Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Federico Moccia |
Attori | Raoul Bova, Michela Quattrociocche, Veronica Logan, Luca Angeletti, Ignazio Oliva Francesco Apolloni, Davide Rossi, Cecilia Dazzi, Francesca Antonelli, Pino Quartullo, Lorenzo Federici, Beatrice Valente Covino, Francesca Ferrazzo, Luca Ward, Riccardo Rossi, Riccardo Sardonè, Sergio Petrella, Rossella Infanti, Cristiano Lucarelli (I), Gisella Marengo, Edoardo Natoli, Fausto Maria Sciarappa, Kiara Tomaselli, Paola Lavini. |
Uscita | venerdì 25 gennaio 2008 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,29 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 30 marzo 2021
Argomenti: Teen movie italiani
Alex è un pubblicitario trentasettenne che, dopo aver rotto con la fidanzata, si innamora di una ragazza di vent'anni più giovane di lui. In Italia al Box Office Scusa ma ti chiamo amore ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 12,7 milioni di euro e 4,6 milioni di euro nel primo weekend.
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Alex non si dà pace da quando è stato lasciato dalla fidanzata. L'incontro con Niki, però, gli cambierà la vita. Peccato che lei sia più giovane di lui di vent'anni, frequenti l'ultimo anno di liceo e viva ancora con i genitori.
Federico Moccia sa come arrivare ai cuori delle sue lettrici. Merito di una penna agile con la quale esplora il loro universo regalando sogni che nella vita reale, probabilmente, non vedranno avverarsi mai. Forte di uno zoccolo duro di fedelissime fan, lo scrittore giovanilistico più produttivo d'Italia (c'è chi afferma che scriva anche nei momenti più intimi della quotidianità casalinga) decide di passare dietro la macchina da presa per dare vita ai personaggi letterari di Scusa ma ti chiamo amore. Una mossa furba e azzeccata, fosse anche solo per la scelta del protagonista maschile che sa come far vibrare le corde emotive delle donne di tutte le età.
Se a Scamarcio, nelle prime due trasposizioni dei suoi bestseller, era toccato il ruolo del ragazzo ribelle da salvare, Raul Bova rappresenta il sogno proibito di molte giovani: l'uomo adulto da sedurre. Nell'offrire alle sue lettrici una nuova favola rosa Moccia prende spunto dai suoi precedenti scritti (citandosi, nemmeno fosse Quentin Tarantino) per inventarsi una città che è vera solo in parte. Questa è la Roma rimasta orfana delle ragazze di "Non è la Rai", dei lucchetti di Ponte Milvio sigillati da una promessa d'amore, dei «tre metri sopra il cielo» scritti sui muri. È la Roma bene dei quartieri alti, di chi fa jogging a Villa Borghese, vive in attici e superattici, pranza a champagne e paga investigatori privati 1500 euro (solo di acconto). In questa città fantastica, dove apparentemente nessuno lavora ma tutti sono impaccati di soldi, gli adulti hanno relazioni noiose, tradiscono le proprie mogli, lasciano i fidanzati cornuti. In un contesto così avvilente non è strano che Moccia abbia deciso di volgere il suo sguardo sulla condizione sentimentale delle ragazzine trovando la via più facile per far rimare «cuore» e «amore». E di fatto l'amore del titolo ricorre lungo tutto il film. Estrapolato dalla letteratura alta (Neruda, de Musset, Shakespeare, de Balzac, persino Walt Whitman è stato scomodato) è reso banale quanto i versi incartati nei cioccolatini. Banale è la sceneggiatura, banale la regia, banale la scelta della voce narrante - per quanto sia di Luca Ward, una delle migliori voci del cinema doppiato.
Con Scusa ma ti chiamo amore Federico Moccia si riconfermerà padrino di una generazione di giovanissime che coroneranno i loro sogni (proibiti) almeno fino a quando non si affacceranno sulla vita reale, quella che scorre fuori dagli schermi e dalle pagine dei romanzi.
