Monster

Film 2023 | Drammatico, 126 min.

Regia di Kore'eda Hirokazu. Un film Da vedere 2023 con Sakura Andô, Eita, Mitsuki Takahata, Shido Nakamura, Yuko Tanaka. Cast completo Genere Drammatico, - Giappone, 2023, durata 126 minuti. Uscita cinema giovedì 22 agosto 2024 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 3,70 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 16 aprile 2024

Un giovane ragazzo comincia ad assumere strani atteggiamenti. La madre comincia a pensare che sia colpa di un insegnante. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Monster ha incassato 4,8 mila euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,70/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,89
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Koreeda indaga con delicatezza nei dubbi di un preadolescente confuso dal proprio desiderio.
Recensione di Roberto Manassero
giovedì 18 maggio 2023
Recensione di Roberto Manassero
giovedì 18 maggio 2023

Preadolescente silenzioso e riservato, Minato ha perso il padre quando era piccolo e vive con la madre, impiegata in una stireria. Vittima a scuola di un professore eccessivamente severo, Minato è difeso dalla madre, la quale si scontra duramente con la preside dell'istituto. Eppure qualcosa non torna: Minato dice la verità o il suo professore è innocente? E se si sbagliasse anche quest'ultimo a considerare il suo alunno un bullo? Perché a guardar la storia da vari punti di vista la realtà cambia e il vero soggetto diventa l'amicizia nascosta tra Minato e un suo compagno di scuola, preso di mira perché effemminato...

Dopo la trasferta in Corea del sud di Le buone stelle - Broker, il giapponese Koreeda torna agli spazi domestici e ai contesti tipici del suo cinema. Come sempre, lo scontro fra l'individuo e l'istituzione (qui familiare e scolastica) rifrange il concetto di verità e condiziona emozioni e comportamenti.

Una storia, tre punti di vista, anzi no, quattro, e altrettante, forse ancora di più, posizioni da cui guardare la realtà: dalla prospettiva dei piedi di un bambino su cui il film si apre; dal balcone ai piani alti di un palazzo mentre un edificio vicino va a fuoco; dal sedile di un'auto mentre si parcheggia in retromarcia; dalle scale di una scuola; davanti a una persona a cui si sta chiedendo scusa con un inchino...

Prima che un grande narratore delle dinamiche relazioni, familiari e istituzionali, Koreeda è un grande regista e anche in questo suo nuovo Monster inserisce i cinque protagonisti - Minato e sua madre Saori, il professor Hori, la preside Makiko e il piccolo Yori - all'intero dei loro spazi - le case, la scuola, un tunnel, un rifugio nei boschi - e dà valore soprattutto ai loro movimenti, ai loro sguardi, agli oggetti che li definiscono, alle parole che usano e che vengono fraintese, usate, manipolate.

La frantumazione del racconto, diviso in tre momenti paralleli che corrispondono ai punti di vista di Saori, del professor Hori e di Minato, con la preside Makiko a fare da cerniera tra la seconda e la terza parte - apre alla tipica relatività del cinema di Koreeda, che da sempre, e in particolare in Still Walking, Like Father, Like Son e Un affare di famiglia, riflette sui ruoli familiari e sulle relazioni che nascono fuori da una cornice di affetti istituzionalizzata.

Al centro di Monster, in maniera molto simile a Close (il film di Lukas Dhont dedicato alla fragile amicizia e attrazione fra due preadolescenti), c'è un altro legame inconfessabile, giovane ma già inficiato dallo stigma sociale, che per questo apre a una serie tragica di bugie, incomprensioni, interpretazioni parziali.

Il film resta su una dimensione sospesa del dramma, accennando a una possibile tragedia, scegliendo all'opposto un tono quasi sdolcinato, sottolineato anche dalle musiche di Ryuchi Sakamoto: è forse il limite principale di Monster, che come il precedente Le buone stelle - Broker fa percepire come Koreeda abbia abbandonato la spietata sincerità di altri suoi racconti e cerchi con troppa meccanicità il passo di un cinema lirico, ma con il sospetto di una certa poeticità posticcia.

Resta in realtà, come sempre, la magistrale precisione di scrittura e messinscena con cui il regista dà al film una dimensione simbolica evidente, con gli effetti di rima che tengono insieme le tre parti e i precedenti lavori a sorreggere la riflessione sulla relatività di fatti e parole (il confessionale di Il terzo omicidio, le strade a più direzioni di Un affare di famiglia, il lutto familiare di Still Walking, il tifone e il rifugio dal mondo di Ritratto di famiglia con tempesta).

