Titolo originale | Vacanze ai Caraibi |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Regia di | Neri Parenti |
Attori | Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Luca Argentero, Ilaria Spada Dario Bandiera, Maria Luisa De Crescenzo, Marco Aceti, Silvia Degrandi, Cristina Marino, Yohana Allen, Stefano Antonucci, Luis Dantes Castillo, Alessandro Coccoli, Francis Cruz, Laura Delgado, Asoka Devamunige, Driggu, Lucia Guzzardi, Antonio Melenciano, Massimo Mento, Bruno Pavoncello, Nicolò Petitto, William Simón, Marco Zannoni. |
Uscita | mercoledì 16 dicembre 2015 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,20 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 dicembre 2015
Ambientato a Santo Domingo, Vacanze ai Caraibi mette in scena tre storie che vedono i loro protagonisti perdersi in situazioni tragicomiche. In Italia al Box Office Vacanze ai Caraibi - Il film di Natale ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 7,4 milioni di euro e 1,3 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Mario Grossi Tubi ha sperperato il proprio patrimonio e quello della moglie Gianna, ignara delle malefatte del marito. Le sue speranze sono ora riposte nel possibile matrimonio fra la figlia Anna Pia, una nerd con pessimo gusto per i fidanzati, e il cinquantenne Ottavio, che si spaccia per miliardario. Peccato che anche Ottavio sia al verde e sia accampato a sbafo nella villa di "un certo Lapo" ai Caraibi. I Caraibi sono anche la location di altre due storie: quella dell'attrazione fatale fra Fausto e Claudia, opposti per background e stile di vita ma supremamente compatibili in materia erotica, e quella della dipendenza di Adriano, conduttore di una tv catanese, da ogni tipo di gadget tecnologico come da ogni tipo di social.
Per capire Vacanze ai Caraibi nella sua dimensione meno scontata bisogna partire dai titoli di coda e dalla scenetta che Neri Parenti fa recitare a se stesso e ai suoi due mattatori, Christian De Sica e Massimo Ghini: regista e attori interpretano una "discussione creativa" sulla scelta se essere più o meno volgari, in conformità con il genere cinepanettone. Se letto a partire da quest'ultima gag, Vacanze ai Caraibi assume una dimensione metacinematografica davvero interessante e particolarmente gustosa per i fan. C'è infatti, nell'intera messinscena della commedia di Parenti, un'estrema consapevolezza delle caratteristiche di quello che è diventato, appunto, un genere a sé, che Vacanze ai Caraibi esplicitamente ricodifica attenendosi in modo quasi parodistico ai suoi cliché più triti.
È la differenza fra un'esecuzione paint by numbers, ovvero intenta a seguire pedissequamente le regole, e un inside joke, ovvero una gag per cognoscenti, che sono sì il regista, gli interpreti e gli sceneggiatori, ma anche il pubblico dfi aficionadosche si è fatto una (in)cultura pop Natale dopo Natale. Non è un caso che il film di Parenti sia costellato di citazioni comprensibili agli addetti ai lavori e a un certo pubblico, dai finti saggi firmati (nel film) dal produttore Mario Gianani e dallo sceneggiatore Fausto Brizzi, cui è dedicata anche una battuta sull'opportunità di dare il suo nome a un criceto, alla pizzeria Frontoni ai Caraibi (omaggio a uno storico locale "sparito" di Trastevere).
Vacanze ai Caraibi risulta più vintage che vecchio, e alcune sue gag, soprattutto quelle fra De Sica e Ghini, sono ad alta probabilità di diventare instant cult: un cult fatto di volgarità spicciole, peti e peni, equivoci e calembour di bassa e bassissima lega che il film esplicitamente descrive come "cose che si facevano a 13 anni", ma di possibile effetto comico cumulativo durante la visione (che affinché il trucco funzioni dovrà essere necessariamente collettiva, e a sala gremita), e di probabile citazionismo futuro.
Al pubblico natalizio non importerà nulla della valenza metacinematografica di cui sopra, ma apprezzerà i talenti comici sullo schermo che includono, nell'ordine, due performer da vaudeville che si potenziano a vicenda (i veterani Ghini e De Sica), un virtuoso delle imitazioni come Dario Bandiera nei panni di Adriano, una principessa della comicità coatta come Ilaria Spada, sempre molto superiore al materiale affidatole e ormai pronta per ruoli di ben maggiore complessità, un interprete affidabile come Luca Argentero cui il ruolo del bacchettone nordico calza come un guanto (vedi Noi e la Giulia) e una solida comedienne come Angela Finocchiaro, ormai "sposa di fatto" di De Sica dopo Compagni di scuola.
