Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 138 minuti |
Al cinema | 380 sale cinematografiche |
Regia di | Sean Baker (II) |
Attori | Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yuriy Borisov, Karren Karagulian, Ivy Wolk Lindsey Normington, Ross Brodar, Emily Weider, Alena Gurevich, Paul Weissman, Charlton Lamar, Brittney Rodriguez, Charles Jang, Darya Ekamasova, Aleksey Serebryakov, Mickey O'Hagan. |
Uscita | giovedì 7 novembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,73 su 30 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 marzo 2025
Anora, una giovane prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 5 Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 5 candidature a Golden Globes, 7 candidature e vinto 2 BAFTA, 1 candidatura a Cesar, a National Board, 7 candidature a Critics Choice Award, 3 candidature a SAG Awards, 4 candidature e vinto 3 Spirit Awards, ha vinto un premio ai Writers Guild Awards, ha vinto un premio ai Directors Guild, ha vinto un premio ai Producers Guild, a AFI Awards, 4 candidature a NSFC Awards, Anora è 4° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 151.191,00 e registrato 279.187 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d'accordo, e mandano una piccola "squadra di intervento" a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all'interno dell'esagerazione comica.
Con Anora il regista americano Sean Baker si cimenta con la "broad comedy" stile Una notte da leoni (indicativo il passaggio a Las Vegas) e la concitazione dei film dei fratelli Safdie, ma mantiene uno stile indie personale e un piglio autoriale riscontrabili in regia, scrittura e montaggio, tutti peraltro firmati personalmente da Baker, che è anche direttore di casting per il suo film: e il cast è responsabile di una parte importante della sua riuscita.
Mikey Madison, già apparsa in Once Upon a Time in Hollywood, tiene magnificamente la scena nei panni della protagonista, disincantata ma non priva di speranza, realista ma non priva di sogni, irriducibile e mai incasellabile in qualche facile stereotipo. Accanto a lei c'è un gruppo di magnifici interpreti maschili, fra cui spiccano l'irresistibile giovane attore russo Mark Eydelshteyn (una versione più genuina e divertente di Timothée Chalamet nel ruolo di Ivan) e il veterano attore armeno Karren Karaguilian (atore feticcio di Baker qui nei panni di Toros, il padrino di Ivan). Il più bravo è come sempre il russo Yura Borisov (il "gopnik" Igor), già apprezzato in Scompartimento n. 6 e in Captain Volkogonov escaped, cui spetta qui una delle risposte più belle riguardo alla violenza sulle donne. Il gioco iniziale è quello di raccontare una storia alla Pretty Woman, di cui Anora cita sia uno degli scambi di battute più iconici ("Avrei accettato per duemila" "Sarei arrivato a quattro") che il nome di Cenerentola abbinato ad una parolaccia, sia infine l'imperativo della protagonista di non baciare sulla bocca i suoi clienti. Ma la storia di Anora prende tutt'altra piega e dà spazio alle dinamiche fra i personaggi, anche loro apparentemente classificabili secondo le maschere ricorrenti del cinema americano e invece mai così scontati. E il pericolo reale che Ani correrà nel corso della storia è ad appena mezzo grado di separazione dallo svolgimento comico della vicenda narrata. La regia ricorda lo Scorsese muscolare dei "bravi ragazzi" (la fotografia, come in Red Rocket, è di Drew Daniels), il montaggio è concitato ma fluido, la sceneggiatura vivace e piena di battute perfette per i personaggi che le pronunciano, perché Anora è uno di quei rari film contemporanei in cui contano in egual misura l'azione e i caratteri, anzi, l'azione è una diretta conseguenza delle personalità in scena, che sono coerenti nel loro sviluppo e non interagiscono mai a casaccio, nemmeno nell'hellzapoppin che si viene a creare.
