Compagni di scuola

Chi non si è rivisto in questo film? O più precisamente, non ha rivisto in questo film la classica e spesso temuta (per i confronti che scattano automaticamente nel rivedersi dopo tanti anni) rimpatriata con la propria classe delle elementari? E' facile rivedere in ogni personaggio, così diverso l'uno dall'altro, qualche proprio compagno di classe ma anche sè [...] Vai alla recensione »

Un Verdone "diverso" per una pellicola convincente e che resta impressa nella memoria. Compagni di classe si rincontrano dopo diversi anni,alcune cose cambiano ma altre restano immutate, quasi eterne. Anche se hai 35 anni e dai tempi della scuola è passato quasi un ventennio. Il Cast è di altissimo livello : Benvenuti e Ferrini (giocherelloni fino alla crudeltà),La [...] Vai alla recensione »

Uno dei più seri e intriganti film di Verdone,che abbandonate  le sue irresistibili macchiette, si dedica  a tempo pieno all'introspezione di personaggi di taglio realistico, che in occasione di una reimpatriata fanno emergere il loro lato peggiore,affiorano rancori,nostalgie, vecchi sentimenti.Il tutto raccontato con tocco  leggero, ma senza mai scivolare nel [...] Vai alla recensione »

COMPAGNI DI SCUOLA (IT, 1988) diretto da CARLO VERDONE. Interpretato da CARLO VERDONE – CHRISTIAN DE SICA – ELEONORA GIORGI – NANCY BRILLI – ANGELO BERNABUCCI – LUIGI PETRUCCI – ISA GALLINELLI – PIERO NATOLI – MASSIMO GHINI – CARMELA VINCENTI – ATHINA CENCI – MAURIZIO FERRINI – ALESSANDRO BENVENUTI – LUISA MANERI – [...] Vai alla recensione »

Ex compagni di scuola, si ritrovano dopo 15 anni grazie ad un festino organizzato da Federica (Nancy Brilli) nella grande e lussuosa villa del marito. Commedia dolceamara che ricorda il passato dei personaggi ma si concentra molto sul presente e sulle attuali vite dei protagonisti, alcuni disillusi, altri affermatisi,e altri ancora che sono rimasti sempre gli stessi.

Indubbiamente uno dei film più belli di Verdone, ma allo stesso tempo il più amaro e sincero. Facendo un quadro di questi "compagni" di scuola, non se ne salva praticamente uno, in questa commedia corale formata da personaggi negativi, ruffiani, approfittatori, e senza dignità. Un film dove sono tutti contro tutti, dove si confrontano le vite, si tirano le somme.

Dopo averci deliziato con numerose commedie, sempre più o meno in bilico tra comicità e dramma, nel 1988 Verdone ormai affermato regista confeziona una piccola opera d'arte che a distanza di anni resta ancora inimitata. Fin da subito ogni personaggio viene studiato a fondo e presentato allo spettatore con tutte le sue caratteristiche. La vicenda si sviluppa quasi interamente in un'unica location (tre [...] Vai alla recensione »

Un anno dopo il cambio di direzione di "io e mia sorella" verdone gira probabilmente il miglior film della sua carriera, in cui ha saputo giostrare un cast di circa 20 persone dando ad ognuno di loro un carattere di grande spessore. sono passati 15 anni dagli esami di maturità e c'è chi si è realizzato nella vita e chi no. un film da vedere assolutamente!

Film di difficile realizzazioine ma riuscitissimo certamente il lavoro migliore di CARLO VERDONE davvero bravo ad assemblare fior di attori tutti bravissimi. Perfetto il mosaico di situazioni e movimenti che scorrono fluidi all'interno del racconto. il film è anche molto divertente ma amaro e soprattutto realistico. Davvero un bel film.

Da' al film di Kasdan del 1983 "Il grande freddo"  (a cui questo palesemente si basa) del "ruffiano" e del "troppo scritto". Invece questo di Verdone e' uno "spaccato rappresentativo di una generazione". Ma va' ...

MALINCONIA ALLO STATO PURO. nulla da aggiungere...

Assolutamente il suo film più brutto, lento, noiosa senza neanche una risata. Veramente il peggior film di verdone

Com’è triste lo sguardo di Carlo Verdone sui suoi coetanei, quei trentacinquenni che quindici anni fa sono usciti dal liceo! Nonostante Io e mia sorella fosse già un film “serio”, finora Verdone lo abbiamo visto soprattutto ridere, o sorridere. Adesso sorride ancora un po’ (per farci ridere), ma l’atteggiamento, ormai, è di uno che graffia, sconsolato, quasi tutta intera la generazione di cui fa parte, [...] Vai alla recensione »