La solitudine dei non amati

Loveable

Regia: Lilja Ingolfsdottir

3 /5

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Paese, anno: Norvegia, 2024

Durata: 101 minuti

Audio: IT,VO

Sottotitoli: IT

Disponibile fino: gio 12 agosto 2027 a mezzanotte

Maria, madre divorziata, ama Sigmund e forma una nuova famiglia. Tra conflitti e rabbia il legame crolla, spingendola a riflettere su sé stessa e i figli.

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Maria, già madre di due figli e divorziata dal primo marito, incontra a una festa Sigmund, con cui scatta l'amore. I due costruiscono una nuova famiglia ma il rapporto pian piano si deteriora tra incomprensioni, accuse reciproche e impeti di rabbia, lasciando Maria a chiedersi se ci sia qualcosa che non va in lei. Un'altra separazione sarà l'occasione per guardarsi dentro e ripensare sia il rapporto con Sigmund che quello con i figli.

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Commenti

Guenda

..per una volta il lieto fine con un uomo che capisce .

flussostorico

delicato e profondo

no_data

Cosa succede se una donna, la donna, le donne sono state educate ad amare e un uomo, l’uomo , gli uomini sono stati educati ad essere amati? E cosa succede se chi ama, e non è amata esaurisce il flusso energetico dell’amare? Cosa rimane oltre ad una mano tesa? Queste alcune delle domande che pone il film e a cui in parte riesce a rispondere e lo fa con una consapevolezza diversa rispetto ad altri film sulle relazioni, sui ruoli.

Antonietta

Angosciante

Monja

Chi non si ama non ama

Giulio

Vicenda interessante e densa di riflessioni sulla possibilità della relazione.

robik60

Un film di formazione anche se la protagonista è ben lungi dall'età in cui avviene la crescita di un individuo. Un percorso, quello della formazione, che per consuetudine è spesso relegato all'adolescenza. Ma è bello sapere che si può crescere tutta la vita ed è quello che Maria riesce a maturare mettendo in discussione persino quelle che a prima vista sembrano essere le sue ragioni. Un percorso di formazione verso la consapevolezza del sè, senza mai dimenticare che tutto è relazione. Interpretazione fantastica. Mi piace citare un'altra recensione: "tempo speso bene". SI

ELENA MARCONI

molto profondo e vero

antipova

Appartengo a una generazione i cui genitori hanno provato a essere migliori dei loro genitori. In questo film ho rivisto molte dinamiche del mio vissuto e credo che molti possano dire lo stesso. Si può imparare a perdonare i propri genitori, sè stessi, e i propri limiti riconoscendo che la propria individualità esiste e ci chiede tutti i giorni di smettere di lottare dentro in noi. Penso che sia un buon film, e la regista ha saputo esplorare la tematica che s'è posta d'affrontare. Tempo speso bene

Marlena Ciezkowicz

L'interpretazione della protagonista perfetta. Il film fa riflettere molto sulla complessita' della vita. Triste, ma prezioso

no_data

triste e realistico

Isabella Fusella

film molto intenso, con un finale forse poco approfondito. Comunque un film che fa riflettere sulle relazioni, e sulle nostre fragilità.

Antonella Frosali

Mi è piaciuto, soprattutto lei, ma ho trovato il finale un po' 'affrettato'.

Tizi

Sigmund il nome del protagonista è una chiave interessante: tema attuale quello della gestione della rabbia. Intrecci ben condotti

Rosanna Rulli

bellissimooo

Emanuela

Intenso

doubleross

l'idea sarebbe stata bella, ma i dialoghi sono sbilenchi, spesso insignificanti e comunque non riescono mai a sviluppare l'idea di fondo. Terribile il doppiaggio della protagonista

Eva

il bisogno di essere amati che viene da lontano, talvolta la pretesa di essere amati, la paura che l'altro possa andarsene insieme al nostro sentimento di essere brutti e cattivi, tutto questo si nasconde dietro una maschera di rabbia, critica verso l'altro, distruggendo così ciò che più desideriamo salvare. Solo se viviamo nella verità del nostro sentire possiamo davvero incontrare l'altro. un film che illumina con lucidità ciò che nascondiamo, e che ci ricorda quanto amore si libera quando smettiamo di mentire a noi stessi.

Ely91

Se non ci si ama come si può accettare l'amore altrui senza sentirsi sporchi?! Film bellissimo

Elisa

non sono sufficientemente a conoscenza della cinematografia nordica ma questo film mi ha molto colpito, lei è bravissima e il personaggio è reso a tutto tondo. Il titolo dice tutto e l'incontro con la madre mi è parso illuminante. La psicoanalista è perfetta, quella che tutti vorremmo incontrare. Il non amore subìto da bambini porta guasti importanti, sempre bene ricordarlo, sia come figli che come genitori.

Guido Schittone

Argomento sufficientemente trito e ritrito nella cinematografia nordica. Molti luoghi comuni non consentono al film di crescere. Ottima la prova attoriale di Guren che sembra immedesimarsi alla perfezione nella devastante paranoia del proprio personaggio.

Anna

Tema molto complesso che è stato trattato in modo chiaro e realistico, non so se la tematica può essere compresa da tutti

no_data

5 stelle!

no_data

Grazie, struggente!

dada

Faccio il bastian contrario Brutta copia di Scene da un matrimonio con 50 anni di ritardo Lei isterica,lui immaturo, bambini rompiballe - con quei genitori-, una psicologa saccentona che dovrebbe seguire la sorte del grillo parlante Abbandonato a metà invocando l'intramontabile "Famiglie vi odio"

no_data

Bellissimo.

marta

molto ben fatto con esplorazione dei veri bisogni profondi di entrambi

Rosa Maria Tata

Mi è piaciuto molto anche se alquanto angosciante. Molto brava la protagonista e capisco quanto dolora si può provare e provocare con una mente un po’…aggrovigliata

Graziella Possenti

Mi ci sono rispecchiata!

Rino de Crescenzo

Molto bello, è necessario sempre partire da se stessi ed accettarsi prima di provare ad accettare gli altri

no_data

molto bello porta a riflettere

emilio

Molto bello, profondo psicologico, complictoo nelle personalità’ di lui, ermetico senza parole, e di lei che vuole tutto e niente, ma non sa risolvere i problemi con se stess<.

DavideMaffeo

Superbo!

Maurizio

Volersi bene, il primo passo per voler bene agli altri.

ANNA MARIA PICCOLO

Film profondo e con il giusto ritmo. Ci si può ritrovare nelle dinamiche interiori che rimangono solitamente nascoste, fino al momento in cui le problematiche relazionali ti costringono a far riemergere il vissuto.

Tiziana Di Iorio

Bellissimo

fulviowetzl

Bergmaniano nel rigore dell'approfondimento, bressoniano nella totale assenza di musica. Truffautiano nell'unica scena con musica, il confronto con se stessa allo specchio (Antoine Doinel Antoine Doinel, Christine Darbom Christine Darbom, Fabienne Tabarre Fabienne Tabarre...) Rigoroso e veritiero, recitato in maniera totalmente identificata da tutti, sopratutto da Helga/Maria. Da stasera abbiamo un amica in più, e anche un amico, sono diventati quasi familiari

GB

Cerebrale. Anatomia di un rapporto di coppia. Finale aperto.

albet

molto bello....stile Bergman

La solitudine dei non amati

Lilja Ingolfsdottir | 101 minuti

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