Anno | 2024 |
Genere | Commedia, Animazione, Avventura, Commedia, |
Produzione | Gran Bretagna, Francia, USA |
Durata | 106 minuti |
Al cinema | 14 sale cinematografiche |
Regia di | Dougal Wilson |
Attori | Ben Whishaw, Hugh Bonneville, Emily Mortimer, Olivia Colman, Antonio Banderas Julie Walters, Rachel Zegler, Imelda Staunton, Jim Broadbent, Amit Shah, Madeleine Harris, Samuel Joslin, Carla Tous, Ashleigh Reynolds. |
Uscita | giovedì 20 febbraio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,91 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 16 febbraio 2025
Il terzo capitolo della saga è ambientato in Perù: l'orsacchiotto Paddington si mette in viaggio per andare a trovare la zia Lucy. Paddington in Perù è 41° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 812,00 e registrato 154.392 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Judy e Jonathan sono cresciuti e stanno per lasciare il nido. I tempi in cui la famiglia Brown si stringeva tutta quanta sul divano della casa di Windsor Gardens sono finiti, e la signora Brown sembra soffrirne più di tutti. L'occasione di trascorrere un po' di tempo insieme si presenta, inattesa, quando l'orso Paddington riceve via lettera la notizia che la sua amata zia Lucy, ospite di una casa di riposo per orsi in Perù, sembra non godere di buona salute: si è chiusa in se stessa e non fa che nominare il suo nipotino lontano. La famiglia Brown al completo (Signora Bird compresa) si mette allora in viaggio per il Sudamerica, pronta all'avventura, e l'avventura non si farà attendere.
Al traguardo del terzo film ci si potrebbe anche interrogare sulla sua necessità, eppure non si è portati a farlo: perché il personaggio creato da Michael Bond ha dato originariamente vita a una serie numerosa di libri e originerà presto un'altra serie televisiva, dimostrando di poter reggere serenamente la richiesta.
Perché i primi due film hanno dimostrato di possedere vitalità creativa in quantità e un fine gusto per le gag; perché è molto difficile averne abbastanza di un orsetto ben educato, che interpella tutti quanti con il titolo di "signora", "signore" o "signorina", ce la mette tutta per essere un buon cittadino, e, al culmine della rabbia, può al massimo fissarti obliquamente, per comunicarti il suo disaccordo.
Si sale, dunque, sull'aereo per il profondo Perù, armati di allegra speranza, anche se l'inizio non è stato scoppiettante, il cambio di attrice per il personaggio di Mary Brown ci ha imposto qualche scossa di assestamento e altre ne imporrà il cambio alla regia. Altrettanto pazienti e fiduciosi ci si arrischia poi sul battello di Antonio Banderas e figlia, nonostante al ritornello della febbre dell'oro e della mitica città di El Dorado dovrebbe venir applicata una data di scadenza cinematografica, prima o poi. Diventa chiaro, insomma, che, esattamente come la nuova dirigenza della compagnia di assicurazioni del signor Brown, anche la virata sul bordo del fantastico richiede che si abbracci il rischio. D'altronde, con la nuova ambientazione amazzonica, viene a mancare la sorgente primaria dello humor della serie, quell'abbinamento incongruo tra la fisicità e l'animalità del protagonista e il contesto domestico e famigliare della classe media londinese. È un tuffo senza salvagente, ma si verrà premiati per averlo fatto.
Per quanto lontana dal vivace melting pot di Notting Hill, infatti, e per quanto portatrice di molti tratti di regressione rispetto alla felicità di scrittura dei capitoli precedenti, l'origin story di Paddington ci trascina sempre più rapidamente al suo interno, tra arance succose, travestimenti carnevaleschi, suore farlocche e irresistibili orsetti senza cappotto. E alla fine anche la crisi di identità della famiglia Brown troverà la sua risposta.
È quasi un racconto di formazione, Paddington in Perù, con l’eroe che deve affrontare il viaggio alla ricerca delle radici per capire davvero se il suo posto nel mondo è la patria d’origine o quella d’accoglienza. Più che un conflitto è un tema che si riverbera in quel senso della famiglia che, non a caso, è l’asse portante dell’intera [...] Vai alla recensione »
L'orsetto Paddington riceve una lettera dal Perù. La sua vecchia zia non sta molto bene. Paddington e la sua famiglia londinese umana vanno a trovarla. Non immaginiamo quanto sarà avventurosa la trasferta. L'eroe, nella versione italiana, parla sempre con la voce di Francesco Mandelli, ma questo terzo episodio della saga è parecchio diverso dai primi due, scritti e diretti da Paul King (che poi ha [...] Vai alla recensione »
Abbracciare il rischio. È questo lo spirito che il signor Henry Brown viene invitato ad adottare dalla nuova dirigenza della sua compagnia di assicurazioni. Un motto che può apparire paradossale, dato il contesto lavorativo, ma che riflette bene lo spirito di "Paddington in Perù", terzo capitolo della serie cinematografica dedicata all'orsetto nato dalla penna di Michael Bond.
