Cinquantatrè titoli, per un totale di circa novanta proiezioni, per riscoprire i film della Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia. È l'offerta della rassegna "I GRANDI FESTIVAL. Da Venezia a Roma e nel Lazio", di cui MYmovies è mediapartner, che porterà nelle sale cinematografiche della Capitale e del Lazio una selezione dei film presentati alla Mostra dal 19 settembre al 1° ottobre. 

Un programma ghiotto per cinefili e non solo, con una serie di perle imperdibili e nascoste. Per la sezione concorso, ad esempio, si va dal Leone d'argento per la miglior regia The Brutalist di Brady Corbet a I'm still here di Walter Salles, premiato come miglior sceneggiatura, passando per April di Dea Kulumbegashvili, premio speciale della Giuria. Presenti anche opere di Fuori Concorso, Orizzonti, Giornate degli Autori, Notti Veneziane e Settimana Internazionale della Critica.

Verranno registi e interpreti a presentarle, oltre a critici cinematografici: dagli italiani Valerio Mastandrea per il suo Nonostante e Paola Randi per La storia di Frank e della Nina a nomi internazionali come Shahab Fotouhi per Boomerang o Mladen Kovacevic per Mogucnost Raja - Possibility of Paradise.

A dare il via alla conferenza stampa romana dell'iniziativa, realizzata dall'Anec Lazio in collaborazione con la Mostra del Cinema di Venezia, è Massimo Arcangeli, segretario generale Anec Lazio. Sottolinea l'occasione di vedere "anche opere che non hanno ancora una distribuzione in Italia" e la formula "particolarmente vantaggiosa" dell'abbonamento: 40 euro per 10 film (un solo ingresso costa 7 euro, info su vivispettacolo.it). 

Miguel Gotor, assessore alla cultura del Comune di Roma, ritiene essenziale che "festival importanti come la Mostra del cinema di Venezia abbiano canali di accesso diffusi a Roma e nel Lazio, in attesa della nuova Festa del Cinema di Roma". L'educazione al cinema, prosegue, è fondamentale ora più che mai per "allargare il mercato e moltiplicare le occasioni di accesso alla cultura: dopo la crisi dovuta al covid, all'avvento del digitale e alla molteplicità delle modalità e piattaforme su cui si guarda un film, bisogna difendere il cinema come esperienza di partecipazione condivisa".

Mancano nel programma i film già regolarmente usciti e quelli "i cui titolari dei diritti per varie ragioni hanno ritenuto che non fosse opportuno presentarli in questo progetto". Così Cristiana Paternò, presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: "La manifestazione è anche un modo per prolungare la Mostra del cinema di Venezia, c'è sempre qualche film che non si riesce a vedere e che si può recuperare. La sala poi beneficia moltissimo dell'evento, anche con l'intervento di un critico che può stimolare il pubblico, una strada che dobbiamo continuare a percorrere tutti".

Chiude Giorgio Gosetti, Delegato generale Giornate degli Autori: "In realtà questo è il vero festival, perchè è la Mostra di Venezia senza la necessità del red carpet. Dà quindi a tutti la possibilità di vivere l'esperienza, la ricerca e la scoperta dei film, depurandole da inutili eccessi per godere appieno dell'ottimo lavoro fatto dai selezionatori veneziani".