Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Ugo Fabrizio Giordani |
Attori | Giorgio Panariello, Enrico Brignano, Maurizio Casagrande, Cecilia Dazzi, Michela Quattrociocche Laura Torrisi, Hassani Shapi, Fioretta Mari, Gabriele Penteriani, Sergio Muniz, Walter Santillo, Ludovica Bizzaglia, Elena Russo, Daniele La Leggia. |
Uscita | venerdì 17 settembre 2010 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 1,67 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 novembre 2017
Fabio Romano e De Michelis, colleghi e amici da una vita, diventano rivali quando capiscono che il nuovo capo, Saraceni, è fermamente intenzionato a licenziare uno di loro. In Italia al Box Office Sharm El Sheikh - Un'estate indimenticabile ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 3,2 milioni di euro e 1,3 euro nel primo weekend.
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Romano e De Pascalis sono colleghi occupati presso un'azienda assicurativa. Amici cordiali diventano rivali accaniti in seguito alla minaccia di licenziamento per esubero. Decisi a non perdere il posto, la casa, lo status sociale e le rispettive consorti, i due agenti partiranno alla volta di Sharm el Sheikh, dove si gode sole e denaro il loro nuovo boss. Imprenditore senza scrupoli, Saraceni è presidente dell'Empoli Calcio, marito di una moglie bellissima e padre distratto di un adolescente. Sulla spiaggia e sotto gli ombrelloni dei "vips", Romano e De Pascalis tenteranno di avvicinarlo e di conservare il posto di lavoro. Intorno a loro intanto mogli e figli animeranno nel bene e nel male il loro soggiorno all inclusive.
Cinque anni dopo l'obliabile obliato Troppo belli, Ugo Fabrizio Giordani torna dietro la macchina da presa e gira una commedia fondata sul lavoro che non c'è. Armato delle migliori intenzioni il regista romano pensa a un cinema civile col sorriso e realizza suo malgrado un cinepanettone. Più capace di Parenti e dei Vanzina ma meno dotato di D'Alatri, che aveva tentato la medesima impresa con Commediasexi, Giordani scommette su un cinema popolare ma non becero, in grado di rispecchiare il presente magari pure in modo graffiante. Di fatto Sharm el Sheikh ha una bella fotografia, riprese aeree e subacquee, montaggio da spot e virtuosi movimenti di macchina che non fanno certo rimpiangere gli osceni effetti digitali dei Vanzina o l'impresentabilità tecnica (e di scrittura e di regia e di recitazione) di Parenti, ma ugualmente non si emancipa dal prototipo "vacanze di Natale".
Gli elementi ricorrenti d'altra parte ci sono tutti: l'ambientazione esotica, le bellone, i dialetti, i personaggi televisivi prestati al cinema, le starlette nostrane e naturalmente la possibilità di godere di una distribuzione vantaggiosa e redditizia in centinaia di copie. L'ambizione di Giordani è quella di ridurre la separazione tra autorialità e intrattenimento, coniugando la satira con lo sguardo sociale e con l'osservazione del (mal)costume contemporaneo, la disillusione di chi è stato licenziato ma non trova il coraggio di comunicare il dramma a se stesso e alla famiglia (vedi la vicenda del personaggio interpretato da Brignano) con la comicità di grana grossa. Non serve vantare una base realista (un amico dirigente del regista licenziato da Alitalia) se poi ci si limita ad elencare storie e tipi umani senza uno sguardo critico.
Tipi umani e mostri precari interpretati da Brignano e Panariello, che traducono sullo schermo i rispettivi "caratteri" televisivi: il primo facendo respirare (e abbronzare) la propria incontenibile romanità, il secondo limitandosi a declinare l'imprenditore in pareo della Wind. Sharm el Sheikh è soltanto un altro film "sull'andare al cinema in vacanza".
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chi si aspettava qualcosa in più da questo film rispetto ai classici cinepanettoni di boldi e de sica rimarrà deluso. il film nella prima mezz'ora/ quaranta minuti scorre via abbastanza bene poi inizia a diventare il solito gioco di equivoci scontati e gag già viste a ripetizione. il film punta molto sulla presenza femminile delle 2 top model Torrisi e Quattrociocche che in effetti sono sempre un [...] Vai alla recensione »
Visto per pura curiosità. Parte bene, ma poi è un'altalena. Scene valide, mischiate a scene inutili e farcite di luoghi comuni disastrosi. La Quattrociocche sembra affetta dalla sindrome "Tatangelo" (dimostra più anni rispetto ai ventidue che ha effettivamente), personaggio antipatico e vuotissimo. Bravo Panariello anche se il personaggio che interpreta è molto limitato nel modo in cui si esprime [...] Vai alla recensione »
Partendo da un problema reale e scottante-attuale(il film è del 2010, quando la situazione non era diversa da quella di oggi)"Sharm..."è quanto detto/scritto da Marzia Gandolfi, con la"scusa", il"pretesto"(e in qualche modo anche il pre-testo)del rischio della perdita del lavoro, da parte dei due"aspiranti"(Brignano e Casagrande), che quindi si [...] Vai alla recensione »
Ne abbiamo sinceramente le tasche piene di questi "filmetti di plastica" in cui le battute sono talmente scontate che si conoscono ancor prima di uscire dalla bocca dell'attore che le pronuncia!!! Se proprio si pretende che il pubblico assista a tali spettacoli imbarazzanti dovrebbero quantomeno pagare noi affinchè ci si torturi per un'ora emmezza, e non il contrario! Sconsigliato.
