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Ultimo aggiornamento lunedì 30 settembre 2024
New York degli anni Venti: la criminalità organizzata dividerà la vita di due gangster Ha vinto 5 Nastri d'Argento, Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office C'era una volta in America ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 196 mila euro e 196 mila euro nel primo weekend.
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lunedì 9 dicembre 2024 ore 16,49 su SKYCINEMADRAMA
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Momenti nelle vite dei componenti di un piccolo gruppo di gangster di New York distribuiti su circa 40 anni. La storia, narrata con frequente uso di flashback e flash forward, è incentrata su David "Noodles" Aronson e i suoi compagni di sempre (sono cresciuti insieme nel Lower East Side): Cockeye, Patsy e Max. Si va dagli Anni Venti al tramonto del Proibizionismo per finire agli Anni Sessanta quando Noodles, ormai anziano, torna a New York. Tutto ciò non necessariamente in quest'ordine.
"C'era una volta in America non è un film sui gangster. È un film sulla nostalgia di un determinato periodo, di un determinato tipo di cinema, di una determinata letteratura. Sono certo di aver fatto "C'era una volta il mio cinema" più che C'era una volta in America". Così Sergio Leone su uno dei capolavori più maltrattati della storia del cinema. Il regista non aveva il diritto di final cut e la distribuzione americana rimaneggiò il film in più modi fino allo scempio di risistemare la narrazione in ordine cronologico. Se c'è un film in cui il flusso temporale legato ai ricordi, ma al contempo annebbiato da un presente che si disperde nelle volute di fumo dell'oppio, è fondamentale, quel film è C'era una volta in America . Il capolavoro di Leone ha trovato una versione definitiva in cui vengono reinseriti ben 26 minuti reintegrandoli nella giusta collocazione e portando così il film alla sua vera durata. La violenza che il film non ci risparmia si conferma come elemento costitutivo di Noodles, un uomo 'inadatto' al presente dal quale vorrebbe sottrarsi per restare ancorato a dei 'valori' che ha visto scomparire un po' alla volta. Ispirato all'autobiografia "Mano armata" di David Aaronson pubblicata da Longanesi nel 1966, il film (e di, va ricordato, sceneggiatori come Leo Benevenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Franco "Kim" Arcalli, Franco Ferrini e lo stesso Leone) scardina ogni linearità narrativa per entrare nello sguardo e nella memoria di un uomo a cui il ricordo porta al contempo sollievo e sofferenza. È un film proustiano nel senso più pieno del termine C'era una volta in America. Proustiano nel suo 'farsi' ma anche nel suo riproporsi. Offrendoci un'opportunità per ripensare, a 28 anni di distanza, non solo al cinema che, secondo Leone, non c'era più ma anche al 'suo' cinema. Che non c'è più. Senza facili nostalgie ma con un po' di rimpianto.
La storia di Max (Woods) e Noodles (De Niro) comincia negli anni Venti quando i due, ancora ragazzini, iniziano la loro carriera nella malavita del quartiere ebraico di New York. Dopo alterne vicende e drammatici eventi all'interno della criminalità organizzata, Max e Noodles incontreranno destini diversi. Leone dipinge un grandioso, emozionante affresco che rende un sincero omaggio alla crudele ma appassionante epopea dei gangsters. Il film, un'autentica lezione di cinema, va preferito nella sua versione integrale di quasi quattro ore e non in quella ridotta a poco più di due.
1968. David Noodles, un anziano ex-gangster tormentato dai rimorsi, dopo trentacinque anni fa ritorno a New York per affrontare i propri fantasmi e far luce su un mistero sepolto nel passato; durante la sua ricerca, Noodles avrà modo di rievocare i ricordi della propria adolescenza, quando lui e i suoi amici erano una banda di giovani delinquenti e avevano giurato di rimanere per sempre fedeli l'uno all'altro.
