Titolo originale | Those Who Wish Me Dead |
Anno | 2021 |
Genere | Thriller, Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Taylor Sheridan |
Attori | Angelina Jolie, Aidan Gillen, Nicholas Hoult, Jon Bernthal, Tyler Perry Jake Weber, Medina Senghore, Finn Little, Tory Kittles, Lora Martinez-Cunningham, James Jordan, Laura Niemi, Alma Sisneros, Dylan Kenin, Jacob Browne, Boots Southerland, Howard Ferguson Jr., Ryan Jason Cook, Faith Lynch, Alex Wagenman, Mason Howell, Calvin Olson, Tessa Jo Mentus Darlington, Keith Meriweather, John Trejo, Sofia Embid, Mary Fenton, Lauren Potter. |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,95 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 1 giugno 2021
In Montana, un ragazzino assiste ad un omicidio e viene mandato nel programma di protezione testimoni. Ma si ritroverà al centro delle attenzioni di due gemelli serial killer. Al Box Office Usa Quelli che mi vogliono morto ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 7,2 milioni di dollari e 2,8 milioni di dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Tre storie si incrociano inesorabili nei boschi del Montana. Hannah è a capo di una squadra di pompieri paracadutisti che si lanciano dagli aerei "oltre le fiamme", ma è ancora scossa dall'esito dell'ultima missione. A preoccuparsi per lei c'è il suo ex, Ethan, vice-sceriffo del luogo e in attesa di un figlio assieme alla moglie Allison. La terza storia è quella del piccolo Connor, che assieme al padre Owen è in fuga dalla Florida con dei sicari professionisti alle calcagna. L'intrigo ad alti livelli che li porta a cercare l'aiuto di Ethan è la scintilla che coglierà impreparata l'intera comunità di montagna, proprio come quelle scintille che in un attimo possono far divampare un incendio nella fitta vegetazione locale.
Taylor Sheridan si è costruito la sua nicchia come sceneggiatore, e poi regista, in pochi anni. Attraverso titoli come Sicario, Hell or High Water e I segreti di Wind River, se l'è scolpita proprio in quello spazio che il cinema americano ha lasciato deserto negli ultimi anni: film di medio budget per un pubblico adulto, radicati nel genere ma spesso con ambizioni drammaturgiche più alte.
I suoi sono cosiddetti neo-western, che riscoprono la frontiera di un tempo e quando non c'è ne tracciano una nuova, percorrendo i sentieri economico-culturali dell'America contemporanea, derelitta e disuguale.
In Quelli che mi vogliono morto la frontiera è di nuovo "elementale", con il fuoco a sostituire la neve de I segreti di Wind River. Sheridan torna anche alla regia in un thriller ad alta tensione che pur non appartenendogli fino in fondo (ha soltanto affinato una sceneggiatura di Charles Leavitt, che a sua volta adattava il romanzo di Michael Koryta) porta ugualmente i suoi tratti distintivi, e in più si presta bene a fare da veicolo per una star di ritorno come Angelina Jolie, il cui carisma naturale non ha perso smalto dopo anni senza ruoli da protagonista.
Cinema a stelle e strisce come quello di una volta, dal sapore familiare e retrò per come mette in scena una caccia all'uomo con dei killer spietati che non si fermano davanti a nulla, e un povero bambino (notevole l'auto-consapevolezza che il giovane Finn Little porta nel ruolo) intrappolato in dinamiche più grandi di lui. È vero che la penna di Sheridan brilla al massimo quando è messa al servizio di autori come Villeneuve (Sicario) o Mackenzie (Hell or High Water), così come è vero che qui in particolare le mire sono più basse del solito. Ad esempio la cospirazione a livello nazionale che muove la trama e produce innumerevoli cadaveri è liquidata con scarso interesse; Sheridan, nemmeno fosse Peter Berg, gli preferisce l'agiografia all-american degli smokejumper, angeli gialli che dal cielo discendono sulla terra bruciata.
Quello che però non manca mai nei lavori del regista, minori o maggiori che siano, è un modo di fare cinema d'azione con serietà e rigore. Le vite umane, nelle storie di Sheridan, contano molto e il loro costo si fa sempre sentire. È per questo che la tensione di sopravvivenza in Quelli che mi vogliono morto è genuina, e l'eroismo è inaspettato. Non solo quello classico di Jolie, ma quello sorprendente di Medina Senghore che si prende la sequenza più riuscita di tutto il film, o quello pieno di dignità di Jon Bernthal, che per Sheridan continua a farsi periferico e tragico, e perciò tanto più memorabile. Perfino ai due killer, grazie al casting astuto di Gillen e Hoult, non è dato farsi caricatura. L'orrore della crudeltà, nel mondo di Taylor Sheridan, lo si guarda negli occhi con un certo rispetto.
Più sceneggiatore che regista, più adatto alla televisione che al cinema, Sheridan con questo thriller moraleggiante dal titolo didascalico non va oltre la realizzazione di uno dei tanti film Tv della sua carriera, caratterizzato stilisticamente da inquadrature strette in primi piani che si alternano a primissimi piani non soltanto ad incorniciare il viso degli attori ma perfino il muso di un cavallo. [...] Vai alla recensione »
Prendi una trama trita e ritrita ( un testimone pericoloso non deve diffondere notizie scottanti), mettici in mezzo un vigile del fuoco con drammi interiori ( ha fallito una missione con conseguente morte di tre ragazzi), buttaci dentro anche un poliziotto con moglie incinta ma tostissima e non dimenticare i soliti due poliziotti corrotti cattivissimi che devono uccidere il testimone.
sceneggiatura dai risvolti alquanto sconclusionati,ogni scena fa parte a sè,poco credibile la storia,sopratutto per quanto riguarda il bambino (inverosimile),le colluttazioni al femminile,incomprensibile il motivo per il quale tante sparatorie (!?)e altro... non mi è piaciuto nulla.
