Adattamento live action del film d'animazione Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani. Espandi ▽
Gal Gadot interpreterà la regina cattiva nel nuovo live action di Biancaneve e i sette nani, una produzione Disney diretta da Marc Webb e con Rachel Zegler nei panni della protagonista Biancaneve. Attualmente il film sarebbe in fase di pre produzione, mentre le riprese dovrebbero partire nel 2022. Il live action di Biancaneve e i sette nani sarà una produzione Walt Disney Pictures e Marc Platt Productions. Recensione ❯
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Una donna riappare davanti al figlio dopo averlo lasciato da piccolo. Dovrà ricostruire il rapporto. Espandi ▽
Una donna, insegnante di danza e madre, ha lasciato il figlio Mario con la propria madre quando era piccolo. Ora è riapparsa sulla soglia di casa sua, alla ricerca di una vicinanza che conosce sempre meno confini. Un film intransigente sui rapporti familiari. Recensione ❯
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Un uomo intraprende la missione, a suo modo di vedere divina, di uccidere tutte le prostiute della sua città. Espandi ▽
Siamo a Mashhad, seconda città più grande dell’Iran e importante sito religioso. Nel 2000, un serial killer locale inizia a prendere di mira le prostitute per strada, strangolandone diciassette dopo averle attirate una ad una a casa sua. L’uomo si rivelerà essere Saeed Hanaei, ex-militare convinto che Dio gli abbia affidato la missione di liberare la città dalle donne indegne che vendono il proprio corpo. Il thriller e in particolare il sottogenere relativo agli assassini seriali si arricchiscono con Holy Spider di un esemplare affascinante, che grazie al cinema “ibrido” dell’autore di sensibilità europea Ali Abbasi mescola spunti narrativi familiari al grande pubblico con una proficua esplorazione della misoginia radicata nella società iraniana. Il risultato è un’opera lucida e metodica che non somiglia a nessuno dei suoi ingredienti. Agli antipodi della precisione estrema di Fincher e del suo Zodiac, questo film di serial killer intriga attraverso l’ambivalenza, le cose che non dovrebbero essere, e quelle che non sono ciò che aspettavamo. Recensione ❯
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La storia della quarantenne Sissi quando non perde il suo status di donna più bella del regno. Espandi ▽
Corsage riesamina radicalmente la figura della bellissima Sissi rispetto al modo in cui l’aveva codificata la serie di film interpretati da Romy Schneider. Qui infatti il temperamento impulsivo e refrattario alle regole di corte della protagonista non è più un vezzo innocuo gradito al marito, ma un ostacolo al protocollo e alla serenità famigliare. Anche qui la ribellione interiore della protagonista si fa politica, precorrendo (forse eccessivamente) i tempi e mostrando una consapevolezza e un “senno di poi” difficilmente immaginabili all’epoca in cui è ambientata la storia. Addirittura Elisabetta si permette un gesto della mano allora inesistente, che contraddice il rigore formale assai realistico della scenografia e dei costumi. È comunque una metafora efficace quella del corsetto che dà il nome al titolo, entro il quale la società costringeva la vita (!) delle donne, privandole persino del respiro. E tuttavia Kreutzer non commette l’errore di fare di Elisabetta una martire, dandole anche un temperamento volubile ed egocentrico, con punte di narcisismo e di crudeltà verso le persone a lei vicine, donne comprese. Recensione ❯
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Due fratelli si riuniscono per la morte della madre. Si ridivideranno ma il passato li raggiungerà. Espandi ▽
Caustico e graffiante, sempre consacrato a un cinema che vuole mettere a disagio lo spettatore e provocarne la sensibilità, il regista austriaco Ulrich Seidl torna con Rimini al racconto di finzione dopo i documentari In the Basement e Safari. Pur contenendo tutti gli ingredienti della brutale caricatura che potevamo aspettarci, Rimini stupisce invece con un ritratto appassionato e quasi tenero di un uomo fuori dal tempo, dagli angoli un po’ smussati come ci appaiono ora quelli di Seidl stesso. Gran parte del merito è dell’attore Michael Thomas, in una performance semplicemente straordinaria. Seidl e Thomas spostano sempre più in là la soglia dell’assurdo e della provocazione, lasciando allo spettatore il compito di seguirli diligentemente. Che Seidl sia riuscito in questa impresa è un’aggiunta importante alle correnti di disagio che continua a far scorrere sotto traccia e di cui è maestro: Rimini parla di discriminazione, declino morale e di padri che condannano i figli, mentre tutt’attorno il loro mondo si fa inesorabilmente minuscolo. Recensione ❯
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Un thriller ambientale nato da un'idea del produttore esecutivo de Il Trono di Spade, Frank Doelger Espandi ▽
Un giorno la natura si ribella e comincia a comportarsi in modo molto anomalo compromettendo la vita umana. Un gruppo di scienziati cerca di capire come porre rimedio. Recensione ❯
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Un'Isabelle Huppert senza tempo fa i conti con i pezzi di memoria in un melodramma riflessivo e misurato. Drammatico, Francia, Germania, Irlanda2022. Durata 101 Minuti.