Presentato con un'accoglienza trionfale al Festival di Cannes nel 1984, C'era una volta in America è l'ultima opera firmata dal mitico regista Sergio Leone, nonché il suo definitivo testamento cinematografico. Tratto dal romanzo autobiografico Mano armata, di Harry Grey, il film ha ottenuto un enorme successo in Europa nella sua edizione originale, della durata di oltre tre ore e mezza, mentre negli Stati Uniti è uscito nelle sale in una versione ridotta ad appena due ore per volontà del produttore Arnon Milchan, riportando un clamoroso fiasco (in seguito, è diventato un classico con la pubblicazione in dvd dell'edizione integrale). Interpretata da un cast magistrale, con un grandioso Robert De Niro, la pellicola si avvale anche di un'eccellente ricostruzione tecnica, con le magnifiche scenografie di Carlo Simi, la fotografia di Tonino Delli Colli e gli splendidi costumi di Gabriella Pescucci.
Kolossal d'autore e celebrazione epica di mezzo secolo di storia americana, la pellicola è costruita attraverso una complessa struttura narrativa divisa in tre piani temporali differenti, che si incrociano e si sovrappongono più volte nel corso del film. Il primo risale al 1922, quando David Aaronson (Robert De Niro), detto Noodles, è un giovane teppistello da due soldi che vive nel quartiere ebraico del Lower East Side di New York con i suoi compagni di scorribande, ed è incentrato sull'origine della sua grande amicizia con Max Bercovicz (James Woods) e sull'adorazione per l'amata Deborah (Elizabeth McGovern). La seconda parte è ambientata nei primi anni '30, quando Noodles e i suoi compari, ormai adulti, sono diventati un gruppo di gangster rampanti grazie al proibizionismo e ai loro legami con la criminalità organizzata. Per ultimo, nel 1968, c'è il presente (o forse il futuro), con il ritorno di Noodles a New York, accompagnato dalle note di Yesterday nella celeberrima scena del suo arrivo alla stazione.
E del resto, in questa tragica epopea sull'ascesa e la caduta di una banda di piccoli criminali, il vero protagonista è proprio il tempo, o piuttosto la memoria ed i suoi fantasmi: è mediante la memoria che l'anziano Noodles rievoca i flashback dei suoi anni da gangster, mentre il passato e il presente si intrecciano in un vertiginoso viaggio onirico che comincia e termina all'interno di una fumeria d'oppio. Indimenticabile la descrizione dell'infanzia dei personaggi, con la loro emblematica iniziazione al sesso (Noodles che osserva Deborah danzare tramite una fessura nella parete del bagno) e alla violenza (la drammatica sparatoria con Bugsy). Assolutamente meravigliosa la colonna sonora composta da Ennio Morricone, considerata a pieno diritto tra le più famose ed emozionanti nella storia del cinema.
C'era una volta in America è innanzitutto un film sull'amicizia, in primo luogo quella fra Noodles e Max, tema centrale dell'intera storia. È un film sull'amore, l'amore di Noodles per la bella Deborah, che si consumerà in un bestiale stupro in una delle scene più atroci della pellicola. È un film sull'ambizione, quell'ambizione che porterà i quattro giovani protagonisti alla gloria e poi alla rovina. È un film sulla fiducia e sul tradimento, al quale corrisponderà l'amara disillusione di Noodles nel suo ultimo incontro con Max, dopo tanti anni. È, infine, un film sulla morte e sull'oblio, sancito dall'ambiguo epilogo nella strada buia, con il sottofondo di God bless America che rimanda alla scena analoga sulla fine del proibizionismo. Ma è anche un omaggio, lirico e malinconico, da parte di Leone verso il cinema stesso, in un film in cui la cinepresa domina il tempo e lo spazio trasfigurandoli in una sublime opera d'arte, che ha meritato la definizione di puro e semplice capolavoro.
