Titolo originale | The Wild Robot |
Anno | 2024 |
Genere | Animazione, Avventura, Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Al cinema | 228 sale cinematografiche |
Regia di | Chris Sanders |
Attori | Lupita Nyong'o, Pedro Pascal, Catherine O'Hara, Bill Nighy, Kit Connor Stephanie Hsu, Mark Hamill, Ving Rhames, Matt Berry, Raphael Alejandro, Paul- Mikél Williams, Dee Bradley Baker, Randy Thom, Avrielle Corti, Keston John, Max Mittelman, Piotr Michael, Collin Erker. |
Uscita | giovedì 10 ottobre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,00 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 ottobre 2024
Adattamento di una straordinaria opera letteraria, l'amato e pluripremiato bestseller del New York Times n. 1 di Peter Brown, Il Robot Selvatico. Il Robot Selvaggio è 4° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 211.850,00 e registrato 30.104 presenze.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Precipitato dal cielo su una scogliera dalle colonne basaltiche, un robot viene attivato incidentalmente attivato dalla fauna locale. Programmato per servire, cercherà di fare amicizia con gli animali, imparando persino la loro lingua, ma tutti lo considerano una sorta di mostro. Le cose cambiano quando un orso lo spinge giù da un dirupo, facendolo cadere su un nido e uccidendo così una famiglia di oche... a parte per un uovo. Quando l'oca nascerà, per via dell'imprinting, inizierà a considerare il robot Rozzum 7134 come fosse sua madre. Per educarlo, "Roz" si affiderà ai consigli di un'astuta e golosa volpe di nome Fink e cercherà di insegnargli a volare in tempo per la migrazione, un'impresa non facile perché l'oca ha ali minute e gli altri membri della sua specie non vedono di buon occhio che sia cresciuta dal "mostruoso" robot. I veri problemi però arriveranno quando altri robot giungeranno sull'isola...
Una favola sul rapporto tra natura e tecnologia, con un grande colpo di scena e soprattutto con uno stile di disegno digitale che guarda all'impressionismo.
Il robot selvaggio, tratto dal primo di tre libri illustrati di Peter Brown dedicati a Rozzum 7134, non è infatti il solito film d'animazione in CGI: a un look iperdefinito e tondeggiante preferisce una leggera sfocatura e colori applicati senza contorni, creando immagini quasi pittoriche e di certo più artistiche e affascinanti del solito standard di questo filone. Non siamo al livello delle spregiudicate ed ipercinetiche innovazioni di Spider-Man: Un nuovo universo, ma solo perché qui l'ispirazione hip hop sarebbe del tutto inappropriata. È invece perfetta, per una fiaba ecologista immersa nella natura, questa scelta dolce e morbida nei colori e nel disegno.
Non che la storia manchi di presentare la natura anche come qualcosa di crudele, con leggi spietate, ma Roz nella seconda parte del film saprà trovare il modo di far convivere gli animali in una sorta di utopia... che cozza invece con la distopia in cui è precipitata l'umanità, dove i robot esistono per servire ma pur per combattere con tanto di armi al plasma, capaci di scatenare velocemente un incendio se impiegate in una foresta. Il rapporto di Roz con la fauna locale pure passa per diversi momenti di violenza, in cui il robot è aggredito da animali anche molto più forti di lui, come l'orso -ma i danni più gravi li subisce dai procioni. Ciò nonostante Roz è fedele a una programmazione che gli impedisce di fare del male e anzi cerca solo di aiutare a suo modo chi incontra. È in sostanza un essere artificiale intelligente alla ricerca di uno scopo, inizialmente incapace di deprimersi per i rifiuti, svilupperà via via l'empatia che ci si aspetta in un film d'animazione moderno per famiglie.
Ci sono molte scene memorabili sia per i momenti di tenerezza, sia per quelli comici, sia per quelli spettacolari e se il film ha un limite è di non aver lasciato più spazio al silenzio, come invece aveva fatto Wall-E. Il design di Rozzum è per altro molto diverso da quello del robottino della Pixar e sembra piuttosto un mix tra la sua EVE, arrotondata e bianca, e il robot dalle braccia prolungabili di Il castello nel cielo di Miyazaki, al quale diventa ancora più simile quando si ritrova in parte coperto dalla flora locale. Il film è poi un gradito ritorno all'animazione per Chris Sanders, che si era allontanato da questo tipo di cinema con il passo falso di Il richiamo della foresta. Il co-regista di Lilo & Stitch e del primo Dragon Trainer, qui con il sodale Dean De Blois in veste di produttore, conferma di saperci ancora fare e firma un adattamento senz'altro destinato ad avere dei sequel, perché di certo il pubblico vorrà rivedere la tenera, tenace e materna Rozzum.
