Titolo originale | The Game |
Anno | 1997 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 128 minuti |
Regia di | David Fincher |
Attori | Sean Penn, Carroll Baker, Michael Douglas, Armin Mueller-Stahl, James Rebhorn, Mark Boone Junior . |
Uscita | venerdì 13 marzo 1998 |
Distribuzione | C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione |
MYmonetro | 2,69 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 ottobre 2017
Uno yuppie estremamente razionale (con alle spalle il suicidio del padre) riceve in regalo per il compleanno la possibilità di partecipare a un gioco. In Italia al Box Office The Game - Nessuna Regola ha incassato 2,6 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Uno yuppie estremamente razionale (con alle spalle il suicidio del padre) riceve in regalo per il compleanno la possibilità di partecipare a un gioco di ruolo, le cui regole sono ignote ma che sembra destinato a diventare un vero e proprio incubo. Videogame cinematografico privo di effettivo interesse.
THE GAME - NESSUNA REGOLA disponibile in DVD o BluRay |
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E' un film che vive sulla regia. Abile, scaltra e sin troppo divertita a creare situazioni ansiogene, peraltro dominate con sapienza, con mestiere intelligente. L'assunto non sta in piedi, ma non importa molto, grazie ad una vera e propria gioia per il racconto e per il raccontare spensierato. Tirato per i capelli, ma senza eccessiva volontà dispersiva o protagonistica.
Nicholas Van Oiton (Micheal Douglas) è un ricco operatore finanziaro. Un uomo freddo e piuttosto insopportabile, ossessionato dalla morte del padre, suicidatosi quando lui era molto piccolo. Nel giorno del suo compleanno gli viene regalato dal fratello Conrad (Sean Penn) una partita ad un particolare gioco che gli cambierà la vita. Poco, anzi quasi nulla gli viene spiegato, ma spinto [...] Vai alla recensione »
Buon thriller con la partecipazione di Michael Douglas nel ruolo del protagonista. La regia è invece di David Fincher, che fa senz'altro un buon lavoro, sia per quel che riguarda la fotografia che per la direzione degli attori. La trama è quella di un classico film d'azione: Michael Douglas impersona un ricco affarista divorziato che vive una vita nel lusso e nell'assoluta [...] Vai alla recensione »
Nicholas Van Oiton (Micheal Douglas) è un ricco operatore finanziaro. Un uomo freddo e piuttosto insopportabile, ossessionato dalla morte del padre, suicidatosi quando lui era molto piccolo. Nel giorno del suo compleanno gli viene regalato dal fratello Conrad (Sean Penn) una partita ad un particolare gioco che gli cambierà la vita.
Ottimo film. Regia impeccabile, la storia di un avvenimento (uno gioco per l'appunto), difficilissimo da ricreare in una vita "reale" ma non impossibile, magistralmente girata utilizzando quel guinzaglio corto che tiene tutto unito e necessariamente più veloce per un genere comunque thriller ma con sfumature di commedia. Largo spazio a Duglas in un ruolo in cui l'attore si [...] Vai alla recensione »
UNO DEI TANTI LAVORI BEN RIUSCITI GRAZIE ANCHE AL MERITO DI UN ATTORE CHE RITENGO TRA I MIGLIORI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI. UN FIGLIO D'ARTE CHE HA SAPUTO D'AVVERO SEGUIRE LE ORME DEL PADRE E CHE PER CERTI VERSI LO HA SAPUTO SUPERARE GRAZIE AD EFFETTI SPECIALI TECNOLOGIA E BUONE SCENEGGIATURE.. E QUESTO E' SENZ'ALTRO TRA QUESTI " CAPO-LAVORI.
3 stelle per la suspance, 4 stelle per la regia, il montaggio e la musica, 2 stelle risicate per la sceneggiatura, a tratti assurda e artificiosa Peccato per l'idea decisamente geniale, che poteva essere facilmente resa meglio, senza l'uso di tutti quegli inutili colpi di scena che lo rendono ahimè un prodotto appena corretto Michael Douglas interpreta a dovere il ruolo ormai [...] Vai alla recensione »
L’ultimo film di Almodovar e’ impressionante. La prima cosa che mi viene di getto dopo averlo visto e’: “E dopo di questo, cosa?”. Tremendamente cupo, mi ricorda “Il Cigno Nero” per i pugni allo stomaco che a tratti tira allo spettatore. Stupri, orge, operazioni mediche, sangue, assassinii, imprigionamenti, non manca nulla.