C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA disponibile in DVD o BluRay |
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una pellicola da appendere al LOUVRE.un film immenso,un capolavoro la gioconda fatta cinema,un epopea commovente ,nostalgica,carica di emotivita' e poesia. 4 amici adolescenti,in crescendo,di violenza,morte,razzismo e conflitti sociali,l'ascesa al potere, e la caduta degli dei,dagli anni 30 agli anni 60,il tutto raccontato in flashback, meravigliosa e intensa rivisitazione (una [...] Vai alla recensione »
"Se Dio ha fatto di meglio se lo è tenuto per sé"; è una frase potente specialmente se ci si trova nel campo artistico e la si accosta ad un lavoro specifico, ma di fronte a certe opere non si può rimanere indifferenti e C'era una volta in america è una di queste, forse neanche lo stesso Dio ha fatto qualcosa di meglio.
Tre filoni fondamentali, sullo sfondo della New York del ventesimo secolo, vanno avanti e indietro nel tempo, attraversando un periodo di circa 45 anni: 1922-23, Noodles e Max, ancora giovanissimi, compiono i primi passi nella malavita formando una loro banda, nel povero e malfamato quartiere ebreo; 1932-33, Noodles, uscito dalla prigione dopo quasi 10 anni, si ricongiunge alla banda, che è [...] Vai alla recensione »
"C'era una volta in America", si diceva, è innanzitutto una storia indimenticabile, formidabile dal punto di vista narrativo e travolgente da quello emotivo. Ma è anche, senza ombra di dubbio, una poetica metafora, con potenzialità di indagine introspettiva, dell'ambiguità dell'animo umano. E' un poema nudo e crudo sull'amicizia, sul tradimento, sul rimorso.
L'ultimo film di Sergio Leone, tra i piani del regista fin da prima di Giù la testa, è il suo miglior risultato. C'era una volta in America è un'ambiziosa ed epica allegoria dell'America sotto forma di favola violenta. Raccontato per mezzo di madornali dilatazioni dello spazio (mai così radicali), nato dalla penna di ben 5 sceneggiatori oltre al regista [...] Vai alla recensione »
Questo film di Sergio Leone a mio avviso meglio di tutti centra l’obbiettivo del film in quanto film, ovvero riesce a coinvolgere lo spettatore rendendolo partecipe delle emozioni che i personaggi provano. Inoltre,grazie ad un cast d’eccezione e ad una sceneggiatura più che perfetta, riesce a trasportare lo spettatore nella realtà in cui gli avvenimenti hanno luogo.
Sicuramente il miglior film degli anni 80 e uno dei capolavori assoluti del cinema di tutti i tempi. Punto di arrivo della straordinaria carriera di Sergio Leone, il film rappresenta al meglio la sua idea di cinema, dove la storia ed i concetti sono trasmessi mediante le immagini e non viceversa; fondamentale, da questo punto di vista, l'uso della musica (ovviamente di Ennio Morricone): in tutta [...] Vai alla recensione »
Analizzando le sequenze e i dettagli del film, la teoria del sogno potrebbe essere la più plausibile..tra le tante che si sono formulate. Addirittura, anche le scene iniziali della morte di Eve e del pestaggio di Fat Moe potrebbero (riconosco che è un azzardo) essere frutto dell’oppio consumato da Noodles nella fumeria. Ed ancora, Noodles potrebbe anche non aver tradito Max…per [...] Vai alla recensione »
C'era una volta in america è senza ombra di dubbio uno dei capolavori del cinema gangster e non e anche di Sergio Leone. Questo è un film che entra nella mente di un gangster, scardinando ogni linearità narrativa, portando al contempo sollievo e sofferenza. Caratterizzato da frequenti salti temporali nell'arco della vita del protagonista, l'intero film è legato [...] Vai alla recensione »
Non poteva esserci canto del cigno più bello in assoluto di "C'era una volta in America " per Sergio Leone! Un film che ha avuto una gestazione lunghissima, complicata, ma la tenacia del regista originario di Torella dei Lombardi ha avuto la meglio sulle ritrosie della produzione, capitanata da Aaron Milchan. Un film che può essere interpretato secondo varie visioni, ognuno [...] Vai alla recensione »
Veramente difficile scrivere di tale capolavoro, ma a questo punto, mi lascerò guidare dal cuore. “C'era una volta in America” rappresenta uno degli apici mondiali della cinematografia, un'opera monumentale dove tutto va liscio alla perfezione; attori, scenografie, montaggio, fotografia, sceneggiatura, musiche e regia, tutto funziona alla grande. Sergio Leone ha sempre amato fare le cose in grande, [...] Vai alla recensione »
Il film, attraverso una serie di flashback, ripercorre la storia di un gruppo di amici dagli anni del Proibizionismo fino agli anni '60 quando uno di loro viene misteriosamente richiamato in città e sarà la volta di fare definitivamente i conti con il passato. Davanti a un film del genere ci si può solo togliere il cappello.
