ai capitoli trascorsi sono infatti evidenti, ma le dinamiche tra i personaggi hanno un elemento interessante nel rapporto che gli altri hanno con l'androide Andy, interpretato da un notevole David Jonsson, già ottimo in Industry ma qui per la prima volta con una chance significativa sul grande schermo. Per Rain, Andy è tutto quel che le resta del padre e davvero è come un fratello, tanto che non ha il coraggio di dirgli che nel pianeta dove vogliono andare lui sarebbe dismesso. Per un altro membro della banda invece rappresenta la logica corporativa che gli ha sottratto la madre e l'ha portato a odiare tutti gli androidi. Andy inoltre è fondamentale per la missione perché solo lui, in quanto prodotto dalla Weyland-Yutani, può sbloccare certe aree della stazione orbitante. Non bastasse questo, Andy finirà anche posseduto da un modulo della compagnia che gli fornisce un netto upgrade ma ne cambia pure le direttive.
Come in Prometheus e in Alien: Covenant la trama gira così, in larga parte, intorno all'androide, ma in modo del tutto diverso e legato sia alle emozioni degli umani intorno a lui, sia al tema corporativo che è sempre stato presente nella serie. Tanto che Álvarez resuscita digitalmente lo scomparso Ian Holm per le fattezze del sinistro androide di bordo. Di solito sarebbe un'operazione di cattivissimo gusto ma qui è efficace perché l'androide è molto malmesso e quindi non deve recitare come un vero umano: il suo volto è solo una maschera e che sia ontologicamente e pure manifestamente disumana è coerente alla narrazione, oltre che un omaggio al primo film.
Ma Alien: Romulus non si accontenta di tornare a Ridley Scott e nel secondo atto mette i protagonisti di fronte a un nido di xenomorfi, spostandosi in zona James Cameron. Ci sono poi alcuni elementi che riprendono gli esperimenti genetici di Prometheus e il finale richiama ampiamente Alien - La clonazione di Jeunet. E, per inciso, il regista ha spiegato di aver citato anche il videogame "Alien: Isolation", attraverso i telefoni di bordo e il modo in cui sono legati al precipitare degli eventi.
L'operazione funziona bene per tre quarti, ma quando la storia sarebbe esaurita viene rilanciata da un ultimo confronto, che in un certo senso richiama il breve ultimo scontro sulla navicella di fuga del film di Scott, ma che qui si fa molto più lungo ed elaborato, risultando un eccesso di carne al fuoco. Il richiamo al film di Jeunet poteva benissimo essere rinviato a un eventuale prossimo capitolo, senza prolungare la durata di Alien: Romulus, che invece proprio nella sua asciuttezza dà il meglio di sé. Un altro piccolo limite è nei troppi confronti ravvicinati con gli alieni, che perdono tempo a digrignare i denti e schizzare liquidi, dando ogni volta il tempo ai personaggi per trovare un modo di liberarsi degli xenomorfi.
Nel complesso comunque, dopo la pesantezza e le spropositate pretese di tutti i sequel della serie dal terzo in poi, e dopo i dimenticabilissimi incontri con Predator, questa rivisitazione che vuole catturare lo spirito originario della saga è senz'altro benvenuta. Non è una boccata d'aria fresca, ma è per lo meno un riciclo raffreddato da un condizionatore. Certo questo tipo di rigenerazione del franchise aveva funzionato meglio con Prey per Predator, che apportava anche elementi innovativi, ma Álvarez ne esce comunque bene e Cailee Spaeny, certo meno amazzone di Ripley, pure fa la sua buona figura.
Tornano ancora una volta gli xenomorfi, la Weyland-Yutani Corporation e un equipaggio in larga parte destinato al massacro. Ambientato tra il primo e il secondo capitolo, con la partecipazione di vari artisti che avevano lavorato con James Cameron su Aliens - Scontro finale, il nuovo film della serie è uno "stand alone" ossia un titolo autonomo. Non ha l'ambizione di guidare il franchise verso una nuova saga, bensì "solo" di tenerlo in vita con una storia forte che si regge sulle proprie gambe. Interpretato da un cast di giovani di belle speranze segue idealmente il modello a basso budget e idee forti di Prey, infatti è stato originariamente pensato per la piattaforma streaming Hulu. Ma visto il buon riscontro di quel film, che di certo grazie al passaparola sarebbe andato bene anche in sala, questa volta la Disney azzarda la distribuzione cinematografica.