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con scusa ma ti voglio sposare il cinema leggero italiano raggiunge l'apice della bassezza.Commedia con tratti pseudoamericani malriprodotti, il film si dispiega in un susseguirsi di scene che nulla hanno a che fare con realtà amorose che hanno come protagonista differeza di età.Un cast che lascia molto a desiderare (un Bova sprecato dopo un ottima interpretazione in "Sbirri",una Quattrocciocche portata [...] Vai alla recensione »
Il film in questione narra la nascente storia d'amore tra una diciassettenne(Michela Quattrociocche) e un trentaduenne(si tratta di Raul bova e restano avvolte da una fitta cortina di mistero le ragioni che lo hanno spinto a partecipare a un film del genere...)tra varie crisi e dialoghi inascoltabili a iosa...il sottoscritto ci tiene a precisare che,tanto per chiarire,ciò che reputo come un fatto profondame [...] Vai alla recensione »
moccia ai qualcosa di più costruttivo per la società apposta che fare film inutili e improbabili come questo,semplicemente certi film sono assolutamente da non vedere perchè c'è il peggio del cinema,mi pento di averlo visto.
Trama banale e irreale...Attori non bravi: lui fa la figura di un salame e lei di una rompipalle...
Anche io mi meraviglio come possa aver partecipato Raoul Bova alla produzione di questo film, che mi fa decisamente schifo. Non è vero che Moccia scrive per i giovani, perchè essi possano rivedersi nei suoi film: mi dite quanti giovani italiani vivono come le protagoniste e i protagonisti di questi film (come amore 14, scusa ma ti voglio sposare, ma anche 3 metri sopra il cielo [...] Vai alla recensione »
riammento di aver visto questa ennesima schifezza(definita film da gente che non capisce proprio niente di cinema),a un cinema vicino casa mia,mi aspettavo chissà quale bella,intrigante e sofisticata commedia ,per carità,inguardabile da qualunque prospettiva lo si guardi,i dialoghi,mai sentiti dialoghi più demenziali e ridicoli oltrre ogni limite,la sceneggiatura praticamente [...] Vai alla recensione »
E' la celebrazione del NULLA, veramente un film vuoto, banale, con spunti visti e rivisti presi palesemente da altri film . Non si può neanche definire un film romantico perchè non emoziona. I personaggi sono inseriti in un mondo irreale e, concordo, le voci delle ragazzine sono acute e insopportabili. Patetica la scena della ragazza che si ribella e urla come un'ossessa al dottore quando lui le dice [...] Vai alla recensione »
no dai ditemi che state scherzando film fantastico?attori ottimi? ora io non voglio contestare i gusti di nessuno ma guardatevi de niro in taxi driver, poi mi dite se pensate ancora che raul bAva sia un bravo attore non fatemi ridere
Per una come me che Adora film romantici .... ho fatto 2 o 3 suspiri in questi film ..... direi molto per adolescente ..... per ragazzine di 15/ 16 anni ... anche di meno con molto avanti che c'è oggi ....pero non è male .... ma direi ... non portare il tuo ragazzo a vedere questo film .... Lui se anoierà ...hihi
Sulla scorta dei suoi inaspettati successi,soprattutto "3 metri sopra il cielo" Moccia continua a propinarci storie d'amore da baci perugina, per così dire adolescenziali.Il punto però è che giovane lui non lo è, e nemmeno conosce questo mondo se non indirettamente,dunque i risultati sono disastrosi e il film che sfrutta anche la presenza di Raoul Bova,come [...] Vai alla recensione »
carino, niente di piu, da guardare se proprio non si ha nulla da fare 2 stelle e mezzo
Sarà che con me questi film di Moccia non fanno effetto oppure sarà che i difetti cono gli stessi? R.Bova e un attore Bravino e qui non ho dubbi. Ma le situazioni assurde del film come all'inizio quando si scontra con la protagonista (roba da Kiss me Licia...) sono davvero a livelli amatoriali! Cosi come i dialoghi penosi! Struggente...
Spero solo non sia stato sponsorizzato dallo stato questo film. Uno fa un'incidente e scoppia l'amore con una bella fighetta e di 18 anni? Ci vengo subito a Roma e spero di andare addosso (lentamente) ad una bella ragazzina magari ricca così me sistemo. Raul non trova una via di mezzo: o poliziotto contro la mafia o amante di qualche gallinella carina e giovane.
