Titolo originale | The Lord of the Rings: The Return of the King |
Anno | 2004 |
Genere | Fantastico, |
Produzione | Nuova Zelanda, USA, Germania |
Durata | 201 minuti |
Regia di | Peter Jackson |
Attori | Elijah Wood, Cate Blanchett, Ian Holm, Ian McKellen, Orlando Bloom Christopher Lee, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, John Rhys-Davies, Andy Serkis, Liv Tyler, Hugo Weaving, Sean Astin, Karl Urban, Brad Dourif, David Wenham, Billy Boyd, Sean Bean, Bernard Hill, Miranda Otto, John Noble, Thomas Robins, Bruce Hopkins, Sala Bake, Noel Appleby, Alexandra Astin, David Aston, John Bach, Sadwyn Brophy, Alistair Browning, Marton Csokas, Richard Edge, Jason Fitch. |
Uscita | giovedì 25 luglio 2024 |
Tag | Da vedere 2004 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,06 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 luglio 2024
Argomenti: Il signore degli anelli
Il Re è tornato. L'avevamo lasciato "ramingo" vincitore nel fosso di Helm e lo ritroviamo "blasonato" e "armato" della spada dei re (Narsil), ri-forgiata dalla sapienza di Elrond , nell'ultima epica battaglia contro l'Oscuro Signore di Mordor. Ha vinto 11 Premi Oscar, ha vinto 5 Golden Globes, ha vinto un premio ai SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Il signore degli anelli - Il ritorno del re ha incassato 23 milioni di euro .
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Il Re è tornato. L'avevamo lasciato "ramingo" vincitore nel fosso di Helm e lo ritroviamo "blasonato" e "armato" dalla spada dei re (Narsil), ri-forgiata dalla sapienza di Elrond, nell'ultima epica battaglia contro l'Oscuro Signore di Mordor. "Ritornato" e ritrovato Aragorn al trono di Gondor, l'ultimo "libro" del ring tolkieniano, riprende, insieme, trame e destini sospesi all'ombra de Le due torri: soccorrendo Frodo, rivelando Sam, consumando Gollum, confermando eroi, ricomponendo La Compagnia dell'anello. A tornare, anche e naturalmente è l'anello, peccato originale all'inizio del mondo, al principio della Terra di mezzo governata da una quiete ancestrale scossa da una "sottrazione".
Terzo "momento" cinematografico di quella che non senza errore viene definita "trilogia", dal momento che il suo creatore letterario la pensò e formalizzò come opera integrale, licenza concessa al cinema di Peter Jackson, davvero "in stato di grazia" nel concepire il più incredibile degli epiloghi, nel liberare un lungo respiro epico.
Cinepico originale e "assoluto", il suo, da perdonargli l'incomprensibile "perdita" (alla scena) dello scellerato e bianchissimo Saruman, "angelo" perduto al bene e colpito da insana "autonomia metafisica" che tanta parte ancora trovava nelle milleduecentoventisei pagine che, nel libro, separano la Contea dal Monte Fato.
Perdonato, anche e perché sullo schermo le creature di Tolkien vengono "tradite" per essere garantite nella loro integrità dentro un tempo più prossimo al nostro. Emancipate dalla sola dimensione fantastica per rivelarne la piena complessità relazionale-affettiva: dentro quest'ottica, non ce ne vogliano gli ortodossi tolkieniani e "sentimentali", la storia d'amore più bella resta quella tra Frodo e Sam, affrancata in qualche modo dalla relazione "ufficiale-sottoposto" (legittima e tutta dentro la tradizione letteraria e culturale anglosassone), e sigillata da uno sguardo che è un bacio, il "bacio" di Sam al portatore "mutilato" e risvegliato a Gondor.