Lo abbiamo visto ovunque. Nelle vetrine dei negozi di souvenir di Londra, sotto forma di statua che mangia un sandwitch a Leicester Square, e persino al cospetto della Regina. Adesso Paddington va anche in Perù nel terzo capitolo dell'omonima serie cinematografica britannica firmata, questa volta, da Dougal Wilson. Paul King, regista e sceneggiatore del primo e del secondo film, ha lasciato, infatti, [...] Vai alla recensione »
Nel terzo capitolo delle sue avventure il nostro eroe porta la sua infinita scorta di marmellata nel suo paese d'origine alla ricerca della zia Lucy. Ma quando Paddington e la famiglia Brown arrivano nella casa di riposo per orsi gestita da suore canterine, la madre superiora (Olivia Colman) gli rivela che Lucy è sparita. Segue un'avventura nella giungla con il sempre più intrepido signor Brown (Bonneville) [...] Vai alla recensione »
Quando Paddington scopre che l'adorata zia Lucy è scomparsa, lui e la famiglia Brown si spingono verso le terre selvagge del Perù per cercarla con un unico indizio: un punto segnato su un'enigmatica mappa. Deciso a risolvere il mistero, il celebre orsetto goloso di panini alla marmellata di arance si imbarca in un avvincente viaggio attraverso le foreste pluviali dell'Amazzonia ritrovandosi sulle tracce [...] Vai alla recensione »
L'orso Paddington va in Perù, con la famiglia Brown, alla ricerca della scomparsa zia Lucy. Ritroverà le sue radici. Un deciso passo indietro per questa bella saga che in questo terzo capitolo prende vie stereotipate e piatte, senza offrire quella stravaganza che è il marchio di fabbrica della serie. Con un Banderas sopra le righe che rivaluta i film dei Me contro Te.
Dopo Paul King, è ora il turno di Dougal Wilson. In Paddington in Perù il regista dirige il terzo capitolo del franchise che racconta le avventure dell'orsetto inglese dal cappotto azzurro e il cappello rosso. In questa nuova avventura, Paddington riceve una lettera dal Perù che lo informa della misteriosa scomparsa della zia Lucy. L'orso, insieme alla famiglia Brown, raggiunge la Casa per Orsi in [...] Vai alla recensione »
Dopo l'Empire Award per la Miglior commedia al Paddington del 2015 e il riconoscimento conquistato da Hugh Grant per la sua "Miglior performance comica" nel sequel del 2018 (altro che il ruolo che interpreta nel prossimo Heretic), il simpatico orsetto inglese ritrova le proprie origini in Paddington in Peru`, terza avventura per il cinema, diretta da Dougal Wilson, al suo esordio alla regia.
L'orso Paddington nato dalla penna di Michael Bond (apparso per la prima volta il 13 ottobre 1958; l'ultimo libro dell'autore, scomparso nel giugno del 2017 all'età di 91 anni, è stato pubblicato nel gennaio dello stesso anno) con illustrazioni di Peggy Fortnumm torna al cinema per la terza volta (il primo delizioso nel 2014 e il secondo comico e commovente nel 2017, entrambi diretti da Paul King). In [...] Vai alla recensione »
Dopo l'Empire Award per la Miglior commedia al Paddington del 2015 e il riconoscimento conquistato da Hugh Grant per la sua "Miglior performance comica" nel sequel del 2018 (altro che il ruolo che interpreta nel prossimo Heretic), il simpatico orsetto inglese ritrova le proprie origini in Paddington in Peru`, terza avventura per il cinema, diretta da Dougal Wilson, al suo esordio alla regia.
Mascotte british dai natali peruviani, creato sul finire degli anni 50 dallo scrittore per bambini Michael Bond che lo ha reso protagonista di oltre 70 paraboline su carta, il garbato orsetto Paddington ha messo le zampe sul grande schermo per la prima volta un decennio fa (2014) nell'omonimo primo capitolo cinematografico diretto da Paul King, che si è occupato anche del più riuscito sequel.
Tutti amano Paddington. Perché è gentile, educato, pasticcione, privo di malizia. E perché le sue storie assomigliano a una coccola, una carezza, un abbraccio. Ma, al terzo episodio cinematografico in dieci anni, svela un altro motivo, forse più nascosto ma comunque evocativo, che permette il franchise di intercettare un pubblico così vasto e composito.