Titolo originale | The Shootist |
Anno | 1976 |
Genere | Western |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Don Siegel |
Attori | John Wayne, Lauren Bacall, John Carradine, James Stewart, Ron Howard Richard Boone. |
Tag | Da vedere 1976 |
MYmonetro | 3,88 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 ottobre 2023
Brooks, un vecchio pistolero, arriva in una città per la resa dei conti con tre banditi. Alloggia presso una vedova e diventa amico di suo figlio. Va ... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Brooks, un vecchio pistolero, arriva in una città per la resa dei conti con tre banditi. Alloggia presso una vedova e diventa amico di suo figlio. Va a farsi visitare da un medico e scopre di essere ammalato di cancro. Brooks va dunque al luogo dell'appuntamento coi suoi nemici; ci va in tram. Nella sparatoria muoiono tutti. Decisamente un film ispirato e importante: è l'ultimo di John Wayne ed è una rivisitazione alla Siegel dei vecchi miti del West. Il medico che visita John Wayne è James Stewart e lo sceriffo della città è John Carradine. Il film si basa su un gioco di finzione e realtà molto amato dal cinema americano: Wayne, che sarebbe morto di cancro, sta morendo di cancro anche nel film. Il suo andare all'ultimo duello in tram è la triste e geniale traduzione del suo tramonto, e di quello del western.
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E' l'ultimo doglii oltre 200 film interpretati da John Wayne che è il protagonista de Il Pistolero uscito nel 1976 e girato a Carson City nel Nevada. Il regista è il versatile Don Siegel bravo e talentuoso artigiano di Hollywood, uno dei maestri di Clint Eastwood (L'invasione degli ultracorpi, L'uomo dalla cravatta di cuoio, L'ispettore Callaghan, Fuga da Alcatraz).. Siamo [...] Vai alla recensione »
Dal romanzo di Glendon Swarthout,il testamento cinematografico di Wayne.Un western in cui Siegel riprende a suo modo certe tematiche alla Peckinpah(che una ventina d'anni prima aveva mosso i primi passi proprio sotto le sue ali)tra cui la riflessione sui vecchi uomini in via d'estinzione assieme allo stesso West che rappresentano(il discorso tra John e il dottor Hosteler)e un accenno al progresso [...] Vai alla recensione »
John Wayne è stato l'icona più amata e riconoscibile del grande cinema western classico americano: questa pellicola ne celebra l'uscita di scena in modo molto esplicito sin dall.inizio in cui viene riproposta una raccolta di brevi spezzoni tratti da alcuni film in cui Wayne aveva recitato. Nel proseguo la pellicola resta celebrativa, raccontando la storia di un vecchio pistolero [...] Vai alla recensione »
E il vecchio pistolero, ormai stanco e ammalato, se ne va al duello su di un tram . Fine di un'epoca , fine di una leggenda .
..ultimo film del Duke Wayne commovente..da Oscar ..che sarebbe stato il terzo dopo quelli che gli hanno negato per Sentieri Selvaggi e quello assegnatogli alla carriera per il Grinta..purtroppo il "germe " del politichese sinistroide " riesce sempre ad inserirsi dove non dovrebbe..comunque un grazie a John per tutte quelle meravigliose sensazini che [...] Vai alla recensione »
Concordo --il miglior film di John ..allo stesso livello di Sentieri Selvaggi --un caro saluto Giancarlo
Grandissimo e struggente saluto del Grande Duke Wayne ai suoi estimatori..L'Oscar .. lo meritava gia' nel 1956 con l'immortale personggio di Ethan Edward nel film The Searchers ..Sentieri Selvaggi, ed anche in Alamo fu grande precursore considerando che allora non esistevano ancora I computer a mistificare le scene di massa.e con una mitica interpretazione di Davy Crockett.
un film che mostra il lato tenero e fragile del duro John Wayne, che almeno in fin di vita (nel film e nella realtà) si concede qualche atteggiamento sentimentale, nonostante che mantenga le sue parole d'ordine solite: coraggio, vendetta senza perdono, durezza di spirito e virilità. straordinari i dialoghi di amor platonico tra Wayne e Lauren Bacall.
l'avevo già visto ma l'ho rivisto ieri sera. che dire un gran film con un cast incredibile e un john wayne grasso e sfattissimo eppure credibilissimo nella parte . non riesco a leggere il commento di morandini ma posso immaginarmelo. gianfranco fini ( indipendentemente da come la si pensi era un politico di razza ) si diede alla politica dopo che degli amici di morandini gli [...] Vai alla recensione »
Un vecchio pistolero ormai malato torna in una cittadina per farsi visitare e per pareggiare i conti coi suoi nemici...John Wayne con la sua enorme personalità nella sua ultima interpretazione che chiude in un certo senso anche quel mondo western tanto sfruttato e spremuto, una trama in simbiosi con la sua vita, almeno in parte specie per quella più importante e forse non a caso il personaggio [...] Vai alla recensione »
La recensione dei Morandini è di una stupidità devastante. Bisognerebbe arrestarli solo per impedir loro di scrivere sciocchezze. Bartolomeo Aloia.