Vado controcorrente ,lo so ,ma a me e' piaciuto; troppo facile sparare a zero con pretese socio-culturali , pregiudizi o la puzza sotto il naso....ma un film sentimentale (perche' questo e',mai sentito parlare di generi cinematografici?) di che dovrebbe parlare? Le ragazzine fanno discorsi esili ed hanno il cellulare in mano? Non mi sembra una cosa grave,succede,ed in 90 minuti non si puo' [...] Vai alla recensione »
Film bello e storia romantica e coinvolgente . Il film si discosta non molto dal libro e i protagonisti sono bravi e belli insieme
Musiche degli Zero Assoluto, autoreferenzialità con i lucchetti appesi. L'ennesimo film di Moccia è l'ennesimo segno che in Italia si badi tanto all'incasso e poco alla qualità. Un film di una banalità sconcertante (cosa c'è di nuovo in una relazione tra un quarantenne e un'adolescente?), interpretato con i piedi e diretto in maniera dilettantistica. [...] Vai alla recensione »
Mi piac la storia rimantica tra Alex e Niki.....
Questo film ha raggiunto un primato importante: è uno dei film più brutti della storia del cinema, e non sò per quanto tempo mi pentirò di averlo visto (in realtà non ce l'ho fatta a vederlo fino alla fine, causa esaurimento nervoso misto a disgusto); Ad ogni modo non ci sono parole per descrivere questa incredibile ciofeca; Ritmi lentissimi, trama ammosciante [...] Vai alla recensione »
Scusate il francesismo, ma quanno c'è vo c'è vo. Peggio di così è difficile. Diciamo che mi sono voluto far del male vedendolo, però mi sono detto non si sa mai.. e invece si sapeva... mi spiace solo per il buon Pino Quartullo... e vabbè bracce tolte all'agricoltura per il nostro generazionale regista
Il peggio del peggio che riusciamo a fare in Italia dopo certe serie televisive, e la domanda che sorge spontanea è: Con che coraggio li producono??"
Non odio i film d'amore, ma questo non è esattamente un film romantico. Mamma mia la gente ha davvero perso l'indice di gradimento sensato che aveva una volta quando i film d'amore erano via col vento, casablanca, fermata d'autobus; (divertenti, originali e perfettamente interpretati). Mi domando coma si fà ha dare quattro stelle ad un film del genere quando è chiarament [...] Vai alla recensione »
Un film Mediocre, come tutti i "film" targati Moccia. Luoghi comuni sull'amore, autocitazioni, recitazione degli "attori" pessima. Un prodotto esemplare per comprendere in quale stato di degrado si trovi il nostro cinema. E purtroppo quest'uomo continuerà a tediarci con le sue "perle" ancora per molti anni. Che cosa ci può essere di più banale in una love story tra un quarantenne e un'adolescente? [...] Vai alla recensione »
Premettendo il fatto che sono un'amante dei film romantici e super smielati l'unico che si salva in questo film è Raoul Bova, grazie alla sua immensa bellezza e la sua bravura, ma la storia è scontata (anche se fa un po' sognare...). Se questi sono i giovani d'oggi mi discosto completamente, io a 17 anni neanche mi sognavo queste cose.. E le 4 ragazzine.
Moccia sta rovinando (o ha già rovinato) moltissimi adolescenti prima come "scittore" e ora come "regista".
una sola domanda: ma non è illegale per un maggiorenne stare con una minorenne? ..........basta e avanza.... film della minchia
Ok, ok, la trama è banale, il film inizia che già si immagina come va a finire. Ok. E' palese che il tema del film è stupido però a me ha fatto sognare e divertire. I due attori che interpretano i genitori di Niki secondo me sono davvero comici. E poi anche Bova ha tirato fori un lato comico-romanticone del suo modo di recitare davvero nuovo.Secondo me è una commedia leggera ma che sa intrattenere. [...] Vai alla recensione »
dai un film abbastanza carino...per chi ha voglia di vedere un film che parla di sentimenti, sul leggero( non sul drammatico)...la storia è un po improbabile ,magari, soprattutto il finale, un po una favola, diciamo...ero curioso di vedere il mio coetaneo raul bova come si comportava con una diciassettenne....discreto film...
