Anno | 2024 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA, Italia |
Regia di | Robert Salerno |
Attori | Connie Britton, Freya Hannan-Mills, Giovanni Cirfiera, Tommaso Basili, Babetida Sadjo Andrea Bruschi, Syama Rayner, Alessandro Bressanello, Giorgia Trasselli, Lollo Franco. |
Uscita | giovedì 25 luglio 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 1,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 luglio 2024
Quando sua figlia adolescente mostra un comportamento sempre più inquietante dopo un'esperienza di pre-morte, una madre si convince che la ragazza abbia portato qualcosa di malvagio dall'aldilà. In Italia al Box Office Here After - L'Aldilà ha incassato 14,6 mila euro .
CONSIGLIATO NO
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Robin, talentuosa pianista affetta da mutismo, è vittima di un grave incidente motociclistico. La madre Claire e il padre Luca, separati, accorrono al suo capezzale: quando è ormai stata considerata clinicamente morta, Robin si risveglia e torna in vita. Ma ben presto i comportamenti della ragazza, che ha ora recuperato la capacità di parlare, diventano strani e inquietanti, come se nutrisse un rancore verso la madre in procinto di esplodere. Claire crede che la figlia sia posseduta da un'entità e cerca aiuto in ogni modo, tra lo scetticismo generale.
Titolo a rischio di confusione - con il film di Clint Eastwood del 2010 - per il debutto alla regia del produttore Robert Salerno, che gira a Roma un horror psicologico che si interroga sulla questione sull'aldilà - esiste un aldilà? Cosa avviene dall'altra parte? Si tratta di un fenomeno scientifico o soprannaturale?
Come horror in senso stretto c'è pochissimo spazio per spaventi o truculenze, limitate anche da un budget evidentemente esiguo. La scelta di Salerno è di concentrarsi sulle angosce di Claire, gravata da sensi di colpa frustrati e da un rimosso indicibile, che hanno distrutto il suo matrimonio e sembrano perseguitarla.
Per lunghi tratti lo spettatore resta nel dubbio: si sta svolgendo tutto nella mente di Claire o Robin è stata posseduta?
Senza rivelare nulla sul colpo di scena chiarificatore, ci si può limitare a dire che l'ultimo segmento del film è certamente la parte più interessante, in cui Claire si confronta con i propri demoni e abbassa finalmente la guardia su quanto accadutole in passato. Il lento processo di avvicinamento alla, tutto sommato prevedibile, rivelazione è costruito senza pathos, accumulando piccoli segnali di inquietudine attraverso jump scares e false piste. Here After - L'aldilà ha soprattutto un problema di messa in scena, di legnosità nello svolgimento, che deve chiaramente tendere a un fine e forza dialoghi e azioni inverosimili di personaggi che sembrano manichini, e non riescono mai a uscire dalle pagine della sceneggiatura per farsi carne e sangue. Non aiuta un doppiaggio di rara sciatteria, spesso fuori sincrono e con difetti evidenti di pronuncia, ai limiti del ridicolo involontario: gli attori italiani - il film è una coproduzione italo-statunitense - si ridoppiano da soli, ma l'effetto non è meno straniante del doppiaggio degli attori stranieri. La suggestiva fotografia di Bartosz Nalazek ci restituisce una Roma decolorata e gelida, in contrasto con l'immagine della città a cui siamo legati, ma le riprese in esterni si servono a profusione di droni e vanificano questa buona intuizione.
A rimanere impresso è soprattutto il volto da giovane Reese Witherspoon, dall'indubbio potenziale cinematografico, di Freya Hannan-Mills, che dà vita a Robin e prova a trasmettere tra brusca transizione tra l'umore lieto della fase di mutismo e l'empietà del doppleganger, che subentra nel momento in cui Robin ritrova la parola. Anche la deriva religiosa, che a tratti sembra condurre il personaggio di Claire, cattolicissima, verso la Ellen Burstyn de L'esorcista, è solo timidamente accennato, quasi che Salerno preferisse suggerire alternative per poi ricondurle a un epilogo che riannodi tutti i fili, lasciando comunque diverse questioni insolute. C'è anche qualche richiamo a Hereditary di Ari Aster, per la claustrofobia familiare e la maledizione dei legami di sangue, ma la comparazione è di certo poco lusinghiera per il film di Salerno. Difficile anche parlare di un'occasione sprecata, visti i limiti tecnici e artistici del film, ma se si vuol dare una chance a Here After - L'aldilà occorre rivolgersi alla versione in lingua originale ed evitare lo scempio perpetrato in fase di doppiaggio.
Robin è una quindicenne con un grande talento per il pianoforte, che nell'incipit vediamo esibirsi in una pittoresca chiesa romana, gremita di gente venuta per assistere alla sua performance. Claire, sua madre, è affettuosa e comprensiva nei suoi confronti e sembra capirla e assecondarla pienamente. Robin ha scelto di smettere di parlare dall'infanzia, in seguito a un tragico incidente d'auto dove [...] Vai alla recensione »
Per ragioni di carattere produttivo, ha una curiosa ambientazione romana l'opera prima - un thriller con venature horror - girata in inglese con mestiere (il doppiaggio purtroppo livella i diversi toni anche degli interpreti italiani) dal produttore statunitense Robert Salerno. L'escamotage narrativo della sceneggiatura di Sarah Conradt è molto classico.