Titolo originale | Cold Mountain |
Anno | 2003 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 155 minuti |
Regia di | Anthony Minghella |
Attori | Jude Law, Nicole Kidman, Renée Zellweger, Natalie Portman, Philip Seymour Hoffman Giovanni Ribisi, Brendan Gleeson, Charlie Hunnam, Ray Winstone, Donald Sutherland, Jena Malone, Cillian Murphy, James Gammon, James Rebhorn, Lucas Black. |
Tag | Da vedere 2003 |
MYmonetro | 3,22 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 febbraio 2016
Dopo aver aperto la 54a Berlinale Cold Mountain, da un bestseller di Charles Frazier, si appresta ad invadere le sale e i cuori degli italiani. Un film con un trio di star che punta in alto. Forse troppo. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 8 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, ha vinto un premio ai SAG Awards, Al Box Office Usa Ritorno a Cold Mountain ha incassato 95,6 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Il Sud e la guerra di Secessione continuano a tenere banco (anche nel nuovo millennio) sul grande schermo. Questa volta tocca a Minghella, dopo essersi procurato un bel po` di riconoscimenti con Il paziente inglese (dove ci narrava una guerra piu`recente) affrontare il tema. Lo fa in apertura mostrando di aver appreso la lezione di Braveheart e di Soldato Ryan applicandola alla battaglia di Petersburg che apre il film. Lì viene ferito Inman che, non appena ripresosi, decide di disertare per raggiungere l`amata Ada che sta difendendo con le unghie e con i denti la sua fattoria dopo la morte del padre. A sostenerla con un atteggiamento da maschiaccio una cowgirl di nome Ruby interpretata con spirito dalla Zelwegger. Mentre la Kidman non ha un capello fuori posto (come nei film di una volta) la narrazione procede in alternato narrando del viaggio dell`uno e della lotta dell`altra. Storia di due innamorati che quasi non si conoscono, girata in gran parte in Romania, perche`gli States non sono più quelli di una volta, Cold Mountain vorrebbe essere cinema classico. Talvolta ci illude di esserlo ma poi torna a narrare come la Hollywood di oggi vuole. Minghella, ce lo ha mostrato anche con Ripley sa come si fanno i compromessi. Film d`apertura della Berlinale. Tre stelle per la confezione.
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Romanzo d'altri tempi,che unisce romanticismo e avventura,tra due ragazzi che a malapena si conoscono(i due si sono visti in tot tre volte),ma tra loro nasce una relazione di sguardi,poche parole e questo basta a farli innamorare perdutamente,al punto che lui decide di disertare la guerra pur di tornare presto da lei.Lei impersonata dalla bellissimna Nicol Kidman(all'epoca non ancora così rifatta),figlia [...] Vai alla recensione »
Ritorno a Cold Mountain è un film corale e drammatico uscito nel 2003 ambientato al tempo della guerra civile americana, diretto da Anthony Minghella, regista inglese (Oscar per Il Paziente inglese, Complicità sospette). Il film ha un carattere epico con l'esordio che si apre su una scena tremenda, l'assedio da parte dei nordisti di Petersburg, quando nel giugno del 1864 [...] Vai alla recensione »
Guerra di Secessione. Nella battaglia di Petersburg, il giovane Inman, sconvolto e ferito, decide di disertare per amore, con lo scopo di raggiungere la lontana Cold Mountain dove la sua amata, Ada, porta avanti la fattoria del padre insieme alla contadinotta Ruby, dal carattere un po' mascolino. Dopo Il Paziente Inglese, Minghella prova nuovamente la tematica della guerra, ma questa volta la proietta [...] Vai alla recensione »
Il film, come il libro, è una lunga storia di eventi e misfatti, di fedeltà all’amore,che si insegue, e della infedeltà al Sud,dal cui esercito si diserta. Poiché lo spettacolo visivo è più leggero della lettura, il film lo si vede volentieri; ai boschi, fiumi e neve si alternano scene di guerra, di sofferenza e di solitudine. La differenza sta nel narrare il dolore, il peso della solitudine, la [...] Vai alla recensione »
La guerra civivile americana è stata spesso al centro o da sfondo in molti films hollywoodiani compreso il mitico "Via col vento". Qui, più che negli altri films vengono mostrati gli orrori della guerra e le infelicità che ha provocato sia nel nord chr nel sud. Coppie appena innamorate, divise dalla guerra, uomini mai più tornati, o come succede al protagonista, [...] Vai alla recensione »
Dopo il pluripremiato “Il paziente inglese” il talentuoso regista britannico Anthony Minghella ripropone una storia sentimentale molto romanzata ambientata durante un conflitto bellico, che in questo caso è la guerra di secessione americana. Il soggetto del film è tratto dall’omonimo romanzo dell’autore statunitense Charles Frazier: la sceneggiatura è chiarament [...] Vai alla recensione »
Brandelli d’America affogano nel fango del conflitto, nel sangue che intride gli abiti di uomini pronti ad ammazzarsi nella pancia verminosa di una Guerra civile. Tetro sfondo di una storia che Anthony Minghella tratteggia con sublime delicatezza: il contatto fra il taciturno Inman (Jude Law) e la bellissima Ada Monroe (Nicole Kidman) che nel breve tempo di un volo di colomba si tramuta in amore. &nb [...] Vai alla recensione »
E'sempre buffo vedere gli specialisti esibirsi in contorsioni intellettuali quando il film che devono commentare non corrisponde ai loro canoni di innovazione/distorsione/sperimentazione linguistica. Ma "Ritorno a Cold Mountain", in realtà, ha tutto ciò che serve per essere ricordato come un film a cui nulla manca per avvincere lo spettatore in una storia dagli accenti intensi e di inusuale spessore. [...] Vai alla recensione »
Considero il film un capolavoro : una regia impeccabile , ambientazioni e ricostruzioni splendide , interpretazioni degli attori magistrali.E' un film che guardi e riguardi tutto d'un fiato e resterà sul piedestallo della storia dei film di ogni tempo.