ALIEN - ROMULUS disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€14,99 | – |
Veramente un Alien(2024)..adatto principalmente ad un pubblico giovane.Horror alla massima potenza.Il racconto parte con originalita' notevole.5ragazzi..(e non marines!)e un simpatico androide partono per un viaggio alla ricerca di un pianeta dove ci sia energia solare.Nel viaggio trovano un astronave abbandonata Romulus-Remo(si quelli dell'antica Roma)e per sottrarre l'impianto criogeno [...] Vai alla recensione »
(Due stelle e mezzo) Se i sequel non hanno avuto fortuna ai prequel non è andata meglio: a ben vedere la saga di Alien, dal 1992 in poi, ha collezionato più tonfi che successi. La 20th Century studios cerca così il ritorno alle origini, producendo il film di complemento che si inserisce tra un capitolo e l'altro e per il quale la follia lessicale del cinema di franchise inventa [...] Vai alla recensione »
Disney, diventato proprietario del franchise deve aver dettato le nuove regole di scrittura e casting. Perché Alien diventa un film di avventure gore per ragazzi, una sorta di Venerdì 13 nello spazio. Senza un briciolo di autentica tensione drammatica, visto che da subito si capisce chi sopravviverà alla consueta mattanza sull'astronave (la lanciatissima Cailee Spaney, [...] Vai alla recensione »
Alien: Romulus è di fatto una raccolta dei momenti migliori della saga, comodamente riuniti in un unico pacchetto da servire accompagnato da Coca-Cola e popcorn al multisala. Questo di per sé non sarebbe un male, il problema se mai è il modo insistito in cui Alvarez ci ricorda di trovarci di fronte a un pastone di idee e situazioni prese da altri (migliori) film, bombardandoci [...] Vai alla recensione »
Visto le premesse la curiosità era tanta. Bastano pochi minuti per capire che il film è fondamentalmente un teen drama brandizzato. I ragazzotti in questione, quello arrabbiato, quello figo, la ragazza dai buoni sentimenti e la trasgressiva, danno esattamente quello che i ragazzi vogliono vedere. Fortunatamente ci hanno risparmiato il trapper.
Fatto bene ma gia' sai che avrai un eroina,dei compari che faranno una brutta fine,un ambiente spaziale,una simpatica creaturina nella quale anziche' sangue,scorre acido solforico. Parecchia bagarre ed un finale che ammette un altro sequel.
Tama, zero. Tutto il resto, già visto, un film come questo potrebbe essere tranquillamente fatto utilizzando spezzoni dei precedenti film. Noioso, confuso, scontato.
Esistono film che potrebbero essere fatti benissimo con gli scarti o con gli spezzoni dei film precedenti dello stesso filone. Questo è uno di quelli. Ormai sappiamo già cosa aspettarci, non vi è nessuna novità, semplicemente una confusa sceneggiatura in un pessimo film che definire b-movie è un complimento.
"Alien: Romulus" è un flop per non dire un bidone. "Alien", "Aliens", "Alien 3", e "Alien: la clonazione" sono veri capolavori, ognuno a modo suo con specifiche caratteristiche uniche, originali, sorprendenti ed innovative. Tutti e quattro. Mentre "Prometheus" è da considerarsi un "tentativo"mediocremente [...] Vai alla recensione »
Premesso che Alien (soprattutto i primi 2 episodi) è una saga che mi è sempre piaciuta e che non mi sono perso un episodio, credo che come tutte le saghe con molti capitoli alla fine si "campi di rendita" e che la trama finisca spesso per essere scontata e banale e talvolta addirittura ridicola (non è questo il caso per fortuna).
