Le fantasie erotiche delle italiane si sono accese nel momento stesso in cui si alzava nudo dagli scogli, primo scatto del famoso calendario che ha battuto ogni record di vendita e del quale lui era protagonista per il mensile MAX. Raoul Bova, suggestivo e interessante attore italiano, è entrato così nella realtà e nella fantasia del popolo italiano. Nella realtà grazie alle numerose fiction di cui è stato protagonista e nella fantasia attraverso il suo sguardo che, intensissimo, sa trasmettere molto di più di quanto non faccia già il corpo.
Un nuotatore col vizio della recitazione
Figlio di un dipendente dell'Alitalia e di una casalinga, cresce come un comune ragazzo degli Anni Settanta-Ottanta e, dopo essersi diplomato all'Istituto Magistrale, si iscrive all'ISEF, abbandonando però gli studi molto prima della fine dei corsi. La carriera sportiva, infatti, lo assorbe totalmente. A 16 anni è gia campione italiano giovanile di nuoto nei 100 metri stile dorso, entrando nella squadra S. S. Lazio. A 21 anni, la leva obbligatoria lo costringe a entrare nel corpo dei Bersaglieri e, terminato l'obbligo militare, si iscrive ai corsi di recitazione della scuola Beatrice Bracco di Roma, studiando con Michael Margotta, ma abbandona prestissimo anche questi, per tuffarsi, nel 1992, nello sceneggiato televisivo di Stefano Reali Una storia italiana, con Sabrina Ferilli e Giuliano Gemma, biografia dei fratelli Abbagnale, campioni del canottaggio italiano.
Il suo debutto sul grande schermo avviene grazie a Pino Quartullo che lo sceglie per Quando eravamo repressi (1992), poi lo stesso anno prenderà parte a uno dei peggiori film italiani in circolazione Mutande pazze di Roberto D'Agostino: mitica la scena in cui Eva Grimaldi lo denuda in una rimessa. Due anni più tardi, tenta ancora la strada televisiva, pur sempre nei panni di attore, con La Piovra 7 - Indagine sulla morte del commissario Cattani, nel quale veste i panni del Vicecommissario Gianni Breda. Ma non sarà l'unica Piovra alla quale prenderà parte, eccolo infatti in un nuovo ruolo, quello del Capitano Carlo Arcuti, ne La Piovra 8 - Lo scandalo (1997) e La Piovra 9 - Il patto (1998).
Piccolo grande attore
Ma andiamo per gradi. Nel 1993, ancora non famoso, si impone all'attenzione delle teenagers grazie al film di Carlo Vanzina Piccolo grande amore, dove interpreta un comune ragazzo italiano che non sa di essersi innamorato della Principessa del Lichtenstein interpretata da una desaparecida Barbara Snellenburg. Bova ha finalmente successo! Viene riconosciuto dall'Italia come uno dei più bei ragazzi in circolazione nel panorama cinematografico italiano, che infatti lo inserisce subito nel cast de Palermo - Milano solo andata (1995) di Claudio Fragasso, accanto al fior fiore degli interpreti di casa nostra, fra cui una minuta Romina Mondello, con la quale intreccerà una lunga relazione.
Lina Wertmüller, non indifferente al fascino maschio di questo attore romano, lo sceglie per apparire nella pellicola Ninfa plebea (1996), e successivamente anche nel film tv Francesca e Nunziata (2001), accanto a Sophia Loren e Claudia Gerini. Si lascia andare alla sua prima scena di nudo ne La lupa (1996), trasposizione dell'opera omonima di Giovanni Verga che porta la firma di Gabriele Lavia, poi viene diretto da Franco Giraldi nel drammatico La frontiera(1996). Spesso compagno di set di Maria Grazia Cucinotta, recita con lei ne Il sindaco (1996) di Pupi e Antonio Avati e nel film tv Il Quarto Re (1998) di Stefano Reali. Torna poi a recitare per Fragasso, accoppiato a Raz Degan (altro bello della tv), in Coppia Omicida (1998).
In tv è... l'Ultimo
Il suo ruolo migliore, almeno in Italia, è considerato quello delle tre serie di film tv Ultimo (1998, 1999 e 2004), che lo vede come protagonista nella parte del carabiniere Roberto Di Stefano, nome in codice (per l'appunto) "Ultimo", intento a combattere contro i traffici illeciti della mafia. Esportato anche all'estero, appare accanto a Madonna in una pubblicità della Max Factor. Poi, dopo aver partecipato a un episodio di Distretto di polizia (2000), si fa ritrarre nudo nel calendario di MAX del 2000, spopolando fra i muri delle camerette delle ragazze. Grande amico di Giorgio Armani - anche perché gli ha fatto da testimone per la linea Giorgio Armani Eyewear (ma anche di Gap) - e dell'attore Alessandro Gassman, trova la sua perfetta dimensione soprattutto nelle fiction televisive, passando dal poliziesco Il testimone (2001) di Michele Soavi al più internazionale I gioielli di Madame de... (2001) di Jean-Daniel Verhaeghe.
