El Paraiso

Film 2023 | Drammatico, 106 min.

Regia di Enrico Maria Artale. Un film Da vedere 2023 con Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco, Maria del Rosario, Gabriel Montesi. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2023, durata 106 minuti. Uscita cinema giovedì 6 giugno 2024 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 3 sale cinematografiche - MYmonetro 3,28 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 3 giugno 2024

Una tragedia immersa nel colore, nel dramma di un intenso rapporto madre e figlio. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office El Paraiso ha incassato 66,6 mila euro .

Consigliato sì!
3,28/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,21
PUBBLICO 3,64
CONSIGLIATO SÌ
Un film appassionato su una relazione complessa, carico di sentimenti vissuti tra affetto e sofferenza.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 5 settembre 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 5 settembre 2023

Il quasi quarantenne Julio Cesar vive con la madre in una casa alla foce del Tevere. La donna, di origine colombiana, condivide con il figlio quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. Lavorano per uno spacciatore locale e vanno anche ballare insieme nei locali specializzati in musiche latinoamericane. La loro è una simbiosi che talvolta lascia trapelare tensioni che si acutizzano quando dalla Colombia giunge Ines, una giovane neofita corriere della droga. La gelosia della madre non tarderà a manifestarsi.

Partendo da situazioni di vita personalmente vissuta Enrico Maria Artale porta con partecipazione sullo schermo una relazione complessa.

Figlio di un genitore incontrato solo una volta all'età di venticinque anni, il regista ha sentito il bisogno di indagare il suo rapporto con la madre ovviamente senza rifarsi alla loro specifica relazione ma chiedendosi quali possano essere le luci e le ombre sottese a una relazione tra un figlio ormai adulto e la donna dalla quale non ha mai reciso il cordone ombelicale.

Ha potuto farlo grazie all'adesione non solo professionale ma, potremmo dire, totale di un attore come Edoardo Pesce che ha preso parte, sin dalle sue prime fasi, al progetto. Edoardo diventa Julio Cesar in ogni espressione del volto, della gestualità, della parola in una mimesi che fa di lui l'uomo che ama e al contempo sopporta la donna che gli ha dato la vita e che ora la trattiene a sé impedendo qualsiasi altra intromissione.

Per ottenere però il miglior risultato possibile erano necessari altri elementi: un set reale (la casa), l'ordine di lavorazione in cronologia in modo da far evolvere la storia grazie a una consapevolezza che cresceva di giorno in giorno e, su suggerimento di Pesce, un Artale divenuto operatore del proprio film accompagnando così i movimenti dei suoi attori. I quali, parlando ognuno la propria lingua e dovendo apprendere quella altrui sono stati sottoposti al processo che i loro personaggi debbono affrontare.

Ne è nato un film carico di sentimenti vissuti tra affetto e sofferenza in cui l'arrivo dall'esterno di una figura femminile che non sia solo un corpo a pagamento (unica 'libertà' concessa dalla madre a Julio Cesar) rappresenta la possibile apertura a una realtà diversa e, al contempo, anche un avvicinamento a radici culturali che restano sullo sfondo pur facendo sentire il loro richiamo.

Come la musica che in questo film non è mai utilizzata in funzione extradiegetica, cioè di commento più o meno emotivo ma sempre come facente parte dell'azione. Una musica che consente l'avvicinarsi dei corpi di madre e figlio allontanando o, per meglio dire, sublimando il possibile legame incestuoso. El Paraiso è solo il nome di una piccola imbarcazione perché in realtà quello in cui vivono i protagonisti è un Purgatorio in cui il tempo della crescita individuale è stato sospeso.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 4 settembre 2023
Cinenerd

Un film coraggioso che nn segue algoritmi. Artale si conferma un talento, sia come autore che come regista.  La storia è forte e il cast è perfetto nel restituirla allo spettatore con verità è intensità interpretativa. Da vedere. 

giovedì 18 luglio 2024
coatto ungarettiano

è fatto bene

martedì 25 giugno 2024
valeriograppo@gmai.com

Un film dove non si capisce né da dove si viene ne dove si va. Lui si chiama Julio Cesar perché ha origini sudamericane ma vive a Roma. Che colpo di genio! Poi a un certo punto diventa stitico. Che coraggio.