Leone,imponente sin dal cognome,si impone sul cinema mondiale con questo parto sudatissimo,quintogenito e più mastodontico delle sue proli.C'era una volta in america è più di un affresco sull'america di decenni fa,più di un film sull'amicizia,più di un film gangster,e neanche solo un elenco completo delle possibilità registiche di un genio...é monumento alle vite di personaggi comuni eppure speciali,in [...] Vai alla recensione »
Una lezione di cinema. Cosa dire di questa pietra miliare, di questa lezione di cinema da non sembrare riduttivo. Un'opera concepita per oltre dieci anni, che rappresenta la proiezione di ciò che è, o è stato fino a quel momento, il cinema, pregna di nostalgia per il tempo andato e rivolta sorpresa verso un futuro in cui stenta a riconoscersi.
Duecentoventi minuti di scene girate in tre stati (USA, Italia e Francia), centinaia di comparse e ben dodici anni di riprese: la leggenda vuole che nel 1984 Robert De Niro fece coniare una serie di medagliette con su scritto "Complimenti, siete sopravvissuti alla lavorazione di C'era una volta in America!", che poi regalò a tutto il personale che aveva partecipato alla produzione [...] Vai alla recensione »
L'accoppiata Leone/Morricone celebra con questo film il loro più grande successo. E dire che Morricone aveva scritto la musica prima ancora della realizazione del film, e Leone aveva imposto la colonna sonora durante i vari ed estenuanti ciack, così da far entrare gli attori nell'incanto di quella che sarebbe diventata una delle più belle pellicole del cinema in assoluto. [...] Vai alla recensione »
Se la carriera di Sergio Leone è costellata di grandi opere e di film che hanno lasciato in maniera indelebile una traccia nella storia del cinema, C'era una volta in America raprresenta certamente tra tutti il momento di massima espressione del regista romano. La cura maniacale per il dettaglio, la capacità narrativa ed il pathos che si resprira ad ogni inquadratura, ad ogni battuta [...] Vai alla recensione »
Capolavoro emozionante che ti fa venire i brividi a visionarlo e a ricordarlo nel tempo, una volta visto. La storia di formazione dei personaggi principali è la parte che più mi ha affascinato, assieme alla scenografia e all'iperespressività degli attori, in primis Bob De Niro. La colonna sonora è meravigliosa e mette le ali alla poesia della varie scene.
C'era una volta in America non è un film, è IL film. Il Capolavoro di Leone, caposaldo del cinema internazionale, io che guardo film di ogni epoca, dai lumiere a oggi posso dire con certezza che questo è uno di quelli più completi per regia, coerenza di trama, sceneggiatura, fotografia, recitazione (un grande De Niro all'epoca già consacrato 2 volte)e colonne sonore del maestro Morricone che [...] Vai alla recensione »
Bellissimo commovente ed emozionante capolavoro di Sergio Leone. L'ambientazione e' una delle migliori mai viste e sembra di stare proprio li' ,nelle stradine della New York anni'20. Le scene di azione sono di grande impatto ,crude e violente. Tutto il periodo del proibizionismo viene raccontato con dovizia di particolari come le carriere crimanali degli interpreti.
Un capolavoro che come un dipinto su di una tela che cela il vero tesoro sotto un opera eseguita a questo scopo.Avevo visto diverse volte questo film ma mai in questa maniera con una cronologia perfetta,e rispondente secondo me ,al volere del regista: un immenso Sergio Leone.Che con questo film mi ha fatto cambiare la graduatoria dei lavori del Regista,con questo film al vertice della classifica.