Epicità e lirismo, allora, espugnano e governano Minas Tirith. Perché dentro lo "svolgimento obiettivo" dei fatti, dentro l'oggettivo manifestarsi di forze etiche in conflitto, dentro all'iperbolica estrinsecazione del reale convive il soggettivo lirismo dei personaggi che finiscono per conferire alle loro azioni e alle loro scelte una concentrazione di significati direttamente riconducibili al conflitto tra tali forze. Due anni di pre-produzione, 274 giorni di riprese, tre anni di post-produzione hanno guadagnato per sempre allo schermo l'epica lirica del ring, la sua geografia fantastica, la lingua bucolica degli hobbit, quella antica degli elfi, quella formale e rigorosa degli uomini. A noi spettatori/portatori, non rimane che "raccoglierlo" e consumarci nella "visione".
La trilogia cinematografica di Il Signore degli Anelli è tratta dal libro omonimo, diviso in tre parti, di John Ronald Reuel Tolkien, pubblicato per la prima volta tra il 1954 e il 1955, e tradotto integralmente in Italia nel 1970. La forma letteraria di riferimento per film e libro è il romance. Nel romance e in Il Signore degli Anelli, è fondamentale il numero tre, la struttura triduana, che rimanda allo schema morte-scomparsa-rinascita. La forma del romance è quella della ricerca compiuta con successo, che si ottiene passando per tre stadi: il viaggio pieno di pericoli (agon o conflitto: il cammino di Frodo e Sam verso Mordor, ma anche i percorsi degli altri personaggi); la lotta decisiva tra eroi e antagonisti (pathos o lotta mortale: la battaglia finale guidata da Aragorn, lo scontro sul Monte Fato tra Frodo e Gollum); la finale esaltazione dell’eroe (anagnorisis o agnizione dell’eroe: tutti si inginocchiano dinanzi a Frodo e agli altri hobbit). Il passaggio dalla morte all’agnizione avviene attraverso la morte rituale (di Frodo e Sam). Nel romance e in Il ritorno del re, c’è la figura del compagno o ombra fedele dell’eroe (Sam), che ha il suo opposto nel traditore (Gollum). Uno dei temi centrali del romance è l’uccisione del mostro, del drago (San Giorgio, Perseo), che nel film si dà nella distruzione dell’Anello e nella eliminazione di Sauron. Spesso nel romance c’è un mostro acquatico (nella Bibbia è il Leviatano): nel film, l’Anello-mostro è trovato dallo hobbit Déagol in acqua. Nel romance, Northrop Frye identifica sei fasi, che troviamo anche in Il Signore degli Anelli. Il ritorno del re contiene la 3ª fase (la ricerca, che occupa quasi interamente la trilogia), e la 4ª, «la salvaguardia del mondo dell’innocenza nella sua totale integrità dagli attacchi del mondo dell’esperienza» (Frye), ovvero il conflitto cruciale con le forze del Male; ma in Il ritorno del re si impongono soprattutto le fasi 5 e 6. La 5ª fase è quella della «saggezza matura e innocente» (Frye), il ritiro dall’azione: nel film, corrisponde al ritorno degli hobbit alla Contea dopo la sconfitta delle forze del Male, un ritorno che chiude la storia, chiude un cerchio, come a formare un anello: ma si tratta di un falso cerchio. Dopo l’esperienza vissuta, nulla potrà tornare come prima: il viaggio è stato un percorso di crescita e di cambiamento. La 6ª fase è quella dell’isolamento riflessivo dell’eroe (una delle sue caratteristiche è il racconto nel racconto: le memorie di Frodo); è la fase del piccolo gruppo di persone che si riunisce, si isola dal resto del mondo, «dà origine a una nuova vita in un sito sicuro e riparato» (Frye), come fa il gruppo formato da Frodo, Bilbo, Gandalf e gli elfi, che partono verso un ultimo viaggio verso il regno dell’immortalità.
"Tutto ciò che ha un inizio ha una fine". Sebbene nel caso della saga cui appartiene, l'adagio significherebbe una liberazione (e i sospetti che invece non sia affatto finita sono tanti...), applicato a Il Signore degli Anelli non può che essere intonato con una certa tristezza. La più maestosa saga fantasy di tutti i tempi si è conclusa, e non ci sarà un seguito: Tolkien da decenni ha raggiunto il mondo dei più e neanche il più cinico dei produttori avrebbe il coraggio di ipotizzare una qualsiasi evoluzione di quello che anche in campo letterario è il racconto di fantasy. A dire il vero c'è quel prequel - che ha per titolo Lo hobbit e per protagonista Bilbo Baggins, zio di Frodo, e in cui fa la sua apparizione (!) l'anello di Sauron - che di sicuro fa già gola a molti... ma è presto per divinare in proposito.