lunedì 10 giugno 2024
goldy

Concordo con Cinerd .Ci vuole coraggio  per   denunciare  una pulsione così immonda    come quella  di cui è vittima il   regista.  Denuncia una verità incontrovertibile e cioè che siamo tutt'altro che esseri buoni determinati da regole positive.   aAl  contrario  possiamo trasfornarci in esseri immondi&nbs [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
giovedì 6 giugno 2024
Simone Emiliani

“Tu non mi racconti mai i sogni che fai” dice la madre a Julio. “Perché non li faccio” risponde lui. Si muove su un piano di continuo squilibro rapporto emotivo tra i due protagonisti. L’uomo, che ha quasi quarant’anni, vive ancora con lei, una donna colombiana dalla forte personalità. Il loro legame è intenso, profondo ma anche soffocante e al limite della morbosità. Nella casa non ci sono spazi privati né momenti di intimità.

Tutta la vita di Julio è vista, sentita, giudicata. Non ha vie di fuga e neanche una vita personale. I due condividono tutto, come la passione per i balli latino-americani come si vede all’inizio di El paraíso in cui sembrano quasi una coppia, come si vede nel modo complice ma sospettoso in cui l’uomo la guarda mentre sta ballando con un’altra persona.

Ma hanno anche un’altra cosa in comune: sono entrambi corrieri della droga. Lo squilibrio evidente, ma nascosto, in quella casa sul fiume già troppo stretta, carica di ricordi, così piena di passato da negare il futuro a Julio. L’arrivo di Ines, una giovane ragazza colombiana al suo primo viaggio come “mula” della cocaina, fa saltare tutti i piani.

C’è un prima e un dopo in El paraíso: la vita condivisa e quella da solo. Il presente, nel corso del film, assume poi le forme di un nostalgico ricordo. Al secondo lungometraggio realizzato a dieci anni di Il terzo tempo, Enrico Maria Artale lascia intravedere la possibilità di un riscatto come aveva fatto con il protagonista Samuel nel suo film d’esordio con il rugby.

Il ballo finale di Julio sui titoli di coda delinea, anche in questo caso, l’eventuale presenza di un ‘terzo tempo’ nella sua vita, forse fuori dal luogo in cui è sempre vissuto, anche nella camminata in una strada di notte nella parte finale. Il modo come vengono mostrati gli spazi è fondamentale nel cinema del regista perché c’è una connessione strettissima tra le azioni e gli stati d’animo del protagonista.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 18 giugno 2024
Matteo Mazza
Duels.it

Film allegro e tragico, di ritmi latinoamericani ma immerso nelle acque torbide della foce del Tevere, El paraiso possiede un'identità insolita per il nostro cinema italiano, incalcolabile, privo di un'etichetta proprio come i suoi personaggi liminali: il quarantenne Julio Cesar (un Edoardo Pesce nostalgico e generoso, sempre impegnato a mantenere alta un'espressività in bilico tra tenero e patetico) [...] Vai alla recensione »

domenica 16 giugno 2024
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Il quarantenne Julio Cesar vive con la madre, di origine colombiana, in un agglomerato alla foce del Tevere. Il rapporto tra i due è simbiotico, anche se non mancano momenti di tensione, acuiti dalla tossicodipendenza e dalla gelosia della donna: passano insieme molto tempo, vanno a ballare, fanno gite in barca, frequentano amici e, sempre insieme, supportano uno spacciatore locale che fa giungere [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 giugno 2024
Anton Giulio Mancino
Cineforum

Ci sono film che, a dispetto della forte impronta realistica, non rispondono direttamente a nessun principio o riferimento esterno. E il caso di El Paraíso risulta emblematico di questa esigenza di autonomia, che è poi una spia emblematica del bisogno nel cinema italiano di parlare possibilmente (in) una lingua diversa, rifiutare l'effetto di riconoscibilità, quindi liberarsi da condizionamenti, etichette, [...] Vai alla recensione »

sabato 8 giugno 2024
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Julio Cesar (Edoardo Pesce) è omone di 40 anni che vive con la madre colombiana (Rosa De Francisco Baquero) in una catapecchia nei pressi di Fiumicino. Insieme fanno tutto: ballano musica latinoamericana, escono in mare con la loro barchetta "El paraiso" ma, soprattutto, lavorano per uno spacciatore locale (Gabriel Montesi), recuperando gli ovuli di cocaina trasportati dai corrieri della droga.

