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Renée Zellweger, la single più ricercata di Hollywood

La nostra Bridget Jones compie 40 anni.
di Paola Monticelli

Un'attrice dai mille volti
Renée Zellweger (Renee Kathleen Zellweger) (55 anni) 25 aprile 1969, Katy (Texas - USA) - Toro. Interpreta Bridget Jones nel film di Beeban Kidron Che pasticcio, Bridget Jones.

venerdì 24 aprile 2009 - News

Un'attrice dai mille volti
Molti la ricordano sul divano, con una buona dose di gelato e un pigiamone rosso, mentre intona un All By Myself carico d'intensità. Lei è Renée Zellweger, che di secondo nome fa Bridget Jones, la single incallita e impacciata che ha risollevato l'onore di tutti i non felicemente accoppiati del mondo. L'attrice texana ha vestito due volte i panni di Bridget in maniera così naturale e divertente che è difficile separare il personaggio cinematografico dall'attrice che lo interpreta. Ma da quel trampolino di lancio, che le ha regalato uno stuolo di fan e corteggiatori, ha saputo misurarsi con altri ruoli e altrettanti generi, sempre con ardore, bellezza e professionalità.
Il viaggio attraverso i suoi personaggi più celebri passa per reporter d'assalto, cameriere soap-dipendenti, ballerine in cerca di fama e cowgirls sfrenate. Prima del successo planetario grazie alla single Bridget Jones, si era fatta notare in Io, me & Irene dei fratelli Farrelly, nel ruolo di una donna coinvolta in un caso di corruzione che deve essere scortata dallo schizofrenico Jim Carrey, agente della polizia sui generis, vittima di un divertentissimo sdoppiamento della personalità. Ci pensa Irene a mettere d'accordo le due identità in contrasto, facendole innamorare. Dopo tante partecipazioni a film drammatici, tanto che i critici cominciavano a tenere il conto dei suoi innumerevoli pianti davanti alla macchina da presa, arriva una commedia esilarante. Renée, infatti, ricorda: "Svegliarmi ogni giorno per andare sul set e impegnarmi per non ridere anziché per non piangere è stato un bel cambiamento rispetto ai miei impegni precedenti. Un'esperienza che mi piacerebbe ripetere." Infatti il bis arriva con un'altra commedia Betty Love, dove la Zellweger è una timida e innocente cameriera ossessionata da una soap-opera televisiva, che, scossa dal trauma dell'uccisione del marito, va in cerca del suo attore preferito, convinta che il destino li voglia insieme. Nei panni di Betty l'attrice vince un Golden Globe, peccato che nel momento della proclamazione della vincitrice Renée fosse in bagno... Impacciata e ironica anche fuori dal set! L'episodio divertente era forse un presagio del suo ruolo successivo, quello della consacrazione. Ne Il diario di Bridget Jones, ha l'arduo compito di portare sullo schermo l'eroina londinese nata dalla penna di Helen Fielding. Cosa ha di speciale questa single del grande schermo? "Bridget propone un modello femminile opposto a quello promosso dai media, è un'eroina, una donna capace d'ispirare tutti noi col suo modo di essere, perché in barba ai modelli raggiunge la felicità. Penso che Bridget abbia aiutato molte donne ad accettarsi così come sono". Per rappresentare degnamente l'eroina del libro, Renée non ha esitato a mettere su un bel po' di kg, ad andare in giro con una panciera improponibile per sedurre il bello e impossibile Hugh Grant e ha lavorato per qualche mese in una vera casa editrice per capire il lavoro di Bridget. Una vera e propria perfezionista: "Il mio sistema di valori è basato sul perfezionismo. Non mi accontento mai. Cerco di fare il mio mestiere dimenticando di essere una star. Sono contenta quando faccio bene il mio lavoro e non voglio avere tutto su un piatto d'argento". Lanciata ormai nell'olimpo di Hollywood ottiene una parte importantissima in Chicago, accanto a Richard Gere e Catherine Zeta-Jones. Il film, un inno al musical di Broadway che ritrova nuova linfa sul grande schermo, vede una lotta senza esclusione di colpi tra due star che cercano di sfondare. Renée non frequenta un corso di danza, ma le basta osservare e imparare dalla collega Catherine Zeta-Jones, ballerina di lungo corso, e ci stupisce anche nel canto. La battaglia tra le due attrici finisce in parità: l'Oscar alla Jones come migliore attrice non protagonista e il Golden Globe alla Zellweger.