Fine, dunque.
Giudicare Il ritorno del Re come film in sé, slegato dai due precedenti episodi, è alquanto complicato. La saga diretta da Peter Jackson ha tra i grandi pregi quella di essere stata realizzata in contemporanea, riuscendo in tal modo ad accompagnare le dieci ore complessive di visione con coerenza, tanto di atmosfera quanto di rappresentazione. Questo ne fa, con buona pace dei vari Matrix e Kill Bill, un colosso cinematografico che non ha paragoni se non nei progetti più ambiziosi (e mai realizzati) di David W. Griffith. Talmente irreprensibile sotto ogni punto di vista - dal cast superbo all'uso sobrio-shockante degli effetti speciali, passando per una fotografia da crisi narcolettica applicata a scenografie naturali da colpo apoplettico, avendo coscienza di sorvolare su una trama che è quello che è (per molti il più grande capolavoro letterario di sempre) - da non permettere considerazione che non ne generi altre dieci, ognuna delle quali ne genererebbe altre dieci e via così.
Meglio lasciar perdere dunque l'idea di dare un giudizio complesso su un film che sta alla gran parte degli altri film come le piramidi stanno ai bonsai. Certo è legittimo l'atteggiamento dei tanti che in questi tre anni ci hanno tenuto a precisare di preferire i bonsai: l'invito è però ad alzare la testa e rendersi conto che le piramidi sono lì, megalitiche, a far fresco alle loro piantine...
Allora mi riservo una sola considerazione random: per chi lo avesse dimenticato, e per chi non lo ha mai saputo, Peter Jackson è stato il Re dello splatter per qualche anno. Chi lo è oggi? Il trono è vacante, ahimè.... Con tre film da solo - Bad taste, Splatters e Meet the Feebles - ha costretto il mondo a ripensare la dignità del cinema trash, e non a caso la sua scalata all'Olimpo di lì in avanti è stata rapida. Nessuno tra i fan si sogni però di tacciarlo di tradimento: basta la scena, superlativa, dell'agguato quasi fatale che il ragno gigante fa a Frodo, a ricordarci che forse quel trono è vacante non a caso, perché in attesa, neanche a dirlo, del Ritorno del Re...
Più che ad uso numerico, le stelle dovrebbero servire in questo caso ad uso aggettivale: stellare.
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Non c'è orco,occhio o nazgul che possano negare la riuscita di questo capolavoro, un film che ci catapulta instantaneamente in un mondo a metà tra realtà ed immaginazione, tra male e bene, una pellicola che ci spedisce nella terra di mezzo, un luogo pervaso dall'odio e dall'avidità, ma che conserva nelle sue radici amore e pace. La sceneggiatura, l'interpretazione, la scelta dei personaggi e dei movimenti, [...] Vai alla recensione »
E siamo al terzo episodio della trilogia! Con l'"happy-end", guerra finale, battaglie finali (comunque si sente la mancanza di Christopher Lee-Saruman!). L'anello viene distrutto nel fuoco assieme a Gollum Smeagol; stupende scene di battaglie! Orribile ribrezzo di fronte al gigantesco ragno! E un bel riconoscimento all'amicizia! Si, la vera amicizia! In barba a coloro che avrebbero [...] Vai alla recensione »
Probabilmente mi criticherete, probabilmente alcuni non saranno d'accordo, ma non posso non dire che questa è una trilogia di film (e di libri) che resterà scolpita negli anni a venire, e che non ha ne potrà avere eguali. In questo epico, meraviglioso, emozionante epilogo assistiamo alla sconfitta di Sauron, passando per la straordinaria battaglia campale davanti a Minas Tirith, attraverso i cunicoli [...] Vai alla recensione »
La trilogia si conclude nel segno del gigantismo e dello spettacolo, finisce così una delle più grandi (e costose) imprese cinematografiche della storia del cinema. Un film che non verrà mai dimenticato e che rimarrà impresso nell'immaginario collettivo di tutti, entrando nella nostra cultura per creare nuovi miti e leggende. Sul piano visivo è un'opera straordinaria e rivoluzionaria , che non finisce [...] Vai alla recensione »
- La scacchiera è pronta, le pedine si muovono - Frodo, Sam e Gollum sono a Mordor e la loro grande avventura sta per giungere al culmine. Aragorn è in viaggio con l'esercito di Rohan verso Minas Tirith accompagnato da Legolas, Gimli e da un Pipino in incognito mentre Merry è già la accompagnato da Gandalf. La battaglia finale ha inizio.
