19ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 68 film. Bologna - 9/19 giugno 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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L'evento si affida anche quest'anno all’online per arrivare in tutta Italia. Dal 9 giugno a Bologna e dal 10 giugno in streaming. Scopri i film I Vai all’articolo »
Tra i focus dell’evento anche uno dedicato al tema del lavoro. Parte della selezione sarà disponibile anche in streaming su MYmovies ONE. Vai all’articolo »
La regista filma il difficile percorso di una pittrice in un mondo dominato ancora dal patriarcato. Espandi ▽
Nel 2009 la regista danese Lea Glob incontra per la prima volta la pittrice Apolonia Sokol, mentre a Parigi conduce una vita da bohémien tra altri artisti e attivisti politici, tra cui Oksana Shachko del gruppo d'azione femminista Femen. Dal loro legame nasce un film che ci mostra il difficile viaggio di Apolonia nel mondo dell'arte e la resilienza delle donne in una società dominata dal patriarcato, dal capitalismo e dalla guerra. Recensione ❯
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Storia di morti senza identità, corpi a cui nessuno sa dare un nome. Espandi ▽
Ogni notte nella sala autoptica della dottoressa Cristina Cattaneo arrivano corpi senza nome, i Puri Sconosciuti: senzatetto, sex workers, fuggiaschi, adolescenti, migranti. Cosa succede quando i morti perdono la loro identità? Nessuno sembra preoccuparsi della loro dignità: eccetto Cristina. Recensione ❯
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Una ragazza iraniana viene condannata a morte per aver ucciso il suo violentatore. Attorno alla vicenda si accendono le proteste. Espandi ▽
Iran, 2007: Reyhaneh Jabbari, 19 anni, è condannata a morte per l'omicidio dell'uomo che aveva tentato di violentarla. Grazie a video, testimonianze dei familiari e lettere scritte dalla giovane donna in carcere, il film ripercorre il destino di Reyhaneh, simbolo universale di resistenza contro la violenza sulle donne. Recensione ❯
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L'ambasciatore brasiliano Josè Bustani, primo direttore dell'OPCW, costretto a ritirarsi dalla scena diplomatico vive oggi a Rio de Jainero dove coltiva la sua passione per la musica. Espandi ▽
L'ambasciatore brasiliano Josè Bustani, primo direttore dell'OPCW, durante la sua leadership, ha cercato di evitare la distruzione dell'Iraq. Dopo pressioni incessanti degli Stati Uniti, Bustani lascia il fronte e si ritira a Rio de Janeiro, dove oggi coltiva la sua grande passione, la musica. Recensione ❯
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Attraverso filmini di famiglia, Faustine ci racconta la storia di sua madre Valérie e della sua depressione. Espandi ▽
Rimontando i filmini di famiglia con cui il padre di Faustine immortalava i momenti più belli della loro vita familiare, la regista oggi ci racconta un'altra storia: il ritratto di sua madre Valérie e della sua depressione. Dopo aver avuto figli, Valérie ha lasciato il lavoro, e per lei è stato come perdere la propria identità. Recensione ❯
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Kassanda ricostruisce la storia delle proprie radici e dà vita a un Congo evocativo dove le impronte del colonialismo sono ancora una presenza costante. Espandi ▽
Quanto Kassanda conosce realmente i suoi nonni? Quanto sono vere le sue idee sul suo paese natale, la Repubblica Democratica del Congo? In Colette et Justin, Kassanda ricostruisce la storia delle proprie radici e dà vita a un Congo evocativo dove le impronte del colonialismo sono ancora una presenza costante. Recensione ❯
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Due sorelle si accorgono che la donna che sta vendendo loro casa assomiglia moltissimo alla loro sorella maggiore porta suicida. Espandi ▽
Durante l'acquisto di un appartamento nella campagna svedese, due sorelle si accorgono che la venditrice assomiglia alla loro sorella maggiore, morta suicida 30 anni prima. Da una misteriosa storia di ricongiungimento familiare, il film si trasforma in un'appassionante detective story su identità, segreti e bisogno di credere. Recensione ❯
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Affetta da una forma rara di disabilità, la regista Ella Glendining, mentre affronta le discriminazioni quotidiane, cerca qualcuno con cui condividere l'esperienza di vivere e amare un corpo come il suo. Espandi ▽
Nata con una forma rara di disabilità, la regista Ella Glendining, mentre affronta le discriminazioni quotidiane, cerca qualcuno con cui condividere l'esperienza di vivere in un corpo come il suo. Un viaggio che cambierà il modo di percepirsi nel mondo non solo della regista, ma anche di chi guarderà questo film. Recensione ❯
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Un ritratto cinematografico stratificato e coinvolgente della scrittrice austriaca Premio Nobel per la Letteratura nel 2004, Elfriede Jelinek. Espandi ▽
Bambina prodigio, autrice scandalosa, femminista, amante della moda, comunista, ribelle, artista brillante e vulnerabile: Elfriede Jelinek. Un ritratto cinematografico stratificato e coinvolgente della scrittrice austriaca Premio Nobel per la Letteratura nel 2004. Recensione ❯
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La regista intreccia finzione e ricordi personali per indagare la violenza sulle donne. Espandi ▽