Un "melodrammone" lento, continuamente interrotto dai flashback, come nello stile di Minghella. La guerra civile americana ne esce correttamente ricostruita come una prova generale della Grande Guerra: cannoni, assalti suicidi, trinceramenti, carneficine e diserzioni. Soprattutto la distanza siderale dei ceti contadini dalle ragioni PROFONDE del conflitto, sebbene tutti costoro abbiano [...] Vai alla recensione »
Un "melodrammone" lento, continuamente interrotto dai flashback, come nello stile di Minghella. La guerra civile americana ne esce correttamente ricostruita come una prova generale della Grande Guerra: cannoni, assalti suicidi, trinceramenti, carneficine e diserzioni. Soprattutto la distanza siderale dei ceti contadini dalle ragioni PROFONDE del conflitto, sebbene tutti costoro abbiano [...] Vai alla recensione »
Sul modello dei kolossal hollywoodiani classici, Minghella racconta la guerra civile americana alternandola a una grande storia d'amore tra anime gemelle che a malapena si conoscono. Spesso eccede in sospiri e zuccherosità, diluendo in eccesso una vicenda che si poteva raccontare con maggior compattezza, ma nel contempo ha il coraggio di raccontare il conflitto fratricida tra nordisti e [...] Vai alla recensione »
La prima parte del film descrive uno degli scontri più brutali della guerra di secessione americana, la battaglia di Petersburgh, con un’efficacia e una forza non rintracciabili nei precedenti film di Anthony Minghella. Una grande pagina di cinema epico, amplificata dalla contrapposizione in flashback del ricordo della nascita del casto amore fra il contadino Inman (Jude Law) e la delicata Ada (Nicole [...] Vai alla recensione »
Se gli americani non hanno mai amato rappresentare la guerra di Secessione (e capire il perché non richiede eccessi di fantasia), tuttavia il conflitto civile ha prodotto almeno due film fondativi dell'immaginario collettivo: il primo kolossal, Nascita di una nazione di D. W. Griffith, e il razziatore di Oscar "Via col vento". Anche l'adattamento del best seller di Charles Frazier ci regala un grande [...] Vai alla recensione »
«È lei il luogo dove sto andando»: siamo circa a metà film, sudisti e nordisti si sono scannati a vicenda, Imnan, bello idealista e generoso come tutti gli eroi che di rispettino, si è arruolato con i suoi confederali per combattere disuguaglianza e ingiustizia. Ha ucciso, ha rischiato di morire, è riemerso dal letame e dai cadaveri dei commilitoni.
Mancano i divi, ma c'è subito la polemica: all'inaugurazione di ieri sera della 54° Berlinale erano assenti, per impegni di lavoro, i tre protagonisti di Cold mountain, Nicole Kidman, Jude Law e Renee Zellweger, ma nell'incontro con i giornalisti il regista Anthony Minghella e il produttore Miramax Harvey Weinstein hanno parlato di un quasi-boicottaggio da parte dei membri dell'Academy e hanno risposto [...] Vai alla recensione »
Inizia con un’assordante esplosione seguita dal massacro della famigerata battaglia di Petersburg durante la guerra civile americana (1861-1864). Ma per il regista è un film sulla guerra. «È piuttosto la storia di un percorso fisico, geografico ed esistenziale. Un cammino di trasformazione e speranza, un accidentato percorso interiore vissuto dai tre protagonisti, Inman, Ada e Ruby», dice l’inglese [...] Vai alla recensione »
Inglese d’origine italiana, Anthony Minghella è un maratoneta della celluloide, uno di quei registi dotati di capacità affabulatorie che si trovano a loro agio nel portare sullo schermo romanzi-fiume e vicende dal robusto intreccio narrativo. Lo dimostrano Il paziente inglese e Il talento di Mr. Ripley, non immuni tuttavia da pesanti cedimenti strutturali, che neppure i tanti Oscar rimediati dal primo [...] Vai alla recensione »
Inaugurando la rassegna con Ritorno a Cold Mountain il 54° FilmFest si è messo un fiore all’occhiello che però sfiorirà subito perché il film che vanta sette candidature all’Oscar sta per arrivare su tutti gli schermi europei (da noi esce il 27 febbraio). Sull’onda del successo macroscopico del romanzo di Charles Frazier (Tea Edizioni), che Masolino d’Amico nella sua recensione su «Tuttolibri» (maggio [...] Vai alla recensione »
Romanticismo stampigliato a caratteri kolossal per una passerella spuntata di star. Tra i fuochi d'artificio inaugurali per la proiezione hollywoodiana del film Cold Mountain di Anthony Minghella e assenze ingombranti sul tappeto rosso, la Berlinale è tornata a dar luce ai suoi schermi con un sorriso bloccato a metà. L'edizione di quest'anno ai nastri di partenza ha sventagliato grandi cifre e ambizioni [...] Vai alla recensione »
Piange - sola e disperata - la vitale contadina di Renée Zellweger alla fine di Ritorno a Cold Mountain, quando l'eterea Nicole Kidman torna fra le braccia del marito (Jude Law), disertore dopo anni di combattimenti contro i nordisti. È dunque finita la lunga «amicizia» fra donne, culminata nelle ore a letto insieme (a leggere un libro, naturalmente) e nel dono (solo affetto, certo) di un bracciale? [...] Vai alla recensione »