Terzo ed ultimo capitolo della imponente impresa cinematografica di Peter Jackson, Il ritorno del re è, indubbiamente, il migliore del trittico, il più lungo, ricco di effetti speciali, il più avvincente ed appassionante, il più epico e grandioso nelle scene di battaglia. Frutto di una lunghissima fase di post-produzione (pare durata più di due anni), uscito ad un [...] Vai alla recensione »
Come è più dei capitoli precedenti, Il ritorno del re è veramente, totalmente e incontrovertibilmente un opera d'arte che trascende il cinema. Il ritorno del re è il fantasy più maturo mai concepito nella settima arte. Un film che è poesia, dramma e importante monito sul valore dell'amicizia e del'amore.
Gandalf (McKellen) e Pipino (Boyd) riescono ad intercettare i piani del nemico, che intende attaccare il castello del regno di Gondor, Minas Tirith, e i due si dirigono là, dove incontrano la resistenza del sovrintendente di Gondor (Noble), che non vuole chiamare aiuto per paura che Aragorn (Mortensen), legittimo erede al trono, voglia reclamare il suo trono.
All'inizio, faticavo a sopportare i film del Signore degli anelli, finchè un giorno decisi di vederli. Chi lo sapeva, forse un giorno o l'altro quella cosa che prima odiavo poi mi sarebbe piaciuta. Fu così per il signore degli anelli. Il primo film, la Compagnia dell'Anello, nonostante mi fosse piaciuto, non mi aveva colpito di tanto, forse perchè mancavano le battaglie [...] Vai alla recensione »
Gandalf (McKellen) e Pipino (Boyd) riescono ad intercettare i piani del nemico, che intende attaccare il castello del regno di Gondor, Minas Tirith, e i due si dirigono là, dove incontrano la resistenza del sovrintendente di Gondor (Noble), che non vuole chiamare aiuto per paura che Aragorn (Mortensen), legittimo erede al trono, voglia reclamare il suo trono.
Peter Jackson chiude nel migliore dei modi una saga che ha aperto alla grande il Nuovo Millennio cinematografico, destinata anche a segnarlo.Il film inizia raccontandoci come è nato il personaggio di Smigle, vero nome di Gollum, anch'egli originariamente uno Hobbit, che uccise l'amico che aveva trovato l'anello sul fondale di un lago, al fine di sottrarglielo.
Dall'inizio alla fine, film indescrivibile.L'anello ormai è forte, Frodo è allo stremo, e così anche lo spettatore viene coinvolto in un film sempre più drammatico, sempre più realistico e sempre meno "fantasy", senza mai perdere la speranza, continuando la lotta (il buon Sam tirerà su di morale sia noi che Frodo). Livelli di epicità raggiunti da annoverare nella storia del cinema, la cavalcata dei [...] Vai alla recensione »
All'inizio, faticavo a sopportare i film del Signore degli anelli, finchè un giorno decisi di vederli. Chi lo sa, forse un giorno o l'altro quella cosa che odiavi di sarebbe poi piaciuta. Fu così per il signore degli anelli. Il primo film, la Compagnia dell'Anello, nonostante mi fosse piaciuto, non mi aveva colpito di tanto, forse perchè mancavano le battaglie epiche [...] Vai alla recensione »
A parte alcune scene di davvero grande valore registico, il film è piuttosto stucchevole. Sorrisi da copertina nel finale, lentezze estenuanti sugli amici hobbit che si guardano con occhioni dolci in onore dell'amicizia, tutto il popolo che si inchina a loro, l'uso e abuso del rallenty nelle scene di preparazione alla guerra e di paura del popolo, etc.
