Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 138 minuti |
Regia di | Sean Baker (II) |
Attori | Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yuriy Borisov, Karren Karagulian, Ivy Wolk Lindsey Normington, Ross Brodar, Emily Weider, Alena Gurevich, Paul Weissman, Charlton Lamar, Brittney Rodriguez, Charles Jang, Darya Ekamasova, Aleksey Serebryakov, Mickey O'Hagan. |
Uscita | giovedì 7 novembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 3,88 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 ottobre 2024
Anora, una giovane prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d'accordo, e mandano una piccola "squadra di intervento" a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all'interno dell'esagerazione comica.
Con Anora il regista americano Sean Baker si cimenta con la "broad comedy" stile Una notte da leoni (indicativo il passaggio a Las Vegas) e la concitazione dei film dei fratelli Safdie, ma mantiene uno stile indie personale e un piglio autoriale riscontrabili in regia, scrittura e montaggio, tutti peraltro firmati personalmente da Baker, che è anche direttore di casting per il suo film: e il cast è responsabile di una parte importante della sua riuscita.
Mikey Madison, già apparsa in Once Upon a Time in Hollywood, tiene magnificamente la scena nei panni della protagonista, disincantata ma non priva di speranza, realista ma non priva di sogni, irriducibile e mai incasellabile in qualche facile stereotipo. Accanto a lei c'è un gruppo di magnifici interpreti maschili, fra cui spiccano l'irresistibile giovane attore russo Mark Eydelshteyn (una versione più genuina e divertente di Timothée Chalamet nel ruolo di Ivan) e il veterano attore armeno Karren Karaguilian (atore feticcio di Baker qui nei panni di Toros, il padrino di Ivan). Il più bravo è come sempre il russo Yura Borisov (il "gopnik" Igor), già apprezzato in Scompartimento n. 6 e in Captain Volkogonov escaped, cui spetta qui una delle risposte più belle riguardo alla violenza sulle donne. Il gioco iniziale è quello di raccontare una storia alla Pretty Woman, di cui Anora cita sia uno degli scambi di battute più iconici ("Avrei accettato per duemila" "Sarei arrivato a quattro") che il nome di Cenerentola abbinato ad una parolaccia, sia infine l'imperativo della protagonista di non baciare sulla bocca i suoi clienti. Ma la storia di Anora prende tutt'altra piega e dà spazio alle dinamiche fra i personaggi, anche loro apparentemente classificabili secondo le maschere ricorrenti del cinema americano e invece mai così scontati. E il pericolo reale che Ani correrà nel corso della storia è ad appena mezzo grado di separazione dallo svolgimento comico della vicenda narrata. La regia ricorda lo Scorsese muscolare dei "bravi ragazzi" (la fotografia, come in Red Rocket, è di Drew Daniels), il montaggio è concitato ma fluido, la sceneggiatura vivace e piena di battute perfette per i personaggi che le pronunciano, perché Anora è uno di quei rari film contemporanei in cui contano in egual misura l'azione e i caratteri, anzi, l'azione è una diretta conseguenza delle personalità in scena, che sono coerenti nel loro sviluppo e non interagiscono mai a casaccio, nemmeno nell'hellzapoppin che si viene a creare.
Baker sottolinea ancora una volta la tristezza e lo squallore dei sogni preconfezionati che molti giovani americani scambiano per aspirazioni alte: ad esempio Ani ipotizza come viaggio di nozze Disneyland, il che è anche un riferimento al precedente film di Baker Un sogno chiamato Florida. Anora è un film divertentissimo ma con una dark side molto oscura, e accompagna il talento multiforme di Sean Baker nel suo passaggio ad un'accessibilità da grande pubblico, senza per questo fargli perdere la propria cifra autoriale e indipendente. E il sesso, come in tutta a filmografia di Baker, è centrale in tutti i suoi significati.
La fascinazione di Sean Baker per le sex worker caotiche e carismatiche continua in questa commedia moderna e divertente, ambientata nel 2018 tra New York e Las Vegas. Mikey Madison è una rivelazione nei panni di Anora, una escort che alla fine di una settimana di bagordi si ritrova sposata con Ivan (Mark Eydelshteyn), figlio di un oligarca russo. La loro felicità matrimoniale è interrotta quando il [...] Vai alla recensione »
Ci sono una giovane spogliarellista che si chiama Anora - ma per tutti è Ani - e un giovane rampollo dell'oligarchia russa, destabilizzato dai soldi, dall'alcol e dalla droga. Una notte lui è tra i clienti del locale dove lavora lei e, forse senza averne davvero cognizione, se ne innamora. Quando la sposa, dalla Russia la sua famiglia si ribella, con conseguenze catastrofiche.