Baker sottolinea ancora una volta la tristezza e lo squallore dei sogni preconfezionati che molti giovani americani scambiano per aspirazioni alte: ad esempio Ani ipotizza come viaggio di nozze Disneyland, il che è anche un riferimento al precedente film di Baker Un sogno chiamato Florida. Anora è un film divertentissimo ma con una dark side molto oscura, e accompagna il talento multiforme di Sean Baker nel suo passaggio ad un'accessibilità da grande pubblico, senza per questo fargli perdere la propria cifra autoriale e indipendente. E il sesso, come in tutta a filmografia di Baker, è centrale in tutti i suoi significati.
Onestamente insostenibile. Si poteva tenere tutto in 90 minuti, meglio in 80, meglio ancora in un corto di 20! Ogni scena prolungata al parossismo, il più delle volte in modo inutile. Compresa la scena finale. Comprensibile, e magari apprezzabile l'attenzione ai caratteri minori, ai deboli, ai piccoli, che sono comparse e strumenti nella vita dei potenti e qui emergono come soli ad [...] Vai alla recensione »
Nel Paese delle opportunità Anora fa la sex worker, detta anche spogliarellista. Un pischello russo si innamora di lei ed è abbastanza ricco da farla uscire dal mondo dei magnaccia Made in USA. Il problema è che il giovanotto è tanto ricco, grazie al papà oligarca, quanto volubile. Per tamponare le sue sparate, i genitori lo affidano ad un improbabile terzetto (stile [...] Vai alla recensione »
Un film che ha fatto incetta di premi , da Cannes palma d’oro ,ai cinque Oscar per regia , attrice protagonista, montaggio sceneggiatura , miglior film. Nessun film recente può vantare questa sequenza di premi a festival di cinema. Dunque sarebbe semplice liquidare il film come un capolavoro e il regista un maestro del cinema.
Anora è stata una bella sorpresa, toccante, trascinante e drammatica, con momenti divertenti e a tratti surreali. La protagonista è bravissima, una giovane ragazza che sostiene il film in modo coinvolgente e ci mostra il suo mondo, faticoso e duro nel quale è bandita ogni forma di delicatezza. Vive e lavora in un sobborgo degradato di New York in uno di quei locali dove le donne [...] Vai alla recensione »
MyMovies lo presenta come: "Un film divertentissimo con una dark side molto oscura, …”. Maschilista, e disumano, il commento, a mio modesto parere. Io l’ho percepito invece per la sua tragicità, e per l’assenza di cosa sia divertente. Comincio dove il film finisce: l’urlo silenzioso di Anora, che Igor accoglie, mi ha fatto venire in mente il grido di [...] Vai alla recensione »
E’ piacevole registrare che il film trionfatore alla recente notte degli Oscar 2025, “Anora” di Sean Baker, sia una produzione autenticamente indipendente (‘Indie’ come dicono gli addetti ai lavori), autoprodotta dal regista per la miseria di 6 milioni di dollari, già insignito della Palma d’Oro all’ultimo festiva di Cannes.
Yebat'(vedere dizionario)e'la parola che più si sente in questa commedia?..dei 5 premi oscar.Anora esce da una premiazione prestigiosa.film,regia,miglior attrice,montaggio,sceneggiatura.Detto cio'..il film e'mediocre..visto da chi vi scrive!Sean Baker il regista vince quasi tutto regista..il montaggio e'suo..l'ha scritto lui!.
C'è poco da recensire. Film vivace, tecnicamente ben girato, ma assolutamente nella media. Capisco sempre di meno i critici cinematografici e le giurie dei film contestazioni. Palma d'oro a cannes???
Terrificante. Il Trailer praticamente descrive i primi dieci minuti del film ed è quindi estremamente fuorviante. Guardando quello infatti si pensa sia un film totalmente diverso, con una trama profonda che vuole lasciare un messaggio preciso. In realtà ciò che accade nel trailer avviene nei primi dieci minuti del film, dopodiché ci si perde in scene totalmente inutili e [...] Vai alla recensione »
Bastava un'ora e mezza... Tutto prevedibile e scontato. Situazioni che non servono alla storia, scene dilatate, dialoghi ridicoli (non nel senso che fanno ridere)
si intuisce dai primi minuti tutto quello che accadrà e non bastano un paio di bravi attori a tenere in piedi una narrazione prolissa e scontata. Da evitare come la peste.
