Due occhi di cerbiatto graziosamente incorniciati in linee soffici e armoniose, un sorriso smagliante e radioso, un nasino di finezza transalpina, colori silvestri, un corpo minuto ma slanciato ed equilibrato, una voce giovane educata dal canto. Tutte qualità che farebbero pensare a una fotomodella o a una showgirl televisiva in erba. Ma siamo nell'Italia del secondo millennio, quella del cinema dei quattordicenni, della complicazione di amori semplici e della semplificazione di emozioni complesse (a fini catartici).
Aggiungiamo alle qualità fisiche una buona dose di mesta timidezza e tenerezza e ci troviamo a definire ciò che mezzo mondo femminile di adolescenti vorrebbe essere: più bella, più grande, più sensibile ed attraente. Michela Quattrociocche.
La formazione
È così che la sua carriera di attrice inizia a germogliare:
da bambinetta col pallino della recitazione a stella del cinema teen italiano prima di compiere 20 anni: la carriera di Michela Quattrociocche sembra uscita da un film.
La passione per il mestiere d'attrice nasce in lei fin dalla tenera età; a dodici anni già frequenta corsi di recitazione, posa come fotomodella per riviste, si iscrive a corsi di portamento, studia canto e pianoforte e soprattutto si presta a un gran numero di provini.
L'esordio
Il sogno diventa realtà nel 2008, quando viene scelta, dopo ben 7 provini, per il ruolo principale del film Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia (tratto dall'omonimo bestseller): è la studentessa Niki, che vive una storia d'amore con il maturo Raoul Bova. La commedia sentimentale la lancia definitivamente nel panorama del cinema italiano: dopo un cameo in Amore 14, ancora per Moccia, ottiene un ruolo nel cinepanettone del 2009 targato Neri Parenti, Natale a Beverly Hills, che ha un significato ben preciso: Michela Quattrociocche, a un solo anno dall'esordio, è già vista come un simbolo di sensualità e femminilità destinato a resistere, almeno per un po', al fenomeno della meteora.
Il futuro
A riprova di ciò, il 2010 la vedrà calcare i set dei principali 'blockbuster' (almeno al botteghino) nostrani, nel ruolo, spesso, della protagonista: sarà interprete del sequel del suo film d'esordio, Scusa ma ti voglio sposare, ancora al fianco di Raoul Bova; apparirà nella commedia giovanile Una canzone per te di Herbert Simone Paragnani e, al fianco di Panariello e Brignano, in Sharm el Sheik - Un'estate indimenticabile.