Quando una figura riemerge dal suo passato, Joan si ritira in campagna con suo figlio Nathan. Lì comincia a ricordare frammenti del suo trascorso e a riportare alla mente vecchi incontri romantici. Espandi ▽
About Joan è un melodramma sofisticato che cela riflessioni e pensieri più complessi di quanto si possa immaginare dalla “copertina”.
Non poteva essere altrimenti, perché in About Joan i libri, la letteratura e persino le fotografie sono testimoni inattendibili dell’esperienza umana, simboli che il regista Laurent Larivière dichiara sfuggenti sin dalla prima scena attraverso uno sguardo in macchina.
Pur soltanto alla seconda regia cinematografica, Larivière è una personalità dalla solida cifra artistica, che ha tanto scritto e diretto tra il teatro e i cortometraggi. Il regista danza tra le epoche e i paesi, ma fa in modo che ogni volta di essi rimanga qualcosa; e alla fine, quando ci si trova a tirare un bilancio in un giardino soleggiato, non c’è molto altro che importi. Recensione ❯
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Una madre si troverà al centro delle vicende politiche per negoziare la liberazione del figlio. Espandi ▽
La battaglia per la liberazione di suo figlio Murat da Guantanamo catapulta la casalinga turca Rabiye Kurnaz dalla sua casa a schiera di Brema direttamente al centro della politica mondiale: la Corte Suprema di Washington. Al suo fianco c'è l'avvocato per i diritti umani Bernhard Docke, un uomo riservato e equilibrato che dovrà combattere fianco a fianco con la donna turca. Recensione ❯
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La strana notte romana di Peg e Mandy, la cui avventura darà vita ad un brillante gioco di coppia. Espandi ▽
Peng è una pop star cinese di seconda fascia. Accompagnato dal manager e dal suo assistente, arriva a Roma per girare un reality show. Frustrato da impegni ed esibizioni, Peng si ubriaca e si perde per le strade della città, soccorso per sua fortuna da Mandy, una ragazza cinese immigrata da anni in Italia. L’incontro cambierà la vita di entrambi, ma il loro amore sarà ostacolato dall’improvvisa planetaria di Peng, che creduto scomparso dai suoi collaboratori e dalla polizia italiana è finalmente schizzato nelle preferenze della rete….Una commedia folkloristica nata dall’incontro tra realtà produttive italiane e cinesi. Un esempio di relazione interculturale che apre ai mercati sia italiani sia cinesi, ma per il momento si accontenta di una storia e una confezione decisamente convenzionali. Passano gli anni e le stagioni, cambiano gli approcci e i contesti, ma il metodo ritenuto più sicuro per parlare di incontro culturale e integrazione resta quello di fare leva sui luoghi comuni.Se l’intento è quello di aprire possibilità distributive all’estero con un’operazione innocua, in The Italian Recipe non c’è nulla di così sbagliato. Il film in questione, per di più, prova anche un po’ a sparigliare un po’ le carte dei generi inserendo una parentesi da ghost story tanto stonata quanto tutto sommato originale. Recensione ❯
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Il film è prodotto da Studio 100 Media, che avevano già lavorato su L'Ape Maia e 100% Lupo. Espandi ▽
Il film vede per protagonista la celebre ragazzina che abita sulle Alpi svizzere creata dall'autrice Johanna Spyri nel suo omonimo romanzo per ragazzi scritto nel 1880; nel film, Heidi lotterà con tutte le sue forze per proteggere la sua casa, suo nonno e le montagne che tanto ama da uno spietato uomo d'affari e dal progetto di una sua nuova segheria che metterebbe in pericolo la natura incontaminata dove Heidi abita. Recensione ❯
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Una donna parte per un viaggio in Norvegia per comprendere meglio la profondità dell'amore che prova per un uomo. Espandi ▽
Da qualche tempo tra Hélène e Mathieu le cose non funzionano. Il male che divora Hélène ha intossicato la loro relazione. Lei vorrebbe solo andar via, lui vorrebbe tanto che lei restasse. Affetta da un male incurabile, che le impedisce progressivamente di respirare, Hélène parte per la Norvegia in cerca di pace e di una conclusione degna della vita che ha vissuto. Mathieu non approva ma cede alla sua ultima volontà.
La regista Emily Atef mette insieme con maestria un film solare e tragico al contempo, che riesci a porre con delicatezza delle domande esistenziali che toccano la vita di ognuno. I due attori protagonisti, Vicky Krieps e Gaspard Ulliel, incarnano perfettamente il dolore che accompagna le scelte più difficili e la relativa accettazione.
La tragica e recente scomparsa di Ulliel lascia al film un gusto involontariamente simbolico e congeda il più viscontiamo degli attori francesi. Recensione ❯
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