Non capisco proprio perché un film come questo abbia potuto vincere a Cannes.La trama è scritta su un francobollo e super scontata. Qualcuno deve spiegare quali sarebbero le parti divertenti. Personaggi che tentano di fare il verso a quelli di Tarantino senza riuscirci minimamente.Non capisco proprio quale sia l'originalità e la particolarità del film, che si sviluppa in modo banale , non dico con [...] Vai alla recensione »
Mediocrissimo filmetto omaggiato con oscar e palma d'oro... Che dire? Siamo davvero ridotti così male? Banale, ridondante, con una storiella alla "pretty woman" senza lieto fine e alla moda del "mala tempora" contemporanei. I personaggi così stereotipati, inconsistenti e grotteschi, da non risultare sopportabili. Bravi gli attori, solo questo.
Un buon filmetto e niente piu' e con piu' di uno scricchiolio.
Non riesco s pensare a un film più inutile di questo! E ha vinto la Palma d'oro a Cannees!
Nin riesco a pensare a un film più INUTILE di questo!
tra tutte le pellicole condidate la giuria sceglie Anora , sinceramente non capisco, un filmuccio niente più.
E così anche i russi sono stati sdoganati!! Film discretamente ignobile e anche abbastanza inutile. I critici ci spiegheranno dov'è la nota autoriale in questa accozzaglia di luoghi comuni e di già visto. Ma loro i critici che ci capiscono sono sicuro che affolleranno le sale cinematografiche ammesso che duri tanto da rimanerci nelle sale cinematografiche.
Un'esperienza frustrante.Quanto la trama prevedibile i personaggi piatti e privi di evoluzione, e la regia sembra desinteresata a offrire una visione artistica o un mesaggio. Il risultato è un'opera che non lascia nulla allo spettatore. La mancanza di fotografia è di una narrazione coinvolgente transforma il film in un vuoto esercizio [...] Vai alla recensione »
La disfasia tra il giudizio del critico cinematografico e quello di gran parte del pubblico mi porta a pensare che il critico sia forse il cugino italiano del regista! Ma ancora con questi luoghi comuni sulle nazionalità, gli italiani con la chitarra e il mandolino e i russi ricchi e scemi? Ci volevano due ore e un quarto per raccontare simili banalità?
Un film che presenta molte note positive. Sicuramente interessante per il mondo giovanile affrontato con originalit? e coraggio. Bravissima la protagonista.
Per il 2024 l?Academy sceglie un film semi-indipendente con attori praticamente sconosciuti e una trama esile in bilico tra l?umorismo nero e il dramma sociale. Attenzione, Anora non ? un film brutto ma nemmeno uno che possa vincere i 5 premi Oscar maggiori. Girato a basso costo in pochi giorni ? un film che mette in scena un amore impossibile tra due classi sociali e culturali differenti.
Spesso mi chiedo quanto sia importante la cultura cinematografica per apprezzare un film... vedere i film é come apprezzare la buona cucina, le sfumature della buona cucina. Qui non c'é sale, non c'è condimento e nemmeno gusto. Pessimi attori, pessima fotografia, pessima sceneggiatura e risate inutili su banalitá volgari.