Il film comincia bene, un grande action thriller con dispendio di mezzi, dopodiché si perde via via, essenzialmente per una mancanza di idee e di coerenza nella sceneggiatura... Quando ti cominci a chiedere come faccia una persona a scappare da un temporale inseguita dai fulmini, l'attenzione scema!
Tre storie diverse che convergono verso un finale, oggettivamente, scontato. Sceneggiatura banale e recitazioni al limite del passabile; probabilmente anche per una scarsa attenzione al doppiaggio. La bellezza di Angiolina Jolie non è sufficiente a dare un senso ad un film. Da evitare.
La partenza di Quelli che mi vogliono morto è fulminea. L’incendio del bosco, la paura negli occhi del padre di Connor dopo che in tv ha saputo della morte del procuratore. Sheridan si trova decisamente a suo agio nel momento in cui i suoi personaggi devono mettere in canpo l’istinto di sopravvivenza e lo spirito di sacrificio. Il film è invece decisamente più contorto [...] Vai alla recensione »
Nonostante il suo nome alla gran parte degli spettatori dica poco, Taylor Sheridan è probabilmente il più abile attualizzatore di temi western nel cinema americano degli ultimi sei, sette anni. Per far questo gli è stato sufficiente dirigere e soprattutto scrivere un nugolo di film (Sicario e Soldado, Hell or High Water, I segreti di Wind River, le tre stagioni della serie Yellowstone e l'unica di [...] Vai alla recensione »
Scrutando sommariamente la filmografia, sia nelle opere scritte sia in quelle anche dirette, di Taylor Sheridan salta all'occhio come il suo sia un tipo di cinema semplice, ancorato a un modo di narrare che oggi pochi usano. Il senso dell'affermazione non è spregiativo, se non nei confronti della scrittura "contemporanea" di molti suoi colleghi, appigliati agli intrecci narrativi inestricabili come [...] Vai alla recensione »
Taylor Sheridan è uno degli autori di thriller più affidabili in circolazione. Lo conferma Quelli che mi vogliono morto, in cui incrocia una storia di sopravvivenza contro gli elementi con quella di due spietati killer all'inseguimento di una "facile" preda. Angelina Jolie interpreta Hannah, un'agente forestale anticendio con un trauma nel passato, costretta a trascorrere qualche mese in una stazione [...] Vai alla recensione »
La cosa più scontata da dire su Quelli che mi vogliono morto è che sia una rielaborazione di temi, personaggi e situazioni da cinema western. Il film è il racconto di una fuga, di un inseguimento, di un salvataggio, di un duello, di una lotta per sopravvivere e di un trauma da elaborare. Con Taylor Sheridan, al terzo film da regista e già sceneggiatore di Sicario, Soldado e Hell or High Water, è sempre [...] Vai alla recensione »
Quelli che mi vogliono morto di Taylor Sheridan, adattamento del romanzo di Michael Koryta del 2014 disponibile on demand dal 3 giugno, inizia diviso in tre storie distinte, prima di convogliarle in una sola. Nella prima, una pompiera paracadutista è tormentata dal ricordo di un incendio finito male: lei e un gruppo di colleghi si erano ritrovati tra le fiamme in una foresta del Montana convinti che [...] Vai alla recensione »
Taylor Sheridan è una delle più interessanti figure del cinema statunitense emerse nell'ultimo decennio. Sceneggiatore per Villeneuve (Sicario), Sollima (Soldado e Senza rimorso), McKenzie (Hell or High Water, il suo script migliore), regista di 9 episodi di Yellowstone, una delle serie che hanno lasciato il segno maggiormente negli ultimi anni, nel suo cinema mescola spesso gli incubi più nascosto [...] Vai alla recensione »
Non è la prima volta che l'attore e regista statunitense Taylor Sheridan s'addentra nel mondo sottosopra degli action movies, sorta di piccolo universo parallelo in cui tutto diventa possibile - compreso sopravvivere ad un inferno di fuoco nel bel mezzo del selvaggio Montana. Spesso e volentieri, per tracciare l'identikit completo di chi si nasconde dietro alla cinepresa, basta scandagliarne la filmografia. [...] Vai alla recensione »
Sono sempre più curiose e imperscrutabili, le logiche della distribuzione italiana, specie in un periodo pre-estivo (e post-pandemico, o quasi) come quello corrente. Così, ci si trova nella situazione in cui gran parte delle sale ha riaperto sul territorio nazionale, vengono proiettate riedizioni - rispettabilissime - di pellicole del passato, ma film come questo Quelli che mi vogliono morto (o, ancora [...] Vai alla recensione »
Hannah (la rediviva Jolie), a capo di una squadra di pompieri, è in crisi dopo la disastrosa ultima missione; il vicesceriffo Ethan, il suo ex, aspetta un figlio da Allison; il piccolo Owen è in fuga con il padre, braccato da due killer implacabili. Tre storie che convergono, imbastendo un thriller vecchia maniera e senza fronzoli, ma che funziona, senza complicazioni di trama per lo spettatore.