Sergio Leone ha sempre voluto portare a termine questo progetto decennale e ha affrontato tutte le difficoltà che possono presentarsi dal momento in cui si decide di realizzare un film. Alla fine nel 1984 ci fu C'era una volta in america, una pietra miliare ed uno dei più grandi manifesti del cinema. Un'opera senza tempo, ma un'opera in cui il tempo occupa un ruolo fondamentale: in questo film il [...] Vai alla recensione »
La mia prima recensione, mi farebbe molto piacere un commento. auguri a tutti C'era una volta in america il Western,nell'immaginario del cinema moderno,trova la sua massima raffigurazione nei film degli anni sessanta del maestro romano Sergio Leone. Ma a nostro avviso, il regista trova l'apice della sua competenza quando nel 1984 gira il capolavoro ''C'era una volta in [...] Vai alla recensione »
Leone era, secondo l'amico Carlo Verdone, "un'anima divisa in due": da una parte il romano cinico, sornione, dalla battuta tagliente, dall'altra un uomo estremamente sensibile e intelligente, colto e raffinato. In questo suo ultimo splendido capolavoro egli esprime tutto il suo amore per il cinema, il suo gusto per la ricostruzione minuziosa fino al manierismo, sublimando uno [...] Vai alla recensione »
Stati Uniti, anni 30. In un’ epoca dominata dall’incertezza economica e da gang di varie etnie che spopolano nelle metropoli, Noodles e Max si ritagliano il loro spazio criminoso partendo dal nulla. Cominciano, infatti, dalle minacce a un poliziotto italiano avvezzo alla prostituzione minorile, passando per gli incendi provocati ai commercianti che non vogliono pagare il pizzo.
Un film capolavoro, le tre ore e mezza si divorano... Sergio Leone con questo film ci hafatto un enorme regalo, una storia con molti blocchi che si incastrano con il passare del tempo... Una musica favolosa di Ennio morricone... I ragazzi già da giovani, in mezzo alla strada, nelle povertà, violenti e con le loro voglie non cambiano mai, tranno noodles, che matura solo quando ormai è anziano e si [...] Vai alla recensione »
Quando giungi al termine del film, non ti rendi conto di cosa ti abbia accarezzato, diventi vulnerabile alla bellezza, sei vinto dagli sguardi che indovini persi di chi ti sta accanto. Ognuno pronto a dire qualcosa, ma subito si tace, poichè, la bellezza sfiora ognuno in modo diverso. Per qualcuno assumerà le sembianze di un dito che lima i contorni di una pasta, per altri solo un gesto, come quello [...] Vai alla recensione »
Questo film è un'opera d'arte. Ti tiene inchidato dalla prima all'ultima scena. Ti rapisce con le evocative atmosfere del Proibizionismo degli anni 30, ti strappa il cuore con una storia d'amore e d'amicizia che poteva essere tutto ed è stata schiantata dalla vita stessa.. TI lascia senza fiato raccontandoti 40 anni di recente storia Americana, con la maestria unica [...] Vai alla recensione »
Un po’ come Un mercoledì da leoni non è un film sul surf, C’era una volta in America non è un film sui gangsters o sul proibizionismo. Sono ambedue film sull’amicizia. Certo cercare un sentimento nobile nel film di Leone, dove abbondano atti di violenza spesso gratuita, crudeltà e stupri, sembra senza senso, ma il nucleo del racconto è [...] Vai alla recensione »
Sergio Leone, Robert de Niro, Ennio Morricone: gli ingredienti di una deliziosa charlotte russe alla panna che si gusta con avidità dall'inizio alla fine. E' impossibile trovare un elemento fuoriposto in quest'opera senza tempo che il regista riprende dal romanzo gangster di Harry Grey "Mano Armata"; Leone lo fa proprio, lo rimodella e restituisce al pubblico un capolavoro [...] Vai alla recensione »