che fosse una pessima annata l’oscar 2025 ...forse la peggiore di sempre, lo annunciavano varie circostanze. L’elezione di trump, l’ascesa al potere di musk, i prezzo delle uova alle stelle e la scelta dei film nominati..i vari Emilia Pérez, Wicked, Conclave o the substance (un solo raccolto sembra salvarsi: The Brutalist) Ecco che però stappata l’annata il risultato [...] Vai alla recensione »
La trama sarebbe potuta essere interessante se sviluppata a dovere, ma è stata resa banale e prevedibile in ogni suo aspetto. Non è una commedia perché non fa ridere quasi mai. Al massimo fa sorridere dopo la prima parte, in alcuni rari momenti. Le ripetizioni di scene e situazioni scontate si susseguono durante tutto il film. Abbondanza di inutili scene di sesso, che tentano invano [...] Vai alla recensione »
Il peggior film che abbia visto tra i tanti di questi ultimi quattro mesi! L?oscar della BANALIT?, della volgarit? e della assenza di un solo tratto da salvare. Un film da EVITARE ASSOLUTAMENTE!
Anora "Ani" Micheeva (Mikey Madison) è una professionista erotica che lavora in uno strip club di Manhattan. Tra un cliente e l'altro, incrocia un giovane russo facoltoso (Mark Ėjdel'štejn), che si rivela essere il figlio di un oligarca. I due, evidentemente attratti l'uno dall'altra, passano insieme una settimana, al culmine della quale lui la impalma [...] Vai alla recensione »
… un film 🎞️ come, purtroppo 😣, da tempo, non se ne vedono più … OSCAR (tutti) meritatissimi !!!, … questo è il Cinema 🎦 (con la "C" MAIUSCOLA !!!) che, con entusiasmo, ti riporta in sala … 👋
Va beh che l'Oscar non brilla per premio al talento, va beh che quest'anno la cinquina faceva pena e l'ipmortante era che (giustamente) non lo vincesse Emilia Perez, ma addirittura leggo critiche di critici reputati ad almeno quattro stelle?? Io la mia seconda stellina l'ho data riconoscendo al film, perchè voglio essere oggettiva, a) il ritmo sostenuto dall'inizio [...] Vai alla recensione »
Sono andato a vedere questo film del regista Sean Baker, presso il Cinema "Corallo" della mia città, spinto ovviamente dalla curiosità di assistere alla visione di questa pellicola che si è aggiudicata la vittoria agli Oscar in questo inizio 2025. Un Oscar come miglior film, a quanto pare, che se lo è guadagnato giocando perlopiù in casa, dal momento [...] Vai alla recensione »
Ancora una storia della ragazza che incontra il Principe e sogna di diventare una Regina ... Quanti film abbiamo visto su questo tema e quante fiabe abbiamo letto! Questa pellicola di Sean Baker ce ne racconta una costruita abbastanza bene: una prima parte fatta di un incontro tra super ricco viziato e una semplice sex worker, un incontro di sesso e amore che nella seconda parte si trasforma [...] Vai alla recensione »
UNA STELLA.. Noioso fino all'inverosimile ed a tratti anche isterico. Per me ed anche per i presenti in sala davvero pessimo....delusione TOTALE!
Tipico cinema indie di qualità: durante la visione ti cattura e ti fa sentire ad ogni momento imminente la svolta verso il capolavoro, che qualche volta arriva e qualche volta no. A me è accaduto ad esempio con Happiness di Todd Solondz, con Sesso bugie e videotape, ovviamente con Le iene e Pulp fiction. Con Anora francamente no, neppure nel tanto celebrato finale, ma sono invecchiato [...] Vai alla recensione »
Film davvero orribile.....ma...mettendo in cattiva luce i russi ha fatto il pieno di Oscar. Che ormai, come i Grammy, non contano più un fico secco.
Sono andato con molte aspettative vedendo il consiglio di MyMovies ma in realtà si tratta sicuramente di un buon film ma non "assolutamente da vedere". Ci sono passaggi divertenti e pungenti ma non è un film "divertentissimo". La cosa più bella è lo studio della psicologia dei personaggi direi tutti in particolare Igor e Ani. Ma non è un film da 5 stelle.