Avati lo rivorrà poi nel medievale I cavalieri che fecero l'impresa, mentre in America sarà nientemeno che l'antagonista di Sylvester Stallone nel pessimo flop Avenging Angelo - Vendicando Angelo (2002). Per interpretare San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, nella fiction Francesco (2002) di Soavi, perde ben 14 chili, che riprenderà quando porterà a teatro tre spettacoli: "Mexico and clouds", "Macbeth clan" e "Cold Blooded animals". Scelto da Ferzan Ozpetek per interpretare il vicino spiato e che spia di Giovanna Mezzogiorno ne La finestra di fronte (2003), seduce, di seguito, Diane Lane ne Sotto il sole della Toscana (2004). Dopo un breve flirt con Sharon Stone, sposa la veterinaria Chiara Giordano, figlia del famoso avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace. Dalla Giordano avrà due figli: Alessandro Leon e Francesco.
Negli States è molto conosciuto per Alien Vs. Predator (2004), horror fantascientifico di Paul W.S. Anderson, ma si fa volto più notorio quando partecipa alla serie tv What About Brian (2006) e The Company (2007).
Scusa ma mi chiama Moccia
Tornato in Italia, Mohsen Melliti lo dirige in Io, l'altro (2006) del quale è anche produttore, ed eccolo ancora nel tubo catodico con la seguitissima serie Karol. Un uomo diventato Papa, poi è la volta di due fiction poliziesche che sono diventate il suo cavallo di battaglia, Attacco allo stato, ricostruzione del ritorno delle Brigate Rosse con gli omicidi di Biagi e D'Antona e Nassiryia - Per non dimenticare. Ritroverà la sua ex fiamma Romina Mondello e molti dei suoi ex compagni di lavoro nel continuo di uno dei film che l'ha reso più celebre Milano - Palermo: il ritorno (2007) di Fragasso, per poi scegliere Gabriele Lavia in Liolà (2007). Lo stesso anno si cimenta in un film coraggioso dal titolo Aspettando il sole, opera prima di Ago Panini, dove recita accanto a Claudio Santamaria, Vanessa Incontrada e Claudia Gerini. Ma un'altra scelta fuori dal coro e dai suoi ruoli abituali è la pellicola musicale Dare to love me, produzione spagnola datata 2008, che racconta la vita dell'attore e cantante Carlos Gardel, e che ci propone un inaspettato Bova in versione tango.
Il 2008 è anche l'ennesimo anno all'insegna di Federico Moccia, in libreria e al cinema, e Raoul è il protagonista di Scusa ma ti chiamo amore, la nuova favola per adolescenti, dove l'attore è un pubblicitario trentasettenne che si innamora di una ragazza vent'anni più giovane. Bova si scopre attore profondamente autoironico quando accetta di partecipare al film Ti stramo, parodia dei Moccia-movies e dei vari manuali d'amore, firmata da Pino Insegno e Gianluca Sodaro. Dopo questa parentesi, è alla corte di Giampaolo Cugno per La bella società, film che fotografa le trasformazioni di una regione, la Sicilia, tra gli anni '60 e gli anni'80, attraverso una trama ricca di intrecci e protagonisti. Arriva poi una scelta coraggiosa, quella di Sbirri, metà documentario e metà poliziesco, in cui Raoul si cala nei panni di un agente della Squadra Speciale della Polizia, ma non solo metaforicamente, visto che l'attore e la troupe hanno partecipato realmente a tutte le operazioni degli agenti.
Le ultime fatiche
Il 2010 è per Bova un anno di grande lavoro. Il bel Raoul prende parte a diverse pellicole - alcune anche molto importanti - tra cui: Scusa ma ti voglio sposare, sequel del già citato Scusa ma ti chiamo amore (2008), Ti presento un amico (2010) di Carlo Vanzina e La nostra vita (2010) di Daniele Luchetti. Sempre nel 2010 compare in The tourist, con Johnny Depp e Angelina Jolie ed è uno dei sei quasi-quarantenni costretti a rifare l'esame di maturità in Immaturi di Paolo Genovese. Lo vediamo anche nelle due commedie di Massimiliano Bruno Nessuno mi può giudicare (2011) e Viva l'Italia e nel sequel Immaturi - Il viaggio (2012). Si scopre poi improvvisamente padre di un'adolescente nel secondo film da regista di Edoardo Leo, Buon giorno papà (2013) e torna a Natale nel film di Fausto Brizzi Indovina chi viene a Natale?. Nel 2015 interpreterà il marito di Laura (Ambra Angiolini) nel film di Placido tratto da Pirandello, La scelta. Nel 2022 è nel cast del film diretto da Alberto Ferrari The Christmas Show.