C'era una volta in america è l'inno al cinema di Sergio Leone. L'ultimo ruggito del regista romano. Un opera cinematografica che racconta di 3 decenni, che hanno fatto la storia dell'America. Una poetica descrizione di immagini e di inquadrature di Leone. Un robert de Niro in una delle sue piu grandi interpretazione della propria carriera, un james Woods come non sarà [...] Vai alla recensione »
Cos'è questo film se non una grande favola, raccontata in modo magistrale, in fondo Sergio Leone amava raccontare le favole e lo ha dimostrato fin dai suoi film precedenti, come C'era una volta il west. Tutte le favole hanno una morale, C'era una volta in America è una grande metafora sul significato della vita, con il suo inevitabile scorrere del tempo, che inevitabilmente cambia i rapporti tra le [...] Vai alla recensione »
Il 28 Settembre del 1984, 40 anni fa, usciva questo capolavoro di Leone (dopo la trilogia del dollaro) terzo dell'altra trilogia (dopo C'era una volta il West e Giù la testa), unico film del regista tratto da un romanzo (The Hood di Harry Grey ), che parla apparentemente della storia di una banda di ebrei, ma, in realtà, è una scusa per raccontare 40 anni d'America, [...] Vai alla recensione »
All'inizio proprio l'inizio la super-delightful Darlanne entra nella stanza, vede sul cuscino una circonferenza di buchi fatta col mitra il killer chiede dov'è DN lei risponde non lo so e quello le spara addosso a bruciapelo... ma perchè perchè perchè dannazione vuol dire proprio non capire niente era un'attrice stupenda una bellezza nobilissima stupenda, [...] Vai alla recensione »
questo film fu un'operazione talmente assurda che vorrei solo sapere come milchan e ladd fecero a dare a L. tutti quei soldi, il film non ha niente, è un niente, uno spreco di soldi da non credere, L. girava negli stati uniti intanto senza saper chiedere nemmeno un bicchier d'acqua in inglese e poi utlizzando una troup tutta italiana e tenendo nel contempo una americana a far niente, [...] Vai alla recensione »
L'America di Leone è tanto americana quanto la festa di San Gennaro, scrisse Canby del NYT; il secondo mega-flop di tutti i tempi, dietro ai 'cancelli del cielo', 30 milioni di dollari il budget, 6 l'incasso, e quando in ottobre uscì in Italia si fece superare da 'il ragazzo di campagna', il biglietto costava 10000 lire contro i 7000 degli altri film, l'antitrust [...] Vai alla recensione »
Il capolavoro di Leone che ha fatto molto discutere nell'America bigotta del 1984, tanto da farne tagliare alcune sequenze, poi riprodotte nella versione integrale (della locandina). Cinque anni prima della morte, Leone, con questa che è la 'summa' della sua violenta ma omerica o onirica cinematografia, prende spunto da un romanzo " mano armata" e lo traduce in un [...] Vai alla recensione »
L’America del ‘900 raccontata da Sergio Leone. L’America di centro-periferia, povera, corrotta da malavita, proibizionismo e prostituzione è protagonista in questa pellicola molto lunga secondo i canoni a cui siamo abituati (parliamo di quasi 220’ contro gli standard 90’/100’ dei film di oggi). Sebbene il film richieda un certo impegno e pazienza non annoia [...] Vai alla recensione »
Non in tv. Ieri sera, l'Epifania, RaiTre l'ha massacrato facendolo finire alle 2 del 7. Ho resistito per vedere con quale faccia avrebbero tirato così in lungo. C'è di fatto che qualche titolo di coda l'hanno poi lasciato, miracolo. Comunque: vi sono state aggiunte delle parti in lingua originale con sottotitoli in italiano (doppiaggio di De Niro di Ferruccio [...] Vai alla recensione »
Epopea americana di Noodles (De Niro da adulto, Tyler da bambino), cresciuto nel quartiere ebraico di New York, che con i suoi amici da bambino fa il boss del quartiere e da adulto diventa un gangster della città. Il gruppo di amici si dividerà per una donna (McGovern da adulta, Connelly da bambina) che Noodles vagheggia da bambino e stupra da adulto.