L’ultimo cartoon targato DreamWorks Animation, “The Wild Robot”, è tratto dall'omonimo romanzo illustrato del pluripremiato Peter Brown, bestseller e primo libro di una trilogia per ragazzi che comprende “La fuga del robot selvatico” e “The Wild Robot Protects”. Alla pari di una fiaba moderna, tenera, emozionante e ricca di dolcezza, l’opera [...] Vai alla recensione »
IL ROBOT SELVAGGIO, ultima sfornata della Dreamworks fatta da Chris Sanders, noto per aver diretto tra gli altri Lilo & Stitch e Dragon Trainer.In un futuro non precisato un robot naufraga con il suo cargo su un’isola piena di animali selvatici. Essendo programmato per eseguire dei compiti assegnatigli si adatta all’ambiente e alla comprensione delle creature.
Accerchiato da una frotta di giovani genitori che portavano i figli più piccoli, in un vorticoso vociare intenso e anche stridulo, spinte e ressa, una fila interminabile di bambini, con qualche nonna e qualche zia, anche io sono entrato nella grande Sala del nostro cinema cittadino, per godermi un film toccante ed emozionante, due ore di spettacolo, due ore di immersione nei buoni sentimenti, [...] Vai alla recensione »
La Dreamworks vince ancora, senza necessità di grandi effetti speciali, realizzando un delicato equilibrio tra empatia e trama, con un occhio curioso al presente e al confronto con l’intelligenza artificiale. Aperto alla modernità, ma fedele al libro illustrato di Peter Brown "Il robot selvatico” è una storia semplice ma non per questo superficiale, espressiva [...] Vai alla recensione »
Roz è un automa dispersa in un territorio boschivo che distrugge involontariamente il nido di un' oca selvatica e parallelamente, nota un uovo rimasto integro e da quello stesso uovo, nasce un piccolo di oca che, vedendo l' automa come primo essere inquadrato con la sua vista, si autoconvince che Roz sia la sua mamma, però, l' accudimento di una creatura selvatica non risulta [...] Vai alla recensione »
“Il robot selvaggio”. Un robot nuovo appena fabbricato, confezionato e destinato alle attività domestiche si ritrova sulle scogliere di un’isola selvaggia. Da lì dovrà integrarsi in un ambiente per il quale “non era programmato”. Spettacolare ed emozionante opera di animazione…una via di mezzo tra avventura,natura e fantascienza.
Il robot selvaggio è forse il titolo di film di animazione più bello dell’anno. Come per Il mio amico Robot, anche stavolta un’intelligenza artificiale antropomorfa – nata per uno scopo di servizio – interagisce col mondo in maniera malinconica. La natura viene per una svolta offerta nella sua crudezza, anche se i correttivi della seconda parte del film sembrano [...] Vai alla recensione »
"Il robot selvaggio" è un viaggio per cieli, terra e mare, le cui tappe sono le nostre più profonde emozioni. I temi sono vari e tutti magistralmente affrontati: la tecnica di Sanders è quella di un pianista eccelso, che lascia scivolare le dita sapendo esattamente come trattare ogni singolo tasto. È un film che arriva ai cuori di tutti, smuovendo in ciascuno d'essi sue specifiche corde.
"Il robot selvaggio" è un viaggio per cieli, terra e mare; le sue tappe sono le nostre più profonde emozioni. La tecnica di Sanders è quella di un pianista eccelso, che lascia scivolare le dita sapendo esattamente in che modo trattare ogni singolo tasto. È un film che arriva al cuore di tutti, smuovendo in ciascuno specifiche corde.