Un altro grande omaggio da parte di Sean Baker non solo ai sex workers newyorchesi ma all'intero movimento indie del cinema americano che è ciò che, ad oggi, c'è di più interessante nel panorama cinematografico a stelle e strisce. Correte a vederlo.
Un inno alla generazione Z, una New York contemporanea ma fotografata stile anni 70. Cosa succede quando si lotta con ogni mezzo per stare al passo di una società capitalista, frenetica e spietata? Il film di si pone questa domanda e attraverso il mix perfetto di vari generi cinematografici intrattiene senza mai annoiare per poi trovare a dare una risposta sentita, vera e verace. [...] Vai alla recensione »
Film unico, bellissimo, indescrivibile. Correte a vederlo in sala.
Capolavoro senza se e senza ma. I primi 20 minuti sono un documentario, per altri 20 è un thriller, poi diventa una screwball comedy per tutto il tratto centrale e si conclude come un vero dramma iperrealista alla Kenneth Lonergan o Ken Loach. Miglior film dell'anno a mani basse.
Mikey Madison + Yuri Borisov, che combo!! La maestria di Baker comincia proprio nella scelta del cast! Un film con più chiavi di lettura e livelli di approfondimento, consigliato alla grande!
Il film si apre all'Headquarters di Manhattan con delle strip dancers che sventolano mentre Greatest Day dei Take That suona in sottofondo, i loro attributi in faccia a dei signori arrapati di mezza età. Quella stessa sera Ani conoscerà il giovane e irresponsabile rampollo di una famiglia di oligarchi russi e assaporerà l'idea di una scalata sociale che può portarla [...] Vai alla recensione »
Questo è un film che vi farà follemente innamorare del cinema indie statunitense e del cinema neorealista. Consiglio: andate a vederlo in sala e collezionate il blu ray. Non ve ne pentirete.
Anora: un nome come un altro prima di andare a vedere il film, un nome impossibile da dimenticare dopo averlo visto. Mikey Madison in modalità Daniel Day Lewis: completamente nei panni del personaggio che interpreta. E di Yuri Borisov che vi devo dire? Miglior attore al mondo della sua generazione. Poi ci sarebbe da spendere due parole su Sean Baker, ma due parole non basterebbero mai: [...] Vai alla recensione »
I primi 25 minuti di Anora insegnano come si deve girare un documentario all'interno di un night club, i successivi 85 mixano magistralmente il genere thriller (con una magistrale scena di home invasion che dura 28 minuti) e la screwball comedy, mentre gli ultimi 20 minuti rivelano a poco a poco il dramma per sfociare in uno dei finali più belli della storia del cinema.
Recitazione, regia, fotografia e montaggio tutto ai massimi livelli per un film difficile da spiegare per quanto è bello. Va visto! Andate a vederlo in sala e sarà una grandissima esperienza.
Se siete amanti del cinema di Baker in questo film trovete un concentrato di tutta la filmografia del regista indie più importante al mondo in questo momento. Film MOZZAFIATO!
Metti Cenerentola a Coney Island, tra luna park e lungomare rutilanti di tristezza. Dalle un lavoro realistico e fiabesco, le fiabe sono sempre crudeli, così questa Cenerentola si spoglia e si struscia ai clienti. Per finire trova un principe azzurro contemporaneo. Un ragazzino russo che è la vitalità, l'immaturità, l'irresponsabilità in persona, ed è figlio di un oligarca.