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Inguardabile, è il miglior commento che posso esprimere su questo "Film", di una volgarità che non fà neanche sorridere, già trita e ritrita, al limite dell'irritante. Se portassi i miei figli chiederei il rimborso del biglietto. Un "Film" che nonostante il titolo richiami il Natale, non ha nulla a che vedere con i valori dello stesso. Tutta la storia costruita su un padre che vuole svendere sua figlia [...] Vai alla recensione »
La trama si articola attorno a tre episodi indipendenti e piuttosto diversi anche nella forma: De Sica è un ex-ricco decaduto che cerca di far sposare sua figlia a un uomo che si presenta come benestante, ma che non lo è per nulla. Questo episodio è quello centrale, il più curato e il più ricco di equivoci, sotterfugi di bassa lega e siprietti volgari, in perfetto [...] Vai alla recensione »
Ieri sera ho avuto la sfortuna di vedere l'ennesimo Cinepanettone e tuttora mi pento di aver sprecato 90 minuti preziosi della mia vita. Il film è diviso in tre storie diverse che non hanno alcun collegamento tra di loro. Iniziamo dalla peggiore ovvero quella con Luca Argentero ed Ilaria Spada in viaggio con i rispettivi partner che scoprono di avere una grandissima intesa sessuale ma un carattere [...] Vai alla recensione »
La classica commedia natalizia, il cinepanettone italiano che approda ai Caraibi alternando tre storie che vedono come protagonisti in una De Sica e Ghini alle prese con grossi problemi finanziari che cercano ognuno a modo proprio di sistemare la situazione; Luca Argentero ed Ilaria Spada che interpretano due personaggi fra di loro caratterialmente diversi ma attratti fisicamente l'uno dall'altro; [...] Vai alla recensione »
Ho accompagnato i miei figli a vedere questo film. Risultato: si sono annoiati anche loro. Secondo voi è da consigliate. ..sì è da consigliare di smettere
Dopo tanti anni sempre queste commedie natalizie... è l'ora di smetterla
Questo film ricorda Natale in Crociera, ma in quel film mi sono divertito, qua la risata non ne vuol sapere di uscire, DeSica ( esageratamente volgare) e la Finocchiaro non stanno bene insieme, Ghini non ha la faccia da comico, Spada e Argentero non riesco ad inquadrarli, Bandiera e’ bravo ma buttato li’ da solo… poverino. Il cine panettone e’ servito!
La sera di Natale, io e la mia famiglia siamo andati al cinema per concederci un'ora di completo relax (e di "serena" digestione) dopo il tradizionale pranzo e, sia perché era l'unico film disponibile, sia perché ci era stato detto che era divertente, abbiamo visto proprio "Natale ai Caraibi". Già dalle scene iniziali, almeno per quanto mi riguarda, mi è sembrato pieno di parolacce (molte di più di [...] Vai alla recensione »
bah ...questi commenti nel forum sanno di falso cmq...a me la commedia parenti de sica boldi prima e parenti de sica ghini adesso coi i vari personaggi di contorno piace cosi, volgare , scorretta e tutta giocata sulla gag. neri parenti non vuole somigliare a nessuno degli altri registi di commedie che invece giocano su sentimenti e buone maniere. neriparenti e' cosi e a me piace cosi anzi diro [...] Vai alla recensione »
Non mancano gli spunti interessanti, seppur esagerati, sulla realtà odierna, ad es. la mania della comunicazione via social-media. Per il resto è un film inutilmente surreale e volgare, di una grossolanità che supera ampiamente quella media dei cinepanettone, al punto da risultare gratuita, irritante e ofuscare le scene comiche. A parte alcuni sketch spassosi, il resto è tirato per i capelli e a volte [...] Vai alla recensione »
La farsa generalmente fa ridere ma in questo film la farsa non funziona perché ti fa solo sbadigliare
Trattandosi di un cinepanettone in verità non è che mi aspettassi molto , dati gli interpreti e la regia ma la speranza è l'ultima a morire e ci ho davvero sperato che non si trattasse di una simile boiata.... in sala eravamo in sei , non c'era l'effetto "sala piena" che poteva essere d'aiuto nell'appoggiare lo scaturire di una risata collettiva ma non c'è stata nemmeno quella.
Trattandosi di un cinepanettone in verità non è che mi aspettassi molto , dati gli interpreti e la regia ma la speranza è l'ultima a morire e ci ho davvero sperato che non si trattasse di una simile boiata.... in sala eravamo in sei , non c'era l'effetto "sala piena" che poteva essere d'aiuto nell'appoggiare lo scaturire di una risata collettiva ma non c'è stata nemmeno quella.
Tutti criticano della volgarità, del trash della commedia, ma non è così, anche perchè i cinepanettoni sono costruiti alla base di questi. Non vedo eccessiva volgarità, apparte nel linguaggio abbastanza scurrile, ma senz'altro è un film godibile. De Sica e Ghini li ho trovati molto in forma, anche perchè il loro episodio era molto curato e dettagliato.