peter jackson,tutti i fan del genere fantasy ti saranno grati per sempre,hai dato a loro la migliore trasposizione libro-film di sempre.Un film vertiginosamente epico,con una sceneggiatura che fa crescere le magnifiche atmosfere,veramente spaziale,commuoverà,e vi riempirà la mente di scene spettacolari (nella versione estesa la minilotta tra il nazgul e gandalf è bellissima).
Nonostante l'operazione di indubbia difficoltà, Peter Jackson è riuscito a realizzare una trasposizione quasi perfetta di quello che è, a mio parere, il più bel romanzo fantasy di tutti i tempi, regalandoci un'opera senza precedenti. Una regia straordinaria, accompagnata da effetti speciali, scenografia, fotografia e colonna sonora fantastiche, hanno fatto del film, e dell'intera trilogia, un capolavoro [...] Vai alla recensione »
La via indicata da Gollum conduce effettivamente a Morgor, ma le insidie che presenta sono tali per cui nessuno è riuscito a percorrerla interamente senza perire prima. Frodo, soggetto sempre più alla cupidigia connessa al possesso dell’anello, è preda degli inganni di Gollum, di cui è vittima, alla fine dei giochi, Sam.
CAPOLAVORO ASSOLUTO DEL CINEMA ... ... ... UN FILM CHE RESTERA' NELLA STORIA !!! UN KOLOSSAL DEL FANTASY/AVVENTURA. UN FILM PERFETTO DALLA SCENEGGIATURA ALLA COLONNA SONORA, DAGLI EFFETTI SPECIALI AL MONTAGGIO, DAL SUONO ALLA SCENOGRAFIA !!! BELLISSIMO, NON MI STUFERO' MAI DI GUARDARLO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il migliore fantasy degli ultimi 10 anni, non c'è dubbio...
un film irraggiungibile,perfetto che rimarra come una pietra miliar dl cinma fantasy,prmi meritatissimi,dagli effetti speciali,alla sceneggiatura,alla celebre colonna sonora.uno dei miei film preferiti e di certo il miglior fantasy del decennio bellissimo,non mi stufo mai di vederlo,lo consiglio vivamente,stupendo!!
Io attribuisco a questo film cinque stelle, in quanto in questo film c'è la sensazione di stare per tutta la sua (lunga) durata davanti allo schermo, senza mai staccare gli occhi da esso. Undici oscar se li è ampiamente meritati. Peter Jackson è un grande regista, il regista che ha sfornato la più grande trilogia di tutti i tempi, e anche il più grande epilogo di tutti i tempi.
Per la serie "Morandini, vai a casa" ecco a voi Morando Morandini & Co. su "Il signore degli anelli". Il capolavoro indiscusso del cinema fantasy, perfetto nella regia, nelle musiche, nella scenografia, nella sceneggiatura, negli effetti speciali e (cosa rara in questo genere di film) nella recitazione, osannato da critica e pubblico di ogni età, vincitore di 11 oscar [...] Vai alla recensione »
Lacrime per questo incredibile epilogo.Qui si conclude la saga più bella di tutti i tempi.Non ci sono parole per descrivere questo film,pietra miliare del cinema che restera impresso nella mente di ogni spettatore
Quanto vorresti essere in mezzo alla storia? Quanto cerchi di rivederlo e rivederlo nella tenue speranza di poterti immedesimare del tutto e per tutto? Quanto vorresti che la lotta contro il male fosse possibile in questa forma così poetica anche nel mondo reale? Senza dubbio il merito è tutto del libro. Ma esiste forse un modo migliore di rappresentare con un film "Il Signore degli [...] Vai alla recensione »
senza parole, battaglie monumentali, dialoghi memorabili e caratteristiche unicamente straordinarie nella loro formidabile bellezza. 3 opere che danno vita ad una fulminante, vera e propria opera d'arte totale.