Analizzando le sequenze e i dettagli del film, la teoria del sogno potrebbe essere la più plausibile..tra le tante che si sono formulate. Addirittura, anche le scene iniziali della morte di Eve e del pestaggio di Fat Moe potrebbero (riconosco che è un azzardo) essere frutto dell’oppio consumato da Noodles nella fumeria. Ed ancora, Noodles potrebbe anche non aver tradito Max…per [...] Vai alla recensione »
Commentare questo capolavoro è davvero difficile in quanto sono tante le bellezze da elogiare e molti già hanno detto tutto quello che c'era da dire. Quello su cui mi piacerebbe soffermarmi è la capacità del regista con delle semplicissime scene di dire tutto, molto spesso senza ricorrere neanche all'uso di parole.
Un Cast d'eccezione diretto dal regista per antonomasia,non vederlo o diffamarlo equivale ad eresia.Perpetuo!
Che cosa si puo chiedere di piu ad un film?Con c'era una volta in America si è rischiato di toccare la perfezione cinematografica, come nessun altro film visto dal sottoscritto ha fatto(e di film ne ho visti e rivisti). Una pellicola immortale, frutto di quasi 20 anni di lavoro, con la quale il grande Leone ci ha salutato, e che saluto!.
Dire immenso, inarrivabile, assoluto, il migliore di sempre, capolavoro, struggente è quasi poco. L'ho visto e rivisto almeno 15 volte (che per 3h.e 40' fanno fanno due giorni e mezzo) e più lo guardo e più in certe scene mi commuovo: quando Patsy mangia la pasta, o la cena di Noodles e Deborah, o l'immenso incontro finale tra Noodles e Deborah e quello tra Max e Noodles, [...] Vai alla recensione »
Film che riesce nelle sue tre ore e mezza a fermare il tempo e a provare nel frattempo a farci capire quale sia il significato della vita, con i suoi dolori, le sue amarezze, i suoi dolori, le sue bassezze, i suoi momenti frivoli, i suoi amori. Il significato finale è personale, ma il regista ci accompagna per mano a riflettere su di esso.
per favore vogliamo la sesta stella
Che dire dovrebbero inventare la 6 stella proprio per questo capolavoro cinematografico
un film IMMORTALE
Il noto regista Sergio Leone, re degli spaghetti western, torna nel 1984 con il suo più grande capolavoro e soprattutto, a mio parere, il miglior film mai realizzato, l'apice del cinema, una autentica opera d'arte. Un film girato con molti flashback e flashforward, che racconta gli anni della malavita, della corruzione e del Proibizionismo in una storia avvincente, violenta e spettacolare: [...] Vai alla recensione »
La bellezza, la poesia, la violenza. In una parola: C’era una volta in America. Il capolavoro di Sergio Leone che ebbe una gestazione, quasi ventennale e che fu per Sergio Leone, una sorta di testamento spirituale. Da geniale affresco sull’apprendistato di un gruppo di delinquenti del Lower East Side di New York negli anni 20, il film è cresciuto come metafora della vita, del rapporto fra i sessi, [...] Vai alla recensione »
Il film-evento, il film-vita di Sergio Leone, conclude il suo concepimento tormentoso e la gestazione lunghissima. Nasce per restare, controverso o no, nella memoria e nelle storie, singolare caso di follia amorosa verso l'America e verso il cinema. Come si fa a parlare di un film che è costato al suo regista oltre dieci anni di vitae di passioni e di incomprensioni non finite? Come si fa a stringere [...] Vai alla recensione »
Sergio Leone ama le favole. Forse perché ritiene che sia il modo più giusto, al cinema, di raccontare la verità. Ha cominciato con C’era una volta il West, ha proseguito con C’era una volta la rivoluzione, conclude adesso il trittico con C’era una volta in America. Ancora l’America, dunque, e ancora, dopo la rilettura del film western, una rivisitazione di un altro genere tipico del cinema america [...] Vai alla recensione »