Solo Leveling - Reawakening

Come si fa ad andare avanti in un mondo dominato dalla paura e dalla catastrofe imminente? Se lo domanda ogni giorno Sung Jinwoo, ragazzo coreano e hunter di livello E, il più basso, tanto che tutti lo deridono chiamandolo "l'Arma più debole dell'umanità". Sono infatti passati dieci anni da quando dei misteriosi gate si sono aperti su tutto il pianeta, collegando la Terra con reami popolati da creature oscure. A ciò è seguito il risveglio di alcuni esseri umani, ora divenuti hunter con capacità speciali dediti alla lotta contro i mostri e alla chiusura dei portali. Ed è proprio dentro uno di questi che Jinwoo perde la vita risvegliandosi come player di un misterioso Sistema, iniziando la sua scalata come hunter e forse come qualcos'altro.

Evento speciale di tre giorni per il grande successo coreano edito in Italia da Star Comics.

Che tipo di esperienza filmica è Solo Leveling - ReAwakening? Nella continua spinta della mano invisibile del mercato verso l'universo-mondo degli anime giapponesi siamo ora ad un stadio successivo e differente: dopo i season finale, gli episodi speciali e i film animati è il tempo dei prodotti-chimera - e a Jinwoo farebbe piacere questo bestiario - amalgamati come recap e preview, indice e quarta di copertina, cioè assieme un riassunto della prima stagione dell'anime e un'anticipazione dei primi due episodi della seconda in uscita a gennaio 2025. Ma cos'è Solo Leveling e come è arrivato nei cinema occidentali?

Partita come webnovel creata da Chugong nel 2016 e pubblicata sulla piattaforma coreana KakaoPage, l'epopea dell' "Arma più debole dell'umanità" diventa poi un webtoon disegnato dal compianto DUBU (Jang Sung-Rak, scomparso nel luglio del 2022) e infine un anime prodotto dalla giapponese A-1 Pictures, a cui si aggiunge la coda del seguito "Solo Leveling: Ragnarok" con protagonisti una nuova generazione di hunter. Il manhwa di Chugong, insomma, è un successo transmediale e transnazionale che supera formati, estetiche e linguaggi, plasticamente sintetizzato in questo "ReAwakening" da Nakashige Shunsuke, lo stesso regista dell'anime.

Quindi, tornando a capofitto sull'attacco, di che operazione si tratta? O meglio, come si sono voluti portare al cinema i fan della serie e quelli che lo potrebbero diventare? Solo "Leveling" ci presenta un mondo violento, spietato, in cui più che vivere quello che tocca fare è sopravvivere. Ogni giorno che passa è un giorno in più a mozzare teste e staccare arti, tornando a casa ammaccati, feriti, monchi - per chi riesce a tornare a casa. Ma cosa spinge gli Hunter a perseguire tutto questo, oltre alla necessità di salvare l'intera umanità?

È questo l'angolo del racconto al quale Shunsuke decide di far voltare gli spettatori, i nuovi per osservare la complessità delle vicende di Jinwoo, i vecchi per staccarli dall'assuefazione alle battaglie e alle quest. ReAwakening non vuole essere una cronaca di quanto successo da quando si è aperto il primo gate ma piuttosto un'esegesi di come il mondo è cambiato dal primo mostro che dai quei portali ne è uscito. E per farlo stringe il focus del racconto solo su Jinwoo, aggiornando di volta in volta le ossessioni che lo attraversano e di cui diviene ben presto simulacro - "player", non a caso.

Da giovane gracile e sensibile, deciso a combattere le creature nei dungeon solo per far fronte alle spese mediche della madre e a quelle della retta scolastica per la sorella, Jinwoo una volta risvegliato dal Sistema cade in preda alla frenesia non tanto dei livelli da superare ma delle abilità da acquisire, partecipa ai party con gli altri Hunter ma soltanto per ottenere dei profitti a loro negati. È un mondo in preda alla paura e al terrore quello di Solo Leveling, ma soprattutto lo è per come associa la sopravvivenza del più forte al guadagno della classe più abbiente, perché qui il capitale è estratto letteralmente sulla pelle degli altri.

Questa visione a metà tra indifferente darwinismo e cinico marxismo irrora tutto ReAwakening, marcando ogni lotta e ogni accrescimento di status di Jinwoo come un passo in avanti verso la perdita di empatia e partecipazione nei confronti di tutti gli altri se non per uno sparuto gruppo di persone - Jinwoo prima si preoccupa di chi gli sta attorno ed è un brutto anatroccolo senza un soldo, poi Jinwoo accresce le sue risorse e diventa sempre più altero e distaccato e minaccioso.

L'emancipazione, e allo stesso tempo la scalata, dal e al mondo della fu "Arma più debole dell'umanità" continua nei primi due episodi della seconda stagione, mostrati in coda al mixed-by-Shunsuke iniziale, con i primi tentativi di allargare la sottotrama - che poi diventerà macro - del Sistema e le sue profonde implicazioni, sempre all'interno di questo sanguinario MMPORG che nelle sue ricadute critiche ci ricorda quanto sia proficua e ricca la narrazione di genere in Corea del Sud. 