sabato 8 giugno 2024
Marianna Cappi
La Voce di Mantova

Julio Cesar (Edoardo Pesce) e sua madre (Margarita Rosa De Francisco) sono appassionati di balli latinoamericani. Quasi quarantenne lui, lei più anziana, colombiana, vitalissima, quando ballano sembrano due amanti. Quegli sguardi d'amore e controllo sono lo specchio di una simbiosi: condividono tutto, in una casa senza spazi privati, ai margini del Tevere e della società; e si mantengono lavorando [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 giugno 2024
Alessandra De Luca
Avvenire

Il quarantenne Julio Cesar vive ancora con sua madre, donna dalla dirompente personalità. Condividono una casetta sul fiume, i pochi soldi guadagnati lavorando per uno spacciatore della zona, la passione per le serate di salsa e merengue, un'esistenza ai margini vissuta con amore simbiotico e opprimente. Il precario equilibro va in crisi con l'arrivo della giovane Ines.

venerdì 7 giugno 2024
Valerio Caprara
Il Mattino

In "El Paraíso", scritto e diretto da Enrico Maria Artale ("Il terzo tempo"), la formidabile attrice De Francisco, indimenticabile protagonista di "Ilona arriva con la pioggia", interpreta l'ossessiva e invadente mamma colombiana del balordo e imbranato figlio quarantenne Julio Cesar (Pesce) che la subisce in tutti i sensi. Sullo sfondo di una Fiumicino invernale, rifugio di emarginati e piccoli malavitosi, [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 giugno 2024
Graziarosa Villani
Asbury Movies

La madre domina la scena anche quando non c'è. Più che un paradiso è un inferno quello descritto dal regista Enrico Maria Artale ne El Paraíso, nelle sale italiane dal 6 giugno per la distribuzione di I Wonder Pictures. Una storia che intenzionalmente vuole raccontare di un rapporto tra madre e figlio stretti in un legame assoluto. Un rapporto morboso sullo scenario truce di traffico di cocaina, di [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 giugno 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Lui, lei e una madre in una casa alla foce del Tevere, dove si sopravvive lavorando per uno spacciatore e si balla tutti insieme salsa e rumba. Con una rara libertà, al secondo lungometraggio Artale entra nel cuore del rapporto decisivo madre-figlio e affida a Edoardo Pesce (sempre una conferma) un ruolo estremo: per non svelare, diciamo che Julio, non potendo disfarsi dell'ingombrante presenza della [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 giugno 2024
Roberto Nepoti
La Repubblica

Presentato nella sezione veneziana "Orizzonti", un romanzo di formazione ambientato quasi per intero in Italia ma dal respiro internazionale. A Fiumicino vivono il quarantenne Julio Cesar e sua madre, campando di piccolo spaccio e passando le sere tra salsa e merengue, la loro passione. Il rapporto è così totalizzante da sfiorare l'incesto, pur se la tensione erotica è sublimata.

giovedì 6 giugno 2024
Luca Mosso
La Repubblica

Lui porta male i suoi quaranta anni, lei benissimo i suoi sessanta: sulla pista da ballo, vestiti di verde, i due fanno faville con lei che civetta senza impegno e lui che argina i corteggiatori troppo insistenti. Lo sappiamo fin dalla prima inquadratura che sono madre e figlio, e il regista Enrico Maria Artale (autore di Il terzo tempo e del premiato documentario Saro) è bravo a metterci di fronte [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 giugno 2024
Alessandra De Luca
Ciak