Lui (Raoul Bova) è un 37enne depresso e abbandonato dalla sua quasi moglie. Lei (Michela Quattrociocche) una frizzante 17enne alla vigilia degli esami di maturità (sì, ancora quelli!). Si scontrano per caso e non si lasciano più. Vent'anni di differenza sono decisamente troppi per i benpensanti, ma il cuore dimostra il contrario e nonostante errori e malintesi la coppia si ritrova alla fine come DiCaprio [...] Vai alla recensione »
Diavolo di un Moccia! Il paese si spacca sull'aborto, i governi si squagliano come neve al sole, il Vaticano mena fendenti ogni giorno. E lui debutta con un film "per ragazzi" in cui si pippa coca, ci si tira su portandosi a casa mazzi di fotomodelle russe (gli adulti) o giocando all'autoscontro su auto rubate (i giovani). Poi, sempre fra adulti, si va a letto con le mogli degli amici senza conseguenze [...] Vai alla recensione »
Primo film diretto da Federico Moccia, 44 anni, romano, scrittore-fenomeno di romanzi sentimentali per ragazzi di gran successo (Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te), autore di testi per la televisione (Domenica In, I cervelloni, Ciao Darwin, Il treno dei desideri) e per spot pubblicitari (Caffè Splendid). Questa volta la storia include anche adulti: un pubblicitario di 37 anni (Raoul Bova) [...] Vai alla recensione »
Di Scusami ma ti chiamo amore di Federico Moccia vi abbiamo parlato qualche giorno fa, dando la cronaca della presentazione del film presso un liceo di Roma. L'evento è stato utile per vedere l'effetto che faceva un film come questo, che ha la pretesa di raccontare gli adolescenti di oggi, a un pubblico di adolescenti, sebbene quelli «selezionati» di un liceo del centro.
Non c'è due senza tre. Purtroppo. Così dopo Tre metri sopra il cielo e Ho voglia di te, Federico Moccia mette in scena Scusa ma ti chiamo amore, anch'esso tratto da uno dei suoi tremendi romanzi di incredibile successo. Stavolta il poliedrico figlio d'arte (il padre era il compianto Pipolo), oltre ad aver scritto la sceneggiatura, si è inventato regista.
«La gente ama le cose semplici», obietta il pubblicitario Raoul Bova alla diciottenne Michela Quattrociocche che gli sta dando un'idea troppo sofisticata per la campagna di un nuovo prodotto. La filosofia di Federico Moccia è tutta nella frase che fa dire al protagonista di Scusa ma ti chiamo amore, suo debutto alla regia. Che suoni come un'autocelebrazione o come un'autodifesa preventiva, non importa: [...] Vai alla recensione »
Mezz’ora di film. È il tempo che ci mette Raoul Bova per sospirare «Oddio, quanto è bella», guardando la deb Michela Quattrociocche che fa il surf a Fregene. La storia è mucciniana, tipo Ultimo bacio: lui ha 37 anni, pubblicitario precario, almeno degli affetti, in crisi di sentimenti e d’ispirazione. Lei ha vent’anni di meno, tutta gridolini e maglioncini.
Dopo il sontuoso quanto inaspettato successo di Tre metri sopra il cielo (la prima e quasi clandestina versione del libro è del '92, il film è di dodici anni dopo) e del suo seguito Ho voglia di te, film tratti dai suoi romanzi, Federico Moccia si è messo in proprio per firmare la regia cinematografica di Scusa ma ti chiamo amore, adattamento del suo terzo libro.
«Una storia pulita, bella romantica». L'ha definita candida love story, l'attraente e fin troppo misurato suo protagonista, Raul Bova. Questa volta nel ruolo di un pubblicitario romano quasi quarantenne, un Walter Mitty, meno creativo, più rampante e molto inquinante (è munito di orrido suv), appena piantato dall'adorata, infida finta bionda di turno.
Se il bel Riccardo era lo Step di «Tre metri sopra il cielo», lui è il (quasi) quarantenne deluso dalla fidanzata di «Scusa ma ti chiamo amore» (da oggi in sala), tratto da un altro libro di Federico Moccia. Che di questo film firma anche la regia. Lo ha detto perfino George Clooney: «Raoul Bova è troppo bello. Se fossi una donna…». L'attore romano invecchiando migliora: diventa più affascinante, [...] Vai alla recensione »
Scusa ma ti chiamo... marpione. Tecnicamente il film con cui Federico Moccia decide di dirigere da sé un altro dei suoi girotondi è l'equivalente di una canzone vintage di Baglioni. Tecnicamente la trovata di far fiorire ogni tanto sullo schermo massime estrapolate da Kant, Shakespeare o Neruda se la gioca con quella storica dei noti cioccolatini. Tecnicamente il gergo delle sue romanine soprannominatesi [...] Vai alla recensione »