Titolo originale | Escape from New York |
Anno | 1981 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | John Carpenter |
Attori | Kurt Russell, Lee Van Cleef, Donald Pleasence, Isaac Hayes, Ernest Borgnine, Harry Dean Stanton Season Hubley, Jamie Lee Curtis, Bob Minor, David Patrick Kelly, Dale E. House, Wally Taylor, James O'Hagen, Adrienne Barbeau, Tom Atkins, Charles Cyphers, Joe Unger, Frank Doubleday, John Strobel, John Cothran Jr., Garrett Bergfeld, Richard Cosentino, Robert John Metcalf, Joel Bennet, Vic Bullock, Clem Fox, Tobar Mayo, Nancy Stephens, Steven M. Gagnon, Steven Ford, Michael Taylor, Lonnie Wun. |
Tag | Da vedere 1981 |
MYmonetro | 3,30 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 giugno 2013
Nel 1997 l'intera isola di Manhattan è stata trasformata in un gigantesco penitenziario nel quale i detenuti la fanno da padroni. In Italia al Box Office 1997 - Fuga da New York ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 5,8 mila euro e 5,6 euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1997 l'intera isola di Manhattan è stata trasformata in un gigantesco penitenziario nel quale i detenuti la fanno da padroni. È in questa sub-città che il presidente, precipitato con il suo aereo, viene tenuto in ostaggio. Per liberarlo viene inviato il truce Jena Plissken (Russell), che vedrà la sua chilometrica fedina penale ripulita in caso di successo. La sua missione avrà il tono di una sconvolgente discesa agli inferi. Senza smentire la sua vocazione all'horror Carpenter scrive, dirige e compone le musiche (bellissime) di questo film notturno e allucinante, ricco di trovate, di azione e di eccellenti caratterizzazioni.
New York 1997. Da nove anni un muro invalicabile isola dal resto del mondo Manhattan, terra di nessuno, abbandonata all'anarchia e alla violenza, nella quale vengono confinati a vita i più pericolosi criminali. Vittima di un dirottamento aereo per opera del Fronte di Liberazione d'America, il presidente degli Stati Uniti precipita all'interno della colonia penale e cade ostaggio degli uomini del "Duca". Per salvare il presidente, il governo decide di tentare un blitz: infiltrare Snake Plissken, ex eroe di guerra condannato per rapina, promettendogli la libertà se entro 24 ore lo riporterà sano e salvo insieme ad un nastro magnetico contentente importanti segreti di stato. Bob Hauck, responsabile della sicurezza, è comandato di assistere la missione di Snake al quale, per garantirsene la fedeltà, vengono iniettate due minuscole capsule esplosive che lo uccideranno allo scadere di 24 ore. Planato con un aliante nella zona proibita, Plissken inizia la ricerca e con l'aiuto di Cabbie il tassista e di Maggie, una ragazza di una banda rivale a quella del "Duca", riesce tra mille difficoltà a liberare il presidente. Disinnescate le capsule appena in tempo, Snake, in un ultimo gesto di sfida al potere, allontanandosi, distrugge il prezioso nastro - che non ha consegnato - lasciando nelle mani del presidente una semplice musicassetta del povero Cabbie. Occhio bendato e tatuaggi di cobra, voce strascicata e fare sprezzante, Snake Plissken (arbitrariamente ribattezzato Jena nell'edizione italiana) riassume l'evoluzione cinematografica dell'eroe solitario e sdegnoso di tanta tradizione cinematografica americana e non, da Howard Hawks a Sergio Leone. Amorale, cinico, ruvido e disilluso, Snake, il "serpente", è l'altra faccia dei rapaci, gretti e infidi rappresentanti dell'ordine e della politica (gli ottimi Van Cleef, il falco "Hauck", e Donald Pleasence, il presidente) e bene si disegna sullo sfondo di quella giungla urbana che è diventata la società civile. Mahattan, come la immagina Carpenter, è quanto resta di una metropoli allo sbando: città claustrofobica, buia, sporca, è un alveare allucinante nel quale si mescolano rifiuti umani e carcasse di macchine, strade minate, biblioteche e stazioni trasformate in sagome spettrali, gotiche. Oltre il muro che la circonda non si sa bene come si viva, ma la scena iniziale dell'inseguimento da parte della polizia di un battello di fuggitivi lascia intuire che il caos è ovunque. Concepito come un comic d'azione e di avventura, il film è un bell'esempio del talento visionario di Carpenter e della sua passione per il cinema: il gusto della citazione si rivela nell'affidare il ruolo del tassista a Borgnine che già l'aveva interpretato in Pranzo di nozze, nel chiamare un paio di personaggi con i nomi di Romero e Cronenberg, nell'apparire egli stesso nella scena del music-hall. Il film fu girato quasi interamente a Saint Louis, in un quartiere devastato da un incendio. Nel ruolo del protagonista la produttrice AVCO aveva inizialmente pensato ad attori come Clint Eastwood o Charles Bronson. La versione laser disk contiene la scena iniziale dell'arresto di Snake, tagliata in fase di montaggio per la distribuzione nelle sale. Il personaggio di Snake Plissken tornerà ancora sullo schermo nel 1996 in Fuga da Los Angeles.