Veramente un film bellissimo e constructivo
Secondo robot dell'anno. Il primo era deliziosamente newyorkese (e un po' retro), immaginato dallo spagnolo Pablo Berger - non è che i bei film non ci siano, vanno acchiappati e visti subito. "Tanto lo ricuperiamo in streaming", abbiamo detto decine di volte. Errore fatale: i film belli come "Il mio amico robot" non finiscono sulle piattaforme e se ci finiscono serve un extra rispetto all'abbonamento [...] Vai alla recensione »
Non è dato sapere se un lustro sia un periodo sufficiente per risollevare le sorti di una casa di produzione, soprattutto in riferimento alle insidie che il mercato del cinema d'animazione deve affrontare e, in modo più esteso, in relazione alle complesse dinamiche in cui si trova a galleggiare il "cinema per famiglie", tuttavia certi segnali non possono essere trascurati perché risultano indicativi [...] Vai alla recensione »
«Un robot completa sempre il compito che gli dai». Si presenta così l'umanoide Roz (con la bella voce dell'attrice bresciana Esther Elisha), agli animali che lo attivano, dopo essere precipitato da un cargo. Nella foresta imparerà l'empatia, fino a farsi «madre» di un anatroccolo orfano e tentare di salvare l'ecosistema. Ci sono, insomma, sia l'archetipo del rapporto tra alieno e società, declinato [...] Vai alla recensione »
"Mi piacciono le storie e i personaggi che non hanno paura di provare emozioni e di rischiare molto. Mentre scorrevo le pagine, sentivo sempre di più di essere la persona giusta per portarlo sullo schermo. Ho visto tutto. Proteggere il carattere e lo spirito di una storia mentre si trova un modo per tradurlo in un film è una cosa delicata, e qualcosa che hai una sola possibilità di fare bene.
Il film ha un'impostazione familiare con al centro un racconto confortante. Ma guardandolo come si guarderebbe un dipinto, davanti a noi si apre un mondo completamente nuovo. Roz è un robot con una voce femminile finito ai margini di una foresta. Persa in questo mondo naturale interagisce con gli animali, impara il loro modo di vivere e finisce per prendersi cura di un papero appena uscito dal suo [...] Vai alla recensione »
Dopo un naufragio, un robot, l'unità Rozzum 7134, abbreviato Roz, si ritrova su un'isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all'ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli animali locali, e diventando il genitore adottivo di un'ochetta orfana. Scritto e diretto da Chris Sanders, il film di animazione targato DreamWorks, Il robot selvaggio, tratto dal romanzo illustrato [...] Vai alla recensione »
Dal primo dei tre libri di Peter Brown, pubblicato in Italia da Salani, la storia dell'androide improvvisato papà di un cucciolo d'oca al cinema diventa l'epifenomeno di attenzione e cura diciamo bio-umanistica della tecnologia. Strane imperfezioni della CGI (l'immagine realistica generata al computer) danno l'impressione di un cartoon più emotivo e meno imbalsamato, nonostante qualche durezza di sceneggiat [...] Vai alla recensione »
Una nave cargo della Universal Dynamics durante un tifone perde sei dei robot che stava trasportando su un'isola remota, abitata solamente da animali selvatici. Uno di questi, utili agli esseri umani per svolgere i più disparati compiti, ROZZOM 7134 poi soprannominato Roz, viene accidentalmente attivato da uno di questi animali con cui però non riesce a interagire anche se inizia la sua ricerca spasmodica [...] Vai alla recensione »
Riprendendo le parole di Umberto Eco, il genere della fantascienza, quindi, permette all'autore di allontanarsi dal reale per passare a giocare nel campo delle ipotesi, siano queste possibili, oppure no. Per quanto l'utilizzo di robot pensanti, come chatGPT e assistenti virtuali, siano ormai arrivati fino nelle nostre case, nella realtà, siamo ancora lontani dalla creazione di macchine e automi che [...] Vai alla recensione »
Il miglior DreamWorks da parecchi anni. Da un libro illustrato di Peter Brown, il primo di tre, facile prevedere che, incassi permettendo, sarà trilogia anche al cinema. Un tifone, e il robot Roz si schianta su un'isola selvaggia, nessuna presenza umana. Per errore, gli animali lo attivano. E un cucciolo di oca si convince sia sua madre: inconvenienti dell'imprinting.
Lungo il 2024, la DreamWorks Animation ha espletato i compiti che si era prefissata: consolidare le saghe di maggior successo (Kung Fu Panda 4), sperimentare con progetti più rischiosi (Orion e il buio), inaugurare un ulteriore filone narrativo. In effetti, Il robot selvaggio si preannuncia come il film apripista di una nuova serie, sia in quanto tratto dal primo dei tre libri della serie di Peter [...] Vai alla recensione »
Essere genitori: forse il compito più complicato al mondo. Non solo nel nostro, ma anche in un futuro prossimo in cui gli esseri umani vivono all'interno di serre, mentre gli animali hanno preso possesso della terra emersa. Per svolgere i compiti più disparati, la Universal Dynamics ha creato dei robot tuttofare, i ROZZUM. L'unità 7134 però ha un destino diverso da quello dei suoi simili fatti di circuiti [...] Vai alla recensione »