Anno | 1975 |
Genere | Musicale, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Jim Sharman |
Attori | Susan Sarandon, Tim Curry, Barry Bostwick, Richard O'Brien, Meat Loaf, Patricia Quinn Nell Campbell, Jonathan Adams, Peter Hinwood, Charles Gray, Jeremy Newson, Hilary Labow. |
Uscita | martedì 30 ottobre 2012 |
Tag | Da vedere 1975 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 4,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 1 gennaio 2014
Janet e Brad, due fidanzati molto pudichi, trovano rifugio da un temporale in un castello inquietante. In Italia al Box Office The Rocky Horror Picture Show ha incassato 27,8 mila euro .
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In una notte buia e tempestosa i promessi sposi Brad e Janet, due ragazzi bene della provincia nordamericana, si perdono in un bosco con l'auto in panne e decidono di cercare aiuto presso l'abitazione più vicina, un castello dall'aspetto affatto rassicurante in procinto di ospitare l'Annuale Convegno Transilvano. Una volta dentro, finiscono per diventare ostaggi dell'ambiguo Frank-N-Furter (e del suo stravagante entourage) e scoprono che il dolce travestito è alle prese con un esperimento: dare la vita al bellissimo e muscoloso Rocky Horror per convertirlo nel suo personale giocattolo del sesso.
Correva l'anno 1975 quando il regista Jim Sharman e il compositore, sceneggiatore, cantante e attore Richard O'Brien davano alla luce del proiettore la versione cinematografica del musical britannico The Rocky Horror Show, che avevano presentato con successo a teatro. Partito male al botteghino, il film diviene presto un cult raccogliendo negli anni consensi e un pubblico di veri e propri idolatri che si sarebbero riuniti regolarmente in piccoli cinema per ricreare le scene - trucco e parrucco incluso - durante la proiezione. Cocktail di umorismo, provocazione ed eccesso da bere tutto di un fiato, omaggio ai film del terrore e di fantascienza (la prima canzone, "Science Fiction - Double Feature", è zeppa di riferimenti diretti a King Kong, Il pianeta proibito e Flash Gordon), The Rocky Horror Picture Show è l'apoteosi della cultura pop che cita ed esibisce tra un numero musicale e l'altro. La trama, che ruota intorno al piacere della carne - perseguito dallo scienziato Frank-N-Furter, scoperto dagli ingenui Brad e Janet - viaggia verso l'altro lato della mentalità dominante e repressiva dell'epoca, con il Gotico americano di Grant Wood riprodotto sin dalla prima scena a rappresentare il fondamentalismo puritano come contrasto al sesso che viene esposto in tutte le sue forme.
L'interpretazione di Tim Curry nel ruolo del lussurioso Frank-N-Furter, una versione glam di Frankenstein, la presenza di Susan Sarandon nei panni della "virginea" Janet, il cameo di Meat Loaf e le memorabili canzoni di Richard O'Brien (autore di libretto e musiche), fanno di quest'opera un gioiello della settima arte. Con il senno di poi anche quelli che storcevano il naso hanno dovuto alzare le mani e arrendersi di fronte al successo planetario di un film che continua ad appassionare le nuove generazioni. Tant'è, nel 2005 The Rocky Horror Picture Show è stato selezionato per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti insieme ad altri titoli culturalmente, storicamente o esteticamente significativi. D'altronde, come direbbe Frank-N-Furter, "Non c'è alcun reato nel concedersi al piacere".
Janet e Brad, due fidanzati molto pudichi, trovano rifugio da un temporale in un castello inquietante. Il non meno inquietante maggiordomo Riff Raff li introduce al padrone di casa, il Dr. Frank-N-Furter, abbigliato solo di tacchi a spillo, calze a rete, baby doll e guanti di pizzo. Sono capitati in un'occasione molto speciale: la convention dei trans-vestiti della Transilvania, il fatidico momento in cui Frank-N-Furter darà vita a Rocky, la perfetta creatura sessuale. I due fidanzatini sono sconvolti dai bizzarri personaggi che abitano il castello ma sono costretti a rimanere per la notte, che segnerà la loro iniziazione al sesso. Di ogni tipo.
Da musical di grande successo a vero e proprio feticcio filmico, adorato da milioni di affezionati, che dopo oltre 30 anni continuano a partecipare numerosi e urlanti alle proiezioni/rappresentazioni che non hanno mai smesso di girare per le sale e i palcoscenici di tutto il mondo. Il concetto di "cult" nasce probabilmente con questo film, che dal punto di vista strettamente cinematografico non è certo un capolavoro, sebbene sia impreziosito da più di qualche trovata di grande valore estetico (su tutte, la lunga scena finale della piscina e dell'antennone della RKO; per non parlare dei titoli di testa, leggendari, in cui la bocca rosso sangue su sfondo nero, canta la canzone d'apertura).