Il film inizia come una favola che viaggia ad una velocità ipersonica come la vitalità dei due protagonisti. Anora è una spogliarellista/escort che lavora in un locale di Coney Island, quella zona di New York famosa per la ruota panoramica e il disagio sociale dei Guerrieri della notte. Ed è anche l'unica ragazza che conosce il russo: per questo motivo diventa la favorita di Vanja, un ragazzino viziatissim [...] Vai alla recensione »
Parte che pare "Pretty Woman" a New York. Anora che si fa chiamare Ani lavora in uno strip club, il ventenne figlio d'oligarca russo la invita nella villa, strapaga no problem, sesso abbondante benché maldestro, una ventata d'aria fresca nel cinema braghettone recente. Nozze a Las Vegas, più per bravata ribelle (lui) e quattro carati di diamante al dito (lei) che per amore, ma papà ricco sfondo e mammà [...] Vai alla recensione »
Vive a New York e lavora come spogliarellista. Essendo di lontane origini uzbeke, una sera Anora viene indirizzata verso il giovane Ivan, rampollo di un oligarca russo; costui, in trasferta americana per motivi di studio, è in verità intenzionato a godersi la vita. Disinvolta lei, viziato e vizioso lui, finiscono a letto, si piacciono e cominciano una relazione - a pagamento, si capisce.
La ventenne Anora lavora in uno strip club notturno, tra avventori laidi e colleghe più o meno solidali. Una sera, un ragazzino russo le offre una cifra mai vista perché passi con lui una settimana, nella sua villa da sogno. Non contento, la porta a Las Vegas e la sposa, illudendola di aver vinto la lotteria della vita. Naturalmente così non è: gli scagnozzi del papino oligarca bussano alla porta degli [...] Vai alla recensione »
Ha vinto la Palma d'Oro a Cannes, ma «Anora» non è un film d'autore canonico, bensì una commedia pirotecnica, apparentemente sbracata (lo è nel linguaggio della protagonista, mentre la messa in scena è vorticosamente raffinata) e certamente divertente, oltre che spregiudicatamente ammiccante a tanto cinema precedente. Lo ha diretto (ma pure sceneggiato e montato) Sean Baker, cineasta che viene dall'indie [...] Vai alla recensione »
Sean Baker è un regista indipendente - il precedente lungometraggio, "Tangerine" l'ha girato con l'IPhone - che è approdato all'Universal, ma che mantiene totalmente i requisiti del cinema indie, imprevedibilità, temi morali svillaneggiati e destrutturati, come i generi cinematografici dai quali attinge a pieni mane, anche in questo film, un mix divertente e agrodolce tra "Pretty woman" e i bravi ragazzi [...] Vai alla recensione »
Un film da trattare con cura. Bellissimo, divertente, con certe curve narrative da gran premio, due strepitosi e bravissimi attori. Ma basta poco per allontanare lo spettatore, soprattutto se osiamo la parola capolavoro (scatta lo spirito di contraddizione). Scritto diretto e montato da un regista che si chiama Sean Baker, Palma d'oro a Cannes 2024.
Non se la tira da capolavoro - ancorché abbia vinto la Palma d'oro all'ultimo festival di Cannes- ma "Anora" è uno di quei film ormai rari che deliziano il cinefilo e galvanizzano lo spettatore vittime abituali dei cipigli autoriali e le poetiche ineffabili. Se, infatti, nell'ambito dello stesso filone ci sono già un cult divistico-romantico ("Pretty Woman") e uno strepitoso noir kafkiano ("Fuori orario"), [...] Vai alla recensione »
Anora è più fiaba di tutti gli al- tri ritratti di sex worker realizzati da Sean Baker. Perché in Starlet, Tangerine, Un sogno chiamato Florida e Red rocket ci sono elementi sentimentali, ma sono tutti film profondamente e affettuosamente radicati nei loro rispettivi mondi. Qui c'è una Cenerentola spogliarellista aggrappata a un sogno fin troppo precario.
Dopo la vittoria della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes, Anora di Sean Baker, storia di una spogliarellista-escort protagonista di una commedia molto amara, sta entrando nei cuori del pubblico di tutto il mondo. Il film è al cinema dal 7 novembre distribuito da Universal Pictures, dopo l'anteprima alla Festa del Cinema di Roma, ed e` tra i favoriti nella corsa all'Oscar.