Ci sono due possibilità. Vedere questo film senza aver visto gli altri, oppure si. Nel primo caso il film è noioso, prevedibile, privo di thrilling, con gli xenomorfi che spuntano da un dispositivo e non sono neppure tanto pericolosi perché li si possono prendere per la coda e sbatterli al muro (mah). Non riesce affatto lo scatto di paura e dopo un po'' diviene tutto abbastanza noioso.
un gruppetto di adolescenti, obbligati in una società complessa su un pianeta extraterrestre a fare i minatori, prende come se nulla fosse una navetta e va a rubare su una mega astronave abbandonata in orbita di cui non frega nulla a nessuno ... già le basi sono molto discutibili, per il resto è il solito acchiapparella con alien, grafica e scenografie molto accurate, physics e [...] Vai alla recensione »
Un horror b-movie a tema Alien che mira alle nuove generazioni che probabilmente non hanno mai visto i tre splendidi capitoli iniziali di questa saga. Non a caso fatto uscire in pieno agosto e recitato da perfetti sconosciuti. Il sintetico afrodiscendente poi, con una perenne espressione da ebete, rasenta il comico. Ormai Alien é solo un franchising da spremere il più possibile, [...] Vai alla recensione »
Alien Romulus, film di Fede Álvarez è tutt'altro che un film sopravvalutato nonostante il trailer discutibile che in questi giorni è stato diffuso in TV e sui social. Rende molto l'idea e gli effetti speciali e sonori sono i migliori della saga. Pellicola dalla trama interessante e originale, che fino alla fine ti lascia col fiato sosopeso.
Premesso che tranne Alien vs Predator, i film del franchise li ho visti tutti, credo di poter affermare che a a parte i 4 film "storici", ( sì anche la Clonazione mi è piaciuto!), Prometheus e Alien: Covenant sono stati di una noia assoluta e completamente distaccati dallo spirito della saga. Romulus, oltre a confermare la bravura di F.
L'ho visto ieri in sala Energia a Melzo, la sala (una delle tre migliori al mondo) con lo schermo + grande del mondo (30mt x 16mt), audio Dolby Atmos da far tremare i muri, 600 posti stracomodi. In una sala così anche un film discreto come Romulus te lo godi cmq. Fede Alvarez promette bene, ma è ben lontano dai tre mostri sacri Scott, Cameron e Fincher che hanno diretto i primi tre [...] Vai alla recensione »
Fede Alvarez è un regista che ha al suo attivo il teen horror «Man in the dark» e il sequel della serie «Millennium - Uomini che odiano le donne». E «Alien: Romulus» è la giusta somma del suo cammino cinematografico. Collocandolo nello spazio temporale che separa il primo «Alien» di Ridley Scott e «Aliens» di James Cameron, Alvarez ricava una storia che potenzialmente vive di vita propria per poi contestual [...] Vai alla recensione »
Tecnicamente va inquadrato come il seguito di Alien, sebbene a lungo conservi l'apparenza di uno spin-off della saga fantascientifica avviata nel 1979 a partire da un'idea di Dan O'Bannon e Ronald Shusett: Alien Romulus di Fede Álvarez ha in effetti una natura ibrida. Il regista uruguiano si intrufola nell'intervallo temporale che separa le storie raccontate rispettivamente da Ridley Scott (che ambienta [...] Vai alla recensione »
Ormai rifare i grandi classici è un passaggio obbligato per un regista di genere che voglia dirsi arrivato. Gli spettatori assistono all'esercizio, qualche volta annoiati qualche volta divertiti. "Alien: Romulus" sta sul versante divertente, tanto più che dal primo film della serie - quello con Sigourney Weaver in spartana e elegantissima canottiera, mica puoi andare nello spazio con i corsetti di [...] Vai alla recensione »
Questo settimo, nuovissimo "Alien" ci fa fare un doppio salto indietro nel tempo. Sotto l'aspetto narrativo, costituendo il sequel del mitico prototipo di Ridley Scott (qui produttore) e il prequel del non meno mitico secondo episodio diretto da Cameron quasi 40 anni fa. E sotto l'aspetto visivo, dato che Fede Alvarez rinuncia alla computer grafica imperante per trucchi e mostri vecchio stile.