"Quando ho lasciato la mia isola, non è stata una partenza, ma una fuga". Il documentario di Efthymia Zymvragaki parla di violenza sulle donne da una duplice prospettiva: la sua esperienza di vittima in prima persona e il racconto di un carnefice, che lei ha incontrato. Ricordi, fatti e finzione si intrecciano in un racconto dolorosamente personale ma anche intrinsecamente cinematografico. Recensione ❯
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Giorgio Frassineti, sindaco di Predappio dal 2009 al 2019, ha inseguito un sogno: convertire la vecchia Casa del Fascio, ex sede del partito, in un museo e centro studi e documentazione sul fascismo e i totalitarismi. Espandi ▽
Predappio è ancora abitata dal fantasma del fascismo. Qui Benito Mussolini nacque e qui fu riportata, anni dopo la morte, la sua salma diventando così luogo di pellegrinaggio dei nostalgici del famigerato "ventennio". Una città prigioniera di una distopia al contrario. Per tentare di invertire questo destino, Giorgio Frassineti, sindaco di Predappio dal 2009 al 2019, ha inseguito un sogno: convertire la vecchia Casa del Fascio, ex sede del partito, in un museo e centro studi e documentazione sul fascismo e i totalitarismi. Un progetto per fare i conti con il passato in modo ragionato e con il rigore della ricerca storica. Recensione ❯
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Le confessioni delle vittime di violenza viaggiano parallelamente con il culto di Sant'Agata in una comune storia di liberazione femminile. Documentario, Austria, Italia, USA2023. Durata 65 Minuti.
Un film che fonde animazione e cinema verité per tessere una storia di donne che cercano di superare il trauma della violenza sessuale. Espandi ▽
Il documentario Devoti tutti racconta in modo intimo e delicato gli abitanti di Catania, mettendo in scena una storia di liberazione femminile che affonda le sue radici nel culto di Sant’Agata. Ilrotoscopio conferisce al questo documentario un tocco magico o, ancora meglio, mistico: Sant’Agata e i suoi seni volanti vengono avvolti in un’aura incantata, che trasporta l’immaginario percorso di liberazione della martire su un piano parallelo eppure vicino a quello delle abitanti di Catania, riprese nell’estrema crudezza e realtà delle loro vite. L’aspetto più efficace del film è infatti il contrasto - anche estetico - tra Sant’Agata e le storie di vita delle donne protagoniste: l’accostarsi delle loro vicende, temporalmente distanti, è sicuramente immaginifico, ma comunque pertinente. Le confessioni di tutti protagonisti del documentario, uomini e donne, giovani e anziani, sono intime e sincere; mentre lo sguardo della regista si rivolge in modo delicato e poetico alle loro confidenze, cui vengono riconosciute importanza e dignità. Recensione ❯
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Dopo la morte del figlio Youssef, durante un attacco terroristico a Londra, la madre Valeria deve fare i conti con i ricordi passati. Espandi ▽
La vita di Valeria Collina è sconvolta dalla morte del figlio Youssef, membro di un commando jihadista, ucciso durante un attacco terroristico a Londra. Dopo l'evento, Valeria riflette sul suo passato cercando di fare pace con il ricordo di suo figlio. Recensione ❯
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Nella vita è già tutto scritto o il destino è un caso? Ascoltando le vite degli altri, un ex professore in disgrazia ritrova il suo posto nel mondo. Espandi ▽
Un ex professore di filosofia in piena crisi esistenziale parte per Genova dove si imbatte nel Boschetto, un’abbazia che ospita la Comunità di Don Orione, in cui vengono accolte persone in difficoltà e senza casa. Gente che vive ai margini della società e cerca in quel luogo un rifugio dalla disperazione, un modo per sopravvivere, magari nell’attesa di un’occasione per ricominciare. Parlando con alcuni ospiti e con il gestore della comunità, l’anziano protagonista entra in contatto con un universo di piccole storie cariche di dolore e speranza, ritrovando forse il senso perduto della vita e la serenità per andare incontro al proprio destino.
Cavazzoni, assieme al regista Sergio Maifredi, ci accompagna con profonda levità, e con le suggestive musiche di Michele Sganga, tra i chioschi e le stanze di questa sorta di limbo terreno che può condurre alla rinascita e all’accettazione di sé.
In un mondo che ci vorrebbe sempre più performanti, l’elogio della mediocrità e della sconfitta può rappresentare quasi una boccata d’ossigeno, un semplice e prezioso tesoro da riscoprire tra le antiche mura dell’abbazia e tra le pieghe di quelle vite stropicciate, nascoste, ‘non calcolate’ appunto. Recensione ❯
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Per gestire una crisi emotiva e professionale, Monica inizia a filmare tutto: la sua vita privata diventa un racconto. Espandi ▽
Chutzpah è una parola ebraica che può essere tradotta con "insolente". Per gestire una crisi emotiva e professionale, Monica inizia a filmare tutto: la sua vita privata diventa un racconto.
Mentre condivide pubblicamente il suo diario intimo, la regista si chiede dove siano i confini della privacy e quanto filmare e filmarsi sia parte della sua vita e della possibilità di riflettere su se stessa. Recensione ❯
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