L'Oscar in camera da letto? Mi sembra un souvenir
L'attrice non smette di stupire: la ritroviamo nei panni di una cowgirl, determinata e selvaggia quanto un uomo, impegnata ad aiutare Nicole Kidman nella difesa della sua fattoria durante la guerra di Secessione in Ritorno a Cold Mountain. Dei sette premi Oscar a cui il film è candidato, la spunta solo la Zellweger con la statuetta per la migliore attrice non protagonista. Quell'Oscar meritato, stupisce tutti compresa lei: "Quando lo vedo nella mia camera da letto mi sembra un souvenir, ma non perché voglio sminuire il riconoscimento, è che non riesco ancora a fare mia l'idea di averlo vinto. Capisco l'importanza che ha nella vita e nella storia degli attori del passato, ma non riesco ancora a metabolizzarlo nella mia quotidianità".
Il ruolo successivo è quello della moglie di Jim Braddock, pugile proletario simbolo del riscatto umano in un periodo come quello della Grande Depressione, interpretato da un Russel Crowe in stato di grazia in Cinderella-Man, diretto da Ron Howard. La diva texana ci prende gusto ad affiancare gli attori hollywoodiani più affascinanti del momento, e, dopo Crowe, è la volta di George Clooney per la commedia In amore niente regole, da lui stesso diretta. Renée è Lexie Littleton, una giornalista del Chicago Tribune, determinata a scavare nella vita di un presunto eroe di guerra che si è dato al football. Finirà per far innamorare il veterano della squadra. Sarà per quella fotografia color seppia, o per gli abiti anni '20 che la rendono ancora più affascinante, o forse per quei battibecchi frizzanti con Clooney, ma la Zellweger porta a casa un altro bel film da protagonista. Dopo l'esperienza del musical, è arrivata l'ora per l'attrice di sperimentare ancora, ed è la volta del western, che ritrova il suo antico splendore con Appaloosa. Il titolo richiama una cittadina del New Mexico, che dopo la morte del suo sceriffo per mano di un fuorilegge, ha bisogno di Cole e Hitch, uomini tutti d'un pezzo che portano la pace nelle terre selvagge. Ma a distrarli dal loro compito arriva lei, la smaliziata signorina French, col vizio degli uomini potenti, che porta scompiglio fuori e dentro la camera da letto. Definita da molti la nuova Doris Day, eletta qualche mese fa "donna dell'anno" dagli studenti di Harward, ai quali si è presentata vestita con un abito goffo alla Bridget Jones, dimostrando ancora una volta la sua autoironia, regina del gossip per i flirt con George Clooney, Jim Carrey e, persino, Paul McCartney sui quali risponde sempre con un "no comment", è la single più ricercata di Hollywood per la sua grande capacità ad adattarsi a qualsiasi ruolo con grande grinta e professionalità. Il 2009 sarà tutto suo: al cinema con My one and only accanto a Kevin Bacon e il Mr.Big di Sex and the City, Chris Noth e poi con la commedia New in town, continuerà ad affascinarci, dando vita ad altri personaggi all'altezza della sua fama. Quando Colin Firth, il Mark Darcy de Il Diario di Bridget Jones, le diceva "tu mi piaci così come sei" aveva profondamente ragione. Renée ci piaci così come sei, buon compleanno!

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