Quello di Alien è ormai diventato un vero e proprio genere a se stante, con regole e caratteri ricorrenti, in buona sostanza definiti e standardizzati nei primi due capitoli cinematografici della saga, diretti da Ridley Scott (Alien, 1979) e James Cameron (Aliens - scontro finale, 1986). Da queste regole (spazi claustrofobici, un equipaggio destinato al massacro, una protagonista femminile forte e, [...] Vai alla recensione »
Settima puntata, la prima a marchio Disney. Un gruppo di giovani imprigionati in un pianeta senza luce e senza speranza, decide di tentare la fuga, raggiungendo una stazione speciale abbandonata e da lì proseguire verso un'altra terra più ospitale. Ma appena arrivati in orbita e dopo essere riusciti a riattivare i comandi della base spaziale, si accorgono che ci sono troppe cose strane e soprattutto [...] Vai alla recensione »
«Nello spazio nessuno può sentirti urlare» intimava il primo Alien. Ci si ripensa qui, di fronte alla sequenza iniziale praticamente muta che si chiarirà in seguito, anche nel rapporto con il capostipite. Alien: Romulus, infatti, si colloca tra il film di Scott e quello di Cameron, anche se poi saccheggia a mo' di greatest hits tutto quanto il franchise, incluso il discusso dittico Prometheus-Covenant, [...] Vai alla recensione »
E se la rivoluzione fosse un pirotecnico ritorno al passato? Marx può aspettare, la riscossa la lancia il regista uruguayano di casa a Hollywood Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark), scelto da Sir Ridley Scott per rigenerare la sua creatura migliore. Esperimento riuscito, perché Alien: Romulus è il vero anello mancante tra i capitoli "analogici" della saga e i più recenti tentativi di riscriverne [...] Vai alla recensione »
Forse il centro di tutto potrebbe essere Andy, l'androide "fratello" della protagonista Rain, un robot vecchio di anni, con i processori quasi arrugginiti ma che appare giovane e parla e pensa come se avesse ancora dodici anni. Come al solito, nella saga di Alien, la pietra di volta la custodisce l'elemento macchinico. Andy, robot giovane/vecchio, si carica del paradosso a suo modo "generazionale" [...] Vai alla recensione »
Sembra voler scegliere sempre la strada più semplice, Alien: Romulus di Fede Alvarez, settimo capitolo della saga iniziata nel 1979 da Ridley Scott, che qui resta solo in veste di produttore. E magari è meglio così, perché rispetto ai due capitoli precedenti, Prometheus e Covenant, anche diretti da Scott, ed entrambi prequel del film capostipite del '79, Romulus ha un indubbio vantaggio: vola basso, [...] Vai alla recensione »
Settimo titolo della saga iniziata nel 1979 (senza contare gli scontri con Predator) e sequel diretto del cult di Ridley Scott - oggi produttore - Alien: Romulus di Fede Alvarez ci riporta in quello spazio dove "nessuno potrà sentirci urlare". Nelle profondità della stazione spaziale abbandonata dove vedremo aggirarsi Cailee Spaeny (Civil War) e il resto del cast, completato da David Jonsson, Archie [...] Vai alla recensione »
In questo revival ormai cronico e cronicizzato dei grandi franchise degli anni '70 e '80 - revival su cui forse, prima o poi, si riuscirà a fare una riflessione di portata più generale di quelle da social/bar a cui siamo ormai abituati - l'ennesimo tentativo di riportare in vita la saga di Alien poteva essere facilmente sottovalutato. Il franchise dello xenomorpho creato nel 1979 dagli sceneggiatori [...] Vai alla recensione »
Ogniqualvolta un nuovo tassello si va ad aggiungere a una saga di successo più o meno longeva l'attesa degli estimatori si divide tra esaltazione e scetticismo, curiosità e paura di restare delusi. Anche quella nei confronti del settimo capitolo di Alien (nono se contiamo i due crossover collegati con Predator) dal titolo Alien: Romulus, in uscita nelle sale nostrane il 14 agosto con Walt Disney Company [...] Vai alla recensione »