1997 - FUGA DA NEW YORK disponibile in DVD o BluRay |
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L’isola di Manhattan è diventata un carcere di massima sicurezza. Non vi sono guardie al suo interno, ma l’intero territorio è controllato dagli elicotteri della polizia. Nonostante i controlli, un aereo, con a bordo il presidente degli Stati Uniti e alcuni membri del governo, viene dirottato verso un grattacielo. Il presidente riesce a salvarsi ma viene rapito dai carcerati.
Forse tuttora il miglior film di John Carpenter e la migliore performance di Kurt Russel. L'idea di base di Manhattan trasformata in un carcere è semplicemente strepitosa. E questa immaginaria città-carcere è stata realizzata davvero benissimo, con ottime ambientazioni cupe e sinistre. Da questo spunto iniziale viene poi imbastito un film visionario, violento, con tanta azione e un buon ritmo.
Un film bellissimo: esplosivo e dinamico! Kurt Russell è riuscito a creare un personaggio (Jena “Snake” Plissken) dandogli una psicologia che è diventata leggendaria nel mondo del cinema. Soprattutto, però, è importante sottolineare la recitazione “fisica” di Russell, Jena Plissken è diventato un personaggio iconico per il cinema grazie anche [...] Vai alla recensione »
Con queste parole entra nell'immaginario collettivo uno degli antieroi più estremi che il mondo abbia mai conosciuto. E lo fa attraverso un film geniale. Visionario nella rappresentazione di New York quanto adrenalinico negli scontri, Fuga Da New York si colloca come un capolavoro della fantascienza e il miglior film di Carpenter in questo genere.
“Nel mondo non ci sono più eroi, ma solo gente che prende degli ordini”. In questa sentenza di John Carpenter è già racchiusa tutta l’essenza cinica di Snake Plissken (che nella versione italiana diventerà inspiegabilmente Jena), personaggio partorito dalla penna del regista e da quella di Debra Hill. E a cui Kurt Russell in seguito darà un volto, e una prestanza, tale da confinarlo nell’universo dei [...] Vai alla recensione »
Ci troviamo di fronte ad un grande film di inizio anni '80 che probabilmente ha ridefinito il genere dei film "pseudo-post-apocalittici". L'essenza del film risiede nella costruzione magistrale di una New York tetra,sporca,desertica e futuristica che una volta di più evidenziano le abilità di Carpenter come regista. Una menzione d'onore va anche alla componente sonora [...] Vai alla recensione »
Nel 1988 la criminalità negli Stati Uniti ha raggiunto livelli insostenibili, al punto che l'intera isola di Manhattan è stata trasformata in un penitenziario di massima sicurezza: tutt'intorno solo guardie armate e ponti minati, all'interno i detenuti, in un caotico e anarchico mondo a sé stante. Più tardi, nel 1997, il veterano pluridecorato Jena (Snake) Plissken [...] Vai alla recensione »
La città di New York è diventata una specie di enorme ghetto in cui sono stati "rinchiusi" tutti i criminali e malfattori del paese; all'interno di questo micromondo ci sono rivalità e lotte al potere e soprattutto alla libertà, il tutto sotto il comando del Duca. Un gruppo di ribelli mette in atto un gesto di ribellione e rapisce il Presidente degli Stati [...] Vai alla recensione »
New York è diventata una gigantesca prigione, l’aereo del presidente degli Stati Uniti precipita proprio sulla città a causa di alcuni ribelli che ne deviano il percorso, toccherà ad un detenuto salvarlo. Il genio visionario di John Carpenter sorprende sempre anche ad anni di distanza dimostrandosi, non esattamente all’avanguardia, ma sempre e comunque deviato e particolare [...] Vai alla recensione »
Uno dei miei film preferiti. Adoro il personaggio cult di Jena, adoro l'interpretazione rude di Russell e quel suo occhio bendato. Adoro le atmosfere tipicamente anni '80 e armi, strumenti e strumentazioni molto "retrò". E oltre al protagonista assolutamente da segnalare Borgnine e Van Cleef con le loro consistenti interpretazioni. Regia di altissimo livello.
Carpenter gira un buon film di fantascienza che si contraddistingue - come al solito - per l'ottima regia. L'unica cosa che mi ha colpito in negativo è che i nemici sono tutti stereotipi politicamente scorretti: bisogna combattere neri, omosessuali, indiani...
Un avventura nelle strade della più buia new york di sempre, il film si presenta bene scorre, sorprende e ti tiene incollato allo schermo, questi valori sono fondamentali e il titolo a mio avviso li ha tutti, la storia non è proprio da 10 ma nasconde una riflessione molto importante fatta da carpenter in visione futuristica del genere umano, lascio comunque a voi trovarla. Da vedere. Vai alla recensione »
Con queste parole Iena Plissken diventa l'antieroe più grande del cinema, in grado di competere addirittura con L'Uomo Senza Nome di Eastwood. Ma restano nella memoria anche un Lee Van Cleef ormai anziano ed un Donald Pleasence cattivissimo nel ruolo del Presidente USA. Dietro alla macchina da presa c'è Carpenter, che crea una città ormai distrutta dove regnano l'anarchia e l'egoismo.
Tra i giovani registi saldissimi nel mestiere e visionari quel che basta per essere contemporanei, John Carpenter occupa in America un posto di rilievo. Come Spielberg insegue, anche nello spettacolo più corrivo e sfacciato, i propri mostri. A differenza di Spielberg non cerca speranze e alibi nella fantascienza alta o nel sarcasmo, ma si tiene immerso e quasi protetto nella violenza che governa il [...] Vai alla recensione »