Sono un pò di parte, lo ammetto. Però se dovessi dargli un penteggio in centesimi, gli assegnerei 100/100 centesimi e lode!Capolavoro del cinema, ha segnato un'epoca. L'era duemila è iniziata sotto questa buona stella, possiamo sperare che ce la porti buona. Ho solo molta paura per Lo Hobbit perchè potrei aspettarmi una delusione, ma confido nella genialità [...] Vai alla recensione »
E vissero felici e contenti! Questa è una frase che viene più frequentemente utilizzata nelle favole o nelle fiabe,ma lo stesso credo che si addica perfettamente a questo finale culto di una saga iripetibile come quella diretta da jackson. Be',non so proprio da dove cominciare,visti i palmares di questa pellicola,ma comunque spero di non deludere: per prima cosa il merito del record di 11 premi Oscar,va [...] Vai alla recensione »
Oggi è raro trovare film che ti lasciano un segno, che ti fanno provare la sensazione di aver visto una pellicola che ti colpisca , Jackson con i precedenti film aveva realizzato dei capolavori, ma con questo capitolo finale capolavoro e dire poco . Costumi stupendi, effetti speciali spettacolari , dialoghi da ascoltarli tutti fino all' ultimo, ambientazioni che ti lasciano il fiato .
11 oscar. Meritatissimi. Capolavoro indiscusso: non solo dal punto di vista strettamente tecnico (fotografia,scenogrfìgrafia,effetti speciali e colonna sonora fantastici), ma anche da quello emotivo. Ci sono scene in questa maestosa opera che davvero rimangono impresse: una su tutte l'arrivo dei Rohrrim ai campi di Pellenor con seguente discorso di Theodem (veramente da brividi).
Questa mia recensione non riguarda il film che, come tutti sappiamo, è il miglior fantasy che sia mai stato fatto e lo resterà per sempre ma parla piuttosto di uno dei personaggi piu significativi di questa trilogia-capolavoro: Gollum-Smeagol. Secondo il mio parere questa è la figura più emblematica e fantastica di tutto il film: questa sua doppia identità lo caratterizza facilmente come un essere [...] Vai alla recensione »
Cosa c'è da dire se non: CAPOLAVORO; KOLOSSAL; PIETRA MILIARE; Perfetto in tutti i mini dettagli ... Non averlo visto è un offesa x il film ... Indescrivibile, Capolavoro assoluto ...
non c'è altro da dire.. con questo la trilogia del signore degli anelli raggiunge un punto massimo. uno dei più bei film della storia del cinema
Il film è un capolavoro in tutto e per tutto è questo vale per l intera trilogia. Un film che incanta con delle ambientazioni e delle battaglie epiche e che vi trascina nella terra di mezzo con una colonna sonora indimenticabile e delle frasi con un significato intenso. Vincitore di 11 premi Oscar tra cui miglior film e miglior regia ( unico film fantasy ad aver vinto questi due [...] Vai alla recensione »
Ma certo diciamo che questa intensa e bellissima saga..se non sbaglio girata tutta insieme...ho visto oggi via streaming la versione EXTENDED in quasi 4k....ma io amante della lunghezza di un film..il ritorno del re..ha la durata di ben 4ore e17 minuti...diciamo 22minuti X I TITOLI di coda!..pero' la versione in CINEMA e TV e'circa sulle 3ore e10 minuti.
Gli oscar non mentono, questo è probabilmente il più bel film mai girato della storia del cinema, senza dubbio un capolavoro perfetto, nato dalla mente di un genio della letteratura come Tolkien. Già gli altri due film erano a un livello esaltante, questo ha messo la ciliegina sulla torta, il suspence, la tristezza, la gioia, la paura, sono solo alcune delle emozioni che questo [...] Vai alla recensione »
sono alcuni dei miliardi di aggettivi con cui descrivere questo mastodontico capolavoro della cinematogrfia mondiale .