Il valore del film, del resto, è tutto nella forza dirompente del messaggio lanciato, che incita a liberarsi delle proprie frustrazioni sessuali e a lasciarsi trasportare dai propri desideri. O meglio: don't dream it, be it.
La macchina in panne, la notte e un violento temporale spingono Brad e Janet, una coppia di sposi novelli, a cercare aiuto presso il castello del dottor Frank N. Furter senza immaginare che questi, in realtà, è uno scienziato sceso sulla Terra dal pianeta Transexual della galassia Transylvania che si prepara, insieme agli assistenti Magenta e Riff Raff, a festeggiare la nascita di Rocky, il superuomo capace di soddisfare ogni richiesta erotica, al quale egli ha infuso la vita in laboratorio. Mentre Frank N. Furter, amante del travestitismo e acceso da inesauribile passione, seduce sia Brad che Janet - in questo validamente coadiuvato da Rocky - giunge al castello in cerca di vendetta il dottor Everett Von Scott, zio di un giovane motociclista vittima di un precedente esperimento dell'extraterrestre. Magenta e Riff Raff approfittano della situazione caotica che si è venuta a creare per ribellarsi al padrone e tornare nella loro patria lontana.
Questo provocatorio e scatenato musical di Richard O'Brien, presentato per la prima volta a Londra nel 1973, è uno dei più clamorosi (e forse sopravvalutati) successi nella storia della commedia musicale. Nato nel periodo di trapasso dalla musica rock al genere punk e in un clima di avvertito riflusso ideologico, The Rocky Horror Picture Show fa riesplodere il residuo spirito della contestazione sessantottina parlando di libertà e deviazioni sessuali (..."non c'è reato quando provi piacere"...), facendosi beffe dei benpensanti (..."non giudicare un libro dalla copertina"...), aggredendo con feroce umorismo le rinsaldate convenzioni borghesi (..."non voglio dissensi, ma tensione dinamica"...). Parodia dell'horror e della fantascienza risolta sulla traccia di una dissacrante iniziazione sessuale, il film conquista subito il favore delle giovani generazioni e prepara il ritorno dell'opera sui palcoscenici per un lungo periodo di riadattamenti e di repliche.Il film fu girato negli studi inglesi Bray che hanno ospitato gran parte degli horror prodotti dalla Hammer. Tra le numerose citazioni cinematografiche suggerite nel film ricordiamo:- le parole "Love" e "Hate" tatuate sulle nocche delle mani di Meat Loaff come quelle di Robert Mitchum nella Morte corre sul fiume; - l'acconciatura "elettrica" di Patricia Quinn che ripropone quella di Elsa Lanchester della Moglie di Frankenstein; - la canzone "Science Fiction Double Feature" che rimanda ai seguenti classici della fantascienza cinematografica: The Day the Earth Stood Still, Flash Gordon, The Invisible Man, King Kong, It Came from Outer Space, Tarantula, Doctor X, Forbidden Planet, The Day of the Triffids, When Worlds Collide. Abortiti i due sequel Rocky Horror II e The Rocky Horror Show Again progettati nel 1979, Jim Sharman realizzò una sorta di seguito soltanto nel 1981 con il poco fortunato Shock Treatment.
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Tecnicamente i musical non mi piacciono. Tecnicamente i musical mi mettono a disagio. Il piedino che inizia a muoversi, il capo che inizia a ciondolare involontariamente a ritmo e i motivetti che mi restano in testa per giorni, che nemmeno Padre Karras può nulla per aiutarmi. I musical mi causano sempre una particolare reazione epidermica, letteralmente, lasciandomi sospesa per due ore in uno strano [...] Vai alla recensione »
Un film che dopo 40 anni è quanto mai attuale, resiste al logorio del tempo e riesce a dare la stessa carica di allora a quegli insetti, l'umana razza, che vagano per il mondo. Che strano effetto che fa rivedere Tim Curry e Susan Sarandon giovani e pieni di entusiasmo. Un film colmo di emozione, quell'emozione dolce e sentimentale, ma che può essere spietata, esplosiva e [...] Vai alla recensione »
" Be it, don't dream it!" Questo era lo slogan del film , ripetuto in una delle canzoni cantate da uno dei protagonisti. L'invito era quello di abbandonare ogni remora e qualsivoglia convenzione sociale, per essere sè stessi fino in fondo , in ogni senso. IL riferimento era anche di carattere sessuale, senza distinzione di orientamento o identità di genere [...] Vai alla recensione »
Un musical scoppiettante e frizzante è quello che la coppia Sharman-O'Brien partorì nel lontano 1975. Sicuramente sottovalutato alla sua uscita per via delle pesanti tematiche sessuali e per il modo con il quale il regista le affronta, nonostante trovi un modo del tutto ironico e simbolico nel farlo, cosa che magari a quel tempo non veniva nemmeno presa in considerazione, trattandosi [...] Vai alla recensione »
"The Rocky Horror Picture Show" è forse il musical più affascinante, divertente, rockeggiante, scatenato e fantasioso mai realizzato. Già l'inizio è storia (la canzone Science Fiction). Segue poi una trama sempliciotta degna del miglior film horror anni '40, un misto di Dracula, Frankestein e La Mummia. Poi il film si sposta su un altro piano e diventa [...] Vai alla recensione »
Questo film è divenuto un cult nel suo genere. In esso, tante sono le tematiche che hanno scandalizzato l’opinione pubblica, ma al tempo stesso, hanno attirato un pubblico di curiosi: sesso, violenza, sopraffazione, voyerismo, ambiguità, danza, musica rock e visioni oniriche. Tutto si racchiude in un’opera dark, proiettata in un teatro dell’assurdo.