Ridiamo a più non posso ed empatizziamo subito con l'eroina di Anora, vincitore della Palma d'oro al 77° Festival di Cannes e ultimo film di Sean Baker: un nuovo tassello del talentuoso regista americano, dedicato alle sex worker. Il film è al cinema dal 7 Novembre distribuito da Universal Pictures. Anora, detta Ani, è una giovane sex worker russo-americana che vive alla periferia di Brooklyn. [...] Vai alla recensione »
Anora è una prostituta che s'innamora del figlio di un oligarca russo. La liaison è osteggiata da papino ma... Attenzione alla Pretty woman formato Sean Baker con molto sesso e poca immaginazione. Riferimenti e citazioni al duo Roberts -Gere si sprecano e si ride strizzando l'occhio ai muscoli di tanti film made in Scorsese. La Palma vinta a Cannes è sorprendente ma meritata.
Prostituta post Pretty Woman, ovvero lap dance e privé nel sogno americano diventato spazzatura, incontra S.D. bamboccio di oligarca russo che la sposa. Arrivano da Mosca i genitori incazzatissimi... Baker, che riscrive John Landis (Tutto in una notte) e Todd Phillips (Una notte da leoni) in un crescendo di metacinema e satira di valori generazionali in contesto femminista, sperimenta un collasso della [...] Vai alla recensione »
Lei si chiama Ani (Mickey Madison) ma in un passato uzbeko che non ama ricordare il suo nome era Anora. È anche il titolo di un gran bel film scritto, diretto e montato dal cineasta indipendente Sean Baker. È stata la sorprendente Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes e dirà la sua agli Oscar 2025. Ani fa l'erotic dancer a Brighton Beach a New York, anche detta Little Odessa perché enclave di immigrati [...] Vai alla recensione »
Usuale e apprezzato ospite di festival, lo statunitense Sean Baker almeno sino a ieri era ascrivibile alla nobile categoria di cineasta «indie». Ovvero di autore indipendente con occhio empatico puntato sul mondo degli emarginati o comunque delle frange sociali più deboli; e abile a restituire con vivido realismo la cornice nella quale personaggi che sembrano (o magari sono) presi dalla vita, si muovono. [...] Vai alla recensione »
Chiamatela Ani, e non Anora, il suo nome, che denuncia le origini uzbeke. Anche se capisce e parla un po' il russo, Ani è totalmente americana, da bambina sognava di andare a Disneyland e di dormire in una stanza delle principesse e ora, ventitreenne che per vivere fa la sex worker in un locale di lap dance di New York e arrotonda con incontri privati con i clienti, finisce per credere sul serio che [...] Vai alla recensione »
Un Pretty Woman in salsa russa? Proprio no. Una commedia erotica capace di trionfare al Festival di Cannes 2024? Solo in parte. Fioccano le definizioni per Anora, sorprendente nonché coraggiosissima Palma d'Oro all'ultima rassegna cannense. Eppure basterebbe pronunciare il nome del suo regista, Sean Baker, per comprendere appieno che tipo di film ci si accinge a vedere.
La fascinazione di Sean Baker per le sex worker caotiche e carismatiche continua in questa commedia moderna e divertente, ambientata nel 2018 tra New York e Las Vegas. Mikey Madison è una rivelazione nei panni di Anora, una escort che alla fine di una settimana di bagordi si ritrova sposata con Ivan (Mark Eydelshteyn), figlio di un oligarca russo. La loro felicità matrimoniale è interrotta quando il [...] Vai alla recensione »
Anora, detta Ani, vive a Brighton Beach, Brooklyn - la "Little Odessa" del film d'esordio di James Gray - e lavora come spogliarellista in un locale di Manhattan. La clientela del posto è composta principalmente da uomini di mezza età, più o meno laidi, sospesi tra trasgressione e paternalismo - «i tuoi genitori sanno che lavori in un posto del genere?» ha l'ardire di chiedere uno di loro.