Il più bello della saga.Un film epico ed emozionante che chiude perfettamente questa fantastica trilogia.
Non posso non dare il massimo dei voti al film che mi ha fatto innamorare del cinema.E un capolavoro sotto quasi ogni punto di vista : colonna sonora,effetti speciali,attori,sceneggiaatura,ritmo.E impossibile non restare emozionati davanti all epica battaglia dei campi di pelennor che vede l esercito di sauron impegnato con l esercito di gondor o anche alla splendida realizzazione del gollum, [...] Vai alla recensione »
Non altro da aggiungere,bellissima Trama(tratta da un libro considerato il capostipite del genere fantasy),bellissime scene e musiche,che riescono a rendere epico qualsiasi momento,dalle spettacolari scene di guerra al più banale dei discorsi! Fa parte di quei film che ti lasciano qualcosa dento,un ideale.Non ho altro da Dire. mio parere è il miglior film della storia del cinema Ovviamente [...] Vai alla recensione »
Per chi non capisce il significato del titolo,può scoprirlo andando a leggere il mio commento sul film "Titanic". Dopo aver fatto ciò posso continuare il commento precedebte dicendo che,è vero,Titanic può essere inimitabile e irripetibile,ma a differenza dell'ultimo capitolo tratto da Tolkien,è meno "coinvolgente e sorprendente":Titanic possiede dei caratteri storici ed emozioanti;quest'ultimo,invece,oltre [...] Vai alla recensione »
In assoluto il mio film preferito. Un capolavoro!
Il film della saga più bello, il film fantasy migliore al mondo! CAPOLAVORO!
Questo è il capitolo della trilogia che preferisco in assoluto. E' il migliore dei tre. Effetti speciali ottimi, avventura, battaglia, personaggi ben interpretati, suspance, creature fantasy, ecc. Non gli do 5 stelle perchè preferisco la trilogia del Lo Hobbit, ma 4 stelle le prende di sicuro.
Torna il re. Ma non appartiene alla casata dei Savoia. Curioso destino, quello dei capitoli 2 e 3 della trilogia del Signore degli anelli: hanno titoli facili da fraintendere. Tra fine 2002 e inizio 2003, molti pensarono che Le due torri alludesse alle Twin Towers; oggi, per fortuna solo in Italia qualche monarchico di risulta leggerà Il ritorno del re come un inno ai nostri regnanti da operetta.
Ora che lo abbiamo visto per intero, possiamo dirlo ad alta voce: Il signore degli anelli è un capolavoro. Tutto il cinema epico che verrà di qui in avanti dovrà farci i conti, come quello precedente li ha fatti (e scusare se è poco) con l'Aleksandr Nevskij di Ejzenstein. Benché Jackson abbia tenuto il meglio per la fine, capolavoro non vuol dire necessariamente film perfetto: nel Ritorno del re l'impostazi [...] Vai alla recensione »
L’anello mancante Addio mio tesssoro! Addio a Gollum e al suo doppio Smeagol, il personaggio più riuscito e lancinante di una Trilogia la cui mancanza si farà sentire e non solo sugli incassi. Addio ai nevrotici dibattiti tra sé e sé così ben incarnati dalla creatura larvale tormentata dalla cupidigia dell’Unico Anello. Addio al suo sguardo da cerbiatto psicotico e all’occhio infuocato di Sauron, alle [...] Vai alla recensione »
È fatta. Il Male ha perso, il Bene ha vinto. Come accade sempre al cinema, come accade spesso nei romanzi e come puntualmente accadeva nella grande trilogia di Tolkien, Il Signore degli Anelli, cui il regista neozelandese Peter Jackson ha dedicato tre film: per concludere in gloria con questo di oggi, il più festoso e il più guerreggiato degli altri due.