Avendo avuto il puro piacere di assistere a cotale spettacolo policromatico inneggiante al "fetish" ed alla selezione idealistica grottesca più abbondante nella sua lingua originale, un inglese scorrevole e sciolto opportunamete rispetto alla pochevolezza dei dialoghi ed alla moltitudine delle bellissime parti cantate, posso sicuramente affermare di aver goduto per novanta minuti della [...] Vai alla recensione »
Due fidanzatini (Sarandon e Bostwick) in una notte piovosa finiscono nel maniero di Frank Furter (Curry), extraterrestre proveniente dal pianeta Bisexual nella galassia Transilvania. Ne vedranno di tutti i colori, tra canti, balli, sesso e creature create dal folle proprietario di casa. Uno dei più grandi musical (rock di sicuro!) della storia del cinema, tratto da uno spettacolo musicato [...] Vai alla recensione »
Tratto dal musical di successo di Richard O'Brien(che interpreta il malvagio maggiordomo Riff Raff), e scritto dallo stesso O'Brien insieme al regista Sharman, ne esce fuori un musical unico nel suo genere, che riesce a far ridere, anceh se ogni tanto lo fa ccon un gusto di amarezza. E' un film quasi completamente senza senso, ma con tanto sesso, e senza trama, ma con dei grandi attori, [...] Vai alla recensione »
Tim Curry è il prof. Frank'N'Furter che si autodefinisce un "dolce travestito". In una notte piovosa accoglie una coppia di promessi sposi che cercano aiuto e riparo causa foratura di uno pneumatico. Il castello sin dall'inizio non rassicura la timida Janet la quale teme che si nasconde qualcosa. In effetti il maggiordomo che apre la porta non promette nulla di buono.....i [...] Vai alla recensione »
Una coppia di fidanzati, nel tragitto per andare a trovare un vecchio amico, è costretta a fermarsi a causa di una gomma bucata. Troveranno rifugio in un vecchio castello abitato da personaggi fuori dal comune. Musical come non se ne sono mai visti e che forse non si ripeterà mai più nella storia del cinema, film fuori da ogni schema, spiazzante in tutti i sensi perché dalla trama all’umorismo fino [...] Vai alla recensione »
Se ci fosse un sondaggio per decretare il miglior film musicale della storia, sicuramente tra i primi posti troveremmo questo film. Chi non ha mai visto The rocky horror picture show? Per chi non lo abbia mai avuto l'onore di guardarlo deve fare solo una cosa: vederlo assolutamente. Consiglio dato a tutti, anche a coloro che storgono il naso solo a sentire la parola "musical".
questo film ha fatto storia negli anni 70 ed ancora oggi rimane un film acclamatissimo tra i 100 migliori di tutti i tempi come lo è di fatti nella classifica. il cult nasce qui con un ivito a farsi trasportare dai propri desideri. un tim curry al massimo ruolo nella sua cariera ed una mitica attrice premio oscar susan sarandon che è gioia immensa da ascoltare per le orecchie.
cult movie per eccellenza,anche se non vi piace non lo dimenticherete.
Storia del cinema, anche per via dei difetti.
Un trionfo di sentimenti, suoni e sensazioni, ironico anche quando non lo vuole essere e conturbante quanto un vero film horror. Non si può restare indifferenti dinanzi ad uno show di queste proporzioni. Ogni singola canzone della colonna sonora colpisce con la stessa forza di un macigno ed ogni battuta recitata dagli straordinari attori del film è attenta, misurata e studiata [...] Vai alla recensione »
Un capolavoro immortale e unico. Canzoni stupende e grandissimi attori che sanno rispecchiare la morale del film. Per non parlare del grandissimo Tim Curry che in questo musical da' il meglio di se! ... certo che pensare che sia lui l'attore che fa IT fa capire quanto sia versatile come attore!
Cult-movie degli anni '70, "The Rocky Horror Picture Show" è la sgangherata storia di due giovani ben pensanti che approdano al castello di Franky del pianeta Bisexual. Si tratta di un buon film, ma non eccezionale come viene descritto. Sicuramente per l'epoca era parecchio rivoluzionario e "scandaloso", ma adesso appare talvolta anche un po' ingenuo. Comunque è divertente.