Anora, detta Ani, vive a Brighton Beach, Brooklyn - la "Little Odessa" del film d'esordio di James Gray - e lavora come spogliarellista in un locale di Manhattan. La clientela del posto è composta principalmente da uomini di mezza età, più o meno laidi, sospesi tra trasgressione e paternalismo - «i tuoi genitori sanno che lavori in un posto del genere?» ha l'ardire di chiedere uno di loro.
Anora, l'ultimo lavoro cinematografico del regista americano "indi" Sean Baker (Tangerine, 2015; Un sogno chiamato Florida, 2017) ci porta con esuberante energia nel caos scatenato dal precipitoso matrimonio fra il figlio viziato di un oligarca russo e una giovane escort di New York. La prima parte del film inizia come una versione metropolitana della favola di Cenerentola, o se vogliamo una versione [...] Vai alla recensione »
Commedia indie scatenata e spumeggiante, Anora si apre con una carrellata su ragazze nude che si strusciano sui laidi avventori di uno stip club newyorkese finché il movimento non si ferma su uno di loro che chiede a una fanciulla: "I tuoi sanno che fai questo lavoro?". E lei ribatte divertita: "La tua famiglia sa che sei qui?". Dopo aver lasciato il Texas di Red Rocket, sempre presentato in Concorso [...] Vai alla recensione »
Sean Baker, già autore di qualche film meritevole (come Red Rocket in Concorso nel 2021), confeziona una commedia che prende di mira i miliardari russi di New York. In Anora il figlio vent'enne di un super-magnate sposa una ballerina di erotic-dance. Lo fa per scherzo ma lei ci crede e s'oppone all'annullamento messo in piedi dalla famiglia. Se fosse stata possibile una revisione di Billy Wilder o [...] Vai alla recensione »
Dal buio pulsante delle curve nude e delle luci colorate di uno strip club emerge uno dei film migliori visti in concorso fino adesso- Anora, di Sean Baker. Il regista di Florida Project e Red Rocket (Cannes 2021) torna sulla Croisette con una sua reinterpretazione di Pretty Woman. Invece di Julia Roberts e Richard Gere, la prostituta e il ricco businessman, è Mikey Madison (Once Upon a Time in Hollywood) [...] Vai alla recensione »
Quello che dovremmo sempre esigere dai film in concorso a Cannes non è soltanto che raccontino una bella storia, ma che si pongano una domanda sullo statuto dell'immagine cinematografica nel presente. Cosa vuol dire guardare l'immagine, ed esserne guardati. Lo fanno Megalopolis di Coppola, Caught by the Tides di Jia, Oh, Canada di Schrader, in qualche modo contorto anche Parthenope di Sorrentino, Marcello [...] Vai alla recensione »
Dopo il matrimonio a Las Vegas, Anora annuncia di voler lasciare lo strip club in cui ha lavorato fino a quel momento. E dice a un'amica che per il viaggio di nozze dovrebbe scegliere Disneyland. È quello che aveva sempre sognato da bambina, immaginando di diventare principessa. La mente, è chiaro, corre subito a The Florida Project, che, alle porte di Disney World, raccontava di una comunità surreale [...] Vai alla recensione »
Scatenata commedia dove un rampollo russo si diverte con una spogliarellista di un night (la Anora, detta Ani, del titolo), fino a sposarla. Mala famiglia dalla Russia non approva e fa di tutto per cancellare il matrimonio. Come sempre a pagare sono i più deboli, soprattutto economicamente. Brillantemente scritto e recitato con un'effervescenza non comune (specie nei due protagonisti, Mikey Madison [...] Vai alla recensione »
Può esistere la favola in un mondo che non sia la fantasia di un film hollywoodiano? La risposta dovrebbe essere scontata, eppure nell'ultimo lavoro di Sean Baker - anche questo in concorso a Cannes - le cose sono meno definite. Anora, il nome del personaggio che dà titolo al film, è la nostra candidata a Cenerentola dell'anno: giovane spogliarellista, impiegata in un nightclub di Brooklyn, cede alla [...] Vai alla recensione »