C'è poco da dire il solito cinepanettone inguardabile
Consueto appuntamento con il cinepanettone di fine anno, solita commedia costruita su inverosimili vicende che si svolgono in qualche affollata località vacanziera. Ricchezza, tradimenti e tecnologia, questi i temi di tre storie che si intrecciano sotto il sole dei Caraibi, tra battute futili e gag scontate che rendono il film perfino imbarazzante. Nonostante la buona volontà di alcuni protagonisti [...] Vai alla recensione »
incredibile che si possano produrre film così: non parliamo di pellicole di serie B, per favore: questa non è neppure da campionato dilettanti!
Mi sembra che ci siano commenti troppo severi. Lo so che il film è volgarotto e con comicità basata su situazioni standard , ma io mi sono divertito.Vorrei ricordare che il grande Totò era sempre stroncato dalla critica quindi.....Inoltre questi film vengono spesso riproposti ciclicamente nelle televisioni. Evidentemente piacciono...
Tutti criticano della volgarità, del trash della commedia, ma non è così, anche perchè i cinepanettoni sono costruiti alla base di questi. Non vedo eccessiva volgarità, apparte nel linguaggio abbastanza scurrile, ma senz'altro è un film godibile. De Sica e Ghini li ho trovati molto in forma, anche perchè il loro episodio era molto curato e dettagliato.
Neri Parenti a distanza di quattro anni da vacanze di Natale a cortina, torna a lavorare con Christian De Sica facendo il classico cinepanettone però non prodotto da Aurelio de Laurentis ma da Mediaset. Il film è molto divertente ci sono tre episodi che affrontano temi come l' indipendenza da internet o l' amore o la crisi, insomma da un cinepanettone di Neri Parenti non mi sarei [...] Vai alla recensione »
Mi stupisco che oltre ai produttori e al regista, ci siano attori di un certo nome, che si prestano a girare simili film stupidi, volgari e senza senso. Consiglio di non portate i bambini.
De Sica e Parenti ritornano al Cinepanettone scegliendo come meta i Caraibi. L'episodio con De Sica e Bandiera sono i piu' divertenti e originali sicuramente buoni quello con Argentero riesce a far scappare qualche risata forzata. Si deve ammettere che é molto volgare rispetto ad anni fa ed é per questo che é piu' che discreto comunque PROMOSSO anche se non con ottimi [...] Vai alla recensione »
Ritorna il GRANDE CINEPANETTONE.L'episodio con De Sica e Ghini fa abbastanza ridere e anche quello con Bandiera e quello con Argentero e Spada diciamo un po di meno. Come una volta. Anche se NATALE SUL NILO,IN CROCIERA sono migliori rispetto questo ma mi é piaciuto molto comunque molto originale e divertente. Forse De Sica poteva fare un po piu' da ridere ma il suo episodio é [...] Vai alla recensione »
L'episodio con De Sica e Ghini è stato scritto con maggiore cura e regge tutto il film, attori che si confermano molto affiatati, le risate sono inevitabili. Gli altri 2 episodi sono divertenti, ma diventano scontati/prevedibili nel corso della pellicola. Film che fa il suo dovere, prendendo un buon ritmo soprattutto nella parte centrale.
un film davvero bello e divertente, l'episodio migliore quello con de sica e ghini, ma anche gli altri due se la cavano bene Lo consiglio a tutti se volete farvi 4 risate e di più in leggerezza e spensieratezza
Vari italiani ai Caraibi sul finire dell'anno in cerca disperata di soldi (De Sica & Ghini con il secondo che vuole sposare la figlia giovane e ingenua del primo), abboccamenti fisici (Bandiera è dipendente dalla virtualità telematica) e una storia d'amore che possa andare al di là della pura carnalità (il perbenino Argentero e la coattona Spada: i migliori).
Grossi Tubi (De Sica) spera che la figlia si sposi con il presunto miliardario Vianale (Ghini), per risolvere i suoi problemi economici, nonostante che i due cognomi accostati non siano il massimo. Bandiera (il più deludente), invece, è vittima della mania per le nuove tecnologie, mentre, nel terzo episodio, la coatta Ilaria Spada (che brava) si intende solo a letto con l'intellettuale Luca Argentero. [...] Vai alla recensione »
Christian De Sica è Mario Grossi Tubi (il che gli sconsiglierebbe di consentire al matrimonio della figlia con un pretendente che di cognome fa Vianale. Battuta delicatissima - direbbe Christian - pensateci) ed è un finto ricco che non vede l'ora di attaccare il cappello quando apprende che sua figlia è corteggiata da un attempato Massimo Ghini ossigenato che fa la bella vita ai Caraibi.