Avvincente, con una buona suspence e una bella recitazione, il cui non-contenuto fa da non-scopo del film. Inauguro le mie recensioni su My Movies con un film poco più che discreto, che mi sarebbe piaciuto tanto se fosse stato più convincente e se avesse voluto avere un significato puro, che non ho trovato. O meglio, ne ho trovati vari, ma che non collidono: per esempio "Informarsi [...] Vai alla recensione »
Un film sufficiente ma sin troppo artificioso. M. Douglas è un grandissimo attore come del resto anche Penn per non parlare del Fincher di Seven,The social Network,Fight club.... The game rimane un buon prodotto,si tratta di un film sin troppo inusuale nel suo plot nella parte finale. La genialità è presente in molte scene dove si rimane col fiato sospeso eppure il finale ed l'insegnamento che si vuole [...] Vai alla recensione »
Un gran bel film con una trama molto originale,ricco di suspence e colpi di scena. Da vedere...
"Da non credere!" nel senso che è assurdo, talmente assurdo che un videogioco, al confronto, sebra quasi credibile; talmente assurdo che non dà emozione, anzi appare ridicolo.
Un capolavoro coinvolgente ed angosciante , perfetto come regia ed interpretazione . Pochi i film come questo che riesce a darti forti senzazioni sino alla fine.
La struttura è quella di un videogioco cui si assiste senza partecipare. Come trhiller non emoziona affatto. Senza razionalità, ridicolo nel meccanismo e nelle vicende. Da buttare.
Il finale inverosimile rovina tutto il film. Quando tu esci dal cinema con la sensazione di essere stato preso per il culo non puoi esprimere un giudizio positivo.
Ma allora era davvero un gioco??!!! Due ore o quasi si suspance e inquietudine...per cosa??? Un volo dal grattacielo finito in un mega telone imbottito... se il finale fosse stato differente, se tutto quello che ha vissuto Michael Douglas fosse stato davvero reale, allora sì che potevo definirlo un bel film! Deludente.
Io credo che vedere un film di Fincher sia un pò come salire su una giostra. Ti fa divertire. Questo film è avvincente e incolla. Questo almeno gli va riconosciuto, lo dirige anche bene e la storia non è affatto male, salvo il finale moralizzatore e impossibile. Poi possiamo trovare tutti i difetti del mondo certo, anch'io lo trovo a tratti artificioso e tra l'altro colpevole del grave fatto di sprecare [...] Vai alla recensione »
Si perde nello stupidissimo finale questo labirintico film di Fincher, ben girato e interpretato incastro di scatole cinesi e di misteri a doppio risvolto. Peccato.
BELLO BELLO BELLO. DOUGLAS E PENN PERFETTI IN UN THRILLER CHE NON FINISCE MAI. GENIALE L'IDEA DI FINCHER CHE SOPRENDE E LASCIA UNA MORALE..FILM CUPO,MA DALLO SVILUPPO ANGOSCIANTE E COINVOLGENTE..IL RE DEL GENERE "FINALE A SORPRESA" COME AL REGISTA PIACE SPESSO METTERE IN SCENA..
Il piu' bel film che io abbia mai visto! Un capolavoro sotto tutti i punti di vista!
Non voglio parlarne troppo bene per non deludere le aspettative di chi vuole vederlo......ma,non ci riesco!!IL FILM PIU' GENIALE CHE ABBIA MAI VISTO....Michael Douglas da oscar in un film impossibile da non amare!!La mia domanda è...come mai un film così è stato così sottovalutato?
Ho rivisto oggi il film dopo 3 anni, sono restato positivamente stupito nel fatto che pur avendo i suoi anni, è restato un film senza tempo, incredibilmente attuale. Un film realizzato divinamente, con un ottimo Sean Penn e Micheal Douglas. Cinque stelle
spendere parole per questo film credo sia inutile. IL PIU' BEL FILM CHE IO ABBIA MAI VISTO! UN CAPOVOLORO...M.Douglas nn sbaglia mai e recita con assoluta MAESTRIA la parte del ricco imprenditore "straffottente"... ECCEZZIONALE... CREDO DI AVERLO VISTO 1.000 VOLTE! ANTOLOGIA CINEMATOGRAFICA.
In The Game - Nessuna regola di David Fincher un ricco e potente finanziere dalla voce dura, un uomo che vive solo a San Francisco in una grande villa circondata da un parco con l'unica compagnia dell'anziana governante (é, figurarsi, Carrol Baker, un tempo ragazzina seducente in Baby Doll) e dei ricordi d'una infanzia segnata dal suicidio del padre, un Michael Douglas spietato negli affari che detesta [...] Vai alla recensione »