"Una storia d'amore tra una madre e un figlio" la definisce Enrico Maria Artale, regista di El Paraíso con Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco, Maria del Rosario e Gabriel Montesi. Un film vincitore del Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura e per la Miglior Interpretazione Femminile (oltre che Premio Arca - Cinema Giovani della giuria tra i 18 e i 26 anni) a Venezia 80, che dal 6 giugno [...] Vai alla recensione »

martedì 4 giugno 2024
Matteo Marelli
Film TV

Una storia d'amore estrema - quella tra una madre "vampira", per sempre "clandestina" e suo figlio, quasi quarantenne - che si consuma sul litorale di un mondo marginale, reale e infernale, un incubo inurbano dove qualcosa d'una miseria antica convive confusamente col moderno, in modo violento. Lei è una donna colombiana trapiantata nella sterminata periferia capitolina, che sfoga la sua sensualità [...] Vai alla recensione »

sabato 1 giugno 2024
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Destino, coincidenza o un piano a tavolino ben congegnato non sta a noi dirlo e probabilmente nemmeno lo sapremo mai, fatto sta che il cammino del nuovo lungometraggio di Enrico Maria Artale dal titolo El Paraíso, prima dell'uscita nelle sale il 6 giugno 2024 con I Wonder Pictures, è iniziato laddove era cominciato quello de Il terzo tempo, il suo film d'esordio, ossia nella sezione Orizzonti della [...] Vai alla recensione »

martedì 19 settembre 2023
Caterina Bogno
Film TV

Fuori c'è il paraíso, sia esso il sospirato luogo natìo o una misera barchetta con cui traghettarsi in qualche altrove a buon mercato, la domenica, d'inverno, sul mare. Dentro, in una casa-inconscio di periferia, c'è l'inferno di un legame feroce, stretto attorno al collo di Julio César come un laccio emostatico: dal lavoro (lo spaccio) al tempo libero (le balere), madre (Margarita Rosa de Francisco, [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 settembre 2023
Riccardo Baiocco
Sentieri Selvaggi

Quando la musica latinoamericana si abbassa, il corpo imponente di Julio e quello esile e grazioso di sua madre si staccano, smettendo di volteggiare. Un sorriso d'intesa e tra i due si frappone un ometto con un doppio taglio improponibile per la sua figura. Julio, però, non fa storie. Sua madre è libera di ballare e flirtare con l'uomo, facendosi offrire svariati drink.

domenica 3 settembre 2023
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

Dopo il documentario Saro (2016) e l'approdo alla serialità (Sanctuary, Romulus e Django), Enrico Maria Artale torna alla regia di un lungometraggio di finzione 10 anni dopo l'esordio Il terzo tempo. Come allora, anche oggi il film è in Orizzonti alla Mostra di Venezia. E, come allora, nel cast - stavolta da protagonista - c'è Edoardo Pesce, anche coautore del soggetto del film: l'attore è Julio Cesar, [...] Vai alla recensione »

domenica 3 settembre 2023
Isabella Fleri
NonSoloCinema

El Paraìso è stato presentato all'ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella categoria Orizzonti. I temi affrontati nel film sono numerosi, le sfumature spaziano dal comico al tragico, passando per il grottesco. La vicenda narra di Julio Cesar (Edoardo Pesce), italo- colombiano poco meno che quarantenne, che vive ancora con la madre Magdalena (Margarita Rosa De Francisco).

NEWS
CELEBRITIES
martedì 4 giugno 2024
Veronica Ranocchi

Uno dei nuovi volti del panorama cinematografico italiano, Montesi è tra i protagonisti di El Paraiso. Dal 6 giugno al cinema. Vai all'articolo » 

VIDEO
mercoledì 29 maggio 2024
 

Miglior attrice e miglior sceneggiatura della sezione Orizzonti all'ultima Mostra di Venezia, il racconto di un rapporto madre-figlio simbiotico e opprimente. Dal 6 giugno al cinema. Guarda il backstage »

NEWS
giovedì 23 maggio 2024
 

Una storia d’amore tra una madre e un figlio, una tragedia colorata che affonda i propri eroi nelle sfumature cangianti dei loro umori più intimi, nella delicatezza e nella violenza. Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 14 maggio 2024
 

Regia di Enrico Maria Artale. Un film con Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco Baquero, Maria del Rosario, Gabriel Montesi, Matea Milinkovic. Da giovedì 6 giugno al cinema. Guarda il trailer »

PREMI
sabato 9 settembre 2023
 

Enrico Maria Artale si è aggiudicato il premio per la sceneggiatura del film. Vai all'articolo »

winner
premio orizzonti miglior attrice
Festival di Venezia
2023
winner
premio orizzonti miglior scenegg.ra
Festival di Venezia
2023
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