Si accentuano i toni shakespeariani nell’ultimo tassello della trilogia di Peter Jackson, il ritorno del re: padri che non riconoscono i figli se non quando sprofondano nell’abisso della pazzia, giovani re che scoprono la fierezza delle loro origini e trovano parole per incitare alla battaglia, principesse guerriere che combattono per il padre e uccidono colui che non può essere ucciso da un uomo, [...] Vai alla recensione »
Il ritorno del Re, terza e ultima parte dell’audace riduzione cinematografica di Peter Jackson dal Signore degli anelli di J.R.R. Tolkien, è un film che gli allibratori danno come un successo sicuro. Di certo non deluderà chi ha seguito i due precedenti. Promette nuove e più grandiose battaglie, emozioni più intime e un contatto diretto con l’universo emotivo dei personaggi.
Terzo e conclusivo capitolo della trilogia tolkeniana. Ma per il regista della triplice fatica, Peter Jackson, «quest’ultimo episodio non è solo la prosecuzione: è la somma dei precedenti due. Come se gli altri fossero stati solo la prova generale». li ritorno del re si annuncia dunque come il segmento più affascinante, fantasioso, emozionante: oltre che il più ricco di effetti speciali, oltre 800, [...] Vai alla recensione »
L’anello s’è liquefatto nel fuoco dei vulcano, il Nemico è sprofondato nei sottosuolo e la Compagnia s’è sciolta. Insieme con gli Elfi e con Gandalf il Bianco (Ian McKellen), Frodo Baggins (Elijah Wood) è salito su una nave, verso porti che non conoscano la morte. Così, con Il ritorno dei re, si chiude l’epopea di Il signore degli anelli (The Lord of the Rings: The Return of the King, Usa e Nuova Zelanda, [...] Vai alla recensione »
«Per oltre 40 anni è stato impossibile realizzare sullo schermo la trilogia di Tolkien perché non esistevano i mezzi tecnici per farlo» dice orgoglioso il regista. «Ora io e il mio laboratorio cinematografico, lo Weta Digital, abbiamo realizzato qualcosa di unico». Neozelandese, 42 anni compiuti il 31 ottobre, era al liceo quando con la sua SuperB e un gruppo di amici creava filmetti dell’orrore nella [...] Vai alla recensione »
È finita. Nella luce radiosa, Frodo si risveglia dopo l'avventura in un soffice letto bianco. Davanti al suo esercito e alla folla festante, Aragorn viene incoronato: «Ora arrivano i giorni del re». Ma lui dice: «Insieme ricostruiremo questo mondo da poter condividere nei giorni di pace». Arriva il suo amore, li unisce un bacio appassionato. Il re e tutti si inginocchiano in segno di gratitudine davanti [...] Vai alla recensione »
"Ogni cosa ha una sua fine". Anche Il signore degli anelli, nonostante sulla carta sembri interminabile e sullo schermo finisca per durare quasi dieci ore. Chi ha partecipato agli happening nei multiplex, con i tre film di Peter Jackson proiettati in successione, giura di non essersi distratto mai neppure un secondo. Il ritorno del Re chiude dunque la trilogia, ricominciando da dove eravamo rimasti [...] Vai alla recensione »
Il periglioso viaggio di Frodo e Sam è quasi giunto alla meta: i due piccoli hobbit, accompagnati dall’infido Gollum, sono ormai vicini alla vetta dei monte Fato, dove potranno finalmente distruggere l’anello, annientando il suo perfido potere. Ma, prima di arrivare ci saranno ancora da affrontare nuovi, estremi pericoli, rischiando a ogni passo la morte, Intanto, nella fiabesca città di Minas Tirith [...] Vai alla recensione »
Grazie Berlino per non aver bombardato l’Iraq... E Aragorn che parla. Sorpresa. La folla esulta. Peter Jackson e il suo staff meno. Viggo Mortensen con taglio di capelli alla marine e giacca verde spiegazzata, sembra più un malinconico attore di Lars Von Trier che il re che ha sconfitto Sauron. Ma per le centinaia di fan raccolti su Potsdamer Platz per veder sfilare l’intera Compagnia dell’anello, [...] Vai alla recensione »