Di nuovo, in Monster, c'è la creazione di uno spazio insieme realistico e immaginario verso il quale i giovani protagonisti possono tendere, quasi come se ci ritrovasse all'improvviso in un mondo di Miyazaki, fuggendo verso una possibile nuova vita che superi il peso delle parole, dei desideri, dei simboli, oltre ogni possibile, parziale punto di vista.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 24 maggio 2023
Giulio Sangiorgio
Film TV

Un bambino, ferito a scuola, si getta da un'auto. Le storie, dietro, sono tante. La madre lotta contro l'abuso del maestro. L'insegnante pensa a una congiura tra i bimbi. La dirigente difende il nome dell'istituto. E il piccolo? Il trauma è dove non ce lo si aspetta. Kore-eda, dopo la manierata parentesi coreana Le buone stelle - Broker, torna con un film che prima si presenta come a tema (la denuncia [...] Vai alla recensione »

domenica 21 maggio 2023
Massimo Causo
Duels.it

Il posto dell'infanzia è un luogo separato, che Hirokazu Kore-eda conosce bene: la separatezza dei sentimenti dei bambini, la flagranza del giardino segreto, nella cui ombra si giocano i destini delle vite d'infanzia destinate a diventare storie adulte, sono la chiave del mistero che sta nel cuore di Monster (in Concorso a Cannes76). Che torna ad essere un film implicito come nella lezione del primo [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 maggio 2023
Marina Pavido
Asbury Movies

Raramente delude l'ormai celebre regista giapponese Hirokazu Kore-eda, quando si tratta di visionare una sua opera. E così, anche nell'ambito di questo 76° Festival di Cannes, il cineasta si è fatto onore in una delle prime giornate della manifestazione presentando in corsa per la tanto ambita Palma d'Oro (da lui, peraltro, già vinta nel 2018 per Un affare di famiglia) il poetico e toccante lungometraggio [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 maggio 2023
Giampiero Raganelli
Cineclandestino

In concorso a Cannes torna Hirokazu Koreeda, che si aggiudicò la Palma d'Oro nel 2018 con Un affare di famiglia (Shoplifters). Presenta un film, Monster, che segna il suo ritorno in patria, dopo la trasferta sudcoreana di Broker, e il ritorno alla sua autentica giapponesità, sviluppando le sue tematiche, i traumi della vita, la perdita di un congiunto, che costellano tutta la sua filmografia, nel contesto [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 maggio 2023
Pietro Bianchi
Cineforum

Lo si potrebbe chiamare "prospettivismo koreediano", quel tipico dispositivo che vediamo all'opera in molti dei suoi film secondo cui un oggetto o una storia, di cui credevamo di sapere tutto, cambia profondamente la propria natura nel momento in cui il punto di vista si sposta. Spesso quello che dall'esterno sembrava essere un crimine, dall'interno si trasforma in un gesto d'amore, o viceversa, come [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 maggio 2023
Aldo Spiniello
Sentieri Selvaggi

Dopo le fughe in Francia e in Corea, Kore-eda torna a casa, in Giappone. E si potrebbe leggere come il desiderio di un ritorno alle origini, di riconnettersi alle radici che hanno nutrito lo spirito più profondo del suo cinema. Quello che batte al ritmo del tempo e del cuore, che vive di emozioni sottili, di sentimenti espressi con i gesti e con i silenzi, prima ancora che con le parole.

giovedì 18 maggio 2023
Enrico Azzano
Quinlan

Un po' come 8½, anche Rashomon continua a tornare nell'immaginario autoriale, spettatoriale e critico. Forse lo citiamo persino un po' a sproposito, ma è quasi inevitabile in questa moltiplicazione e reiterazione dei punti di vista, in questa ricerca di una verità che nel corso del film sfugge, assume varie forme e poi finalmente deflagra. È così Monster di Hirokazu Kore-eda, sfuggente, come questo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 maggio 2023
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Vincitore della Palma d'Oro nel 2018 per Shoplifters e del Premio della Giuria nel 2013 per - il suo capolavoro - Like Father, Like Son, Hirokazu Kore-eda torna in Concorso a Cannes 76 per la settima volta con Kaibutsu (Monster), thriller sul rapporto tra madre, figlio e l'insegnante di questi. Diciamolo subito, siamo dinnanzi al Kore-eda migliore, capace di disattendere l'ovvio e il predeterminato [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 maggio 2023
Alessandro De Simone
Ciak

inato (Soya Kurokawa) è un ragazzino che mostra un comportamento sempre più preoccupante, sia a scuola che a casa. Sua madre, Saori (Sakura Ando), decide di parlarne con il corpo docente della sua scuola. Ben presto si scopre che il suo insegnante, Hori (Eita Nagayama), è la causa di tutti i problemi. Ma man mano che il mistero si svela, la verità si rivela più complessa del previsto.

NEWS
PREMI
sabato 27 maggio 2023
 

Il film si aggiudicato il riconoscimento per la sceneggiatura scritta da Yuji Sakamoto. Vai all'articolo »

CANNES FILM FESTIVAL
giovedì 18 maggio 2023
Roberto Manassero

Il regista giapponese torna agli spazi domestici e ai contesti tipici del suo cinema. Presentato a Cannes e prossimamente al cinema. Vai all'articolo »

winner
miglior scenegg.ra
Festival di Cannes
2023
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