Una sola considerazione: film inutile e banale. Sconsigliato.
sharm el sheik , un'estate da dimenticare il piu presto possibile!
un cinepanettone in anticipo ambientato a sharm el sheik,grazie al cielo non l'ho vistoal cinema masu sky,è un film veramente banalissimo,meticolosamente volgare e con pessimi attori,i personaggi sono sempre gli stesi,un film vergognoso e degno del più volgare e sciatto neri parenti,un altra moderna italianata che,grazie al cielo,non verrà ricordata,vi consiglio dievitarlo assolutamente,è un film oorrendo [...] Vai alla recensione »
veramente una pena; a parte le belle donne non c'è niente e brignano non sembra neanche capace di sostenere il ruolo di protagonista. recitazioni mediocri come la regia. voto 4-
Dal regista di "Troppo belli" con Costantino Vitagliano ed Emanuele Interrante (non-attori belloni e inutili della scuderia del "fu" Lele Mora) cosa ci si poteva aspettare? Anche Brignano cosa si è ridotto a fare per la pagnotta... Ovviamente non ho pagato per guardare questo obbrobrio ma quando vedo robaccia simile mi chiedo, ma non si potrebbe produrle all'estero, queste schifezze, così da poter [...] Vai alla recensione »
se non è un cinepanettone potrà essere un cinepanforte o, in alternativa, un cinepandoro! Bellino: merita una stella in più solo per il fatto di non calcare sulla volgarità, ma niente di più. Ogni tanto passare un'ora e mezzo senza pensieri può essere positivo.
Ho appena finito di vederlo e devo dire che è stato molto carino. Certo sarà sempliciotto come film ma almeno non sono come quelli di Natale che lì c'è sempre uno che tradisce e che fanno ridere per le parolaccie e altre situazioni (ormai i film di Natale stanno veramente cadendo in basso). Comunque se avete un pò di tempo guardatelo.
......eleviamoci da questi pseudo/racconti insipidi............
Di certo il film in questione non è un capolovoro..pero' è carino se uno vuole passare 1 oretta e 30 senza pensieri...4 risate te le fa fare e la storia non ti annoia...voto 6,5...
Assolutamente improponibile, film che non ha davvero nulla da dire. A parte Panariello, che recita comunque un personaggio fastidioso, dove sono gli attori? La 4ciocche è odiosa più di sempre fa la 19enne ma ne dimostra almeno 30, Elena Russo è bona come il pane ma è di un cafone che di più non si potrebbe, per non parlare della ragazzina roscia che è semplicem [...] Vai alla recensione »
sono andato a vedere il film perchè sono un fan di Enrico Brignano che è uno dei pochi comici italiani che mi fa ridere, l' ho trovato l'ennesimo cinepanettone con la trama scontata. Panariello che continua la sua performance della pubblicità della Wind (sta diventando odioso) e la Quattrociocche antipatica come non mai.
Ho appena finito di vederlo e devo dire che è stato molto carino. Certo sarà sempliciotto come film ma almeno non sono come quelli di Natale che lì c'è sempre uno che tradisce e che fanno ridere per le parolaccie e altre situazioni (ormai i film di Natale stanno veramente cadendo in basso). Comunque se avete un pò di tempo guardatelo.
Molto cinepanettone sl con una storia un pò più sensata e vera
Precariato esotico La commedia di Ugo Fabrizio Giordani è "fondata sul lavoro" che non c'è e che Romano e De Pascalis, i protagonisti di Enrico Brignano e Maurizio Casagrande, stanno disperatamente cercando di conservare. Contro di loro e la sicurezza di una vita di privilegi c'è l'imprenditore arrogante di Giorgio Panariello, presidente dell'Empoli Calcio e marito della "moglie bellissima" della Torrisi.
Diretto da Giordani, incredibilmente allievo di Olmi, trattasi di un cinepanettone d' autunno con 2 manager fantozziani licenziandi che rincorrono il nuovo cafosissimo boss a Sharm. Maxi spot geografico ma anche dell' estetica del divertimento tv d' oggi con song, fischi, trenini di escort, frizzi e lazzi senza battute (e con sacrilega citazione di Una vita difficile).
Due padri di famiglia in lotta a Sharm El Sheikh per un posto di lavoro. Ne rimarrà a contratto solo uno. Genitori in crisi, figli disperatamente in cerca dell’amore, imprenditori futuri politici che dicono «L’immunità è privilegio dei re», un Medio Oriente in cui rischiare di morire nel deserto o finire in prigione per sempre. Alla faccia della commedia vacanziera.
Una pellicola intitolata alla Rimini del Mar Rosso aleggiava da tempo nell' immaginario dei produttori italiani. È arrivata prima questa commediola degli equivoci, che coniuga il tema (ben poco allegro) degli esuberi e dei licenziamenti col filone adolescenziale messo in auge da Moccia. Per non finire vittima dei "tagliatori di teste" aziendali, due impiegati rivali si contendono il favore del nuovo [...] Vai alla recensione »
Gracilissima e poco divertente commedia di costume (quasi sempre da bagno) del recidivo Ugo Fabrizio Giordani (Teste di cocco, Troppo belli), al cui confronto i disprezzati Vanzina diventano Lubitsch e Wilder. A farla breve gli agenti dell'assicurazione Enrico Brignano e Maurizio Casagrande sono disperati: hanno saputo che il neoproprietario dell'azienda, Panariello, licenzierà uno dei due.