Ci sono una giovane spogliarellista che si chiama Anora - ma per tutti è Ani - e un giovane rampollo dell'oligarchia russa, destabilizzato dai soldi, dall'alcol e dalla droga. Una notte lui è tra i clienti del locale dove lavora lei e, forse senza averne davvero cognizione, se ne innamora. Quando la sposa, dalla Russia la sua famiglia si ribella, con conseguenze catastrofiche.
Anora, l'ultimo lavoro cinematografico del regista americano "indi" Sean Baker (Tangerine, 2015; Un sogno chiamato Florida, 2017) ci porta con esuberante energia nel caos scatenato dal precipitoso matrimonio fra il figlio viziato di un oligarca russo e una giovane escort di New York. La prima parte del film inizia come una versione metropolitana della favola di Cenerentola, o se vogliamo una versione [...] Vai alla recensione »
Commedia indie scatenata e spumeggiante, Anora si apre con una carrellata su ragazze nude che si strusciano sui laidi avventori di uno stip club newyorkese finché il movimento non si ferma su uno di loro che chiede a una fanciulla: "I tuoi sanno che fai questo lavoro?". E lei ribatte divertita: "La tua famiglia sa che sei qui?". Dopo aver lasciato il Texas di Red Rocket, sempre presentato in Concorso [...] Vai alla recensione »
Scatenata commedia dove un rampollo russo si diverte con una spogliarellista di un night (la Anora, detta Ani, del titolo), fino a sposarla. Mala famiglia dalla Russia non approva e fa di tutto per cancellare il matrimonio. Come sempre a pagare sono i più deboli, soprattutto economicamente. Brillantemente scritto e recitato con un'effervescenza non comune (specie nei due protagonisti, Mikey Madison [...] Vai alla recensione »
Dopo il matrimonio a Las Vegas, Anora annuncia di voler lasciare lo strip club in cui ha lavorato fino a quel momento. E dice a un'amica che per il viaggio di nozze dovrebbe scegliere Disneyland. È quello che aveva sempre sognato da bambina, immaginando di diventare principessa. La mente, è chiaro, corre subito a The Florida Project, che, alle porte di Disney World, raccontava di una comunità surreale [...] Vai alla recensione »
Quello che dovremmo sempre esigere dai film in concorso a Cannes non è soltanto che raccontino una bella storia, ma che si pongano una domanda sullo statuto dell'immagine cinematografica nel presente. Cosa vuol dire guardare l'immagine, ed esserne guardati. Lo fanno Megalopolis di Coppola, Caught by the Tides di Jia, Oh, Canada di Schrader, in qualche modo contorto anche Parthenope di Sorrentino, Marcello [...] Vai alla recensione »
Dal buio pulsante delle curve nude e delle luci colorate di uno strip club emerge uno dei film migliori visti in concorso fino adesso- Anora, di Sean Baker. Il regista di Florida Project e Red Rocket (Cannes 2021) torna sulla Croisette con una sua reinterpretazione di Pretty Woman. Invece di Julia Roberts e Richard Gere, la prostituta e il ricco businessman, è Mikey Madison (Once Upon a Time in Hollywood) [...] Vai alla recensione »
Sean Baker, già autore di qualche film meritevole (come Red Rocket in Concorso nel 2021), confeziona una commedia che prende di mira i miliardari russi di New York. In Anora il figlio vent'enne di un super-magnate sposa una ballerina di erotic-dance. Lo fa per scherzo ma lei ci crede e s'oppone all'annullamento messo in piedi dalla famiglia. Se fosse stata possibile una revisione di Billy Wilder o [...] Vai alla recensione »
Può esistere la favola in un mondo che non sia la fantasia di un film hollywoodiano? La risposta dovrebbe essere scontata, eppure nell'ultimo lavoro di Sean Baker - anche questo in concorso a Cannes - le cose sono meno definite. Anora, il nome del personaggio che dà titolo al film, è la nostra candidata a Cenerentola dell'anno: giovane spogliarellista, impiegata in un nightclub di Brooklyn, cede alla [...] Vai alla recensione »